Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: Nevanlinna on Venerdì 23 Maggio 2014 09:21

Sono ... divertito. Il proverbio trentino che voglio citare tradotto in italiano farebbe grosso modo così: "Cercare di intendersi con gli stolti è come correre nel sabbione". La statistica bayesiana non serve all'esegesi della saggezza popolar-montanara. Dopo DUE anni si ripete IDENTICO lo stesso giro concettuale-onanistico della foto "falsificata" con Photoshop. Evidentemente c'è chi è costretto [o si compiace di grufolarsi] in certi schemi mentali. Amen.

 

  By: UmmaGumma on Venerdì 23 Maggio 2014 09:19

@Nevanlinna Credo che Rossi abbia trovato la famosa nota a margine di Fermat che, oltre a dimostrare il famoso teorema, ipotizzava la falsificazione delle teorie e argomentava sull'invalidità del modello Standard. Se poi ci fosse anche la formula del catalizzatore, non so....

 

  By: Nevanlinna on Venerdì 23 Maggio 2014 09:10

@Ummagumma E' già tanto che Darden non se la spacchi contro il muro, la testa, quando ascolta le risposte di Rossi. Non capisco soprattutto Fermat e la falsificabilità - l'ha già detto altre volte e non mi risulta, e dire che di Fermat e degli scoli a Diofanto dovrei intendermene. Che si tratti di una lettera inedita a padre Mersenne che è nota solo a Quinlan? Quello è davvero il prototipo del Genio rinascimentale: chimica, fisica ed epistemologia. Manca solo che ci affreschi una nuova Volta Sistina utilizzando come modello del nudo le forme di Fulvio Fabiani, e saremmo a posto.

 

  By: UmmaGumma on Venerdì 23 Maggio 2014 09:02

Nella foto T. Darden alla lettura di alcune risposte di Rossi.

 

  By: EMBI6 on Venerdì 23 Maggio 2014 08:31

@ chi volesse rispondere. Perché Rossi si incarica di rispondere ad una domanda di tal “Curious” (che posterò sotto) fornendo due versioni: filosofica e fisica? La mia è semplicemente una curiosità … oppure sono alla frutta? … ove la seconda fosse più probabile … temo che debba andare dal medico. Anzi, oggi vado dal medico, ma intanto voi: 1.curious May 22nd, 2014 at 4:09 PM to who may it concern! As I know, but i could be wrong, it does not exist a complete description of a photon. Even for lower frequencies we can speak about single photon, but I’ve never seen an oscilloscope trace of it. Is it a single wave? or a group a waves increasing and after decreasing following a normal curve or what? And when does it finish and overall start (3-4-5 s or what?) and overall when does it begin? Can you give me some address where to find answer, possibly for ignorant and without too much mathematics Sorry if this is a stupid question, but I would understand. Thanks Curious 1.Andrea Rossi May 22nd, 2014 at 10:51 PM Curious: Physics: A photon is an elementary quantum of light. It cannot be decomposed ( unless it interacts with another elementary particle and becomes another thing) and is stable, therefore is a real particle. It does not respect the Pauli principle and therefore is a Boson. It is characterized with extreme precision by its wavelength and his frequency. Its energy is given by the equation E = h x f wherein f is the frequency and h is the Plank constant. From this equation you can understand that a photon is a precise and indivisible quantum of energy, along the quantistic mechanic. In the everyday life you can distinguish several photons, whose wavelength is within the visible specter: the colors we can see, like red, green, yellow etc are the consequences for our eyes of the different wavelengths of different photons. They travel in the space at the speed of the light, because they are massless. Photons are the bearers of the electromagnetic interactions. The limits or a single photon are defined by the extremes of its wavelength and the corresponding electric and magnetic fields. Phylosophy: This description is that of the Standard Model, therefore, sooner or later, is destined to be considered wrong; paradoxically, the fact that in some different condition the Standard Model is falsifiable, make it true and valid ( Popper, Fermat). Warm Regards, A.R.

 

  By: lmwillys on Venerdì 23 Maggio 2014 06:59

il vento è ancora una leggera brezza nel mio minuscolo cerco di risvegliare qualche lobotomizzato a volte riesco, a volte no :-) Casaleggio gestisce i tempi, quando cominciare ad accennare qualcosina, un pezzetto alla volta per evitare crisi di rigetto, io sono più impaziente e sbrodolo da un pezzo

 

  By: EMBI6 on Venerdì 23 Maggio 2014 06:21

@Lmwillys […]Laboratorio aperto e condiviso ... http://www.hydrobetatron.org […] … non volevo assolutamente sottovalutare il suo post o questo suo entusiasmo, dato che questo appello l’ho fatto più volte in passato – dal chimico o da 22 passi – con risultati modesti. Dato però che gli anni passano (25) e la “COSA” pare ostica, anch’io ho dovuto alzare la posta o cambiare strategia, cioè: il meglio possibile in ordine alle menti – strumenti - soldi. E’ questo che temono il chimico &co; l’agitarsi frenetico di questi ultimi tempi lascia intendere che temono l’avvento di Grillo, ma anche di questo li avevo avvertiti, due anni fa: il vento gira … a volte è Grecale … a volte è Maestro, che soffia impetuoso e travolge “certe” imbarcazioni/posizioni! Willian Turner - Il naufragio della "Minotauro", 1793,

 

  By: lmwillys on Venerdì 23 Maggio 2014 05:31

EMBI6, il laboratorio condiviso ora c'è, è a Roma, se avessi anche un minimo di conoscenze lontanissimamente utili già mi sarei presentato, il confronto delle idee lo puoi fare anche in Rete Rossi grillino, caro Rossi ti difenderò perennemente ad oltranza :-) e questo ? http://fusionefredda.wordpress.com/2014/05/22/hermano-tobia/#comment-39095

 

  By: UmmaGumma on Venerdì 23 Maggio 2014 04:03

@Nevanlinna Ah, già...la foto e la convezione. Capisco quel che intende. Avevo dimenticato la questione nel ginepraio di informazioni posizionato nel mezzo di due barricate opposte... @EMBI6 Grazie. Apprezzo i suoi post artistici giornalieri. Citazione del giorno: "Il limite determina lo stile" (R. Magritte)

 

  By: EMBI6 on Venerdì 23 Maggio 2014 03:17

@UmmaGumma, Nevanlinna, avendo letto l’interessante dialogo tra voi – scusandomi dell’intrusione – alla fine mi è venuto questo pensiero che cerco di tradurre in parole e immagini. L’opera riprodotta è l’attuale rappresentazione grafica del concetto di Fusione Fredda; se preferite sensazione, atteggiamento, condizione in cui viene a trovarsi il nostro cervello – obbligato, costretto da percorsi conosciuti a risolvere l’irrisolvibile – quindi, a salire e scendere scale note e meno note, senza che queste approdino a nulla di definitivo, attraverso un percorso infinito! Tuttavia, confidando sulle enormi capacità umane, in parte ancora inesplorate, continuo pensare che la condivisione delle risorse – già teorizzata dallo scrivente e da Nevanlinna, in altra parte – in forma di laboratorio posizionato a Trieste, potrebbe forse permettere di salire/scendere una scala che approdi ad una conoscenza condivisa: teoria della FF … sempre che l’intuito di Rossi (risorse inesplorate) non ci venga in soccorso prima! Escher: Salita e discesa

 

  By: UmmaGumma on Giovedì 22 Maggio 2014 19:56

@Nevanlinna Grazie. Vado a letto ancora moderatamente ottimista. Mi perdoni - e così i lettori - lo sfogo emotivo. Ma se la cosa dovesse rivelarsi positiva, trovo in essa [al di là delle ricadute pratiche di cui godranno i miei figli] una grande lezione sui limiti umani. EEd è mia convinzione che è con questa consapevolezza che si costruisce il futuro.

 

  By: Nevanlinna on Giovedì 22 Maggio 2014 19:44

@UmmaGumma "... di aver scordato il trucco è dotato di una certa ironia": in realtà teme di aver scelto la parte sbagliata e annaspa per convincersi del contrario, mi creda. E' l'eterno dilemma dei Romani, dalla Curia senatoria al Papa Re: da che parte mi conviene di più?

 

  By: UmmaGumma on Giovedì 22 Maggio 2014 19:36

@Nevanlinna Comprendo la sua perplessità (e immagino più che fondata, ritenendo lei fonte affidabile). Ma la prego di provare un po' di empatia [che se non erro significa en-pathos, il sentire dentro] per chi come me è avulso da certi conoscenze. Il tratto umano è l'unica bussola su cui chi come me cerca di orientarsi tra tre fasi, due fasi, la DC e l'offeset, ma lo psicometro, il rubinetto, e lo svedese porta i sandali, ed il vapore è umido, la termocoppia vicina, no lontana, mi pettino con le sveglie a pile NiH che ho tradotto dal cinese usando un calzascarpe, che mi sei antipatico e ti dedico un post sul mio blog del mio quotidiano nazionale... L'autore che sostiene di aver scordato il trucco è dotato di una certa ironia: è questo che mi fa dire "ci piglia". Forse la cosa le sembrerà strana, ma che mezzi abbiamo noi comuni curiosi [ecco l'unica cosa che abbiamo in comune con Einstein: la curiosità] per discernerne l'autorevolezza? Le chiedo fantozzianamente scusa se il "ci piglia" le suona stridente. Ma si metta nei miei panni. Empatia, appunto :)

 

  By: LEN4-Eye on Giovedì 22 Maggio 2014 19:28

 

  By: Nevanlinna on Giovedì 22 Maggio 2014 19:19

@UmmaGumma ... "Ci piglia": il suo è un motto di spirito, o un è giudizio serio ? [Mi richordo anchora una polemica su una certa foto, presunta photoshoppata - il "ci piglia" volava basso, e tale è rimasto negli anni] Il trucco del "ci piglia" funziona anche con calorimetria a flusso? O siamo alle solite lampadine/vernicine/termocamerine?