è giusto essere "razzisti" ?

 

  By: Moderatore on Martedì 25 Novembre 2014 14:40

il razzismo impazza su Twitter in America da Wikipedia: ^"....Cracker, sometimes white cracker or cracka, is a usually derogatory term for white people"#http://en.wikipedia.org/wiki/Cracker_%28pejorative%29^

 

  By: Moderatore on Domenica 16 Novembre 2014 03:44

#F_START# size=3 color=blue #F_MID#Questo è solo scorrendo il Corriere veneto di oggi#F_END# ^«Dacci i soldi o ti sfregiamo la faccia» Babygang terrorizza ragazzini: 3 arresti Bassano: studenti pestati, minacciati e derubati per mesi#http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/15-novembre-2014/dacci-soldi-o-ti-sfregiamo-faccia-babygang-terrorizza-ragazzini-3-arresti-230543082356.shtml^. Blitz dei carabinieri, 9 sotto inchiesta. ...destinatari dei provvedimenti restrittivi Abel David Mercado Santos, domenicano di 20 anni, di Bassano, già protagonista di simili episodi, Ly Mamadou, senegalese di 20, di Tezze sul Brenta, anche lui già noto, e l’italiano Antonio Buonocore, 18 anni, di Bassano, unico incensurato. Attorno a loro, secondo quanto appurato dai militari, gravitavano altri cinque stranieri e un italiano... --- ^"Furti in casa e assalti ai bancomat,Le indagini hanno individuato una banda italo-moldava. Nei mesi scorsi erano state tradotte in carcere altre 20 persone, recuperati 500mila euro di refurtiva"#http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/15-novembre-2014/furti-casa-assalti-bancomat-nuovi-arresti-perquisizioni--230543971446.shtml^ -- ^"Auto rubata con neonato a bordo La mamma: per fortuna è finita"#http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/15-novembre-2014/parla-mamma-bimbo-che-era-nell-auto-rubata-fortuna-finita-230545669865.shtml^ Il sindaco di Vedelago contro le polemiche: giù le mani dai bimbi... bastata una telefonata al 112 per scatenare una delle più enormi cacce all’uomo che il Veneto ricordi. Il comandante provinciale dei carabinieri, Ruggiero Capodivento, ha stimato in 300 i militari impegnati da tutto il Veneto, con il supporto dell’elicottero e della società civile (in strada sono scesi cittadini, protezione civile, amministratori comunali mentre su Facebook veniva diffuso un appello a trovare l’auto rubata, una Touran). Un’ora e mezza dopo arriva una telefonata al 112 da San Marco di Resana, a una manciata di chilometri dal furto. “Una signora ci segnalava che due stranieri, pare dell’est europeo... #F_START# size=4 color=blue #F_MID# Ma alla fine gli italiani si rivoltano!#F_END#

 

  By: Trucco on Venerdì 14 Novembre 2014 21:45

I due autori dell'articolo, i simpatici traditori della patria (ma non è più reato?) denunciano un calo delle invenzioni in Italia. Visto che gli immigrati arrivano da nazioni che ogni anno vedono i loro cittadini vincere molti premi Nobel e fare nuove scoperte scientifiche, ci sono grandi musicisti e notevoli pittori, arruolarli qui da noi dovrebbe migliorare le cose. In effetti e' difficile trovare un italiano che ha la fantasia necessaria, che so io, per stuprare una donna di 83 anni...

deportare gli "infiltrati" - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 14 Novembre 2014 12:57

A proposito della rivolta anti-immigrati a Tor Bellamonica #i# Dal Jerusalem Post:^"Anti-migrant march follows arrest in rape case"#http://www.jpost.com/National-News/Anti-migrant-march-follows-arrest-in-rape-case^ ...Manifestazioni anti-immigrazione seguono per le strade....cantando "gli africani in Africa"...dopo che una donna di 83 anni è stata stuprata e picchiata per ore da un immigrato eritreo a Tel Aviv.... ...E il governo ha stigmatizzato queste manifestazioni di razzismo.. #/i# Ahh...non scherziamo...il governo israeliano... #F_START# size=3 color=blue #F_MID#""...Facendo seguito al comunicato della polizia sullo stupro...il Ministro dell'interno Eli Yishai ha chiesto ai ministeri degli Esteri e della Giustizia di cominciare immediatamente la deportazione degli africani provenienti dal Sudan e dall'Eritrea entrati illegalmente..."#F_END# #i# Following the police statement on the attack on Monday, Shas chairman and Interior Minister Eli Yishai was quick to call on the Foreign and Justice ministries to allow him to begin deporting Africans from Sudan and Eritrea, who are in Israel illegally, back to their countries.#/i# #F_START# size=3 color=blue #F_MID#" Questo stupro è un sintomo della mancanza di sicurezza dei cittadini israeliani nelle aree in cui esiste un altra concentrazione di INFILTRATI... ha detto Yishai che... ha chiesto di finire la costruzione della barriera nel Sinai, di riempire i centri detenzione di immigrati, di rafforzare la Legge per la Prevenzione dell'Infiltrazione"#F_END# #i# “The shocking rape is a symptom of a loss of sense of security among Israeli citizens in areas where there are high concentrations of infiltrators,” Yishai said. He also called for the Foreign and Justice ministries to finish construction of the Sinai border fence, start filling the detention centers with migrants, and stiffen enforcement of the Prevention of Infiltration Law as amended in June...#/i# In Italia si utilizza la marina militare per raccogliere ("assistere") circa 150mila migranti che salgono sui barconi dal nordafrica, in Israele li definiscono "infiltrati", costruiscono barriere, li arrestano, li deportano e nessuno nel governo si sogna di deplorare i cittadini che manifestano... Per fortuna che Repubblica non se ne è accorta. ^"L'Italia si salverà solo con gli stranieri: "Accogliamoli tutti"#http://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2013/10/24/news/l_italia_si_salver_solo_con_gli_stranieri_accogliamoli_tutti_il_pamphlet_di_manconi_e_brinis-69335949/^ #i# ROMA - Accogliamoli tutti, gli immigrati. Ma siamo matti? Il titolo del pamphlet di Luigi Manconi e Valentina Brinis a prima vista sembrerebbe un'astuzia dell'editore, escogitato per turbare i benpensanti: Accogliamoli tutti. Una ragionevole proposta per salvare l'Italia, gli italiani e gli immigrati (il Saggiatore, pagg. 115, euro 13). Gli autori stessi, però, ci invitano a non cadere nella trappola. Accogliamoli tutti, con le dovute precauzioni, va preso alla lettera. La loro è tutt'altro che una provocazione estremista: si tratta di governare un flusso epocale, altrimenti lacerante. Tanto meno è un richiamo ai buoni sentimenti. Anzi. Se una precauzione innerva il saggio di Manconi e Brinis, non è certo quella di solleticare l'ostilità dei prevenuti, ma semmai di non figurare predicatori di bontà o, peggio, "buonisti": l'orrendo neologismo abusato da anni nel dibattito pubblico sull'immigrazione, funestato dalla diffidenza e dal rancore. I numeri eloquenti della demografia. Manconi e Brinis enumerano le cifre avvilenti di una demografia che sembra destinare inevitabilmente l'Italia a trasformarsi in "una comunità sfilacciata e depressa, bolsa e senescente, incapace di innovazione e di invenzione". Fanno impressione, queste cifre: il censimento del 2011 registra circa 15.000 persone che si trovano nella fascia d'età 100-105 anni. Sono più di mezzo milione gli ultranovantenni. Complessivamente, gli italiani con più di 65 anni rasentano i 13 milioni. Invece i nostri vicini di casa, le popolazioni che abitano la sponda Sud del Mediterraneo, sono composte per quasi la metà di giovani al di sotto dei 25 anni. Prescindere da tale contrasto oggettivo sarebbe solo un'ingenua rimozione: qualsiasi modello di società futura implica un governo razionale dei flussi migratori, finalizzato, per quanto ciò sia possibile, a una loro ordinata integrazione. Nessuna "mielosa retorica" dell'accoglienza. Anche perché gli immigrati "non mostrano alcuna voglia di correre in nostro soccorso". Gli ostacoli frapposti in Italia all'instaurazione di contratti di lavoro regolari, ai ricongiungimenti familiari e alla continuità dei permessi di soggiorno, perpetuano una condizione servile e ne scoraggiano la stabilizzazione. Li abbiamo incoraggiati a sentirsi estranei. Più realisticamente, si tratta quindi di disinnescare il cortocircuito tra lo stato di marginalità in cui sono ridotti troppi immigrati; e la reazione deviante, irregolare, talora criminale che questa loro marginalità provoca. La ministra dell'integrazione Cécile Kyenge, che firma l'introduzione del pamphlet, trae la conseguenza politica di questo ragionamento: "Ai fini della sicurezza, fanno più i diritti della repressione". In altre parole, come scrivono Manconi e Brinis, "un'accoglienza dignitosa riduce significativamente insidie e minacce". Dunque è a fini utilitaristici - per il "nostro" bene - e non sulla base di un impulso di generica solidarietà, che va radicalmente capovolta la politica fin qui seguita in materia di immigrazione. Una politica miope e velleitaria. Assumere come prima finalità dell'esecutivo il presidio delle frontiere, il respingimento o l'espulsione degli irregolari, è risultato miope oltre che velleitario. Ormai lo sappiamo. L'Italia, d'intesa con l'Unione Europea, deve pianificare con lungimiranza quegli ingressi che finora si è limitata a subire. Da sei mesi Manconi è presidente della Commissione diritti umani del Senato, ma gli argomenti proposti sotto la voce Accogliamoli tutti sono di natura empirica, piuttosto che giuridica. Comunque mai ideologici. Qui si esprime il sociologo, da vent'anni impegnato nella rilevazione dei comportamenti delle comunità locali, costrette a fare i conti con l'immigrazione. Siamo un Paese che già oggi non potrebbe fare a meno dei suoi quasi 5 milioni di stranieri residenti, l'8% della popolazione. Basti pensare che vengono dall'estero il 77,3% dei (delle) badanti. Più della metà degli addetti alle pulizie. Più di un quarto dei lavoratori edili. Quasi un terzo dei braccianti agricoli. Paradossi e domande. Se dunque possiamo considerare paradossali, retoriche, le domande poste da Manconi e Brinis - ci conviene espellerli? E se andassero via tutti? E se non venissero più? - ben più concreta appare l'incognita che pende sul nostro futuro: è proprio inevitabile che a pagare il prezzo della faticosa integrazione degli stranieri debbano essere sempre e comunque i più poveri fra gli italiani? Benché il libro sia disseminato di numerosi esempi di integrazione riuscita nelle comunità locali, avvenuta spontaneamente o più di rado guidata da amministratori capaci, non c'è dubbio che il non governo del flusso migratorio ha alimentato un contrasto fra svantaggiati. Risultato peraltro conveniente ai soliti ben noti attori politici. Né la legge Turco-Napolitano del 1998, né tanto meno la Bossi-Fini del 2002 hanno consentito la pianificazione armonica dei flussi d'ingresso, orientandoli nella ricerca di lavoro regolare e di soluzioni abitative razionali. Per questo Accogliamoli tutti si conclude proponendo non solo l'abrogazione del reato di clandestinità, ma anche l'introduzione del visto d'ingresso per ricerca di occupazione; in luogo dell'irrealistica pretesa della normativa vigente, secondo cui l'incontro fra domanda e offerta di lavoro dovrebbe realizzarsi (chissà come) nei paesi d'origine. Nessuna celebrazione del multiculturalismo. Il libro prende in esame anche i nodi più difficili da sciogliere in materia giuridica, come la poligamia e la mutilazione genitale femminile. Fenomeni certo ultraminoritari che necessitano di una gestione coerente con il nostro diritto, ma al tempo stesso finalizzata alla riduzione del danno. Per esempio, la Coop ha risolto il problema della macellazione rituale della carne halal dopo un confronto con la Lega italiana antivivisezione: d'intesa con le comunità islamiche, si procede allo stordimento elettrico preventivo dell'animale da macellare, garantendo così la "convivenza dei valori". Con la buona volontà, le mediazioni si trovano. Purché si riconosca che stiamo costruendo un nuovo modello sociale di cui l'immigrazione sarà componente vitale, non marginale. L'immigrazione deve farsi progetto. Lo Stato moderno europeo costruì quattro secoli fa il suo apparato repressivo nella lotta al vagabondaggio e nel contenimento dei pericoli sociali della miseria. Ma la distinzione fondata allora fra i "nostri" poveri da segregare e/o proteggere, mentre i poveri "forestieri" erano semplicemente da cacciare, non regge più le dinamiche della geopolitica e della demografia. Ne consegue, come scrive la Kyenge, che l'immigrazione deve farsi "progetto"; perché senza di essa non c'è ripresa né "risorgimento". Accogliamoli tutti è proposta che sgomenterà una classe politica sprovvista di visione storica, sballottata negli anni scorsi nell'oscillazione fra la pietà e lo spavento delle emozioni popolari. Temo che non sia pronta a discutere queste ragionevoli proposte per salvare gli italiani e gli immigrati. Perfino dopo la tragedia di Lampedusa abbiamo sentito ministri riproporsi portavoce di una funzione di mero contenimento; fingendo di ignorare che, mentre loro facevano la faccia feroce, in Italia si estendevano aree di irregolarità e marginalità. Inutili sentinelle di guardia ad un bidone#/i#

 

  By: gianlini on Venerdì 13 Giugno 2014 16:50

Foibar, non ho detto che lo farei, ho detto che se uno non vuole lamentarsi di dover mantenere i rom e fornire loro abitazioni, elettricità e gas, quella sarebbe l'unica via percorribile

 

  By: foibar on Venerdì 13 Giugno 2014 14:55

Gianlini "l'unica via sarebbe togliergli i figli e darli in adozione a coppie "normali"...e in questo modo via via estinguerli..." suggerirei di pensare e ripensare bene prima di scrivere certe cose; sa noi si vive in "democrazia" e certe persone democratiche potrebbero metterla alla gogna o di peggio tirarle le pietre bune cose

 

  By: shabib on Venerdì 13 Giugno 2014 06:05

great ! I agree !

 

  By: gianlini on Venerdì 13 Giugno 2014 05:51

shabib, glielo dai tu un lavoro ad un rom? il problema è davvero spinoso....da una parte è giusto lamentarsi di doverli assistere così, ma dall'altro chi mai immaginerebbe di interfacciarsi anche solo con uno di loro in modo "normale"? l'unica via sarebbe togliergli i figli e darli in adozione a coppie "normali"...e in questo modo via via estinguerli...

 

  By: shabib on Venerdì 13 Giugno 2014 05:37

ROMA ..... ma perche' non lavorano, si integrano,pagano le tasse ? perche' hanno la licenza di parassitismo e noi no ? Campi rom, ogni anno spesi 24 milioni Dal Comune 5mila euro per ogni abitante PER APPROFONDIRE campi rom, comune, roma, associazione 21 luglio, nomadi di Lorenzo De Cicco Quasi 5mila euro all’anno per ogni abitante dei campi rom della Capitale. Soldi che tira fuori il Campidoglio e, di conseguenza, i romani. A spartirsi la torta è una selva di 35 organizzazioni, tra società, cooperative, enti pubblici, che impiegano un personale di oltre 400 operatori grazie ai finanziamenti comunali che arrivano a pioggia «per lo più attraverso affidamento diretto e non tramite bandi pubblici», denuncia l'associazione 21 luglio, che ieri ha presentato il report “Campi nomadi spa”. È la stessa organizzazione che tutela i diritti delle comunità rom e sinte a puntare il dito contro il «sistema campi», che «per le comunità rom non si traduce in alcun beneficio in termini di inclusione sociale». IL BUSINESS Dei 24.108.406 euro spesi dal Comune di Roma nel 2013 per affrontare la “questione rom” – 8 mila persone, la metà bambini – quasi 21 milioni (l’86,4%) sono stati utilizzati solo per la gestione e la vigilanza degli otto campi nomadi attivi in città. Micro-villaggi dove vivono appena 4.391 persone: significa per ogni abitante vengono spesi ogni anno 4.722 euro. Il più costoso è il campo di Castel Romano; per 989 rom il Campidoglio ha sborsato più di 5 milioni di euro solo nell'ultimo anno. Dalla sua nascita, nel 2005, per una famiglia composta da 5 persone il Comune ha già speso oltre 270mila euro. Nel centro di via Amarilli per ognuno dei 130 abitanti il Comune tira fuori addirittura 906 euro al mese. Quasi 2 milioni invece i fondi utilizzati per gli sgomberi che nel 2013 sono stati 54 e hanno coinvolto circa 1.200 rom. Per l'associazione 21 aprile poi solo lo 0,4% dei finanziamenti è stato destinato all’inclusione sociale. Chi ci guadagna? I due destinatari principali dei finanziamenti, «quasi tutti senza bando», sono il Consorzio Casa della Solidarietà e Risorse per Roma: 4.242.028 euro il primo, 3.757.050 euro il secondo. Secondo 21 Aprile al posto dei villaggi bisognerebbe puntare su «progetti di auto-recupero attraverso alcuni edifici dismessi tra i 1.200 ettari di immobili abbandonati di Roma». DISABILI Nel frattempo il Comune ha appena stanziato un aumento di 522mila euro ai fondi per la scolarizzazione dei rom, che secondo una delibera di giunta approvata il 28 maggio, passeranno da 1,850 milioni a 2,372 milioni. Soldi inseriti nel “Piano di intervento per l'anno scolastico 2014/2015” alla voce «Interventi in favore dell'utenza disagiata», dove invece la quota destinata ai bambini e adolescenti disabili (3.682 studenti) scende invece da 8,750 milioni a 8,357: quasi 400mila euro in meno. Venerdì 13 Giugno 2014 - 07:47 Ultimo aggiornamento: 08:49 http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/campi_rom_comune_roma_associazione_21_luglio_nomadi_soldi/notizie/742950.shtml

 

  By: DOTT JOSE on Sabato 31 Maggio 2014 06:47

Un ufficiale di polizia vince causa di razzismo contro i superiori che lo discriminavano, è un messicano? un nero ? NOOOO è un poliziotto bianco ! Oramai in California e Texas la lingua prevalente è lo spagnolo, http://newyork.cbslocal.com/2014/05/30/white-police-lieutenant-awarded-1-35-million-in-racial-discrimination-lawsuit/

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: Paolo_B on Martedì 20 Maggio 2014 07:49

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  By: shabib on Martedì 20 Maggio 2014 07:39

KE SKIFOOOOOOOOOO ! MA COSA SI ASPETTA A CACCIARE VIA QUESTI ESSERI O METTERLI IN GALERA ???? Assalto degli abusivi alle biglietterie «Un pizzo sui ticket della metro» PER APPROFONDIRE racket, biglietterie, metro, stazione termini, tornelli, abusivi, pizzo di Riccardo Tagliapietra Le biglietterie automatiche davanti ai tornelli della linea A direzione Battistini, sotto la stazione Termini, sono cosa loro. Sei rom presidiano le macchinette, tutte donne sui trenta. Accade lo stesso anche in altre zone della stazione, dove ogni giorno transitano decine di migliaia di persone. I turisti e i pendolari improvvisati che arrivano per acquistare i ticket della metro devono passare da loro. «Faccio io», «Prego qui per il biglietto», oppure «Prego avanti qui, è libero», l’offerta non si può rifiutare, perché in molti temono, ignorando la richiesta, di rimetterci la valigia, magari il portafogli, «oppure qualche maledizione sconosciuta», scherza un addetto alla sicurezza che non ci pensa per niente di intromettersi nel business. E così il «pizzo» da pagare è il resto. Cinquanta centesimi, un euro, basta questo per essere lasciati in pace. A fine giornata c’è chi giura di aver visto le donne contare centinaia di monetine, un conto che può variare dai 500 agli 800 euro mensili, secondo qualche sequestro fatto in passato dalle forze dell’ordine. Ecco perché le macchinette sono un bel business. Ed è sempre attorno alle macchinette che spesso vengono agganciati i «clienti» più danarosi. Il turista da spennare viene segnalato a un altro gruppetto di nomadi in attesa di entrare nella metro. I COMPLICI Sono due ragazze sui 17 anni e un ragazzino giovanissimo dai capelli tinti con sgargianti riflessi rossi. Basta qualche occhiata alle nomadi impegnate alle biglietterie automatiche per capirsi con i compari. E mentre il turista, dopo aver acquistato il biglietto, lasciato la mancia, sale in metro, i tre balordi lo seguono passando con un ticket a due a due, in barba alla revisione fatta da Atac nei mesi scorsi che aveva rivisto i tempi di chiusura dei tornelli. Serve a poco anche l’addetto alla sicurezza con la pettorina granata di Atac, perché alla vista del gruppetto di borseggiatori sbuffa scuotendo la testa e si gira dall’altra parte, facendo capire di non avere alcuna intenzione di immischiarsi. LE MINACCE «È troppo pericoloso - spiega scusandosi l’impiegato - Io ho famiglia. Questi sono pericolosi, ti minacciano, non hanno nulla da perdere. Io invece di beccarmi una coltellata o un pugno in faccia non ne ho voglia. Se li guardi devi abbassare la testa, altrimenti ti vengono davanti, ti sfidano. Mica faccio il poliziotto io». Altri colleghi ripetono le stesse cose: immischiarsi è troppo pericoloso. I baby borseggiatori, intanto, attendono la metro, mentre tengono d’occhio il loro bersaglio. «Sono gli stessi che bloccano le scale mobili», spiega un altro dipendente dell’azienda di trasporto in divisa. Forse gli stessi che domenica hanno causato il ferimento di tre turisti sulle scale mobili al secondo livello, dopo aver azionato il blocco. Martedì 20 Maggio 2014 - 10:23 Ultimo aggiornamento: 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/racket_biglietterie_metro_stazione_termini_tornelli_abusivi/notizie/700293.shtml

 

  By: MR on Lunedì 19 Maggio 2014 15:54

Il termine "Marocchinate" non è nato a caso. Fu una delle pagine più vergognose dell'invasione dell'Europa, ma più vergognosa ancora fu la reazione del Governo italiano: insabbiare, nascondere, far spaire le tracce.

 

  By: Giovanni-bg on Lunedì 19 Maggio 2014 11:57

Beh Moderatore questo che ha scritto è fatto bene noto. Mi risulta che nella zona si usa ancora oggi il termine "Marocchinare" come sinonimo di violentare. Come fa a non saperlo quella lì sotto del blog non lo so. Quando si scrive di fatti di storia bisogna un attimino informarsi. Inoltre la presa di Cassino fu merito in gran parte dei Polacchi che pagarono il tributo più alto. I Francesi (Marocchini) arrivarono dopo a giochi quasi fatti. I Polacchi che si erano fatti il mazzo per giorni e giorni non avevano nessuna voglia e forza rimasta per darsi a violenze. Il bombardamento di cassino fu un errore strategico enorme perchè rese la zona difficile da espugnare dato che i tedeschi che non lo occupavano quando era in piedi si nascosero tra le rovine che diventarono una fortificazione da liberare metro dopo metro. Forse che bisogna dare addosso agli amerikani a prescindere.

La storia ritorna (a volte): Montecassino - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 19 Maggio 2014 10:12

Questa osservazione è sostanzialmente vera, ma a Cassino nel 1944 non sono stati gli americani a violentare donne e bambini e anche uonmini, intere famiglie dove ad uno venivano stuprati uno davanti all'altro. Furono le truppe coloniali francesi marocchine. ----- dal Blog di Grillo di oggi --- #i# .."Scusate l'OT ma questo è un insulto all'intelligenza e alla storia. Non sono mai stata antiamericana o anti qualcosa ma invitare sulla propria tomba il carnefice e osannarlo mi sembra troppo. La Storia scritta dai vincitori a Montecassino non permette che si parli dei loro crimini Montecassino. Hanno distrutto inutilmente un’abbazia e violentato 2mila donne!!!, ma noi li festeggiamo. Questa è l’Italia. A Montecassino hanno distrutto inutilmente l’abbazia, un monastero storico fondato nel 529 da San Benedetto da Norcia. In quella campagna (4 battaglie di Montecassino) ^hanno stuprato 2mila donne (almeno i dati accertati) e poi bimbe, e tanti uomini indifesi sono stati violentati ed impalati#http://www.beppegrillo.it/2014/05/cosa_ *** _ce_d.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+beppegrillo%2Frss+%28Blog+di+Beppe+Grillo%29^. Ma noi festeggiamo assieme al principino Harry. Riportiamo queste testimonianze anche se sappiamo bene che non è “politicamente corretto” parlare dei crimini commessi dagli alleati nel corso del secondo conflitto mondiale: si sa che loro erano portatori di “democrazia e libertà”, loro erano dalla parte del giusto mentre dall'altra parte c’era “il male assoluto”. Ancora oggi abbiamo in Italia sul nostro territorio ben 113 basi americane, in alcune delle quali, sembra accertato che siano custoditi ordigni atomici tattici, serviranno a difenderci da altri “mali assoluti” che potrebbero manifestarsi. www.controinformazione.info". eleonora.. #/i# ---- Tutto vero, anche il fatto che uccisero chi si ribellava, impalandoli a volte, gli italiani che si ribellavano. Questi soldati erano marocchini e i loro ufficiali francesi li lasciarono fare sembra o non vollero o riuscirono a controllarli, perchè stuprare donne e bambini era il premio a cui erano abituati in battaglia e furono i marocchini i primi ad entrare a Montecassino. Il governo Badoglio deportò in un paesino della Sicilia l'intera popolazione di Cassino subito dopo per coprire lo scandalo, per impedire che essendo Cassino vicino a Roma poi si venisse a sapere. DeSica come noto prese spunto dall'episodio per il film "la Ciociara" in cui Sofia Loren e sua figlia sono violentati da soldati americani neri. Si trattava quindi di soldati "alleati", ma non erano in realtà gli americani in quell'occasione ad infierire sulla popolazione civile, erano i "francesi" e in realtà poi sotto la divisa francese erano marocchini. E' già qualcosa che se ne parli e chissà un giorno, si arriverà persino ad ammettere tutta la verità, ma per adesso ci si accontenta.... DeSica fece un compromesso cinematografico, non volle mettere i soldati marocchini in divisa francese perchè questo confondeva la storia per il pubblico abituato a pensare agli americani come i vincitori e liberatori, ma dato che all'epoca non c'era il politicamente corretto mise dei neri al posto dei marocchini a violentare (in questo probabilmente giustificato dal fatto che in tutta europa si distinsero negli stupri e ne furono anche processati a centinaia). Se ti metti su questa strada poi rischi di aprire il vero vaso di Pandore, i milioni, non migliaia, di donne tedesche (virtualmente tutte senza eccezioni nella Germania che avevano occupato) stuprate dai sovietici. Qui si può citare ad esempio anche Solgenistin che ha raccontato, en passant, delle torture inflitte ai tedeschi prigionieri e civili sotto i suoi occhi di ufficiale dell'Armata Rossa, i diari del generale Patton, secondo i quali c'erano due tipi di donne tedesche nella Berlino Est occupata dai sovietici, quelle che non riuscivano a scappare e venivano prima stuprate e poi uccise scappavano che si prendevano una raffica... Fino solo alcune femministe hanno potuto sollevare la questione, trattandola strettamente come un problema femminile di uomini che stuprano donne (anche se i sovietici inchiodavano alle porte o frustavano a morte i ragazzi e gli uomini, non inferivano solo sulle donne). Del resto come altro si spiega che da circa 8 milioni di tedeschi abbandonarono le loro case e fuggirono in poche settimane tutti nella zona controllata dagli anglo-americani, la più grande migrazione di massa della storia europea ?