Sostenere che "1000 euro di pensione non bastano" e' come voler sfidare la legge di gravita',vale
a dire che non si vuol prendere coscienza che il paese e' fallito e va avanti per inerzia con i soldi
di mamma' e spennando quei disgraziati, sopratutto giovani, costretti a lavorare per 3 cocomeri e
un peperone.
Una spesa pensionistica non compatibile con le condizioni economiche implica una tassazione da
paesi ricchi, un paese in via di sottosviluppo e infestato da ladri non si puo' permettere una
pressione fiscale oltre il 25%.
Se si vanno a vedere le nazioni che crescono del 4/5% quali la Polonia, la Romania, la Bulgaria,
l'Ungheria han tutte una tassazione che e' la meta' della nostra.
Per come si stan mettendo le cose il problema delle pensioni si risolve solo tra 20 anni quando
saranno crepati quelli andati in pensione negli ultimi 20 anni.
I futuri pensionati avranno pensioni compatibili con l'economia, sempre che non saremo falliti del
tutto, cosa molto probabile.
L'importo medio di quelli che stanno andando in pensione dalla gestione separata e' di 228 eur/mese,
al momento si tratta di gente che ha fatto anche altro e quindi ha un'altra pensione, ma, a regime,
non sara' piu' cosi, si andra' in pensione a 70 anni con un coefficiente di trasformazione netto di 4.8.
Cosa significa? che ogni 100.000 euro versati pigli 4800 eur/anno non prima dei 70 anni.
E quando mai li versano 300.000 euro per i famigerati 1000/mese?
Insomma, si continua col dolce far niente, in attesa che arrivi la ripresa, ignorando che la ripresa
mondiale e' alle spalle e, seppure sia stat una delle piu' lunghe della storia del capitalismo, non ci ha
nemmeno sfiorato.
Infine, chi sperava in pittoreschi colpi di testa da parte di salvini, b&b, rinaldi etc... se ne faccia
una ragione, e' stato preso per il cul, e quelli, seduti sulla poltrona, adesso vanno dalla Merkel
ad elemosinare l'entrata nel PPE (e vogliono pure Draghi al quirinale).
Sic transit gloria mundi (dicevano i latini dopo una sciagura)