By: Gano* on Lunedì 19 Marzo 2007 12:52
Concordo con lei che come argomento si tratti di un campo minato, per due ragioni: la prima che il clima come tutti i sistemi caotici e' molto difficilmente definibile e prevedibile. E' facile discuterne a posteriori, meno a priori. La seconda che in un sistema seppur cosi' poco definibile, le implicazioni politiche (ed economiche) sono enormi, per cui molte affermazioni fatte a livello politico o mass mediatico seguono spesso una loro propria agenda (*). Detto questo c'e' pero' un motivo piuttosto solido che mi fa pensare che un rischio possa esserci veramente, al di la' di tutto quello che dicono i climatologi e i vari grandi tromboni mondiali: la Terra comincio' ad avere un' atmosfera abitabile per gli organismi terrestri quando il fitoplacton (le alghe verdi) ebbe fissato gran parte dell' anidride carbonica, liberando al suo posto ossigeno. Queste microalghe morendo si depositarono nei fondali andando poi a formare i depositi di quelli che noi usiamo oggi come combustibili fossili, sottraendo cosi' dal sistema questo carbonio (ex-anidride carbonica)in modo permanente. Rimetterla ora in circolo, rispostando cioe' indietro l' equilibrio, significa muoversi in modo contrario al processo che rese abitabile la Terra.
Cosi', mentre sarebbe irrealistico eliminare totalmente oggi l' uso dei combustibili fossili, penso che sia comunque una buona idea cominciare a muoversi nella direzione di una loro graduale diminuzione, a favore -per quanto possibile- dell' uso di energie alternative o di sistemi che permettano il contenimento dei consumi. Le singole economie peccano pero' spesso di miopia e/o di egoismo, usando i sistemi per loro "piu' economici" nel breve, che non sempre sono quelli piu' remunerativi nel lungo o a livello globale, che cioe' diano vantaggio per tutti. Bisogna quindi cercare di far fare di necessita' virtu' anche attraverso accordi e provvedimenti legislativi cui tutte le nazioni dovrebbero partecipare.
(*) Anche se, mentre posso vedere grossi interessi economici per chi vuole usare il petrolio ad oltranza, ne vedo molti meno per chi vuole il contrario, cioe' per chi vuole uscire dalla dipendenza energetica oggi quasi totale dai combustibili fossili.