Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: GZ on Martedì 06 Marzo 2007 18:26

Per poter scoprire giacimenti di petrolio bisogna esplorare e trivellare, ma la POLITICA non lo consente Se il 90% delle zone con riserve stimate o presunte sono i) in Alaska, sulla costa atlantica e del pacifico degli USA dove è VIETATO da 25 anni per motivi politici ed ecologici qualunque esplorazione ii) in Venezuela dove tutto è in mano alla PVSA che è statale nella quale i managers sono stati quasi tutti rimpiazzati da gente legata a Chavez che si preoccupa più di distribuire le entrate ai suoi amici o sostenitori che di trivellare iii) in Russia dove quasi tutto ora viene trasferito con ricatti vari a Gazprom il monopolio governativo il quale è meno efficiente di Shell o BP anche solo per il fatto che fino al 2003 era in crisi totale, cioè dopo il crollo del 1990 dell'URSS per 12 anni sono stati in uno stato di paralisi da cui si stanno riprendendo ora. Probabilmente tra 10 anni saranno a livello di ENi e Exxon ma ora no, questo però non interessa a Putin e soci che vogliono massimizzare il controllo anche a scapito della produzione iv) in Iran e Iraq dove per i noti motivi politici da 30 anni le società petrolifere occidentali non possono operare e quelle statali locali sono un tantino disastrate Beh... forse prima di dire che le riserve geologiche sono esaurite aspetterei di vedere se in qualcuna di queste zone ci si mette ad esplorare allo stesso modo con cui lo si fa nel mare del nord o nel golfo del messico

 

  By: Esteban on Lunedì 05 Marzo 2007 14:00

Esatto !!! centraline che trasformano l'etanolo in ossigeno e idrogeno direttamente a bordo macchina. C'è una società italiana che ci sta lavorando in collaborazione l'università di Pisa, ma mancano i finanziatori ... per le pellicole c'è ^Nanosolar#http://www.nanosolar.com/^ , google c'è dentro alla grande. Pure Tiny fa qualche cosa di simile a nanotubi in carbonio.

 

  By: diliberto on Lunedì 05 Marzo 2007 13:20

Il punto o i punti per me sono questi: 1 il petrolio costa caro perchè con i campi di estrazione attuali si prevede un'autosufficienza fino al 2030-35 circa e con petroli molto densi e costii di raffinazione sempre più elevati (man mano che si arriva al fondo si trova di tutto anche dinosauri ancora in decomposizione) 2 i siti di estrazione più facili sono anche quelli più pericolosi vedi IRAQ, IRAN e NIGERIA quindi i costi aumentano per ovvi motivi 3 alcuni paesi produttori pensano bene già ad accantonare delle scorte per se stessi visto l'andazzo generale dei consumi mondiali (risciano di rimanere loro stessi a bocca asciutta) quindi meno quantità sul mercato 4 nel frattempo la tecnologia va avanti e gli analisti prevedono che intorno al 2011 il fotovoltaico per esempio, diventi più conveniente del gasolio o addirittura del metano, cosicchè andremo tutti con il sole e "buona notte ai fichi secchi" anche perchè avranno trovato nuovi materiali più performanti, meno costosi del silicio (già i giapponesi e i tedeschi ci stanno lavorando....gli americani pure ma essendo troppo legati al petrolio sono anche più lenti.....sembra che si potranno utilizzare le tecnologie usate per i pannelli fotovoltaici dei satelliti, ossia non più strutture rigide e pesanti ma membrane sottilissime ultraleggere). 5 sempre nel frattempo il nucleare continua il suo percorso anche relativamente alla ricerca sulla fusione (il consorzio mondiale sta costruendo una mega centrale a fusione in Francia). 6 si stanno affinando ricerche sempre più impotanti circa l'utilizzo delle celle a combustibile ed aziende anche piccole stanno costruendo motori assiemati a centraline che trasformano l'etanolo in ossigeno e idrogeno direttamente a bordo macchina. 7 poi ci sono le tensioni geopolitiche mondiali per cui non sarebbe possibile eliminare a breve il petrolio senza una terza guerra mondiale dato che tra i players del settore c'è la Russia. Sarebbe come togliere l'osso a u PITBULL ...non credo sia molto daccordo. 5

 

  By: Esteban on Lunedì 05 Marzo 2007 12:36

Già ... Il punto è lo sono (catastrofisti) perchè è vero ... e sanno cosa dicono ... Oppure è perchè hanno investito in forme alternative, o non beccano + bustarelle per stare zitti ? L'unica cosa certa è che nuovi grossi giacimenti non ne sono stati scoperti . Parlo di molti miliardi di bidoni, non di pozzanghere scoperte e pubblicizzate per far scena e per fare salire le quotazioni delle società petrolifere di conseguenza . Com'è che si sente parlare di vari proggetti aperti in mare (+ -25), sabbie bituminose , società tipo Sipem che esplode (dato il tipo di specialità ) ? Dove sono gli investimenti per far fronte a india e Cina ? Com'è che tutti convergono su gli unici pozzi maggiori Arabia Kuwait ed un pizzico di mar nero. Le mega petroliere dove sono ? Perchè affannarsi troppo se c'è veramente petrolio a sufficienza ? Ci si stà già scannando per il misero petrolio rimasto ... ^Lista di campi petroliferi#http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_campi_petroliferi^ Notare dicono Riserve iniziali,non attuali ... E ... bisognerebbe capire chi lo dice ... dato che i dati sono (come la vicenda shell ha già confermato) falsati. Guardate chi le da le stime ... sempre chi non ha interessi ? ^Qui di seguito sono elencati i primi dieci paesi per riserve certe di petrolio all' anno 2005.#http://it.wikipedia.org/wiki/Petrolio^

 

  By: polipolio on Lunedì 05 Marzo 2007 11:49

Mah in effetti la discussione è proprio sul peak oil, cioè se sia stato fatto oppure no. Ricordo che gli esperti son sempre stati alquanto catastrofisti sin dai tempi della prima crisi (1974) (prevedendone ad esempio l'esaurimento per l'inizio degli anni '90). Cmq il punto è anche del fabbisogno di energia per unità di prodotto (in forte decrescita) e delle alternative all'oil (che, ricordo, ad oggi è la forma più conveniente o tra le più convenienti di produzione di energia). ------------- "Di petrolio "pare" non ce ne sia poi tanto , per i motivi che ho sotto descritto (che ho letto) e che la maggior parte dei + competenti "personaggi" che ha lavorato/scoperto/istruito in merito lo sostiene da un pezzo (spiegando pure i retroscena delle multinazionali). Poi che guarda caso siano pure persone tra le + competenti questo mi fa pensare che dicano il vero.

 

  By: Esteban on Lunedì 05 Marzo 2007 10:01

Salve Zibordi, (in cui c'è un manager che bada solo alla sua stock options di quest'anno) He He , Non intendevo questo, non mi è proprio passato per la testa ... Pure Io concord sul fatto che : "il danno dato dalle restrizioni tipo Kyoto non lo hanno le società petrolifere, ma il settore manifatturiero tipo acciaierie, chimica, auto, la lobby più forte contro le restrizioni è quella dell'industria dell'auto". Lo ha detto pure bush che non può sostenere(e non intende farlo) riforme per adeguare l'america a Kyoto. Semplicemente intendevo dire che : Il problema c'è , non è una montatura ... Di petrolio "pare" non ce ne sia poi tanto , per i motivi che ho sotto descritto (che ho letto) e che la maggior parte dei + competenti "personaggi" che ha lavorato/scoperto/istruito in merito lo sostiene da un pezzo (spiegando pure i retroscena delle multinazionali). Poi che guarda caso siano pure persone tra le + competenti questo mi fa pensare che dicano il vero. Tutto Qui. Magari sbaglio ma per ora credo a Leggett Jeremy - Fine corsa Perchè non si limita a spiegare in modo chiaro , ma spiega pure i retroscena e le balle che l'ambiente del petrolio ha dovuto nel tempo inventarsi , c'è tutta la storia sino ad oggi. e a me non cambia la vita ... valuto solamente ciò che leggo e ciò che vedo nei fatti cercando di farmi una ragione. Non è che mi cambia la vita ... non ho proprio interessi in merito.

 

  By: GZ on Lunedì 05 Marzo 2007 02:15

fantasie il danno dato dalle restrizioni tipo Kyoto non lo hanno le società petrolifere, ma il settore manifatturiero tipo acciaierie, chimica, auto, la lobby più forte contro le restrizioni è quella dell'industria dell'auto le società petrolifere sono "public companies", società come ENI in cui l'amministratore delegato cambia ogni cinque anni, cosa gliene importa a Scaroni che prima era all'Enel e prima ancora a Pilkington e dopo ENI chissà di mettersi in urto con i partiti politici e la UE e i media ? Dopo ENI lui vuole essere nominato in un altra poltrona da amministratore magari dove si sviluppano tecnologie alternative A British Petroleum c'era Lord Brown e un mese fa si è dovuto dimettere perchè hanno avuto uno scoppio di una raffineria in Texas, hanno subito divese cause legali e critiche ovunque, al suo successore per tenersi stretto il posto interessa non avere contro i media e il governo, se lo pescano che finanzia film contro l'effetto serra riceve una pubblicità negativa e chi glielo fa fare ? Se finanziano più tecnologie del solare o bionasse o etanolo gli effetti si sentiranno veramente tra dieci anni e lui sarà già in pensione le società petrolifere in ogni caso hanno concessioni su meno del 10% del petrolio del pianeta oggi, il 90% del petrolio lo controllano gli stati tipo russia, libia, arabia, emirati, venezuela, norvegia, iran. Ma la mentalità anti-capitalista o comunista-terzomondista è talmente radicata grazie ai film e gli sceneggiati che se si deve pensare alle manovre e complotti degli "interessi del petrolio" non viene mai in mente l'Arabia Saudita, la Russia o la Libia dove ci sono tra l'altro dei "proprietari" diretti, ma sempre la multinazionale americana (in cui c'è un manager che bada solo alla sua stock options di quest'anno)

 

  By: Esteban on Lunedì 05 Marzo 2007 01:42

Mah ... Le società petrolifere useranno ogni mezzo pur di dimostrare che sono fandonie. Intanto già certe compagnie , esempio la shell hanno avuto presidenti licenziati per aver nascosto la verità e cioè che il petrolio è finito e le riserve stanno calando ( con milioni di multe da pagare per aver nascosto la verità). Ora si dice che non ci sono problemi di petrolio e bla bla bla ... Basta leggere ciò che scrivono i maggiori esperti in materia , cioè quelli che i pozzi li scoprivano e hanno fatto quel lavoro per una Vita , prima come responsabili/geologhi/dirigenti di multinazionali , poi contro delle stesse per i motivi che spiegano. I pozzi con la P Gigante sono stati tutti scoperti dal 60 al 70,ed ad oggi tutti i ciotoli sono stati esplorati, rimangono solo pozzanghere. non a caso il petrolio lo si sta cercando in mare , con costi non indifferenti... Oppure in sabbie bituminose ( il canada è già in crisi sugli esperimenti improntati , serve troppo gas per riscaldare il bitume e troppa aqua da impiegare, per non parlare dei costi. Comìè poi che non costruiscono nuove e + potenti petroliere se, vista la domanda, ora con cina e india , i consumi sono destinati ad aumentare ? Io la vedo così .... ci stiamo arrostendo ... Come possono nazioni diverse essere d'accordo su questioni di interessi delle multinazionali che le governano (ricordiamoci che sia bush che cheney hanno interessi nel petrolio etc..) Chi dite avrà + vantaggi da continuare a permettere il surriscaldamento del pianeta, considerando che comporterebbe una serie di obblighi per le stesse aziende americane che inquinano per + del 50% a livello mondiale ... Bush e multinazionali o questi poveri (ancora in vita) ricercatori/scienziati/ex dirigenti etc ... Le risposte a volte son semplici da trovare il difficile è prenderle per come sono ed adeguarsi . E' quasi + semplice continuare a far guerre , anche perchè sino a quando è il petrolio che detta legge l'America la si può ancora considerare ... Ma con nuove fonti alternative che non sono petrolio e quindi liberamente riproducibili da tutti ? che fine farebbe il patto Arabi/Americani/$/petrolio ? ^COLIN CAMPBELL A PROPOSITO DEL PETROLIO#http://www.oilcrash.com/italia/ruppert.htm^ Basta porsi delle semplici domande ...

 

  By: GZ on Lunedì 05 Marzo 2007 00:30

L'8 marzo esce questo documentario inglese in cui parlano finalmente gli scienziati dissidenti, ^"The Great Global Warming Swindle"#http://www.lse.co.uk/ShowStory.asp?story=CZ434669U&news_headline=global_warming_is_lies_claims_documentary^ (cioè la "grande truffa del global warming")

 

  By: XTOL on Domenica 04 Marzo 2007 12:45

magari non sarebbe male leggere anche ^pag. 2#http://news.nationalgeographic.com/news/2007/02/070228-mars-warming_2.html^ "Wobbles in the orbit of Mars are the main cause of its climate change in the current era," Oxford's Wilson explained. (Related: "Don't Blame Sun for Global Warming, Study Says" [September 13, 2006].) All planets experience a few wobbles as they make their journey around the sun. Earth's wobbles are known as Milankovitch cycles and occur on time scales of between 20,000 and 100,000 years. These fluctuations change the tilt of Earth's axis and its distance from the sun and are thought to be responsible for the waxing and waning of ice ages on Earth. Mars and Earth wobble in different ways, and most scientists think it is pure coincidence that both planets are between ice ages right now. la notizia davvero tragica che ci dà Abdussamatov è che, poichè i gas serra non hanno nessun effetto sul clima, non abbiamo modo di evitare la terribile glaciazione imminente: "The solar irradiance began to drop in the 1990s, and a minimum will be reached by approximately 2040," Abdussamatov said. "It will cause a steep cooling of the climate on Earth in 15 to 20 years." come infatti chiunque si è accorto, dagli anni '90 le temperature stanno calando precipitosamente, i ghiacciai alpini stanno invadendo la padania, le rondini rimangono in africa e gli albergatori riminesi stanno attrezzando le colline con gli opportuni skilift.

 

  By: polipolio on Domenica 04 Marzo 2007 00:39

Proporremo la riduzione delle emissioni nocive dei nostri explorer. Io non so quali elementi combinino, ma secondo me il risultato sono sicuramente gas serra ...

 

  By: GZ on Sabato 03 Marzo 2007 02:44

Sembra che oltre alla terra anche ^Marte si stia surriscaldando un poco#http://news.nationalgeographic.com/news/2007/02/070228-mars-warming.html^

 

  By: Esteban on Mercoledì 21 Febbraio 2007 10:50

Si Norton71, In effetti tra le varie Leggett riporta come basterebbe ridurre i consumi delle sole auto americane per prolungare le riserve ... Un SUV hummer fa 1,4 km con 1 litro di benzina. Non è solo un geologo ma IL geologo, nel senso che insegnava ai tecnici delle grosse multinazionali a trovarlo (per vari anni è stato uno di "Loro").

 

  By: Moderator on Martedì 20 Febbraio 2007 21:02

il Protocollo di Kyoto rimanderebbe il presunto disastro di soli 4 anni, ma porterebbe dritto al mondo post-industriale voluto da una certa oligarchia, provocando una prevedibile perdita di 1800 miliardi di dollari del PIL mondiale entro il 2100. ----------metetic------- lasciando perdere gli altri discorsi perchè son già stati fatti varie volte , la frase sopra riportata è invece "malthusiana", nel senso di non prevedere i vantaggi economici della trasformazione della produzione e consumo di energia e di vederne solo gli aspetti negativi in visione geometrica : invece l'adattamento forzoso(non so se Kioto sia il migliore dei modi , ma intanto è meglio di nessun modo)alla necessità, porterà benefici tecnologici ed economici , oltre che ecologici

 

  By: Esteban on Martedì 20 Febbraio 2007 20:50

Sarà ma Io ci credo eccome !!! ^Leggett Jeremy - Fine corsa#http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1051&c=ODWJ5A3WX4BXD^ L'alternativa qual'è credere a chi ? A gente che per interessi arriva a drogare il mercato a questi livelli , con guerre ed ogni mezzo lecito pur di far soldi ... Dico ... a chi bisogna credere ? Oggi c'èra il sole , quasi mi scottavo ... Ma non dovrebbe essere Inverno ? Son rimasto a veder cosa ho risparmiato di gas sino ad ora.