di FRANCESCO TEDESCHI
Chi mi segue sui soscial, sa bene che prendo “spessatamente” per il sedere le vetture elettriche, e la vita di merda che si fa se se ne possiede una come vettura di tutti i giorni. Ciò non toglie che, come c’è chi non ama le donne, e c’è chi non ama la carne e il pesce, ci può essere chi ha il bisogno masochistico di sopportare le infinite ordalie legate alle app di ricarica, gli abbonamenti, le colonnine, e tutti gli altri infiniti cazzi legati alla ricarica delle Peg Perego per adulti.
Però, e qui veniamo al problema principale, perchè bisogna sempre avere un app e (a meno di voler spendere ancora più la non certo economica elettricità) un abbonamento? E’ come se per una vettura a benzina si dovesse avere un app e un abbonamento per ogni marca di benzina e dover, a ogni rifornimento, trafficare co ste maledette app di merda. Perchè per le auto elettriche non si può andare al distributore, inserire il cinquantone nella macchinetta e fare 50 euri di elettricità? Perchè non si può inserire la carta di credito e avere la pre-autorizzazione di 100 € di elettricità da fare a piacere?
E il punto è proprio questo: il sistema è fatto in questo modo, ed è questo IL PRIMO FOTTUTO MOTIVO per cui la politica spinge sull’auto elettrica: l’utente deve non solo avere una libertà di movimento limitatissima rispetto a una qualsiasi vettura a scoppio,
fosse anche il pandino di quarta mano. La possibilità di ricaricare il tostapane a 4 ruote deve essere bloccata a piacimento dalla politica, sia per il singolo cittadino che dovesse esprimere opinioni sgradite al potere, sia per gruppi di cittadini che volessero chessò non fare da cavie per un farmaco sperimentale o non essere mandati al macello per una guerra di cui a loro non fotte nulla. Dice si, ma il governo se volesse potrebbe anche chiudere i distributori di benzina. Vero, ma alle brutte potrebbero esserci assalti popolari ai distributori o, alle bruttissime ai camion che portano la benzina per le auto delle forse dell’ordine.
Mentre l’elettricità, pure se assalti il distributore, se non arriva non arriva. Dice si ma le vetture, anche a benzina, possono teoricamente essere già bloccate da remoto. Vero anche questo, ma qualsiasi sistema che si trova a bordo del mezzo può essere modificato, con metodi più o meno grezzi, ma l’elettricità se non arriva al distributore non arriva. Per riassumere, la politica ha moltissimo interesse nell’auto elettrica perchè rappresenta un modo facilissimo per limitare la libertà di movimento dei cittadini. Motivo per cui, anche quando e se dovessero essere superati gli attuali limiti tecnici (spoiler: la matematica e la fisica hanno la testa dura, quindi MAI), l’auto elettrica rimane un mezzo che una persona sensata non comprerebbe mai, e non vorrebbe nemmeno regalata.
*In foto, l’infinita bellezza che produceva il mondo negli anni ’60, prima che i comunisti di merda si svegliassero, nel 68, e decidessero di buttare tutto in merda.
