W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: XTOL on Domenica 10 Marzo 2019 08:48

devo pure metterci i soli in iniziative private?

 

bull, mi deludi: il verbo "devo" va usato per le iniziative statali.
quelle private (se lo stato non ci allunga le sue schifose mani) sono di natura volontaria.
qualcuno ti obbliga ad acquistare un titolo azionario?

 

che il governo attuale sia il matrimonio tra una banda di ladroni e una di analfabeti economici credo ormai sia chiaro.
quello che ancora sfugge ai più è che il meccanismo della democrazia rappresentativa produce esattamente questo.
ci penseranno i fatti a decretare la fine degli stati-nazione.
nel frattempo i saggi possono solo cercar di fare un po' di divulgazione, mentre sono impegnati a minimizzare i danni subiti come cittadini/sudditi di questo cesso di paese


 Last edited by: XTOL on Domenica 10 Marzo 2019 08:48, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Bullfin on Sabato 09 Marzo 2019 23:53

MIRABILE GESTIONE DEI CONTI DEL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO, L'HO DETTO, LO RIBADISCO, QUESTI CI MANDERANNO IN MISERIA COME IL VENEZUELA, MISERABILI, IRRESPONSABILI !!!!!

 

 

Perché il governo ha detto no a 800 milioni di prestito agevolato contro il dissesto

Avvenire e Stampa raccontano dei soldi che la Banca europea degli investimenti era pronta a dare a tasso agevolato. Ma il governo non ha voluto accettarli perché "non sarebbe da buon padre di famiglia" 

02 novembre 2018,19:22
 

C'era la disponibilità di oltre un miliardo di euro per intervenire sul disastro idrogeologico dell'Italia. Ma questa non è una novità. La notizia, venuta fuori pochi giorni dopo che tutto il Paese è stato flagellato da un'ondata di maltempo che ne ha cancellato parte del patrimonio boschivo e ha riportato interi abitati indietro di un paio di secoli, senza acqua corrente né energia elettrica, è che il governo buona parte di qui soldi non ha voluto usarli. Anzi: non li ha proprio voluti accettare. 

L'esecutivo Conte ha deciso di declinare il prestito che la Banca europea degli investimenti (Bei) era pronta a fare e lo ha fatto per non dover pagare gli interessi. Una scelta che però ora deve fare i conti con un'altra realtà: i soldi che serviranno per far fronte al disastro costeranno molto di più, perché saranno frutto dell'immissione sul mercato di titoli con un rating così basso da far schizzare gli interessi da pagare agli investitori. 

La storia di un piano di interventi finito in un cassetto

Ma per capire come sia accaduto tutto questo, bisogna partire dal 2014, quando il governo creò una struttura che si chiamava #italiasicura. Lo scopo di questa struttura di missione, spiega Avvenire, era di realizzare un piano insieme alle regioni per individuare gli interventi necessari sul territorio e trovare i soldi per finanziarli.

In circa tre anni la struttura aveva portato a termine il lavoro: c’erano i soldi - 1.150 milioni di cui 804 messi a disposizione dalla Bei - c’era l’accordo con governatori e presidenti di regione, c’erano le schede degli interventi. Per partire mancava solo la firma tra governo e regioni, ma il premier Paolo Gentiloni, visto che mancavano solo dieci giorni alle elezioni, decise di lasciare la responsabilità a chi fosse arrivato dopo di lui a Palazzo Chigi.

E chi è venuto dopo di lui ha deciso di prendere quel piano e infilarlo in un cassetto e di dire alla Bei che "no grazie", i soldi si sarebbero trovati da un'altra parte perché fare debiti sarebbe contrario "all’amministrazione dei soldi pubblici da buon padre di famiglia". Sono, queste, le parole che il ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha usato in una lettera che ha scritto a La Stampa per spiegare che dietro i ritardi dell'attuazione del piano di interventi non c'erano questioni burocratiche, ma una precisa scelta politica. "Gli interessi sarebbero stati pagati da tutti i cittadini" scrive il ministro a proposito dell'offerta della Bei, "E quale padre di famiglia, potendo avere soldi in cassa, preferisce indebitarsi con un mutuo? Oltretutto affrontando complesse pratiche di mutuo di difficile gestione".

E' qui che la questione si ingarbuglia, perché secondo le più recenti stime, scrive sempre la Stampa, il fabbisogno finanziario sul dissesto dovrebbe essere almeno 1 miliardo l’anno e il bilancio pubblico ne garantisce meno della metà.

Il piano da 1.150 milioni era previsto dalla legge di bilancio per il 2018 e prevedeva l'accensione con la Bei di un mutuo da 804 milioni da spendere in pochi anni per centinaia di opere contro il dissesto idrogeologico, restituendolo con rate da 70 milioni nell’arco di una ventina di anni. 

Questo finanziato dalla Bei, a un tasso di interesse dello 0,70%, aveva la caratteristica di essere destinato soprattutto al Nord, e in parte anche al Centro, proprio nelle Regioni più colpite in questi giorni, scrive Avvenire.

La parte principale era destinata a programmi di prevenzione e messa in sicurezza contro frane e alluvioni, in sei regioni del Nord e in cinque del Centro, oltre alla città di Roma, così distribuiti:

  • Lombardia: 120,7 milioni 
  • Emilia Romagna: 108
  • Piemonte: 101,9
  • Toscana: 99,7 
  • Veneto: 80,7 
  • Lazio: 76,7  
  • Marche: 42,4 
  • Liguria: 35,4
  • Umbria: 34,7
  • Friuli Venezia Giulia: 33,9
  • Provincia di Bolzano: 24 
  • Trento: 16,2,
  • Roma: 30.

Altri 200 milioni erano destinati a progetti per la riparazione di strade, ponti, argini, in collaborazione con Anas, Regioni e Comuni. Interventi che gli enti locali non riescono a realizzare proprio per mancanza di fondi. Invece questa volta c’erano. Gli ultimi 140 milioni erano destinati alla manutenzione straordinaria, soprattutto dei corsi d’acqua, e alla prevenzione dei rischi.

Perché il governo Conte non ha voluto quei soldi

Il nuovo esecutivo preferisce spalmare gli investimenti con i fondi di bilancio ordinari per due ragioni: considera gli interessi un fardello inutile e diffida degli strumenti finanziari. Meglio, quindi, raccogliere i soldi sul mercato dei capitali e fare debito pubblico con obbligazioni di Stato emesse con rating BBB pagando tassi di interesse cinque volte superiori (nell’ultima asta il rendimento dei BTp a 10 anni si è impennato al 3,47%, ai massimi da quattro anni) rispetto a quelli erogati dall’istituto di credito dell’Unione europea che raccoglie capitali con obbligazioni di rating tripla A (il massimo) e li presta agli Stati dell’Ue a tassi agevolati per progetti di interesse pubblico. 

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente


 Last edited by: Bullfin on Sabato 09 Marzo 2019 23:55, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Bullfin on Sabato 09 Marzo 2019 20:50

invece io propongo questo aumentiamo le tasse o diminuiamole agli elettori grillini  in proporzione agli effetti economici della permanenza di questo governo...andreste tutti in miseria dal carico di tasse che ne uscirebbe...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: traderosca on Sabato 09 Marzo 2019 20:29

Bullfin, se così utile porterà anche risultati economici, metti a garanzia il monolocale........forma una società con Xtol........

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Bullfin on Sabato 09 Marzo 2019 20:13

Privatizzare il "buco", una bella spa privata dove potranno partecipare come azionisti tutti i favorevoli al si tav (Bullfin e company in testa) ovviamente

 

 

 

Pago gia' una valanga di tasse, ora devo pure metterci i soli in iniziative private???...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: traderosca on Sabato 09 Marzo 2019 16:29

"quanto alla tav, siamo alle solite eterne inevitabili inutili stupide discussioni,

le ferrovie sarebbero un campo di investimento perfetto per lasciar fare ai privati. ma cosa parlo a fare, in questo forum di statalisti nati cresciuti e rincoglioniti?"

 

qui sono d'accordo totalmente con Xtol.

Privatizzare il "buco", una bella spa privata dove potranno partecipare come azionisti tutti i favorevoli al si tav (Bullfin e company in testa) ovviamente

gli oneri ed i guadagni saranno a loro carico.,potranno partecipare anche soggetti politici: PD,FI,Lega,ecc........................

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: XTOL on Sabato 09 Marzo 2019 15:00

antiiiiiii, presuntuoso cretino, consigliare una lettura per te equivale ad "assorbire rettilianate"?

con che coraggio poi cianci quando solo tu e spampa non avete ancora capito di essere stati presi selvaggiamente per il c.lo sul global warming? se vuoi ti posso consigliare una crema lenitiva per il bruciore all'ano..

quanto a btc, fatti invece una dose massiccia di maalox, così ti passa l'acidità per aver mancato un'occasione irripetibile

 

quanto alla tav, siamo alle solite eterne inevitabili inutili stupide discussioni,

le ferrovie sarebbero un campo di investimento perfetto per lasciar fare ai privati. ma cosa parlo a fare, in questo forum di statalisti nati cresciuti e rincoglioniti?

 

AIRBUS A380, UN FALLIMENTO DEL SOCIALISMO AEROSPAZIALE EUROPEO

Il socialismo è attualmente molto in voga. Se la parola ha un significato nel contesto di oggi, vuol dire progetti di inusuale ambizione pubblica, costruiti su una base comune globale capitalista e commerciale. L'A380 era esattamente uno di questi.

Airbus to Retire the A380, the Superjumbo That Never Quite Took Off

 

 


 Last edited by: XTOL on Sabato 09 Marzo 2019 15:01, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: traderosca on Sabato 09 Marzo 2019 14:58

Bullfin, tutte le fesserie scritte, le approvi....bravo,bravo....

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Bullfin on Sabato 09 Marzo 2019 14:20

perché di intelligenza nel M5S non mi sembra che ce ne sia tanta. Oltretutto un'operazione del genere presuppone comunque che nella base del M5S di intelligenza ce ne sia ben poca.

 

 

Uno dei post piu' belli mai letti su Cobraf...

 

Oscar in alto si....le vostre zucche vuote!!!

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: traderosca on Sabato 09 Marzo 2019 14:18

avanti,avanti,il governo non crolla, la banda del buco srà sotto controllo.......

 

in alto i cuori

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Bullfin on Sabato 09 Marzo 2019 13:47

magari il 5S si spacca tra destrosi e sinistrosi fichiani, o altresì detti teste vuote.

Accetterei di buon grado i 5S destrosi...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Sabato 09 Marzo 2019 13:33

Ecco che si fa (la boiata). Adesso il M5S si sfila e vi beccate Cottarelli, quello che senbra una

calcolatrice quando fa i conti sui debiti (pero' e' una persona per bene).

Ciao ragazzi!


Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Sabato 09 Marzo 2019 13:16

Ma si che si fala tav, e come fai a venir fuori da un pantano internazionale del genere?

Intanto, qui sotto, Xtol ha trovato un altro sito rettilianissimo che se la piglia con le auto elettriche.

Il solito tronfo delle cazzate, il tizio parla di "alta tensione" nelle auto, lui cita 60 Volt in

realta' sono anche meno, ci sono anche quelle che vanno a 24 V.

Ma quel tizio lo sa a che tensione e' alimentata la linea 90/91 sempre strapiena? E'

alimentata a 750 Volt! E la metrpolitana addirittura  a 1500 V e c'hai il cavo sopra la testa,

nella linea rossa, ancora peggio, l'alimentazione non avviene per via aerea ma con la

terza rotaia, praticamente se cadi sui binari dal lato interno fai la torcia umana.

Non mi risulta che a qualcuno fosse venuta in mente la stramba idea di chiudere filobus

e metrpolitane per paura della corrente.

In un trionfo di bizzarria il tizio propone di mettere sulle auto le turbine (le turbine!)

a gas per caricare le batterie. Infine inorridisce perche' le batterie dell'auto elettrica sarebbero

in grado di erogare 125 Ampere. Una normale batteria che e' attualmente sulle auto

e' capace di erogarne 500 (di Ampere) se va in corto, ti squaglia un cavo da 5 mm.

Quando si leggono cose su materie in cui si e' totalmente ignoranti sarebbe buona

norma il beneficio del dubbio, in nostro amiop Xtol invece assorbe tutto a mo' di spugna,

basta che son rettilianate pazzesche e lui assorbe, e cosi' poi finisci dentro le crypto

perche' qualche sito di cazzari ti ha detto che "la blockchain e' la nuova internet".

 

 

 

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Tuco on Sabato 09 Marzo 2019 13:07

La TAV sarà la pietra tombale sui M5S, dimostrando che i loro proclami sono di carta, senza nessun ragionamento professionale dietro.

E' un peccato, perché, seppur diffidente, speravo che qualcosa fossero riusciti a compicciare, speravo si fossero professionalizzati, maturati.

Ritrovarsi un Cottarelli o un Monti ora, sarebbe drammatico...

SLAVA UKRAINII !

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Sabato 09 Marzo 2019 12:47

Gano, inutile che ci ironeggi intorno.  Quel corridoio lì serve il Nordafrica e il porto di Algesiras (dove arrivano principalmente le navi dal Sud america e dall'africa occidentale)

Proprio pochi giorni fa  il Sole:

È l’Algeria il nuovo modello per la crescita cinese in Africa

https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2019-02-15/e-l-algeria-nuovo-modello-la-crescita-cinese-africa-170832.shtml?uuid=ABYRvqUB

 

(che cavolo c'entra poi la condizione delle ferrovie marocchine?? stiamo parlando di TAV da Gibilterra verso li cuore dell'Europa!!)


 Last edited by: gianlini on Sabato 09 Marzo 2019 12:49, edited 2 times in total.