I parametri fondamentali di un'economia capitalista sono i tassi, i cambi, l'inflazione.
Questi 3 parametri son molto reattivi e tendono a correggere la rotta quando
si esagera con la cialtrneria (nella teoria dei controlli automatici di chiama "controreazione negativa").
Se importi troppo ti si schianta il cambio e ti constringe a smettere, se stampi troppo ti va su l'inflazione
(e i tassi) e devi smettere e cosi' via.
Con la moneta unica queste correzioni automatiche son venute meno, in pratica i tassi, i cambi e
l'inflazione son diventati delle variabili indipendenti e questo diventa nefasto e funesto per i paesi
infestati da cialtorneria dilagante.
Il caso piu' eclatante e' proprio la Grecia, L'euro ha permesso ai greci di finanziarsi al 2% (i paesi
equivalenti non euro invece han mantenuto tassi al 8/10%) e quindi han fatto scialapopolo fino a uscirne
con le ossa rotte. Certo, un po' di colpa ce l'hanno anche quelli che gli compravano i titoli ma la
responsabilita' principale e' comunque loro.
In Italia si aggiungono anche ragioni piu' profonde, la piccola azienda manifatturiera non e' piu'
in grado di stare sul mercato, troppe tasse, troppi casini burocatatici-amministrativi a cui si somma
la mutazione genetica della fauna. I conduttori delle piccole aziende son tutti 60/70enni e i figli
son tutti a studiare filosofia, sociologia, psicologia e comunicazione.
Il convegno di Chiara Ferragni ha fatto un successo strepitoso e il biglietto non era proprio modico,
da 350 a 650 euro, vuoi mettere il privilegio di farti un seflie con la Ferragni dal vivo al modico costo
di 650 euro? Quelli da 350 hanno avuto counque diritto al seflie, ma con un cartonato.