e vai anti! oltre che pecora ti scopriamo anche capra: complimentoni!
i seguenti copia e incolla sono presi da siti rettilianamente rettiliani e ostili alle energie alternative, tipo "Il portale del fotovoltaico e delle energie alternative" o "qualenergia.it"
senza offesa, sei un presuntuoso cretino.
Celle solari al tellururo di cadmio
Il tellururo di cadmio (CdTe) è un composto chimico cristallino e stabile, formato da cadmio e tellurio. In considerazione del fatto che si tratta di un semi-conduttore, il tellururo di cadmio è utilizzato , per lo più, la produzione di celle solari. Ha, infatti, caratteristiche simili all'arseniuro di gallio (un altro semi-conduttore inorganico) e al silicio (l'elemento chimico alla base del cosiddetto fotovoltaico di prima generazione), ma con costi decisamente ridotti (cadmio e tellurio sono, infatti, considerati materiali di scarto, derivanti dall'estrazione di minerali non ferrosi e la quantità di materiale utilizzato è 100 volte inferiore).
Il Comitato Ambiente del Parlamento ha votato dunque per mettere al bando alcune sostanze pericolose presenti in queste apparecchiature, compreso il cadmio, che è usato per alcuni moduli fotovoltaici a film sottili. Ha deciso tuttavia una deroga ai produttori di questi pannelli solari, piuttosto preoccupati per l’imminente decisione che riguardava in particolare il tellururo di cadmio (CdTe), un prodotto utilizzato ad esempio nei moduli della First Solar, la prima azienda al mondo per produzione fotovoltaica
Smaltimento dei moduli Fotovoltaici in Tellurio di Cadmio Ca-Te
Altro discorso vale per i moduli fotovoltaici in Ca-Te (Cadmio Tellurio). In questo caso lo smaltimento è necessarie ed in genere è lo stesso produttore che assicura il cliente dello smaltimento a fine ciclo gratuitamente.
The problem with putting the responsibility for recycling or long-term storage of solar panels on manufacturers, says the insurance actuary Milliman, is that it increases the risk of more financial failures like the kinds that afflicted the solar industry over the last decade.
2010: Il 24 novembre i deputati del Parlamento di Bruxelles hanno approvato all'unanimità (640 voti favorevoli, 3 contrari) l'aggiornamento della direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive), una normativa comunitaria adottata nel 2003 per favorire la messa al bando di sostanze pericolose per la salute umana. Tra queste il cadmio, uno dei cosiddetti “metalli pesanti”, utilizzato, oltre che nelle batterie, anche nella produzione di alcuni pannelli solari, in particolare quelli a film sottile.
A esultare c'è ad esempio la First Solar, leader nel settore con un fatturato di circa 2 miliardi di dollari all'anno, anche perché nel suo caso i moduli vengono sempre rimossi a titolo gratuito dalle aziende partner .
Ma c'è stato anche chi, come la tedesca SolarWorld – che non utilizza il tellururo di cadmio – ha criticato la decisione del Parlamento, formulando, per mezzo del portavoce, un commento piuttosto aspro: ora i clienti dovranno decidere se vogliono il cadmio sul proprio tetto o moduli fotovoltaici fabbricati in modo sostenibile. È ovvio che intorno all'aggiornamento e più in generale alla direttiva RoHS non ruotano soltanto interessi romantici di tutela ambientale, ma anche, e soprattutto, un mercato in continua crescita.
scommettiamo che ci toccherà pagare (a nostra insaputa) lo smaltimento che le aziende fallite non faranno?
che peccato, era così bella la favoletta: lo stato nella sua infinita saggezza ci regala i pannelli... beeebeee