By: Trucco on Martedì 15 Marzo 2011 09:26
Ho capito Wyllis che è contrario alle distese fotovoltaiche e non al solare termodinamico sul tetto delle case, ma se si vuole che il solare incida per l'1% del consumo di una nazione non si può parlare dei soli pannelli sui tetti. Quelle distese di pannelli che tanto preoccupano Galan e lei (che poi non si potrebbe darsi del tu?), al pari delle pale eoliche che secondo gli stessi verdi deturperebbero il paesaggio, sono il solo modo con cui si può pensare di raggiungere una massa critica di energia elettrica prodotta dalle rinnovabili, quella massa critica che permetterebbe di non essere obbligati a sopperire quella stessa energia con nuove centrali nucleari sul territorio. Senza contare che i terreni ricoperti con questi impianti generalmente sono molto aridi, per niente fertili, proprio perché costa molto meno acquistare il diritto di superficie o affittare un terreno arido che non uno fertile, e poi la stessa legge ora vieta di farlo nei terreni di classe elevata. In qualche maniera sta benedetta elettricità va prodotta, importarla troppo dalla Francia è un rischio, seremmo i primi ad essere tagliati fuori in caso di razionamento dell'energia elettrica dovuto ad un black out delle loro centrali per un evento simile a quello accaduto in Giappone.
Io ero da sempre pro-nucleare, ma gli ultimi eventi giapponesi mi turbano, e credo che l'Italia non sia un posto molto adatto, mi fa meno pena pensare alla zona attorno a Chernobil che è rimasta inagibile per sempre, di quanto mi dispiacerebbe se si trattasse di Venezia, Firenze, Napoli, Palermo, ecc. La scelta poi dovrebbe essere presa col parere favorevole dalla popolazione, non da un governo che ignori il passato referendum e che tra l'altro è da me sospettato di voler fare favori a degli amici che prenderebbero gli appalti del nucleare. Ad ogni modo sono certo che vi sarà un bel dibattito, voglio informarmi meglio prima di avere troppi pregiudizi.