W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Giovedì 07 Novembre 2019 10:34

saremmo il paese delle banane


Will,

il paradosso sta tutto qui, qualsiasi paese (anche il Senegal) puo' dire "noi non siamo il paese delle banane",

ma poi che succede? Che non hai piu' manco le banane!

Ciao ragazzi!

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Giovedì 07 Novembre 2019 10:24

l'Italia può essere solo innovazione

non può competere senza materie prime o su economie di scala con paesini tipo Cina e India

per sistemare ilva servono tra 8 e 9 miliardi e non si può concedere il diritto di uccidere ad una multinazionale, saremmo il paese delle banane

ha senso per noi spendere 8/9 miliardi per quel cesso (nessun privato lo farebbe, lo stato spende ... e già si spende troppo in cassa integrazione per troppe aziende morte) o è meglio investirli in altro ?

per me la risposta è scontata


 Last edited by: lmwillys1 on Giovedì 07 Novembre 2019 10:32, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Giovedì 07 Novembre 2019 09:58

Ilva perde 600/700 milioni /anno.

In questo ces di paese i salari, seppur rovinosamente falcidiati, son comunque alti rispetto all'economia

sottostante, e, il voler "vivere signorile" non e' piu' compatibile con l'ambiente.

I cinesi, pur di fare le terre rare, lavorano in contesti luridi addirittura radioattivi, e, anche in Italia negli

anni 50/60 avevi i contadini che spargevano disinfestanti nei campi senza alcuna protezione.

Adesso nei campi trovi solo negri, nel pubblico impego solo ultra50enni con salari a valore storico non

compatibili con l'economia, e poi hai la classe dei palloni gonfiati ancora in attivita' o, ancora peggio,

pensionati privati, ma soprattutto pubblici i quali, di fatto, "rubano" salari e pensioni vergognosamente alti.

Lo so che queste considerazioni fanno inorridire quelli che "dismettiamo, l'acciaio, le produzioni

inquinanti, quelle pericolose etc...." ma poi ti resta solo il corso di laurea in influencer e, nel giro di

pochi anni, il fallimento del paese o il ricambio della fauna con quella compatibile con l'economia.

E' il capitalismo bellezze (e il Comunismo non lo avete voluto), e mo' so' cazzzz!

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Giovedì 07 Novembre 2019 09:34

Ammettiamo pure che l'Ilva torni statale. Chi decide poi i livelli di occupazione? Chi decide la entità degli investimenti necessari?

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Giovedì 07 Novembre 2019 09:05

per l'acciaio non abbiamo miniere, le auto (ne facciamo pochissime) si possono fare senza acciaio, c'è chi fa compositi dai rifiuti, chi usa cellulosa, ecc. ecc. .... tutti prodotti molto ma molto ma molto meglio dell'acciaio ...

 

ilfattoquotidiano ricostruisce la situazione

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/06/ex-ilva-le-5-domande-chiave-per-capire-la-crisi-le-promesse-di-arcelormittal-nel-2018-lo-scudo-penale-il-mercato-dellacciaio-e-gli-operai/5550901/


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Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Giovedì 07 Novembre 2019 09:02

Al suo posto sarebbe sicuramente meglio costruire altre 3 o 4 acciaierie di medie dimensioni, lontane da centri abitati.  

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Giovedì 07 Novembre 2019 08:58

ma anche i 5.000 è una scusa, per l'ilva era stato pianificato un investimento iniziale di 1,2 miliardi ma la sistemazione definitiva anche e soprattutto da un punto di vista ambientale di quel mostro passa gli 8 miliardi ... nessuno al mondo con la situazione e le prospettive dell'acciaio butterebbe 8 miliardi in quel cesso, neanche lo stato deve farlo, è ora di finirla di buttare soldi nel cesso come facciamo da decenni con alitalia (che fece campare bene i miei)

il mostro lo chiudi, i bipendenti li impieghi una parte in bonifiche (e risparmi miliardi di spese sanitarie) e sistemazioni del territorio, una parte li trasformi in installatori fotovoltaici e tappezzi ogni centimetro pubblico di pannelli solari, una parte li fai assumere da nuove aziende offrendo incentivi generosi su quel territorio , ecc. ecc. .... non avremo acciaio (che comunque sarebbe fuori mercato ) ? concentriamo gli investimenti e gli incentivi su materiali innovativi


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Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Giovedì 07 Novembre 2019 08:46

In effetti mi domandavo cosa servissero diecimila operai in un'acciaieria moderna. Tremila operai a turno mi sembra una cifra enorme .

Ad occhio per ogni linea bastano e avanzano 100 operai a turno. Più altri 500 in tutto per le operazioni di logistica e movimentazione.

Ad esagerare altri 1000 per le attività amministrative e i servizi  generali 

Con 3000 addetti sei già  a posto 


 Last edited by: gianlini on Giovedì 07 Novembre 2019 08:58, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Giovedì 07 Novembre 2019 08:37

arcelormittal pretende 5.000 esuberi, da aggiungere l'indotto ...

io sono per radere al suolo quel mostro assassino

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Mercoledì 06 Novembre 2019 15:48

"Un giorno a Mirafiori coltiveremo fiori!" tuonava il povero Edoardo Agnelli (da buon laureato in Storia).

In effetti, non si e' arrivati a coltivare fiori, ma, al posto degli insediamenti industriali ha supermercati,

centri culturali, e teatri.

Rusultato? Il piemonte e' diventata la piu' lurida regione del nord.

 

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: muschio on Mercoledì 06 Novembre 2019 14:24

Morirete tutti Democristiani (eccetto Willis)! AHAHAHAH

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Mercoledì 06 Novembre 2019 14:17

'Ilva andrebbe nazionalizzata, risanata con soldi pubblici e poi rivenduta.'

 

assolutamente no

soldi buttati nel cesso

l'Italia deve puntare su innovazione, nuovi materiali, ricerca, su roba come acciaio essendo anche totalmente privi di materie prime non abbiamo la minima speranza, l'Italia deve essere sempre avanguardia tecnologica, i cervelli italiani primeggiano da sempre

 

Gianlini, la protezione non c'entra un tubo, il fatto indiscutibile è che anche resa non nociva quell'azienda è fuori mercato, arcelo lo sapeva da sempre visto che è indietro col cronoprogramma del risanamento, fose qualcuno aveva promesso a vanvera che pantalone-stato avrebbe sborsato miliardi a vita, nel caso fosse successo arcelor non poteva e non doveva credere a una fregnaccia del genere


 Last edited by: lmwillys1 on Mercoledì 06 Novembre 2019 14:21, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Mercoledì 06 Novembre 2019 14:13

Mi spiace Anti, ma non potevano non sapere.

Gli è saltata la protezione politica (il nome lo conosciamo) e cercano di svignarsela

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Tuco on Mercoledì 06 Novembre 2019 12:31

Severo ma giusto.

SLAVA UKRAINII !

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Mercoledì 06 Novembre 2019 12:00

Ilva andrebbe nazionalizzata, risanata con soldi pubblici e poi rivenduta.

Gli indiani l'avevano "comprata" solo per finta, e, quando si son resi conto del pantano in

cui si erano cacciati se la son data a gambe levate, e han fatto bene.

Chi vuoi che ci mette mano a quella roba li' in un paese in cui per costruire un bilocale

hai almeno il 30% di costi idioti quali "studio di impatto urbanistico", "oneri concessori",

"rilievi geologici", etc... etc... etc...

Insomma, siamo alle solite, una fauna non piu' compatibile con l'ambiente, se vuoi fare

un bilocale in Somalia mica ti chiedono i rilievi geologici? (rilievi de che?).

Ecco, in Cialtronia abbiamo un'economa "somala" e la crapa bacata piena di di stronzate,

insomma, una nobilta' decaduta che non ha preso coscienza di essere decaduta.

Ilva va salvata, costi quel che costi, vabbe' che ci sono milioni di imbecilli che vogliono

fare l'econonmia con la "cultura", ma, il declino di Cialtrnia e' proseguito di pari passo

col declino della Fiat. Ma vallo a raccontare a sgarbi, quello ti mostra il quadro idiota e

ti dice che quello e' la nostra "ricchezza" tra le folle vocianti che assaltano le pale

eoliche (dicono che deturpano il panorama).

Ciao ragazzi!