Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: lmwillys on Giovedì 31 Marzo 2011 16:13

Lelik mantenendo le distanze concettuali a me ignote visto che dichiara di condividere spesso i principi che espongo, qui non si tratta di teoria ma di pratica, purtroppo in questo forum spesso c'è chi dice ma non è non posso ovviamente avere esperienza di qualsiasi realtà, è ovvio che per il piccolo 'faccio tutto io' discorsi qualità sono improponibili lei avrà avuto esperienze negative, io no pratiche intendo mi pare comunque che il thread avesse altro argomento

 

  By: Lelik on Giovedì 31 Marzo 2011 15:57

Lmwillys, siamo su pianeti distantissimi io e Lei, e l'ho già notato nei suoi commenti di tipo politico in altri post, e non me ne voglia perchè non è una critica ma solo una constatazione che nasce dato che partiamo da posizioni differenti. Una cosa è la teoria, (più) facilmente difendibile e su cui in principio Lei non fa altro che ribadire concetti validi, corretti e anche difficilmente opinabili e su cui aggiungo che sono pure per lo più d'accordo. Altra cosa poi è come attuarli e, in questo caso, metterli in pratica e vederne i dettagli e le "pieghe". Ma rimanendo al discorso delle procedure, molti interventi qui sono relativi a piccole aziende di cui l'Italia è piena, e pure con eccellenze a livello tecnico/organizzativo/flessibilità ecc. E a cui appunto si rivolgono spesso come clienti anche grosse aziende (pure multinazionali) perchè NON riescono a muoversi con sufficiente rapidità e agevolezza quando i piccoli mercati estremamente specializzati richiedono estrema flessibilità, variazioni e personalizzazioni, oggi ancor più di solo 2 anni fa perchè si insegue ogni vendita possibile. Aziende di 20-30-40-50 persone, in cui in genere non esiste una "dirigenza da rimuovere immediatamente causa incapacità totale", ma in cui c'è il proprietario dell'azienda spesso motore e creatore di tutto (e che vera fortuna per quelli che riescono a stargli dietro ad imparare!), in cui oggi si lavora 14 ore al giorno e domani si va a casa dopo 6 ore perchè non c'è un nuovo ordine. In cui devi confrontarti e rimanere competitivo in una zona di confine di prezzo/perfomance del prodotto dove l'alternativa a basso prezzo (paesi emergenti) anche se con performace inferiore è sempre pronta. Ecco: in queste numerosissime realtà italiane, che danno lavoro, pagano tasse, stipendiano controllori vari, accade quello che ho descritto prima.

 

  By: lmwillys on Giovedì 31 Marzo 2011 15:29

sono in disaccordo, non è una novità, con tutti questi lamenti sulle norme per la qualità le hanno anche chi ha successo trovare poi tra 'il meglio del forum' scritto 'procedure eliminano le responsabilità individuali' anche chi ha una conoscenza minimamente approssimativa di tali norme sxa che è esattamente l'opposto, la presa in carico, al tempistica standard portano all'individuazione indiscutibile del baco i costi di ripristino superano di gran lunga l'ottimizzazione preventiva se si procede a ritroso o si perdono gionate è evidente che la dirigenza è da rimuovere immediatamente causa incapacità totale dicono che da noi è arrivato solo lo iodio, si vede che al cesio non piace il Belpaese ... mah

 

  By: duca on Giovedì 31 Marzo 2011 14:46

X Lelik - Drago e Giovanni BG Concordo su tutto...... evidentemente abbiamo avuto le stesse esperienze (anche per la mia azienda era un obbligo per ottenere commesse pubbliche) Ma il mondo va così, nonostante la maggior parte di dirigenti d'azienda concordino.....dobbiamo ugualmente subire una serie di imposizioni frutto di luoghi comuni. Ma qual'è la causa prima. Perchè rischiamo di morire di burocrazia: Avere uno stato e una UE bulimici e ipertrofici pieni di burocrati che si autoalimentano e con il passare degli anni soffocano imprese e società civile. Ma è un mostro difficilissmo da combattere perchè nel pensiero comune si è affermato il concetto che publico è bello e sicuro e che le regole e i controlli imposti danno maggiori garanzie al cittadino/consumatore........ in realtà bisognerebbe trovare un equilibrio......ma come sui mercati il prezzo giusto è una chimera e si vive di eccessi da una parte e dall'altra anche qui viviamo l'eccesso dell'occidente (iper regolato e grasso e ormai lento per competere) contrapposto all'eccesso opposto di paesi come Cina e India dove non esistono sindacati, dove non c'è la pensione e dove l'ambiente esiste solo per essere sfruttato.

 

  By: prg80t on Giovedì 31 Marzo 2011 14:43

dedicato ai nuclearisti (..........ovvero complottisti del nucleare) http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/03/uranio-impoverito-in-guerra-uranio.html notevoli i 3 video............

 

  By: Lelik on Giovedì 31 Marzo 2011 14:09

Per esperienza vissuta vi dico come funziona (e non è certo una sorpresa per molti di voi) la Iso9000 per molte aziende piccole e anche per le società di produzione della Big Company Italiana (qui citata da altri) che però operano in nicchie e non solo nella voluminosa produzione di autovetture (sì: Fiat/Iveco non fanno solo quello, e per fortuna di tante altre piccole aziende subfornitrici eccellenti). Ci si qualifica con costi elevati, incavolature frequenti, sproloqui e bestemmie che fanno luce, perchè è obbligatorio per rimanere tra i fornitori. Si fa un mucchio di carta aggiuntiva che gira, che fa perdere tempo, si ha un operatore che dedica più o meno gran parte del suo tempo a gestire quel ben di Dio. E poi quando arriva il gran giorno della verifica, si parte una settimana prima a sistemare tutte le carte, a compilare retrodatati vari moduli, tabelle, ecc. Addirittura certi miei fornitori in quei giorni "preparatori" non accettano ordini, resi, richieste, perchè tutti sono impegnati a fare invece il lavoro "indispensabile" per il certificatore. E' proprio una grande utilità e con valore aggiunto questa Iso. Ah, già però poi arriva l'ufficio acquisti del tuo cliente che, dopo che hai raggiunto la certificazione con tempo sudore e soldi, ti dice che il prezzo non va assolutamente bene essendo lontano anni luce dal nuovo target. E che hanno trovato in Turchia un nuovo fornitore (per i pezzi grossi va spesso di moda la Turchia più della Cina) ma che se vogliamo - proprio perchè ci vogliono bene e apprezzano che siamo già qualificati come qualità - possiamo gestirlo anche noi persino (!) mettendo su un modico ricarico di qualche punto percentuale (così ci teniamo la responsabilità e basta!)...

 

  By: DRAGUTIN on Giovedì 31 Marzo 2011 13:37

Ottimi post, da leggere Il problema? Eh il problema... E' sempre lo stesso, le sovrastrutture E' sempre lo stesso, la qualita' associata alla quantita', mentre si finisce per diminuirla, questa benedetta qualita', per comodita', di parte, ovviamente, cosi' si crea speculazione, ovvero danno, idiozia Un assurdita', cosi' fa anche rima Cosi' capita che il 70% dei lavori siano inutili, come spostare sassi da un posto all' altro, ed il giorno dopo fare l' opposto, cosi' per tenersi in allenamento, per fare Pil...... Un paio di es, nella nostra natura

 

  By: Giovanni-bg on Giovedì 31 Marzo 2011 13:14

ISO 9001 e dintorni. Allora vi dico la mia in quanto ho una discreta esperienza in questa materia per il lavoro che faccio e anche per gli studi che ho condotto. L’azienda in cui lavoro è un piccola azienda ma operante in un settore in cui la ISO è diventata “mandatory requirement”, per dirla all’americana dai primi anni 90. Per cui tutti nel settore ci siamo attrezzati da molto tempo Per capire la ISO innanzitutto bisogna capire da dove viene. La ISO non è un’idea europea ma deriva da una base americana e ha due genitori illustri che si chiamano MIL standard e QS (oggi diventato QS9000) MIL standard è un serie di normative che l’esercito americano ha sviluppato dagli anni 30 per formalizzare tutte le attività militari in codici e procedure. Il passo successivo è stata quella di applicare questa idea di base all’ambito della produzione auto è così è nato il QS (applicato nelle fabbriche di concezione fordiana – catena di montaggio) che oggi è diventato QS9000. Da questo QS è poi nata l’idea della ISO 9000 a livello internazione. Ma occhio che qui c’è il salto: la ISO 9000 all’origine era stata ideata per formalizzare le procedure delle Banche. Oggi c’è una banca ISO 9000? Non mi pare. Eppure tutt’oggi pur essendo arrivati alla versione ISO 9001:2008 l’idea di base che c’è dietro è sempre quella ovvero un’idea che ha dubbia utilità nelle realtà comuni. I problemi di fondo che si porta dietro la ISO sono essenzialmente: a) L’idea che tutto deve essere formalizzato in procedure fisse per poter funzionare b) Che formalizzando le procedure chiunque è in grado di seguirle ed eseguire bene il suo compito. Entrambi le idee sono chiaramente di stampo militare e si adattano poco a una realtà lavorativa normale specie per una piccola azienda. Poi c’è il peggiorativo introdotto in fase di sviluppo di ISO 9001 dal QS/MIL per adattare l’idea alle banche. E questo ha fatto introdurre altre idee deleterie ovvero 1) la formalizzazione per iscritto con firme di ogni atto (che in effetti in una banca è necessaria per motivi legali) e che in ambito ISO si chiama “registrazioni delle qualità” 2) l’ossessione della programmazione anticipata (i piani, i budget di lungo periodo, la misurazione del raggiungimento degli obiettivi.. ecc.. il tutto ancora formalizzato su documenti scritti) per cui si spende più tempo pogrammare come e quando si deve fare una cosa che a farla. Il risultato che ci troviamo oggi è una norma che nonostante sia stata oggettivamente migliorata rispetto alle prime versioni è ancora fortemente influenzata da idee un po’ strampalate per l’ambito a cui viene applicata. La cosa più sbagliata però è pensare che ISO 9000 sia garanzia di prodotti di qualità Infatti è un norma che dovrebbe migliorare la gestione dell’azienda e attraverso questo miglioramento portare dei vantaggi anche nella qualità del prodotto finale. In realtà raramente tutto ciò succedere ma l'idea che passa è ISO9001 = qualità dei prodotti. Per cui oggi abbiamo una situazione per cui la ISO non garantisce un bel nulla sul prodotto finale. E’ semplicemente o una faccenda di immagine o di adempimento coatto alle specifiche del cliente. Cliente che purtroppo spesso è lo stato in quanto per poter partecipare ad appalti occorre la ISO. Per entrare nelle vendor list occorre la ISO. E da 10 anni anche per poter qualificare i prodotti secondo le direttive europee un produttore deve avere la ISO. Ma la faccenda più interessante da esplorare è come funziona la ISO a livello globale. Lasciamo stare i casi di chi se la compra da istituti compiacenti (e ce ne sono!) Guardiamo come funziona la faccenda certificazioni in Europa Mettiamo un’azienda sui 40 dipendenti che si deve certificare Ti costa sui 60-70.000 euro tra consulenti ore lavoro interne ecc.. + 40.000-50.000 euro ogni 3 anni di ispettori dell’organismo che emette il certificato Diciamo un 100.000-150.000 euro sui 3 anni. Un bel costo ma si può affrontare, non è la cosa peggiore. La cosa peggiore è che ti fai due palle quadre ad andare dietro alle richieste anche più assurde degli ispettori che in genere capiscono poco di cosa stai facendo ma capiscono molto che più ti mettono in difficoltà più ore fatturano. E cosa molto negativa a volte per andare dietro a queste richieste sei costretto a diminuire l’efficienza dell’azienda. Poi succede che ti devi confrontare con un concorrente cinese al quale la ISO emessa dallo stesso ente che certifica la tua azienda costa un massimo di 10.000 euro di costi interni più 10.000 euro di ispettore. Vada per i costi interni ma ti chiedi come mai lo stesso ente (Europeo) a te chiede 40-50 mila euro e al cinese chiede solo 10.000 euro. Ti rispondono che là usano ispettori loro, cinesi che costano molto meno. Poi magari vai anche a vedere l’azienda del concorrente cinese che ti propone di smettere di produrre e acquistare da lui. E li scopri che tutto viaggia molto all’acqua di rose molto informale senza troppi problemi e ti chiedi come mai a lui permettano ciò mentre a te fanno un sedere tanto con le non conformità tutte le volte che vengono gli ispettori, ti vincolano molto di più rendendo anche la gestione della tua azienda più complicata e meno efficiente. Il fatto è che un organismo di certificazione internazionale oggi come oggi se vuole lavorare in Cina (e tutti vogliono lavorare là perché la è il mercato no. 1) deve usare ispettori locali obbligatoriamente che sono ben istruiti dal governo centrale per essere più che accondiscendenti con le aziende sotto verifica perché “hanno bisogno” di lavorare senza troppi intoppi e hanno bisogno di avere la ISO per vendere all’estero. Un po’ di spirito nazionale diamine! Mica vogliamo creare problemi ai dei connazionali che lavorano per l’onore della grande madre patria? E se tu organismo non accetti queste condizioni bene.. c’è una pletora di altri organismi tuoi concorrenti disposti a prendere il tuo posto. Così funziona e così passa anche l’idea nel pubblico che comprando in Cina un prodotto da un’azienda con la ISO 9001 sei garantito di avere un prodotto di qualità come se comprassi da un’azienda US o EU. Nella realtà non sei garantito di un bel niente. Cosa si può fare quindi? Oggi secondo me la cosa più intelligente da fare è abolire la ISO per spostare l’attenzione dalle carte che non garantiscono più nulla alla qualità intrinseca dei prodotti. Finalmente si ritornerà a vendere prodotti perché realizzati dall’azienda X che ha una buona reputazione di qualità piuttosto che dall’azienda Y che è certificata ISO 9001. Il problema è che su questa ISO 9001 abbiamo noi europei costruito un castello di carte con normative e direttive europee che devono essere parimente abrogate. Nota per la cronaca: Fiat, Ferrari, Mercedes BMW, Audi, ecc.. non sono certificati ISO9000 né QS9000. Però pretendono che i fornitori siano certificati e che i concessionari siano ugualmente certificati e per di più da un ente deciso dalla casa madre. La cosa più comica l’ha fatta alcuni anni fa la fiat che ha creato un ente di certificazione suo per certificare se stessa… ovviamente a livello internazionale gli hanno riso in faccia. Morale della favola: Se tutti i componenti dellce ntrale di Fukishima fossero stati comprati da azeinde con la ISO 9001 oggi la centrale sarebbe ancpora funzionante? E se dovreste costruire uan centrale nucleare a 20 Km da cava vostra vi sentireste più tutelati con acquyisti di componenti da azeinde cinesi con la ISO 9001 o di componenti prodotti in EU di cui conoscete l'origine (e che magari potete anche andare a verificare materilmente)? E allora a cosa serve la ISO 9001? La ISO 9001 è stata in questi anni uno degli strumenti di eccellenza per la diffusione della globalizzazione. I Russi che non vogliono globalizzare infatti se ne fregano della ISO e chiedono il Gost

 

  By: duca on Giovedì 31 Marzo 2011 12:40

Il Giappone e soprattutto il disastro nucleare sta uscendo dai radar della stampa le notizie sono sempre meno e tendono ad essere tranquillizzanti..... il copione è sempre lo stesso, ben conosciuto da chi opera in finanza: se non puoi risolvere il problema rimuovilo dai media e fa capire che tutto si sta risolvendo. Ma è evidente che non è così. Oggi sul corriere si citava il premier Giapponese che ha comunicato che si va verso lo "smantellamento" della centrale di Fukushima. La parola smantellamento è del tutto inappropriata quando si parla di una centrale nucleare con il nocciolo fuso........ che continuerà ad emettere radiazioni per migliaia di anni. Temo che questo disastro insieme alla mole terrificante di debiti e all'invecchiamento della popolazione accelererà la crisi irreversibile del Giappone. Circa un anno fa Malduin (gestore di fondi USA) dava al giappone 2 anni prima del default finanziario.... ora mi sembra che ci stiamo avvicinando a quel momento. Qualcuno dirà che esagero, ma per il Giappone è un danno incredibile anche alla sua immagine e visto che vivono di export e che puntano sulla qualità..... li vedo male!

 

  By: pana on Giovedì 31 Marzo 2011 10:39

orcocan!! inizia ad andare storto tutto in una volta , oltre ai vari reattori della centrale Fukushima-Daichi, ce ne sono altri alla centrale Fukushima-Daini... FUMO NERO DALLA CENTRALE DI CONTROLLO !! altro che situazione stabile !!! http://www.italia-news.it/esteri-c4/asia-c8648/giappone-c8668/giappone--fukushima--fumo-nero-dalla-centrale-gemella-daini-62736.html

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: duca on Martedì 29 Marzo 2011 17:30

X Anti Io ho gestito il team qualità alla fine degli anni 90 e combacia tutto, l'unica differenza era che il super consulente che ci seguiva era un uomo! (era un mezzo Capo'.... e ci credeva pure..... ho fatto una fatica a depistarlo....... Ma il meglio di me stesso lo davo quando una volta certificati veniva il Certificatore per la solita verifica annuale... tutta i vari responsabili lavoravano per una settimana per mettere a posto le carte...... io non facevo nulla..... la sera prima mi riguardavo il manuale della qualità e raccomandavo alla mia segretaria di annuire sempre. Il giorno della verifica che partiva da me parlavo per tre ore..... di tutte le cose più particolari dell'azienda....... di cui il certificatore ovviamente non sapeva un bel nulla..... e tutto finiva con una stretta di mano e nella relazione ero sempre perfetto (zero non conformità) hehehehe Quante inutili stronzate....... e come ci credevano le persone...... Mi sono reso conto che per molte persone era rassicurante avere una serie di procedure.....le faceva star bene.... anche se per noi che lavoravamo su commessa era quasi tutto perfettamente inutile.

 

  By: duca on Martedì 29 Marzo 2011 17:20

Polipolio Anti, vedi che quando non parli del nano che abbiamo come presidente sei simpatico (e dici sacrosante verità) però, spiegaci, sei comunista o anarchico ? (in questo secondo caso, in linea di principio, mi saresti più vicino, perché un anarchico è un liberista che sbaglia, ------------------------------------------------------------------------ Sottoscrivo tutto. sia il primo che il secondo Post. Effettivamente sia Anti che Willis quando non hanno la fissa del B. sono simpatici........la storia dell'ISO9000 mi ha fatto spanciare.

 

  By: polipolio on Martedì 29 Marzo 2011 14:27

Anti, vedi che quando non parli del nano che abbiamo come presidente sei simpatico (e dici sacrosante verità) però, spiegaci, sei comunista o anarchico ? (in questo secondo caso, in linea di principio, mi saresti più vicino, perché un anarchico è un liberista che sbaglia, per parafrasare quel che dicevano i comunisti dei brigatisti. O, comunque, potrebbe essere considerato, rischiando l'ossimoro, un liberista estremista)

 

  By: antitrader on Martedì 29 Marzo 2011 13:17

L'iso 9000 e' un cumulo di cazzate spaziali, purtroppo un qualcosa di simile e' stato fatto anche nella testa della gente. L'esistenza, tranne che per pochi anarchici insurrezionalisti, e' diventata tutta una procedura: e il compleanno della moglie da festeggiare e quello della escort, e quello della suocera, e pasqua, natale e santo stefano, e la festa della mamma e della zia, e la vacanza dei tuoi sogni, e il regalo natalizio alla portinaia, carnevale, ferragosto e hallowen. Insomma tutto un massacro di stronzate che ti perseguitano senza sosta per tutto l'anno. Una volta il titolare di un'azienda con la quale collaboravo ebbe l'ardire di affidarmi la realizzazione dell'iso 9000. Li' per li' mi chiesi se avesse bevuto (anche perche' era una persona molto concreto e mi conosceva molto bene). Quando arrivo' la consulente che doveva seguire la cosa capii subito perche' volesse fare l'iso900 e perche' avesse avuto l'insana idea di affidarlo a me. La consulente era una stangona niente male, e lui voleva solo far finta di fare l'iso 9000 e un modo certo per far saltare tutto per aria era quello di affidare la faccenda a un rivoluzionario. La cosa la feci durare il tempo necessario per mettere d'accordo le esigenze della stangona, del titolare e della rivoluzione. Dopo non se ne fece piu' niente.

 

  By: polipolio on Martedì 29 Marzo 2011 10:48

Lelik "Quella che si preconfigura invece è una corsa al ribasso del valore individuale" Sì c'è del vero, ma andare contro alla realtà non porta da nessuna parte. Come diceva un intellettuale, credo liberale, durante il ventennio, "l'era è fascista, ma il tempo è galantuomo". C'è anche da dire che, per dimostrare d'essere galantuomo, il tempo in Italia è passato attraverso una guerra mondiale e una guerra civile... Comunque il discorso sulla qualità, gli ISO 900x, sono una moda di un bel po' di anni fa. Adesso magari si sta diffondendo anche nelle medie imprese ma è stato nei tardi anni '90 che era un trend socioculturale importante nel mondo del business. Ora è tramontato. A mio avviso saldava un'antropologia di stampo marxiano (la passione per le regole, la pianificazione ecc.) con un insieme di metodologie nate in una società estremamente coesa, dove la società (a differenza che in Italia)fa premio sull'individuo, società che si era dimostrata efficacissima nel produrre 'a difetti 0'.