By: fishcanfly on Lunedì 08 Dicembre 2014 14:01
OT
Per decidere dove si deve andare si fanno molti passi indietro e si guarda l'insieme nel tempo (passato, presente, futuro) e nello spazio.
Di questo ne fai un setaccio con il quale valuti le proposte. Se le proposte, pur colme di analisi e dettagli particolari, anche veri, anche orripilanti, non passano il setaccio, è opportuno scartarle come non utili, anzi dannose.
Forse è proprio l'ossessivo studio del particolare che causa forte miopia che, come noto, impedisce di vedere bene oltre le immediate vicinanze. Da lì allo strapiombo, soprattutto se imperversa la tempesta, il passo è breve.
Del resto è risaputo che la massa che cerca di sfuggire all'incendio non brilla in lucidità.
Non hai bisogno di convincermi che gli eventi in Ucraina siano deleteri, oltre che rispondenti a interessi principalmente altri (e dove egoistici e parzialmente propri, d'effetto centrifugo), transatlantici più che nostri. Sin dall'ennesima rivoluzione pilotata e/o favorita, dove ci si è dimenticati del rispetto delle regole democratiche e della particolare situazione etnica delle steppe, segnatamente lì ad est. Ma sai, l'abitudine al vassallaggio non si perde. Si perderà via via che gli interessi propri diverranno univoci e ponderosi. E per farlo bisognerebbe forzare le elites. Chi è stato eletto, è stato eletto con la forma mentis da vassallo.
Aspetto invano un movimento rivoluzionario che sappia puntare la prora nella giusta direzione, a dispetto di elites, vassalli e dell'imperatore schizzato che non vuole abdicare e gioca ancora a risiko cercando di conquistare il centro dell'eurasia.