Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori) ¶
By: Morphy on Domenica 17 Novembre 2019 16:37
Io sono cremonese per cui lombardo.
Gianlini, io ho sempre detto che una pensione 1000 euro è corretta (ho sparato 1200 perchè lo riportavate nella discussione). Perchè mai un pensionato deve prendere 1200 quando è la paga normale per un operaio. 1000 euro sono più che sufficienti, ma dall'altra parte però devi far funzionare i servizi. Più che pensione legata ai contributi io penso ad un assegno che si da all'anziano che non lavora più, di conseguenza i contributi li consideri come tasse da buttare nel calderone. Non ci dev'essere un legame tra contributi e assegno di cittadinanza per anziani, altrimenti un ricco si ritrova con una pensione ricca, e non ha senso questo.
Siccome quando parli mi sembri un commercialista, ti dico che in questo modo indipendentemente che si abbia o non si abbia un risparmio sul totale delle pensioni versate, tu hai comunque fatto una redistribuzione e sicuramente vai a togliere dalla povertà assoluta un sacco di persone la cui tendenza è quella di andare a rovistare nei cassonetti per sbarcare il lunario. In questo malandato paese è la redistribuzione che dobbiamo perseguire, non l'aggiustamento dei costi. Ci mancano almeno 500 miliardi di PIL, ovvero almeno 250 mld di gettito, per cui cosa intendi fare? Siccome sono buoni tutti a fare i commercialisti e tagliare a destra e manca (è sufficiente prendere un Cottarelli qualunque), allora si deve necessariamente aumentare il PIL. E per aumentare il PIL devi necessariente diminuire la pressione fiscale, e non dello zerovirgola ma almeno del 20%. Dove vai a prender i soldi per il taglio delle tasse? Semplice licenzi una milionata di impiegati pubblici che non sono solo dei parassiti ma pure vanno a rompere i coglioni a chi fa un lavoro serio.
Adesso la tua bella Milano va bene e fa la superdonna facendo pure filosofia sul suo modo di fare gestione (cannibalizziamo tutti (ciarlava il sindaco)), non capendo che Milano rimane pur sempre una città isolata messa al centro di una nazione in ginocchio. Ma al primo strattone negativo della congiuntura mondiale, Milano va in ginocchio come tutto il resto d'Italia. Per cui ora puoi fare il commercialista tagliuzzando di qui e di la per galleggiare ancora un pò, ma se non ristrutturi la spesa degli 850 miliardi (cioè se non si redistribuisce) hai ben da ragliare, prima o poi ti ritrovi nella stessa situazione di dover tagliare e ritagliare all'infinito, sempre addosso ai poveri.
Occorrono le autonomie, via dai ladri di Roma...
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...