Probabilmente li seguo (media e giornali) troppo poco per farmi un'idea a riguardo e per capire cosa intendi. Io sono rimasto più o meno ai nomi che ho elencato, fra gli ex-comunisti diciamo, e non ho idea di quello che adesso scrivono o dicono altri neo-comunisti.
Quello che mi sembra peculiare dell'Italia è che alla diminuzione delle "garanzie" non è corrisposto un adeguamento del trattamento che ne tenesse conto.
Mi spiego meglio. Il ragazzo romano guadagna nel suo contratto di tre mesi esattamente quanto guadagnava da un contratto a tempo indeterminato. In US o UK c'era più precarietà ma questa era adeguatamente compensata. Se hai un contratto di 10 anni guadagni tot, se hai un contratto di 1 anno guadagni il doppio di tot.
Da noi invece, forse proprio perchè ogni pretesa sindacale era vista come una indebita e proterva richiesta comunista, una volta caduti i dante causa dei comunisti nostrani (l'URSS) ci si è dimenticati totalmente di avanzare giuste pretese a fronte della, probabilmente altrettanto giusta, rinuncia a troppe garanzie. Se chiedi qualcosa sei comunista! quindi fuori di qui! è più o meno quello che credo sia accaduto.
Va bene richiedere più garanzie per immigrati, gay, malati affetti da malattie rare o rarissime, animali di ogni genere, ma non chiedere garanzie economiche per sè stessi. Passi direttamente per comunista, probabile discendente delle BR.