Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: Alexan on Mercoledì 16 Marzo 2011 17:08

L'erba del vicino è sempre più bella. Quando si è costantemente a contatto con delle caratteristiche (per noi l'inventiva o la cucina, per loro la disciplina ad esempio) diventano quasi uno "standard" e non fanno notizia più di tanto. Ovvero fino a quando ci sono è tutto normale, ma se mancano se ne accorgono tutti! Comunque il popolo del sol levante è unico. Da questa sciagura uscirà più forte di prima.

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 16 Marzo 2011 16:41

Per quello che ne conosco dei Giapponesi ho notato che tanto noi li ammiriamo per certe cose quanto loro ammirano noi italiani per altre. E' strano ma per esempio tra le cucine orientali quella che noi italiani apprezziamo di più in genere è la cucina giapponese e ugualmente loro adorano la cucina italiana e collezionano vini italiani (molto più apprezzati dei francesi) Noi li ammiriamo per la dedizione che mettono nel lavoro e loro si stupiscono sempre di fronte alla fantasia e al gusto nostrani che mettiamo nelle cose che realizziamo (moda, desing, ecc.) Noi ci stupiamo di come sono affidabili le Toyota e tutti loro si inchinano davanti a un motore di progettazione italiana. E' una strana affinità che ci lega a loro sembra quasi che un popolo veda l'altro come l'altra metà del cielo.

 

  By: lmwillys on Mercoledì 16 Marzo 2011 13:01

Gianlini, boh, credo sia stato proprio sfortunato come incontri donne sottomesse ... non mi pare il loro numero di divorzi sia inferiore al nostro, nè che tutti i giapponesi tradiscano ripetutamente e noialtri ci si distingua per fedeltà, siamo il Paese dei latin lover, mai sentito dire lo stesso dei jap, comunque diciamo che c'è da loro una maggior consapevolezza della famiglia, almeno qualche tempo fa, non sono aggiornato 'i giapponesi sono quelli che ti organizzano la gita in bordello a Macao in 500' i nostri in Asia vanno dalle bambine, loro almeno hanno le love house invece dello scempio delle innumerevoli passeggiatrici nostrane 'i giapponesi sono quelli che si addormentano sul posto di lavoro perchè gli orari sono estenuanti' lavorano, non c'è dubbio, non è poi tutto questo difetto 'i giapponesi sono quelli con il massimo numero di suicidi per 1000 abitanti al mondo (o giù di lì)' succede spesso dove si lavora tanto e c'è più ricchezza, anche da noi al nord più suicidi rispetto al sud 'i giapponesi sono quelli che non si lavano (mai provato a passare una notte in ostello in stanza con dei giappa?)' questa è grossa, è stato sfortunato, le donne soprattutto sono sempre immacolate perfette, forse si confonde con inglesi ed arabi ... i neri no, hanno solo un odore della pelle diverso in generale ammiro la loro coesione nazionale, tutti all'unisono si adoperano per migliorare il loro Paese sono preoccupato per quelle centrali ...

 

  By: gianlini on Mercoledì 16 Marzo 2011 11:28

conosco diverse persone affascinate dal giappone e dai giapponesi è evidente che è una cultura che esercita molto fascino;

 

  By: Lelik on Mercoledì 16 Marzo 2011 11:16

Gianlini, per il poco che sono stato io in Giappone (bellissimo paese, stupenda Kyoto, fantastica gente al primo contatto) quello che segnali è vero ma è un po' superficiale. E' vero che in apparenza la donna è un poco sottovalutata. Ma è una questione di mentalità e tradizioni diverse. La donna in casa comanda in modo assoluto in Giappone (anche perchè il salary man - cioè l'uomo che porta lo stipendio principale - è quasi sempre al lavoro) e l'uomo non può mettere becco nelle questioni famigliari. E la moglie - tradizionalmente ma oggi un po' meno - potrebbe addirittura tollerare o spronare il marito ad avere "contatti" nei bordelli perchè non è tradimento, è solo un modo per tenerlo più in efficienza/felice e quindi farlo rendere di più al lavoro per mantenere la famiglia. Sembra paradossale per noi. Però l'uomo è una bestia da soma e da lavoro per la famiglia. E la donna comunque non si tira indietro. I giovani che avevo incontrato, circa 10 anni fa, mi sembravano un po' diversi e pur concentrati in studi che permettessero sbocchi lavorativi decorosi (con il contrasto delle ragazze belle impegnate nel trovare i compagni giusti che pagassero loro un negozio nei centri commerciali come lavoro) non mi sembravano così tradizionalisti. Poi magari però invecchiando cambiano e si adeguano. La mia opinione è comunque altrettanto superficiale e breve...

 

  By: gianlini on Mercoledì 16 Marzo 2011 10:24

io invece non condivido il parallelo fra giapponesi e il gruppo di persone che ho incontrato; i giapponesi sono quelli per cui le donne valgono approssimativamente la metà di un uomo (ho un vicino di casa che ha sposato una giapponese e lei è al settimo cielo per la fortuna che le è capitata - di sposare un italiano) i giapponesi sono quelli che ti organizzano la gita in bordello a Macao in 500 i giapponesi sono quelli che si addormentano sul posto di lavoro perchè gli orari sono estenuanti i giapponesi sono quelli con il massimo numero di suicidi per 1000 abitanti al mondo (o giù di lì) i giapponesi sono quelli che non si lavano (mai provato a passare una notte in ostello in stanza con dei giappa?) e potrei continuare a lungo le persone che ho incontrato sono tutte stra-felicemente sposate, con donne aventi pieni diritti e rispetto; sono persone che pur lavorando molto hanno spazio per mille altri interessi (culturali e sportivi), sono persone entusiaste della vita (quanto più distante dall'idea di suicidio); sono spiritualmente forti (i giapponesi alle prese con il terremoto non mi sono sembrati molto dissimili, per aspetto ed equipaggiamento da quelli che prendono parte a quei giochi stupidi (sulla falsariga di Giochi senza Frontiere) con ostacoli, tornelli, pozzanghere e piattaforme rotanti che si vedono sul canale K2 del digitale terrestre)

 

  By: lmwillys on Mercoledì 16 Marzo 2011 08:41

bellissimo pezzo di Moderatore su un grande popolo dove il RISPETTO è il fondamento della convivenza, dove l'ONORE non è una parola vuota assisto con profonda ammirazione al coraggio di quegli eroici eredi dei kamikaze che a sprezzo della loro vita lottano con tutte le loro forze per salvare il Giappone

 

  By: pana on Mercoledì 16 Marzo 2011 08:13

al tg dicevano che da noi potrebbe (in caso le fuoriuscita avvenisse) arrivare fra 15 giorni,molto diluita per fortuna

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: SpiderMars on Martedì 15 Marzo 2011 23:25

Gianlini, è una razza che c'era e si è un poco persa ma rimane in Giappone Purtroppo per voi ogni volta che parlano con dei giapponesi, che siano gestori, economisti, politici, esperti nucleari, medici, casalinghe, impiegati... nessuno si associa e trova da criticare niente, ne delle autorità, ne delle forze addette all'attività di soccors e neanche di altri propri concittadini _____________________________________________________ Quello che hanno sono le "risorse umane" e Otto delle prime 15 Industrie Strategiche nel Mondo sono loro, la prima Europea è 25 .ma I Giapponesi sono dei grandi mitici unici..! forza amico Akira Toryama..! http://www.youtube.com/watch?v=ws5UR7OPJGY

Incredibili giapponesi - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 15 Marzo 2011 23:02

(Gianlini) ...Ho avuto modo di incontrare nel week end un gruppo di amici di mio padre, diciamo gente nata fra il 1930 e il 1935; quasi tutti ancora attivi nel lavoro. Ne ho tratto l'impressione che si sia trattato di una generazione irripetibile di persone oneste, capaci, intelligenti, generose e con un'elevatissima spiritualità e insieme etica del lavoro; temprati dai natali e da una gioventù vissuta fra guerra e ripresa, hanno una resistenza fisica eccezionale; uno spirito indomito. Quella generazione lì avrebbe potuto dotarci di una rete di centrali nucleari adeguata. Sperare che oggi il nucleare in italia non sia solo un'ennesima occasione per un arraffaarraffa di dimensioni ciclopliche è pura illusione...Le persone che ho incontrato nel week end hanno tutti fatto carriera lavorativa in colossi della chimica italiana (ormai defunta). Pur lavorando in grandi società, il loro sforzo è sempre stato tale come fosse "roba loro" e non stiamo parlando di persone che ricevessero i compensi milionari degli attuali manager. Questo è fondamentale: per costruire e gestire delle centrali nucleari hai bisogno di una società molto grossa ma in cui la dedizione al lavoro sia superiore ad obiettivi personali o di breve; ----------------------- Gianlini, è una razza che c'era e si è un poco persa, ma che è rimasta in Giappone. La storia più commentata sul Telegraph inglese e sul Wall Street Journal che sono i quotidiani del genere serio a maggiore diffusione dei rispettivi paesi ieri era un pezzo ^"Perchè non ci sono saccheggi in Giappone"#http://blogs.telegraph.co.uk/news/edwest/100079703/why-is-there-no-looting-in-japan/^ che notava l'assenza completa di furti, saccheggi, violenze e invece la totale cooperazione, collaborazione e comprensione della popolazione giapponese a tutti i livelli. Per contrasto, durante il ciclone Katrina che era 100 volte minore come disastro, come noto ci sono state violenze di tutti i generi, stupri, saccheggi, furti anche in ospedali e persino gente che ha sparato contro la polizia e gli elicotteri della polizia di soccorso per cui ad un certo punto i soccorsi avanzavano solo scortati dalla Guardia Nazionale armata. I rifugiati a migliaia nello stadio di New Orleans che vi hanno passato un paio di notti hanno raccontato di stupri, furti e violenze per cui ad esempio i turisti europei finiti li dentro facevano i turni di notte a stare svegli tutti in gruppo assieme per proteggersi Ma a parte violenze, furti e saccheggi BBC, CNBC, Bloomberg e altri media cercano di criticare il governo giapponese, come si usa da noi e in America, per i mancati soccorsi o l'imprevidenza o altri errori ed omissioni che hanno forse potuto contribuire alla catastrofe. Purtroppo per i loro reportage, ogni volta che parlano con dei giapponesi, che siano gestori, economisti, politici, esperti nucleari, medici, casalinghe, impiegati, vigili del fuoco, paramedici... nessuno si associa a queste critiche e trova da criticare e da la colpa di qualcosa alle autorità, alle forze addette all'attività di soccorso e al comportamento di altri propri concittadini. Anche perchè sono tutti chini a lavorare a testa bassa da ore e non ne hanno il tempo. Più o meno come quando si intervista la gente per la monezza giù in Campania e vedi cumuli di rifiuti accumulatisi per settimane con intorno dozzine di persone sane e vivaci, impegnate a discutere da ore tra loro e coi giornalisti di tutto il mondo di chi sia la colpa del sacco di spazzatura fetida che hanno tra i piedi Sul New York Times un altro commentatore che ha vissuto in Giappone ricordava che durante il terremoto di Kobe del 1995 lui ed altri giornalisti occidentali e stranieri cercavano, per comporre il loro pezzo di colore, qualche episodio di saccheggio, furto o perdita di controllo della situazione nonchè di malcontento e insofferenza della popolazione. Invano, perchè nessuno dei giornalisti esteri riusciva a trovare altro che educazione, pazienza, sforzi disciplinati di collaborazione e cooperazione collettiva e mai che si fosse rubato o sentito che qualcuno forse aveva rubato qualcosa. Nel suo caso alla fine della settimana questo corrispondente finalmente aveva trovato un negoziante che parlava scuotendo la testa di qualcosa che gli era sparito, per cui finalmente gli metteva davanti la telecomera e chiedeva: "...cosa prova a vedere che nel mezzo di questa tragedia... un altro concittadino ha approfittato ...." E il negoziante stupito :" ma non era un concittadino, erano due stranieri che hanno rubato qui..." I giapponesi sono 120 milioni di persone in un area della stessa dimensione dell'Italia dove siamo 60 milioni, ma il Giappone per è metà sono montagne per cui le aree abitabili e coltivabili sono la metà e si tratta di un insieme di isole per cui anche le comunicazioni sono più difficili e come paese sono lontani da tutto il mondo per cui hanno beneficiato pochissimo nella storia da contatti e commerci con altri popoli. Non hanno niente paragonati ad ogni altro paese, nessuna risorsa o materia prima, sono delle piccole isole ai confini del pacifico piene di montagne, non sono nel mezzo delle vie di comunicazioni importanti come l'Italia nel mezzo del Mediterraneo, hanno poca terra arabile pure. E in più subiscono il 20% dei terremoti che colpiscono il pianeta. E sono la seconda potenza economica mondiale, con un tenore di vita secondo solo alla Svizzera, Svezia e Danimarca (che però sono pochi). Quello che hanno sono le "risorse umane"

 

  By: fultra on Martedì 15 Marzo 2011 19:29

Anche andare in automobile si muore , allora tutti a piedi ? Io non avrei problemi, ma il resto del mondo parrebbe di sì .

 

  By: lmwillys on Martedì 15 Marzo 2011 19:24

non sono d'accordo, si sa Rubbia dice che per produrre 1/3 del totale dell'energia elettrica consumata in Italia in un anno serve col ^solare termodinamico#http://it.wikipedia.org/wiki/Impianto_solare_termodinamico^ una superficie pari a quella occupata da 15 centrali nucleari ... lo dice Rubbia, mi fido ciecamente la produzione di energia di tale tecnologia è continua al pari di quella di un impianto nucleare noi già abbiamo molto idroelettrico, più o meno un quinto, ora non ricordo, ho postato da poco i dati Terna, per l'eolico è in arrivo il kitegen ed i suoi venti di alta quota con risparmi di occupazione di suolo importanti (per ora stessa energia con 1/5 del territorio occupato), abbiamo la possibilità di ^montare turbine nello stretto tra Calabria e Sicilia#http://it.wikipedia.org/wiki/Stretto_di_Messina^ dove la corrente è continua, Roma ha grandi possibilità per il geotermico, ma soprattutto abbiamo grandi possibilità di RISPARMIO ENERGETICO ... con i soldi necessari per una centrale nucleare si possono tranquillamente ridurre le necessità energetiche italiane in misura maggiore alla producibilità attesa dell'impianto

 

  By: pigreco-san on Martedì 15 Marzo 2011 19:10

Tutto vero ma quando uno muore ..muore. Non ci sono appelli.

 

  By: Giovanni-bg on Martedì 15 Marzo 2011 19:05

Mi spiace contraddirla ma è proprio vero il contrario. Abbiamo più bisogno di nucleare ora più che mai in passato. Il solare come l'eolico oltre ad essere costosisssimi, consumano quantità enormi di territorio, il solare in un orizzonte di 20 anni produce quantità di rifiuti inquinanti superiori di molto in tonellate per MW prodotto al nucleare (smaltimento pannelli che contengono metalli pesanti), e soprattutto non possono mai sostituire una fonte di energia continua per cui la potenza installata di energia disponibile con continuità è destinata a crescere. Io dico che se in questo caso in cui una centrale obsoleta, costruta forse con criteri discutibili oggi, è stata investita da 2 dico due eventi naturali di portata straordinaria ne usciremo senza danni molto rilevanti avremo anche la dimostrazione che il nucleare è una fonte sicura per cui ci saremo tolti anche l'ultimo dubbio.

 

  By: lmwillys on Martedì 15 Marzo 2011 18:49

Giovanni-bg io purtroppo, da profano, quindi abbia pazienza se scrivo bestialità, non ho la sua apparente calma, il fatto che qualcosa abbia resistito non significa che tutti i componenti una centrale nucleare abbiano resistito, non so se qualcosa di grave è successo senza che appaia all'apparenza (intendo con il terremoto, dopo si sa che ci ha pensato lo tsunami) resta comunque il fatto che lei da tecnico è senz'altro meglio di me nel valutare la situazione il problema è che le centrali nucleari non costruite ieri sono tante, troppe, sono pericolose e, alla luce della tecnologia disponibile per le fonti rinnovabili (sole acqua vento) e per il risparmio energetico, soprattutto NON SERVONO