Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori) ¶
By: gianlini on Martedì 23 Aprile 2019 09:12
Ci sono più fattori concomitanti. Al solito Gano semplifica tutto con il "se paghi di più ne trovi a bizzeffe (di italiani)"
La popolazione è invecchiata e quindi c'è bisogno di molta più assistenza medica. E anche quelli che stanno bene, fanno decine di esami l'anno (ho scoperto che chi è disoccupato ha diritto all'esenzione; ho un amico, ovviamente napoletano, che fa finta di essere disoccupato, si fa un esame la settimana - tanto è gratis!)
Gli immigrati rappresentano ormai il 12 % della popolazione ma nessuno di essi fa il medico. Questo implica che ceteris paribus il numero di pazienti per medico sia aumentato.
Il numero di trentenni è la metà del numero dei sessantenni, quindi pochi medici giovani per molti pazienti anziani. Inoltre da una decina di anni c'è il numero chiuso per cui la frazione di giovani che diventa medico è inferiore a quella che si aveva 30 o 40 anni fa.
Il settore sanitario sarà uno di quelli in cui sarà inevitabile importare personale dall'estero. Ma noi facciamo fatica ad attrarre polacchi, russi e ungheresi come fanno in Germania, e ci beccheremo romeni e albanesi (quelli scadenti, che quelli bravi vanno in Svizzera, UK o Emirati)
Last edited by: gianlini on Martedì 23 Aprile 2019 09:18, edited 5 times in total.