W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Morphy on Sabato 04 Agosto 2018 11:30

Gianlini non sto parlando di cultura classica (che io proprio non ho) ma di cultura scientifica che è poi alla fine quella più conta sotto ogni aspetto. E in particolare conta la matematica perché questo poi significa essere ingegneri, chimici, informatici, fisici, etc. Capita la matematica, studiare poi fisica, per esempio, diventa una sorta di esercizio notarile. Ed è proprio sull'insegnamento della matematica che io critico la scuola, non per il resto. Adesso che ho un figlio che va alle medie vedo i programmi e capisco che sono non corretti. Sono troppe le materie, si cerca di fare tutto, per cui si fa tutto male. Anzi malissimo.

 

Io ogni giorno andavo a scuola fino alle superiori con non più di 3 chili di libri (mi ricordo avevamo una cinghia per tenerli). Mio figlio ci va con 12 chili (in media) messi in uno zaino da sherpa che deve essere molto resistente. Il MIUR, tra le tante, indica due regole particolari, una è che devi andare a scuola con 12 kg di libri e l'altra è che lo zaino di mio figlio non deve superare i 5 kg lordi. E questa la dice già lunga sugli effetti della "cultura" nella società. Scherzi a parte, ci si concentra troppo sulla quantità delle cose per cui si trascura la qualità.

 

Alla fine cosa succede? Che fino ai 18 anni la scuola genera studenti con una cultura media cioè dei mediocri. Poi vanno all'università con la testa intontita nel tempo e cercano di specializzarsi in qualcosa. Ma per il mondo del lavoro mediocre eri e mediocre rimarrai (salvo alcune eccezioni). Non lo dico io lo dice il mercato. Per esempio il problema principale delle software house  è proprio quello di non trovare abbastanza cultura informatica in giro. Lo diceva Zuckerberg in un intervista "il problema non è quanti ingegneri ci servono il problema è riuscire a trovare ingegneri capaci". Ho un amico che ha un'azienda informatica e in un'intervista gli chiedevano se gli studenti delle nostre scuole sono per lui preparati. Lui ridendo disse "vuole la risposta secca?". Ma basta guardare i dati, nel primo anno dopo la laurea c'è un tasso di disoccupazione intorno al 35% e c'è da dire che il 65% che lavora lo fa perchè prende una paga media di 1.100 euro e magari fanno lavori che nulla hanno a che vedere con gli studi fatti.

 

Allora, secondo me un uomo di buona cultura oggi deve sapere come si fa un impianto elettrico, come si smonta e ripara una lavatrice o un frigorifero, come si installa un impianto fotovoltaico, come si costruisce un pannello solare, come si toglie un virus dal pc, come si installa un sistema operativo, come si intalla un sistema di videosorveglianza. Se uno sa tutte queste cose un posto di lavoro lo trova e magari anche ben pagato. Insomma mancano gli occupabili e la scuola non aiuta. E se la scuola non aiuta allora che cultura sta insegnando?

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Sabato 04 Agosto 2018 08:30

C'è un abisso fra le scuole delle città principali del centro-nord e le altre.

I migliori licei di Milano, Torino, Bologna, Firenze e forse (ma non ne sono sicuro) Roma sono ancora molto formativi, Morphy.

Certo se fai il classico a Crotone, come una mia inquilina, finisci poi che scrivi "dellucidazioni" o "lascierò".....per non parlare poi di fare il calcolo di una semplice percentuale....


 Last edited by: gianlini on Sabato 04 Agosto 2018 08:31, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Morphy on Sabato 04 Agosto 2018 01:25

Gano: "Forse da ragazzi basta farsi il vero bucio di culo studiando..."

 

Studiare non è come caricare sacchi su un carretto. Se per caricare il carretto sopportare lo sforzo è essenziale, per lo studio lo sforzo non conta molto, anzi è deleterio. Ma si... se ti fai il buco del culo (come dici tu) un posto lo trovi... ma sai poi che soddisfazione lavorare in linea per una multinazionale a svolgere lavori di routine! Il problema della scuola oggi è che non ha le capacità per riconoscere l'intelligenza per cui alla fine (la scuola) non serve ad un caz. Ma si ti danno il diplomino e tu ti illudi di essere intelligente... ma alla fine, spesso, la vita poi ti tratta come una mezza calzetta.

 

Il male della scuola è che è diventata uno stipendificio e non un posto "della cultura". Stipendificio significa luogo dove si sviluppano affari, posti di lavoro sindacalizzati, assunzioni, libri venduti, gite scolastiche, compagnie di trasporti che fanno affari. Le scuole sono diventate un luogo di business molto articolato. E alla fine poi dai... chi se ne fotte della cultura: gira la pila per cui zitti e mosca. Agli insegnanti frega na sega di insegnare davvero. Hai genitori frega na sega della cultura per i propri figli, a loro interessa che siano promossi e che la scuola li accudisca per il maggior tempo della giornata.

 

La matematica? 100 ore di corso universitario. Interessante. E io dovrei fidarmi di uno che esce con 100 ore di corso? Ma in 100 ore non impari nemmeno a fare una pizza. Un apprendita artigiano idraulico dopo 100 serve più o meno per prenderi calci nel sedere. Se vai a lavorare in una cucina di un ristorante lavi piatti per almeno 1500 ore prima di mettere mano anche ad un solo uovo sodo. E noi diamo un diploma ad uno che fa 100 ore di corso.

 

Gano le scuole non funzionano più.

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: pana on Venerdì 03 Agosto 2018 13:10

emergenza razzimo fantasia della stampa..si si...

PISTOIA. Spari nella notte contro un migrante ospite della parrocchia di Vicofaro, in provincia di Pistoia. A raccontarlo è il parroco, don Massimo Biancalani , che un anno fa fu duramente attaccato da Matteo Salvini sul tema accoglienza, con un post su Facebook. "

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: pana on Venerdì 03 Agosto 2018 08:48

secondo salvini l emergenza razzsimo e invetata dalla stampa.

vallo a dire all ambulante senegalese gambizzato ieri a napoli...

il proiettile che gli tolgono dalla gamba non e inventato..

NapoliToday - cronaca e notizie da Napoli

Spari al Vasto: giovane immigrato ferito alle gambe

Il fatto è accaduto nella tarda serata in via Milano. Il 22enne senegalese è stato trasportato al San Giovanni Bosco, dove sarà operato per la rimozione del proiettile

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lutrom on Giovedì 02 Agosto 2018 19:26

Giusto, Gano, tutte ottime e giuste osservazioni!

La scuola statale è un universo dove c'è tutto ed il contrario di tutto: quindi OCCHIO!

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 02 Agosto 2018 12:02

Poi dipende anche dal metodo di studio che impari. Io ho fatto il Liceo Classico e la matematica e la fisica che ho fatto si aprossimava allo zero. Però ho fatto bene latino, greco, storia, filosofia... ricordo che alla maturità sapevo così bene l'Antigone (portavo greco orale), che un professore della commissione mi disse: probabilmente ora in Italia, in questo esatto momento, ci saranno non più di 10 persone che conoscono l'Antigone bene come lei. Non ho avuto problemi poi con le matematiche all'università e ora penso di saperla ancora benino (come dicevo prima sono anche passato a 45 anni all'esame di ammissione per iscrivermi a ingegneria al Politecnico di Milano...).

 

Se pensi che Segre, Fermi, Amaldi, Majorana... e tutti i ragazzi di via Panisperna hanno fatto il Liceo Classico...  

 

Forse da ragazzi basta farsi il vero bucio di culo studiando, studiando cose difficili e che richiedono impegno e facendo così girare il cervello, che poi tutte le materie vengono da sole, anche quelle che non hai fatto. Questa è la mia teoria.

Slava Cocaïnii!


 Last edited by: Ganzo il Magnifico on Giovedì 02 Agosto 2018 12:07, edited 3 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 02 Agosto 2018 11:32

Dipende molto da scuola a scuola. Uno dei miei figli l'ha fatta benissimo, il professore lo ha appassianato, lo ha seguito e lo ha fatto diventare un nerd per la matematica. Poi ha passato con il massimo dei voti il test d'ingresso all'università (non in Italia). L'altro la faceva così e così  (tutti e due allo scientifico pubblico, stessa scuola ma sezioni diverse). Quello che la faceva così e così stava perdendo interesse e allora l'ho tolto ed ora fa un altro liceo. Ora professore bravissimo, appassionante ma molto esigente. Severissimo (fa paura anche a me), Vecchio stampo ma a modo suo umano. Gli fa un culo come una casa :))))) ma la matematica ora la fa veramente bene e si è appassionato. Questo è l'importante.

 

Poi ho sentito di licei scientifici con situazioni allucinanti, dove non sanno fare 2 + 2. In Italia dipende moltissimo da scuola a scuola e da insegnante ad insegnante. Come genitori bisogna averci un po' d'occhio.

 

 

Slava Cocaïnii!


 Last edited by: Ganzo il Magnifico on Giovedì 02 Agosto 2018 11:35, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Morphy on Mercoledì 01 Agosto 2018 22:45

Gano io qualche hanno fa ho controllato i test europei di matematica per le ammissioni alle università (anche se ammetto di essere impreparato su queste cose). Di per certo so che c'erano due ore di tempo per risolvere alcuni problemi (credo 5 (ma poi sono test che si trovano online)) e che i più preparati risultarono gli studenti uscenti gli scientifici con "solo" l'80% e oltre che non hanno superato la prova (figuriamoci gli altri). Di sicuro una mente mediamente capace avrenne potuto risolvere quei problemi senza scrivere una riga di codice andando solamente a logica... in non più di 20 minuti.

 

Ma basta che tu segua un precorso universitario di matematica e vedi le reazioni degli studenti difronte ai banali quesiti dei docenti. Ti posso garantire che hanno problemi a livello di numeri razionali, di FRAZIONI. Io personalmente ho visto uno studente di terzo anni di ingegneria, cannare un semplice calcolo, solamente perché non capiva bene le potenze con esponente negativo. Sbagliava il calcolo "solo" di mille ordini di grandezza. Questo significa che, nella migliore delle ipotesi con la tua preparazione non puoi trovare occupazione alcuna, ma nella peggiore (se poi l'occupazione la trovi) significa che cadono ponti e si sfondano dighe.

 

Sto seguendo gli studi di mio figlio alle scuole medie. Una vaccata pazzesca degna del peggiore dei gironi danteschi...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 


 Last edited by: Morphy on Mercoledì 01 Agosto 2018 22:49, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Mercoledì 01 Agosto 2018 21:40

In alcune facolta' i test di ingresso sono fondamentali perche' rappresentano l'unico momento di selezione.

In particolare, alle facolta' di medicina e giurisprudenza, si laurea il 100% degli iscritti, e succede anche che quelli piu' somari escono con i voti piu' alti, per cui e' indispensabile una selezione preventiva fatta su argomenti che nulla hanno a che fare con quello che si studiera'.

Peccato che poi le due professioni siano molto difficili da esercitare, in particolare quella dell'avvocato, ci vogliono eccellenti capacita' logiche e una memoria fuori dal comune.

In mancanza puoi giusto dedicarti al recupero crediti della bolletta insoluta, oppure mandare all'ergastolo qualche povero disgraziato.

Il laureato in medicina invece fara' comunque il medico,e per fortuna che basta saper leggere un po' di analisi.

 

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Ganzo il Magnifico on Mercoledì 01 Agosto 2018 20:58

No assolutamente. Non avevo il tempo e mi resi subito conto che non mi sarebbe servito a niente. Ma prepararmi per l'esame d'ammissione mi ha divertito.

Slava Cocaïnii!

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Mercoledì 01 Agosto 2018 20:34

quando a 45 anni mi venne in mente di prendere una seconda laurea in ingegneria informatica.

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L'hai poi presa?

Io 4 anni fa avevo fatto il test di ingresso per Scienza della Preparazione alimentare, ed ero arrivato 5° su 800 ragazzi


 Last edited by: gianlini on Mercoledì 01 Agosto 2018 20:38, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Ganzo il Magnifico on Mercoledì 01 Agosto 2018 17:12

Io effettivamente passai il test d'ingegneria al Politecnico di Milano, quando a 45 anni mi venne in mente di prendere una seconda laurea in ingegneria informatica. Probabilmente i test sono fatti su misura (sulla somaraggine) dei ragazzi d'oggi.

Slava Cocaïnii!

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Tuco on Mercoledì 01 Agosto 2018 16:59

Gano, io per sfizio mi son divertito a farne uno di medicina ( test di preselezione ), e non mi è dispiaciuta l’impostazione,

che verte quasi integralmente sulle capacità logiche, di ragionamento razionale. Insomma, non molto dissimile da un test del QI.

 

Certamente, sapere che in futuro verrò curato da medici che lo hanno superato, mi rassicura...

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Mercoledì 01 Agosto 2018 17:03, edited 5 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Ganzo il Magnifico on Mercoledì 01 Agosto 2018 16:26

Questi esami di ammissione mi sembrano una cacata. Quando entrai a chimica dopo il liceo classico non avevo idea di cosa fosse la radice di -1. Se ci fosse stato l'esame di ammissione mi avrebbero segato subito. Eppure le matematiche e le fisiche le ho poi fatte bene.

Slava Cocaïnii!