Rapporto Assoreti 2001: A cura di Voltaire il Sunday, 17 March @ 13:47:39 CET Dato che in giro per giornali e tv nessuno spiega il significato di certi dati e di certe dichiarazioni (chissà perché), ecco il vero significato del rapporto Assoreti per l'anno 2001: "Commissioni incassate come sempre, e chissenefrega del portafoglio dei clienti". Mercoledì scorso, 13 marzo, Assoreti (associazione delle reti di vendita di prodotti finanziari) ha presentato il proprio rapporto 2001. Vi risparmio le tante cifre (soprattutto perché non servono praticamente a nulla), e mi concentro sul senso del rapporto, che si può comprendere anche dalle dichiarazioni rese alla stampa (vedi MF di giovedì 15) dal Presidente di Assoreti, Antonio Spallanzani (un altro che ve lo raccomando...). Le reti di vendita hanno mantenuto la stessa quota di mercato rispetto all'anno precedente, grazie alla forte crescita delle sottoscrizioni di prodotti assicurativi e a capitale garantito: le polizze "previdenziali" che spessissimo di previdenziale hanno solo il nome, le polizze "fregatur-linked" che ben conosciamo, le fantasmagoriche obbligazioni strutturate (a proposito, ne ho scovata una che...appena ho tempo ve la spiego...preparatevi al peggio). Le nuove sottoscrizioni sono derivate soprattutto da riscatti di fondi comuni, e di fondi comuni azionari in particolare...ecco come hanno fatto a mantenere la stessa quota di mercato: ai clienti che uscivano dai fondi azionari (in perdita, ovvio, dopo che le stesse reti li avevano venduti con le borse ai massimi) sono state proposte soluzioni "a garanzia del capitale" (come sono bravi: prima ti distruggono il capitale e dopo ti salvano quel che ne è rimasto...tanto le commissioni le hanno, in entrambi i casi, intascate: anzi, i prodotti "a capitale garantito" offrono ancora maggiori possibilità di magnare provvigioni senza che il cliente nemmeno se ne accorga, data la loro particolare struttura). Siamo alle solite: le reti di vendita si dimostrano sempre più degne del nome che portano (di vendita, appunto), e non hanno nulla a che vedere con una seria attività di consulenza finanziaria di lungo respiro. Importante è mantenere, ed accrescere, la raccolta: in quale modo e, soprattutto, se offrendo al cliente un servizio di qualità, che renda quanto deve rendere un portafoglio ben costruito e senza far pagare inutili commissioni (visibili ed occulte) non interessa. Quando le borse salgono si vende l'azionario, quando le borse scendono si vende il "capitale garantito": e dire che proprio loro, quando devono vendere l'azionario, affermano di avere pazienza, di guardare lontano, di non farsi prendere dall'emotività del breve periodo, ecc. Spallanzani ha affermato che anche nel 2002 le reti spingeranno molto sui prodotti assicurativi e a capitale garantito già abbondantemente ammollati al pubblico nel 2001: io vi ho avvertiti, si salvi chi può