Casomai ci fosse ancora qcn con il cervello acceso:
Unione Europea e CO2 (2)
Il nuovo presidente della Commissione Europea , Ursula Von der Leyen, ha dichiarato che per salvare il clima del pianeta l’Europa deve abbattere le sue emissioni non del 40% ma del 55% entro il 2030. Entusiasmo e piena adesione del governo Conte.
Ursula Von der Leyen , tuttavia, ha ammesso che questa ulteriore riduzione avrà costi altissimi e ha anche dichiarato:
“Tale maggiore ambizione richiederà investimenti più consistenti. I fondi pubblici non basteranno. Proporrò un piano di investimenti per un’Europa sostenibile e trasformerò una parte della Banca europea per gli investimenti in una banca climatica europea. Ciò permetterà di sbloccare mille miliardi di euro di investimenti nel prossimo decennio.”
Ecco, questo mi sembra il punto che illumina bene la guerra contro la CO2 : questi mille miliardi (in aggiunta a quell’enormità di denaro già spesa o prevista nel green) messi a bilancio per ridurre le emissioni di CO2 in Europa influenzeranno poco o nulla l’evoluzione del clima, ma certamente aumenteranno il potere del Super-Stato UE , e finiranno nei portafogli di chi sarà coinvolto in questo business (con queste cifre in gioco è facile immaginare la potenza delle lobby che stanno dietro alla carbon free policy).
Si cominciano così a vedere le vere ragioni che stanno dietro l’ideologia green per un’Europa carbon free : potere e denaro … ma guarda un po’ la novità!