spengo le luci, non fumo e non sono molto preoccupato dell'effetto serra - polipolio
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By: polipolio on Venerdì 03 Ottobre 2003 21:44
Dunque 2Ali,
Finalmente ho avuto il piacere di guardare il grafico.
Fermiamoci al co2 per semplificare.
Dunque il CO2 è passato da 280 a 330 ppm cioè lo 0,03% circa dell'atmosfera. Il delta in circa 250 anni è lo 0,005% (fosse un profitto di borsa sarebbe indecente anche tutti i giorni e con leva).
Questa strabiliante quantità, che deriva da un bilancio (emissioni-consumi) di cui sarebbe più che opportuno misurare tutti i termini e non solo i delta, si presume -ed è probabile- che derivi per lo più da attività antropiche, ma non è dimostrato.
Questa strabiliante quantità incrementale genera, stando al grafico, una diminuzione dell'energia radiata di circa 1wm-2 cioè di un watt per metro quadro. Immagino questa indicazione derivi dai modelli dinamici dell'atmosfera che si sono realizzati (e che sono ben lontani dall'essere perfetti).
Questa strabiliante quantità quanto rappresenta dell'irradiazione totale?
Il calore della superficie della terra ha essenzialmente 4 fonti: l'irradiazione solare attuale, il trasferimento di energia dal nucleo, gli attriti di marea sul mantello (attriti derivanti dalla meccanica celeste) e la restituzione di parte della radiazione solare passata attraverso l'ossidazione di composti oragnici a base carbonica. A parte fenomeni locali (i vulcani, ad es.) l'unica rilevante è la prima e vale, in media 800 Wm-2
Questa strabiliante quantità è dunque responsabile di un delta di energia assorbita che vale circa lo 0.1% di quella che ci arriva sul groppone.
Sì, ha letto bene, lo 0,1%
E per inciso, a proposito della minaccia di riscaldamento globale, senza andare alla preistoria, lo sa che nel tardo medio evo nella fredda Scozia ci coltivavano la vite? Roba che se ce la mette adesso muore di freddo prima ancora di piantarla...
Nessuno (e credo nemmeno GZ) vuole negare che COMUNQUE siano fenomeni da osservare e analizzare con attenzione, nessuno mette in dubbio che a parità di condizioni sarebbe opportuno ridurre il ricorso a combustibili fossili, nessuno discute che è meglio da ogni punto di vista se a comprare il giornale e le sigarette ci si va a piedi e non in macchina.
Il punto è che nell'agenda delle priorità viene prima la tutela della salute, il consumo di beni, anche non indispensabili eccetera, piuttosto che il sacrificio di queste cose all'altare di una passione ecologista meritoria e rispettabile, ma che, al momento, non è in grado di misurare i vantaggi (incerti) che si ricaverebbero da un controllo stringente delle emissioni e non ama esplicitarne i costi (certi).
Da ultimo un paio di notazioni personali: io vado quasi solo in bicicletta (faccio meno di 4500km/anno in macchina), spengo le luci che non servono e non fumo.
Ho anche 2 figli e NON sono particolarmente preoccupato dei gas serra, del cfc e del buco nell'ozono o dell'esaurimento delle risorse naturali.
Sono semmai preoccupato dell'evoluzione politica di questo paese, della sua situazione morale, sociale, demografica, economica.
Delle tensioni razziali e religiose a livello planetario, della disponibilità di tecnologie sofisticate a basso prezzo, che rendono 'facile' un 11 settembre, della vulnerabilità delle nostre infrastrutture (vedi, ad es. i black out), della pressione demografica delle popolazioni mediterranee, del ruolo della Cina.
Del disequilibrio strutturale del potere planetario a favore degli Stati Uniti, dell'incremento incontrollato della delinquenza nei paesi occidentali, della vasta disponibilità a basso prezzo di sostanze dannose per la salute (leggi droghe)...
Sapevo tutte queste cose prima di metterli al mondo? Certo!
Sono un incosciente? Non credo: se non altro dalle nostre parti vituperate peste e guerra non si vedono praticamente più e, a differenza dei nostri avi nel '600, i contadini non muoiono di inedia coi denti conficcati nel terreno in cerca di qualche residuata radice, ma hanno il telefonino.