Solo oro, petrolio , acqua, detersivi , birra

 

  By: Trucco on Lunedì 30 Maggio 2011 11:23

grazie Peavey e Faggio Faggio: "Detto questo la legge prevede che una comune srl che ha come unico oggetto sociale attività agricola e almeno uno degli ammistratori è IAP può avere soci finanziari che non lo sono". questo lo sapevo, mi capita proprio di essere socio di una società agricola, dato che mio cognato è ufficialmente agricoltore diretto, benché in pratica la società si occupa di fotovoltaico. io non intendevo dire come sia possibile investire in boschi evitando di pagare tasse a due cifre percentuali, facendo sforzi così eclatanti, come quello di diventare o figurare un coltivatore diretto, mi riferivo a strade più semplici, come l'acquisto di azioni in società del settore (Pictet addirittura vi ha dedicato un fondo). Un pò come se avessi chiesto come fare per comprare argento fisico senza pagare il 20% di iva, non mi aspetto che mi si dica di fare il gioielliere, per capirci. La mia idea sarebbe di investire poniamo il 10-15% delle mie risorse in boschi, benché non lo farei a scopo di rivenderli ma di lasciarli in eredità, vorrei poter eventualmente cambiare idea, smobilizzare l'investimento in caso di necessità impreviste o subentrata opportunità, di fronte a tassazione a 2 cifre io mi fermo, l'investimento diventa troppo penalizzato e parimenti lo sarà il disinvestimento quando dovesse occorrere. Quindi credo che dovrò rinunciare sia a comprare lingotti di argento sia ettari di bosco per i miei figli, lascierò loro azioni e fondi mi sa!

 

  By: financial on Sabato 28 Maggio 2011 20:43

Il ciclo dei profitti e le conseguenze che ne possiamo dedurre per il "toro ciclico" in corso sui mercati azionari... Financial Markets LAB www.financialmarketslab.blogspot.com

 

  By: peavey on Venerdì 27 Maggio 2011 18:11

E' un po' piu complesso. Come giustamente dice Faggio si puo essere coltivatori diretti solo se l'attivita' lavorativa principale e' l'agricoltura. per definire principale l'attivita' non e' sufficiente ottenere il reddito maggiore dalla vendita dei prodotti coltivati in azienda, ma e' necessario soddisfare i requisiti minimi previsti da una tabella specifica per ogni area coltivata. Per cui si puo essere coltivatori per esempio con 3000 mq di serra e non raggiungere il requisito minimo con 10 ettari di bosco. Ad ogni modo non c'e' scampo, le tasse sull'acquisto dei terreni si pagano tutte. Anche i coltivatori diretti le pagano.Dal punto di vista delle tasse di acquisto ,l'unico vantaggio per il coltivatore diretto e' che applicando il "compendio" puo' posticipare il pagamento di queste tasse fino a 13 anni dopo l'acquisto. Per contro vincola il terreno ad un uso agricolo e non puo' piu alienarlo. Se si pensa di comprare per rivendere, a mio avviso , non conviene. http://www.studiotecnicoagrario.it/argomenti/IAP/Imprenditore_agricolo.htm calcolo requisiti minimi giornate lavorative http://www.studiotecnicoagrario.it/argomenti/IAP/GL.htm

 

  By: faggio on Venerdì 27 Maggio 2011 11:20

Riguardo i boschi di cui parlava Faggio, c'è qualche modo per eludere la tassazione del 20% in acquisto (ad esempio una società che compra?), ci sono società che fanno solo quello di cui poter divenire soci finanziari? - - - gentile Sig Trucco ci sono varie "agevolazioni" sulla tassa di registro per acquisto di terreni agricoli in italia - quasi tutte ruotano intorno al ruolo di IAP ossia Imprenditore Agricolo Professionale: una persona fisica il cui reddito da lavora agricolo deve essere superiore ad altri redditi da lavoro (non contano pensione e redditi diversi da quanto ho capito) e c'è anche un monte ore di lavoro mensile (se tipo Lei è lavoratore dipendente a 36 ore settimana e gudagna comunque pochissimo difficilmente potra dimostrare di avere ore libere per coltivare) è tutto basato su calcoli strani (tipo in montagna ci accontentano di meno ore agricole ect) . Questi agevolazioni si spingono in alcuni casi (tipo arrotondamento piccola proprietà agricola montana) ad imposte di registro in maniera fissa (tipo le vecchie 250'000 lire). Detto questo la legge prevede che una comune srl che ha come unico oggetto sociale attività agricola e almeno uno degli ammistratori è IAP può avere soci finanziari che non lo sono.

 

  By: Gano* on Venerdì 27 Maggio 2011 01:56

"quando ho chiesto qualche giorno fa a Gano quali sarebbero state le driving forces che avrebbero sorretto la richiesta di immobili in certe zone lui non le ha sapute indicare" Insomma, ora mi sono rotto le scatole a ripetere sempre le stesse cose ai sordi come le campane. Se sei povero stacci tu a Milano dove per non farvi morire tutti asfissiati hanno dovuto mettere anche l' ecopass. ^Margherita Hack a favore del nucleare#http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Risorse/?id=3.1.404279132^ "l'energia nucleare inquinerebbe molto meno dell'energia a petrolio, a metano e a carbone". Per risolvere il problema dei gas, delle polveri sottili e delle esalazioni da combustibili fossili vedrai che li' vicino vi ci faranno una centrale nucleare. Bravo. Stacci te a Milano.

 

  By: peavey on Giovedì 26 Maggio 2011 22:28

mah , mi risulta che molti cinquantenni stiano approfittando per andare in pensione. Nel mio piccolo conosco almeno una decina di persone che nell'ultimo anno sono andate in pensione anticipata, (poste,industria, ferrovie etc).

 

  By: gianlini on Giovedì 26 Maggio 2011 16:23

ma esistono ancora babypensionati?

 

  By: peavey on Giovedì 26 Maggio 2011 15:49

e' difficile che un anziano pensi di trasferirsi in campagna. Le comodita' son poche per una persona che ha problemi di mobilita'. Chi e' in pensione e anziano va certamente incontro a problemi di guida, difficolta' a muoversi.Piuttosto che sentirsi isolato ama case piccole,con temperature costanti e buoni servizi. Tutte cose che in campagna mancano. Non stupisce che gli anziani fisicamente piu deboli tendano a cercare casa in citta'. La campagna ha un'attrattiva enorme invece per i baby pensionati,relativamente giovani, in forze, impossibilitati al lavoro ufficiale possono invece dedicarsi ad attivita' secondarie e alla coltivazione. Oppure ai campagnoli forzati come quelli dell'articolo.. http://www.rischiocalcolato.it/2011/05/grecia-fuga-dalle-citta.html ma questi ultimi non credo disporranno di capitali sufficienti per acquistare immobili.

 

  By: alberta on Giovedì 26 Maggio 2011 15:36

Ma a Detroit dove il prezzo medio di una casa è ora inferiore a 10mila euro (diecimila) i proprietari di case non sono stati contenti di aver perso il -95% in due generazioni _____________________ Scusi Zibordi, ma quello che scrive NON E' VERO. In generale dire che il prezzo medio di una casa è Tot in una Città, è già una sciocchezza, proprio per le cose che ha scritto prima nel post. Detroit, con alcuni estremi dovuti alla chiusura imponente di interi settori industriali, non presenta differenze rispetto alle altre metropoli USA. http://www.realtor.com/realestateandhomes-detail/300-Riverfront-Dr-Bldg-300-Unit-15jk_Detroit_MI_48226_M42345-33981?source=web http://www.realtor.com/realestateandhomes-detail/1114-Washington-Blvd-Unit-2906_Detroit_MI_48226_M30740-98425?source=web http://www.realtor.com/realestateandhomes-detail/16485-E-State-Fair-St_Detroit_MI_48205_M40624-65019?ex=MI523143281&source=web Se poi Lei fa la media fra appartamenti in centro che si vendono a a 1 Milione di USD e casette in legno, baracche o roulotte dei quartieri abbandonati, che varrebbero 5000 USD, allora è come mettere insieme, polli, banane, pizza, vino, Dom Perignon... e dire che il prezzo dell' alimentare è salito o sceso del 50% in 10 anni..... Sono affermazioni senza un reale significato. Dobbiamo parlare su dati omogenei... siamo seri

 

  By: gianlini on Giovedì 26 Maggio 2011 11:50

mi diceva mia mamma ieri che aveva conosciuto in parrocchia una insegnante in pensione, toscana che si è trasferita da qualche anno nel paese brianzolo insieme al marito (romano) per stare vicino alla figlia (biochimica) che si fa avanti e indietro dalla brianza nord a Rozzano (immediata periferia a sud di Milano) per un totale di 80km al giorno per lavoro, aiutarli con i figli ecc.ecc. teoricamente, nei conti di Gano due pensionati benestanti già di origine centroitalica dovrebbero puntare a trasferirsi nelle ridenti località di cui è punteggiata la zona invece hanno scelto la più o meno standard periferia nord milanese per ragioni famigliari quando ho chiesto qualche giorno fa a Gano quali sarebbero state le driving forces che avrebbero sorretto la richiesta di immobili in certe zone lui non le ha sapute indicare, individuando genericamente nella forbice ricchi-poveri la ragione della sua scelta il caso invece descritto rappresenta secondo me molto bene la realtà italiana (e che a breve non credo cambierà): nonni e pensionati, benestanti, laureati con figli laureati che preferiscono la grande città per star vicino ai figli (perchè questi ultimi è nella grande città che trovano il lavoro) e che non nemmeno lontanamente pensano ad un buon rifugio nella ridente campagna o piccola città d'arte di provincia

Da una generazione all'altra devi avere fortuna - GZ  

  By: GZ on Giovedì 26 Maggio 2011 00:44

Nel lungo periodo l'immobiliare è una scommessa su guerre, regimi politici e trend demografici. Con l'immobiliare su orizzonti di una o due generazioni devi indovinare: a) il TREND DEMOGRAFICO inclusa immigrazione (se è in prevalenza dalla Somalia e Nigeria o Marocco o Libia o Guatemala o Perù vendi...) b) il TREND POLITICO (se sei in Palestina o a Berlino o a Praga o a Budapest a Pechino o ad Algeri nel 1946 vendi... ) c) il trend SOCIO-ECONOMICO (se sei a Buenos Aires quando arriva Evita Peron o a Caracas quando arriva Chavez o in California quando arriva Bernanke vendi...) Qui parlate del valore delle case dal 1936 in Italia e nel nord e in Toscana ed Umbria sicuramente in media ha funzionato bene, ma soprattutto nel periodo del boom economico del 1950-1970 e poi della bolla immobiliare del 1995-2007. Dal 1970 a metà anni '80 invece c'era l'equo canone e l'inflazione al 12% per cui avevi rendimenti negativi se non affittavi proprio tutto in nero.... A Mexico City, LIma, Rio De Janeiro, Caracas o Buenos Aires sicuramente ci sono quelli che sono diventati miliardari a costruire case e palazzi, però non senti molto parlare dell'investimento in immobili in affitto da parte della classe media messicana, peruviana ed argentina. Questo perchè sono città che sono state invase da decine di milioni di poveri che hanno ridotto interi quartieri a mal partito, come a New York o Detroit, dato che non sono diventati classe media, ma sono rimasti poveri e affetti da crimine, gang e problemi sociali vari. E l'inflazione periodicamente è esplosa riducendo di colpo i redditi da affitti senza contare periodiche ventate di demagogia peronista. A Buenos Aires i prezzi degli immobili sono giù dal 1900 ad oggi o dal 1950 o dal 1995 ad oggi in termini reali Io sono influenzato da quello che ho visto in U.S.A, ad esempio di come i più bei quartieri di New York nel 1920 erano il Bronx e Harlem e ancora nel 1950 erano a Brooklyn mentre Manhattan era con poche eccezioni un area affollatissima, tirata su male e povera. Ora passi per viali e piazze molto belle con palazzi dell'800 stile Milano e villette in pietra con giardino nel Bronx e a Brooklyn e senza leggere tabelle capisci che i loro proprietari hanno svenduto. Invece i proprietari degli enormi grattacieli sorti a Manhattan dopo il 1950 sono diventati multimiliardari. Ma a Detroit dove il prezzo medio di una casa è ora inferiore a 10mila euro (diecimila) i proprietari di case non sono stati contenti di aver perso il -95% in due generazioni I proprietari di case a Budapest, Varsavia, Berlino, Praga, Dubrovnik, Belgrado, Bucarest su fino a Kiev o Mosca o Pietroburgo... hanno perso tutto no dagli anni '20 o anni '30 in poi ? In Germania pure per altri motivi hanno perso tutto (casa in macerie) intorno al 1945. A Vienna dal 1917 quando c'era l'impero austroungarico al 1957 quando i sovietici si sono finalmente ritirati penso che il rendimento sia stato -80%. Nel centro di Algeri, Tripoli e Tunisi i valori immobiliari dal 1940 o 1950 quando c'era il colonialismo ad oggi penso siano giù del -80%. Ad Istanbul, il Cairo, Bagdad sono andati male. Tralascio il resto dell'Africa, ma ad esempio in Sudafrica stanno crollando ora. In Cina con Mao grosse perdite sull'immobiliare (-99% circa). Stessa cosa con Ho-Chi-Min a Saigon. In Giappone senza comunismo dal 1990 ad oggi siamo sul -35% Oggi a Bruxelles, Parigi, Marsiglia, Londra, Birmingham, Malmoe, Milano, Genova... ci sono intere aree urbane invase dall'emigrazione dal terzo mondo che stanno facendo lentamente la fine di Detroit, Harlem, Bronx, Brooklyn, South Chicago, il centro di Philadelpia, Cincinnati, Oakland...

 

  By: financial on Mercoledì 25 Maggio 2011 22:13

La disinformazione colpisce ancora! Financial Markets LAB www.financialmarketslab.blogspot.com

 

  By: shabib on Martedì 24 Maggio 2011 11:52

sempre guardando la parametrizzazione pensavo che qualcuno avesse notato un fatto importante : e' evidente nel 97 l'effetto dell'ingresso in EU per gli stipendiati senza piu' contingenza ,ovvero una perdita di poter d'acquisto per cui da quegli anni diventa sempre piu' costoso per la classe impiegatizia e operaia potere acquistare case di un certo livello e in grossi centri. tuttavia il benessere delle altre classi del terziario dove si annida l'evasione fiscale e dei cittadini di fuori italy che acquistano in ternamente da noi , impedisce all'immobiliare di seguire le sorti delle retribuzioni , per cui continuano a salire i costi per mq fino al 2009. quello che avverra' domani e' difficile dirlo , ma certo quello che e' accaduto dal 1992 al 2009 non potra' continuare. per quanto riguarda l'oro , come sempre ho sostenuto , fino ai livelli di 1450-1500 $ oncia non e' assolutamente in bolla ma un semplice adeguamento dei valori all'inflazione del dollaro e delle valute cartacee.

 

  By: Trucco on Martedì 24 Maggio 2011 10:35

riguardo i boschi di cui parlava Faggio, c'è qualche modo per eludere la tassazione del 20% in acquisto (ad esempio una società che compra?), ci sono società che fanno solo quello di cui poter divenire soci finanziari?

 

  By: Gano* on Lunedì 23 Maggio 2011 20:55

Gianlini, visto che la pensi cosi', direi che la soluzione migliore per te e' di mettere i risparmi in BTP.