Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori) ¶
By: hobi50 on Martedì 26 Marzo 2019 10:44
De Grauwe è un economista mainstram che ho sempre letto con piacere.
L'articolo sulla competitività dell'Italia è di natura quasi sillogistica.
Quindi niente da eccepire sul merito.
Sull'impostazione che privilegia le esportazioni in un modello di sviluppo ,invece assolutamente si.
So che è difficile da assimilare ma un saldo di una bilancia commerciale ,positivo o negativo che sia , costituisce uno squililibrio.
Questo significa che il commercio globale va favorito ma ,alla fine, l'optimum è che i saldi in entrata od in uscita debbano essere in equilibrio.
Dopotutto Keynes ,quando si dedicò a questo argomento ,propose addirittura delle sanzioni ai paesi strutturalmente in attivo.
Anche a Maastricht il problema era noto ma si decise di non applicare sanzioni ( solo un caldo invito...)
Qualcuno un po somaro sta già pensando alla Germania ma erano i primi anni 90 : la Germania aveva assorbito la DDR e sarebbe stata il malato d'Europa per oltre un decennio fino alla riforma Hartz ( la famosa compressione del costo del lavoro ).
In conclusione non sono favorevole ad una ulteriore compressione dei salari per aumentare l'export e,DI CONSEGUENZA , i profitti degli esportatori.
Bisogna costruire una ripresa spinta dalla domanda interna.
Non è impossibile .
La Cina negli ultimi 10 anni è passata da un saldo commerciale del 10% sul Pil ,ad uno tra l'1% ed il 2% ....
Hobi