Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: GZ on Mercoledì 02 Maggio 2007 15:49

Una catena di alberghi in america ha sostituito la tradizionale bibbia nel comodino a fianco al letto che da sempre gli alberghi americani avevano (a volte assieme ad altri libri) con il libro di Al Gore "An Inconvenient Truth" (che viene ora insegnato anche in molte scuole) Nel frattempo Al Gore tramite la società di investimenti di cui è chairman a Londra ^investe nel business dei "crediti" che compensano l'emissione di CO2#http://billhobbs.com/2007/02/more_on_gore.html^ (su cui il Financiail Times ha cominciato a scoperchiare la pentole recentemente mostrando che si commettono frodi simili a quelle dei sussidi CEE per la frutta nel sud) Ad ogni modo è interessante vedere che ora si sta creando un gigantesco schema di sussidi sui crediti per il carbonio (al cui sembra sia Raynes, l'ex-Ceo licenziato e sotto processo di Fannie Mae, l'agenzia statale che ha creato i "mutui sub-prime") che alla fine verranno pagati dai contribuenti occidentali. I quali per continuare a consumare e lavorare "compenseranno" per il carbonio che producono versando altri soldi alla burocrazia e a chi si è inserito nello schema dei sussidi come Al Gore.

 

  By: giveme5 on Lunedì 30 Aprile 2007 20:23

Infatti Fortunato è meglio essere + umili (e sinceri) verso la complessità del tema e dire, come tu dici, che c'è ancora tanto da scoprire, piuttosto di sentirsi ripetere la grancassa di certezze ideologiche (è tutta colpa dell'uomo) sul global warming; certezze impossibili scientificam. allo stato attuale di conoscenze. L'articolo l'ho postato xchè in poche righe denuncia bene i luoghi comuni ed accenna all'ipotesi x me + interessante e probabile.

 

  By: Fortunato on Lunedì 30 Aprile 2007 20:03

giveme5, su questo tema è ancora tutto da scoprire. :-))))) Fortunato

 

  By: giveme5 on Lunedì 30 Aprile 2007 12:39

Il Foglio, 28/04 (lettere al direttore) Al direttore - Ho ascoltato alla trasmissione Otto e mezzo le stravaganti affermazioni di alcuni ospiti, dottor Maracchi incluso. Sarebbe ora di finirla con questo che è lo scandalo scientifico planetario dell’ultimo secolo: l’origine antropica del riscaldamento globale attuale. 1. L’origine antropica del riscaldamento globale attuale cozza col fatto che esso è cominciato nel 1750 quando l’industrializzazione era assente e la popolazione meno di un miliardo. 2. E’ continuato fino al 1940 quando l’industrializzazione era ancora alla sua infanzia e limitata a poche nazioni e la popolazione meno di due miliardi e mezzo. 3. Ha smesso, per ben trentacinque anni, tra il 1940 e il 1975, in pieno boom demografico e industriale. Anzi, le temperature diminuivano, tanto da far temere, a metà degli anni Settanta del secolo scorso, una imminente era glaciale. 4. Il riscaldamento globale ha ripreso alla fine degli anni Settanta in piena recessione economica e diminuzione di emissioni. 5. La correlazione tra CO2 e temperatura è stata, nel passato, tale che l’aumento della prima ha seguito l’aumento della seconda. 6. Il riscaldamento globale è invece perfettamente correlato all’attività solare. 7. Il riscaldamento globale è perfettamente correlato al flusso cosmico. Inoltre: non è vero che si ha aumento di eventi climatici estremi; non è vero che si rischiano aumenti di malattie tropicali “come la malaria”, visto che la malaria non è una malattia tropicale; non è vero che questo clima più caldo si affronta col risparmio energetico, ma, semmai, con la possibilità di disporre di energia più abbondante e più a buon mercato; non è vero che si affronta con lo sviluppo delle tecnologie fotovoltaica ed eolica, ma col nucleare (perfino Pecoraro Scanio invoca, per l’Italia, una maggiore importazione di energia elettronucleare). Cordiali saluti, Franco Battaglia, Modena Risposta del Direttore (Ferrara) Docente di Chimica ambientale, il professor Battaglia è sempre miele per le mie orecchie.

 

  By: Fortunato on Martedì 03 Aprile 2007 20:18

Polipolio, ricordo perfettamente il periodo dell'Y2K; con sincerità e anche amabilitàero in perfetto accordo con il cercare di prevenire spendendo anche dei soldi. Per quanto riguarda noi italiani poi siamo i campioni del non fare nulla e di non prendere mai le decisioni giuste (lo stiamo vivendo anche ora,putroppo), credendo dall'alto della nostra saccenza, che siamo i "migliori", migliori in cosa lo dobbiamo ancora scoprire. Questo nostro immobilismo dovuto al voler essere sempre i "furbetti del quartierino" ci ha portato ad essere in realtà tra i peggiori al mondo. Passiamo da un estremo all'altro come se niente fosse e questo sintomo si chiama mancanza di equilibri dovuto ad una continua improvvisazione che ritengo vergognosa. Tornando all'argomento quando ho postato quel brano ho voluto mettere solo in luce una differenza di stile e di equilibrio. Ho volutamente tralasciato di riscrivere delle formule che alla stragrande maggioranza dei partecipati al forum non interessa nulla ma hoposato solo i concetti e i dubbi esressi da un vero scienziato. D'altronde sappiamo tutti che senza il dubbio la scienza sarebbe rimasta ai primordi. Odio che in argomenti a carattere sperimentale si urli soltanto al catastrofismo senza ortare le prprie opinioni per un'eventuale risoluzione dei problemi. Diffido sempre di costoro, li ritengoinaffidabilisotto ogni punto di vista, in special modo quando debbo affidare loro la mia vita. Inoltre che Norton abbia scritto due anni orsono (non frequesntavo il forum allora) le stesse soluzioni non può che farmi piacere. Quando sono entrato in contraddittorio sull'argomento è stato solo quando si continua a dare per scontato un qualcosa su cui l'intera comunità scientifica sta brancolando nel buio. Il vero problema semmai è che non vuole ammetterlo per una sorta di autoreferenza che guidico inammissibile proprio perchè la scienza si deve sempre porre dei dubbi, se è vera scienza. Fortunato

 

  By: polipolio on Martedì 03 Aprile 2007 11:15

Fortunato, non vorrei togliere nulla alla fama del professore chiarissimo citato. Ma se leggevi Norton, su questo forum un paio d'anni fa leggevi le stesse cose, espresse forse meglio, e più documentate. Per quanto riguarda i centri studi voglio ricordare qui una frase che mi disse un americano: "quanti soldi hanno speso gli italiani per l'Y2K rispetto agli americani? Sostanzialmente 0! E quanti problemi in più hanno avuto? Sostanzialmente 0!" Eppure erano tempi in cui i giornali indulgevano nel catastrofismo sull'Y2K e gli esperti (esperti veri, mica imbecilli) dicevano che effettivamente se non si fosse provveduto, la civiltà occidantale sarebbe potuta anche finire in una fiammata...

 

  By: Fortunato on Martedì 03 Aprile 2007 00:58

In questi giorni di mercato e mercati di una noia fuori dal normale (stanno brancolando nel buio pesto) volendomi complicare la vita ho deciso di fare una ricerca molto superficiale sull'argomento del clima. Noi italiani siamo un popolo veramente strano abbiamo sparsi nel mondo e anche in casa nostra tra i migliori scienziati e ricercatori al mondo ma o facciamo finta di non saperlo o, sciagura peggiore, non lo sappiamo proprio. Ebbene il Prof. Vittorio Canuto, Professore prello la Columbia University, nonchè (udite! udite!) climatologo presso la NASA che nessuno legge nel nostro paese, Ministro dell'Ambiente in testa, eppure appartiene alla schiera di quegli scienziati che asseriscono ma con ragionamenti concreti che l'attività dell'uomo non è immune al cosìdetto effetto serra. Quì di seguito trascivo integralmente qualcosache mi ha colpito molto per la semplicità con la quale esprime dei concetti davvero interessanti; inoltre guardate la differenza del linguaggio usato rispetto a Vincenzo Ferrara, responsabile del clima per i nostro Ministero dell'ambiente. E' illuminate, secondo me. "EFFETTO SERRA/ Clima, Enea: «Stiamo cadendo nel baratro» L'allarme lanciato dai ricercatori italiani. «Ci troviamo in zona a rischio, ma non abbiamo un centro di ricerca adeguato» Undicimila anni fa la Terrà piombò nell'era glaciale nel giro appena di qualche decennio. Se ciò riaccadesse l'uomo farebbe la fine della rana di un celebre esperimento. La povera bestia non riuscì a saltar fuori dall'acqua che veniva riscaldata e finì bollita viva. Questo l'avvertimento lanciato da Vittorio Canuto docente della Columbia University, membri del consiglio scientifico dell'Enea durante la conferenza: "I modelli climatici, l'effetto serra e il futuro del nostro pianeta". Canuto è stato anche critico nei confronti della proposta europea di tenere il clima a non più di 2 gradi superiori all'attuale, obiettivo che impone una riportare il livello di co2 del 60% sotto ai livelli degli anni Novanta. «Dare un limite - ha detto canuto - è sempre rischioso. Speriamo che ci vada bene, ma per alterare il sistema climatico potrebbe bastare anche l'aumento di un solo grado, superato il quale il clima potrebbe diventare incontrollabile e alla fine potremmo fare come la rana di un celebre esperimento fatto da due biologi. I due colleghi misero una rana in nell'acqua e cominciarono ad alzare la temperatura. Erano sicuri che quando l'acqua avrebbe raggiunto un calore insopportabile la rana sarebbe saltata fuori. E invece non ci riuscì e finì bollita. Questo comportamento può essere spiegato in due modi: o la rana è stupida o darwinamente non era mai stata abituata a un aumento tanto veloce di calore del suo habitat e non ha saputo reagire». «La zona mediterranea - ha sottolineato poi Vincenzo Artale dell'Enea - costituisce una delle regioni più esposte agli effetti dell'impatto dei cambiamenti climatici, con conseguenze cruciali per la sopravvivenza delle specie viventi». Detto questo Artale ha stigmatizzato che «l'Italia pur essendo uno dei paesi più industrializzati non ha un centro di ricerca sul clima e questo pur trovandosi al centro di un'aria climatica altamente sensibile». Nessuno degli esperti intervenuti ha una ricetta per risolvere il problema. «Gli scienziati che si occupano di clima hanno certamente una responsabilità sociale - ha detto Canuto - ma non tocca a noi occuparci di politica». Più che di una soluzione Canuto ha parlato di "tanti piccoli sforzi che possono servire all'obiettivo». Bene quindi ridurre il numero delle auto in circolazione e bene aumentare la forestazione. «Riforestare dove si sono tagliati gli alberi, ma anche aumentare le zone verdi delle città, o più semplicemente piantare alberi. Perché un albero giovane, nei suoi primi 50 anni di vita, per crescere assorbe più Co2 di quello che emette». «La verità - ha sottolineato a margine della conferenza Vincenzo Ferrara responsabile del clima globale dell'Enea - è che conosciamo la gravità della situazione ma stiamo andando verso il baratro sperando che succeda qualcosa che ci fermi». 24 marzo 2006 Articoli collegati: > La Groenlandia si scioglie > Clima, le conseguenze dell'effetto serra Acquista online Rassegna stampa Forum Newsletter Ecolink Qualenergia Rifiuti Oggi L'AGENDA Offerte per abbonarsi a La Nuova Ecologia viviconstile.org diventa libro Sabato 14 aprile, Milano VI SEGNALIAMO Next Energy L’efficienza energetica ed il rilancio del solare in Italia. Roma - Hotel Sheraton - Viale del Pattinaggio 100, 3 – 4 aprile 2007 Letture verdi Romanzi, poesie, saggi, manuali, segnalati da La Nuova Ecologia Corsi, master e premi Gli appuntamenti con la formazione ambientale segnalati da La Nuova Ecologia 2002 copyright - Editoriale La Nuova Ecologia soc. coop. a r.l. Fortunato

 

  By: Fortunato on Sabato 31 Marzo 2007 13:39

Per la serie: chi la spara più grossa (la c.....a) più è in e fa parte del branco (degli idioti). Fortunato

 

  By: GZ on Sabato 31 Marzo 2007 03:16

John Travolta ha dichiarato ieri che occorre preoccuparsi e fare qualcosa non solo per ^il global warming sulla terra ma anche su altri pianeti#http://www.thisislondon.co.uk/showbiz/article-23390848-details/Air+miles+Travolta+urges+fans+to+%27do+their+bit%27+for+the+environment/article.do^. Travolta è famoso perchè possiede cinque jet che tiene parcheggiati sotto casa con aereoporto privato e passa tutto il tempo libero a pilotarli producendo più CO2 da solo di tutti noi Il principe Charles ora noto ecologista per ritirare un premio nella sua lotta con il global warming a New York ha fatto il gesto di prendere un volo di linea con tutto il suo staff per non consumare CO2. Tornato a casa per un ^viaggetto in Scozia ha preso il jet privato#http://www.thisislondon.co.uk/news/article-23390946-details/Charles+%27the+hypocrite%27+flies+to+Scotland/article.do^

 

  By: Moderator on Sabato 31 Marzo 2007 01:43

veramente il passaggio dalla miniglaciazione al periodo più caldo è di 0,8° , quindi altri 2° è tanto , non come pensate , specie se avviene in fretta, e fa danni irreversibili per generazioni.

 

  By: Fortunato on Sabato 31 Marzo 2007 00:43

""Questa è la dimostrazione - ha commentato il climatologo Vincenzo Ferrara, responsabile per il ministero dell'Ambiente della preparazione della Conferenza nazionale sul clima a settembre prossimo - che i modelli non danno i numeri al lotto." ------------------------------------------------------------- Dal sito Università di Roma. " Prof. Vincenzo Ferrara Titolare dei corsi di: Sistemi Elettronici 2 (N.O. Ing. delle Telecomunicazioni) Laboratorio di apparati ricetrasmittenti (N.O. , Ing. delle telecomunicazioni) Radiotecnica terrestre e satellitare (N.O. Specialistica, Ing. Elettronica) Elettronica per lo Spazio (N.O. Specialistica, Ing. delle Telecomunicazioni) Elettronica II M-Z (V.O.- Ing. Elettronica) Elettronica (V.O. Ing. Elettrica) Dipartimento di Ingegneria Elettronica, Universita' "La Sapienza" di Roma Via Eudossiana, 18 00184 Roma, Italia ferrara@die.uniroma1.it Phone: 39 06 44585833 Fax: 39 06 4742647 ------------------------------------------------------------ Sono felice come contribuente di pagare una consulenza per il Ministero dell'ambiente a una persona estremamente valida da un punto di vista scientifico ma nelle telecomunicazioni e non nella climatologia. Ma si sa perfettamente che in Italia questo non conta. Evviva di nuovo. Fortunato

 

  By: Moderator on Venerdì 30 Marzo 2007 23:04

ot, le macchine elettriche non è che non siano inquinanti . Se l'elettricità si produce con combustibili fossili viene solo spostata la produzione di co2 dalla città alla centrale elettrica in campagna. Fra produzione ,trasporto, immagazzinamento nelle batterie e uso, l' efficienza del motore elettrico e quello a scoppio è praticamente sovrapponibile rispetto al combustibile. Quello del motore elettrico è un vantaggio solo se si produce elettricità con nucleare o altre fonti non fossili.

 

  By: GZ on Venerdì 30 Marzo 2007 22:15

sì ma saranno tutte Toyota Prius

 

  By: XTOL on Venerdì 30 Marzo 2007 22:13

mi sa che se costruiamo più ricchezza per 50 anni a suon di petrolio e carbone, cinesi e indiani avranno un'auto a testa... i catastrofismi di oggi sembreranno patetiche sottovalutazioni della realtà

 

  By: GZ on Venerdì 30 Marzo 2007 22:07

in effetti... dice qui che negli ultimi 15 anni la concentrazione di CO2 è aumentata del 10% .... e che se aumenta del 100% (raddoppia) questo fa salire la temperatura di 3 gradi per cui in base a questi numeri tra 150 anni la temperatura sarà aumentata di 3 gradi e nei prossimi 50 anni di 1 grado, no ? assumendo questo scenario, che è quello dei catastrofisti pro-Kyoto, abbiamo 50 anni per trovare delle soluzioni perchè un altro grado di temperatura in più non è poi la fine del mondo, specie qui in Europa che fa freddo d'inverno Ad esempio il Canada era completamente coperto di ghiaccio nel 1600 che era il picco dell'ultima "glaciazione" e non ci andava nessuno a stare, la baia stessa di NY nelle stampe del 1700 era ghiacciata in dicembre. Ora si sta un poco meglio come temperatura e il Canada ha un sacco di spazio e risorse per cui con ancora meno freddo ci andrei a stare quando l'europa diventerà musulmana e nel frattempo nei prossimi 50 anni creando più ricchezza possiamo sostituire gradualmente tutte le auto a benzina e diesel con delle Toyota Prius "ibride" (che partono a benzina e poi vanno elettriche) e altri modelli simili