W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Peavey on Mercoledì 17 Giugno 2020 20:09

---al massimo rido--

 

:-)

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Mercoledì 17 Giugno 2020 20:06

non so come dirtelo willie..  quello che vuoi tu non avverra' mai..

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non ti preoccupare, di quello che vuoi, mica m'offendo, al massimo rido

:-)

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: muschio on Mercoledì 17 Giugno 2020 20:06

Willlis, forse non te ne rendi nemmeno conto ma, credimi, sei veramente controproducente per il proselitismo verso il M5S.


 Last edited by: muschio on Mercoledì 17 Giugno 2020 20:07, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Mercoledì 17 Giugno 2020 19:37

Uillie e' ottimista, io molto meno.

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purché sia chiaro che io sono ottimista per quello che voglio io .... che è esattamente l'opposto di quello che vuoi tu

:-)

 

 

inutile una replica alle consuete imbecillità di Morphy ... mi limito al fatto che i destri non sono andati questi incontri con le loro 'proposte' adducendo come motivazione che non era una sede istituzionale (e invece lo è, ma si sa, sono analfabeti), oggi Conte è andato alla Camera e la lega esce dall'aula ...


 Last edited by: lmwillys1 on Mercoledì 17 Giugno 2020 19:41, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Peavey on Mercoledì 17 Giugno 2020 19:33

il "capitani coraggiosi"  e' ironico...

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Morphy on Mercoledì 17 Giugno 2020 19:26

"Capitani coraggiosi che stanno rastrellando risosrse per operare un cambiamento che fara' storia."

 

Ma va, sei un capitano coraggioso fino a quando ti va bene, poi diventi un coglione come tutti gli altri. Sottovalutate troppo il fattore culo...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Morphy on Mercoledì 17 Giugno 2020 19:01

Gianlini, tutti i grandi cambiamenti nascono dal basso.

 

Su questo forum, che è frequentato in gran parte da gente che più o meno è nata con il futuro assicurato dal papi, si commette spesso un errore fondamentale che è quello di sottovalutare le potenzialità degli "animal spirits". Si crede che gli esperti (economisti, task-force, Stati Generali...), consapevolmente con le loro idee e azioni, possano generare benessere economico indicando i settori in cui investire e settori in cui disinvestire. Insomma avere la facoltà di indovinare il futuro.

 

Quando poi a fare queste scelte sono persone che non hanno mai lavorato un giorno nella loro vita, allora i dubbi sulle loro capacità diventano certezze. Qualsiasi imprenditore che ha iniziato 20enne ed ora ha 50anni sa bene qual'è stato il suo percorso. Io stesso mi ricordo di quando a 20anni ero un coglione completo. Mi ricordo quanti anni sono passati, di errore in errore, prima di accumulare un'esperienza tale che ti qualificasse solidamente sul mercato. Occorrono almeno 20anni di pratica sui mercati per riconoscere (a pelle) se un investimento è o non è un affare. E anche dopo 30anni di esperienza gli investimenti (in prodotti) che vanno storti sono di più di quelli che hanno successo.

 

Ora la mia domanda è, come può un Conte, un Bibitaro, un Bonafede, un Gualtieri dirigere la macchina statale con lo scopo dichiarato di rilanciare l'economia. Infatti abbiamo una Azzolina che mette i caschi da saldatore ai bambini e una Raggi che compra i monopattini e un Conte che spende un miliardo in piante. E sono talmente consapevoli di non avere nessuna capacità di governo che infatti si avvalgono dei suggerimenti di migliaia di esperti (si fa per dire) esterni. Questa gente ci porterà sicuramente al fallimento più nero.

 

Ma torniamo alla questione delle microimprese. Ma come si può impunemente dichiarare che le microimprese sono obsolete rispetto ai colossi multinazionali, quando hai che le prime pagano tasse per il 60% e devono smaltire un burocrazia che è sproporzionata rispetto alle loro possibilità mentre i secondi invece lavorano praticamente esentasse. Il problema delle microimprese è che non trovando terreno fertile per prosperare (anzi lo trovano ostile), sono cosiderate inefficienti, superate, inutili e dannose. Dobbiamo operare per sollevare le micromprese dalla burocrazia, dobbiamo portargli la pressione fiscale al pari delle multinazionali 3%. In questo modo io sono convinto che con l'aiuto di tecnologie "smart" potranno competere con i colossi e batterli. Tutti i grandi cambiamenti nascono dal basso.

 

Invece no, hai un governo di idioti che non sa nemmeno dove sta di casa. Avessero almeno il coraggio di ridisegnare la spesa pubblica per farla diventare meno scandalosa...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: XTOL on Mercoledì 17 Giugno 2020 17:39

l'impresa ha una FUNZIONE SOCIALE

 

la funzione sociale ce l'ha la sua mamma, che ha dovuto crescere un deficiente così.

lo stato invece avrebbe la funzione di facilitare le imprese, ma lo squallido individuo che adori guida lo stato più anti-impresa del mondo.

non a caso, sta diventando un deserto economico, popolato solo di parassiti 


 Last edited by: XTOL on Mercoledì 17 Giugno 2020 17:41, edited 3 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Mercoledì 17 Giugno 2020 17:32

gia che lo XTOLT ripetitivo ce lo ripropone ... metto l'intervento introduttivo odierno di Conte (di gran lunga il miglior presidente del consiglio della nostra storia) nel confronto con confindustria ecc. ecc. 

 
 

 

 

dopo 18 minuti comincia a parlare del progetto di rilancio con i 187 progetti dettagliati (sempre di bozza e non di progetto definitivo ovviamente si tratta altrimenti non si faceva nessun confronto con tutti) dinanzi al naso di quello STRONZO INCAPACE di bonomi presidente di confindustria che diceva a destra manca e coglioni vari che il governo non aveva alcun progetto .... li invita a muovere il culo e apportare suggerimenti critiche e alternative CONCEPIBILI perché bisogna fare IMMEDIATAMENTE il progetto definitivo da portare in Europa per farci dare subito i soldi ... perfetto dopo 28 minuti il ricordo che l'impresa ha una FUNZIONE SOCIALE e NON DEVE ESSERE SOLO SOLDI IN QUALSIASI MODO

 

la rivoluzione del M5S dopo DECENNI di teste di cazzo incapaci totalmente e oltretutto pure ladri di merda è in pieno corso


 Last edited by: lmwillys1 on Mercoledì 17 Giugno 2020 17:35, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Mercoledì 17 Giugno 2020 17:21

Ecco, Gianlini, il piu' grande analista di tendenze moderne, lo aveva percepito in tempi non sospetti.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Mercoledì 17 Giugno 2020 16:46

Morphy, uno scrive "imprese" e immagina chissà quali strutture complesse. Invece lo studio che citi afferma

 

Sono quasi 270 mila le imprese del commercio e dei servizi che rischiano la chiusura definitiva se le condizioni economiche non dovessero migliorare rapidamente, con una riapertura piena ad ottobre. ...............

Su un totale di oltre 2,7 milioni di imprese del commercio al dettaglio non alimentare, dell'ingrosso e dei servizi – prosegue la nota – quasi il 10% è, dunque, soggetto ad una potenziale chiusura definitiva. I settori più colpiti sarebbero gli ambulanti, i negozi di abbigliamento, gli alberghi, i bar e i ristoranti e le imprese legate alle attività di intrattenimento e alla cura della persona. Mentre, in assoluto, le perdite più consistenti si registrerebbero tra le professioni (-49 mila attività) e la ristorazione (-45 mila imprese). Per quanto riguarda la dimensione aziendale, il segmento più colpito sarebbe quello delle micro imprese – con 1 solo addetto e senza dipendenti – per le quali basterebbe solo una riduzione del 10% dei ricavi per determinarne la cessazione dell’attività.

 

Secondo te è davvero così strategico impedire che tali micro imprese non falliscano? (dove ci fosse ancora mercato verrebbero ovviamente sostituite da altre analoghe o o lo spazio occupato da soggetti più solidi)?

 

 


 Last edited by: gianlini on Mercoledì 17 Giugno 2020 16:53, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: XTOL on Mercoledì 17 Giugno 2020 16:07

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Morphy on Mercoledì 17 Giugno 2020 16:01

Confcommercio dice che ha settembre ci saranno 270.000 imprese che chiuderanno per fallimento. Il governo (si fa per dire) promette che a settembre presenteranno un piano

 

Senza commenti...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Mercoledì 17 Giugno 2020 15:18

'Con questi signori ci vedremo in tribunale.'

Marco pregusta e sghignazza ... è sempre un piacere spillare denaro a dei fessi .... :-)

 

 

"Oggi le coliche"

Editoriale di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano 17 Giugno 2020

Fermo restando che certe cartacce buone per avvolgere il pesce, comunemente definite “quotidiani”, sono un po’ meno attendibili di Tiramolla, fa sempre un certo effetto constatare come chiunque sia libero di diffondere fake news a profusione nella beata indifferenza del cosiddetto Ordine dei giornalisti. L’altra sera, in una rassegna stampa, ho visto campeggiare su due cosiddette testate nazionali il mio nome cubitale con gigantografia, manco avessi sterminato un esercito. Ma ho dovuto attendere l’indomani per scoprire che avessi fatto di tanto grave per meritarmi cotanto rilievo: si trattava nientemeno che del finanziamento bancario di 2,5 milioni chiesto dalla nostra società Seif a Unicredit e ottenuto perché, con questi chiari di luna, c’è il rischio che chi ci deve dei soldi (distributori, edicole, concessionarie e investitori pubblicitari ecc.) ritardi i pagamenti e interrompa i flussi di cassa, fondamentali per un giornale che vive delle copie vendute. Un prestito puramente precauzionale per investimenti in immobilizzazioni, cui speriamo di non dover mai attingere, visto che le nostre vendite sono in aumento. Un prestito che la legge 662 del ’96 (24 anni fa, 13 anni prima che nascessimo) ha stabilito fosse garantito dal Medio Credito Centrale, se destinato a investimenti. Sapete come ha titolato Libero, giornale di proprietà degli Angelucci che tutti noi paghiamo da 20 anni a botte di decine di milioni? “Sia benvenuto Travaglio tra gli assistiti di Stato. Pecunia non olet”. Firmato: Renato Farina che, non contento di prendere lo stipendio da noi, si faceva pure pagare il dopolavoro come “agente Betulla” nel Sismi di Pollari&Pompa. E non osiamo immaginare quali informazioni passasse, visto che non distingue un elefante da un paracarro: infatti s’è inventato un “aiuto di Stato” al Fatto, che si sarebbe “infilato fra i bisognosi strozzati dal Covid-19”, “ha approfittato del decreto sul Covid” e ora “infila la mano nelle tasche di Pantalone”. Per non essere da meno, quell’altra parodia di giornale visibile solo in tv, il Riformista dell’imputato Romeo e dell’impunito Sansonetti, ha titolato a tutta prima: “Regime: dal governo 2,5 milioni al ‘Fatto’ di Travaglio”. E giù scemenze e falsità sul finanziamento “garantito dal governo Conte… utilizzando uno degli ultimi decreti del governo, quelli che hanno come scopo il salvataggio delle nostre imprese colpite dal virus” perché “il Fatto, probabilmente potendo contare su una certa simpatia a Palazzo Chigi, è riuscito a intrufolarsi e a mettere in tasca i soldi”, dopo la nota “conquista della presidenza dell’Eni” e sempre in attesa di invadere la Polonia. Intanto, sul web, altri noti peracottari come Nicola Porro, Littorio Feltri, Giuseppe Sottile e la fidanzata di un nostro ex passato a De Benedetti, nonché Lucia Annunziata su Rai3, il Giornale e il solito Dagospia, ripetevano la fake news confondendo una legge del ’96 col recente dl Liquidità e un normale finanziamento bancario (ricevuto in 24 anni da chissà quante centinaia di migliaia di aziende) con un aiuto di Stato, anzi del governo Conte: chi sproloquiando contro le nostre campagne su Radio Radicale (che non chiede prestiti alle banche: vive di soldi pubblici), chi azzardando paragoni con Fca (che, diversamente da noi, ha sede all’estero ma prende prestiti garantiti dallo Stato italiano, essa sì per il decreto Conte, dopo aver poppato fiumi di miliardi dalla pubblica mammella). Così la panzana ha fatto il giro delle fogne del web e l’unico quotidiano che non ha mai preso un euro dallo Stato è diventato un giornale finanziato dallo Stato. Anzi da Conte. Con questi signori ci vedremo in tribunale. Ma è stupefacente come neppure le precisazioni della nostra Ad Cinzia Monteverdi abbiano sortito rettifiche. Buon segno, comunque: i nostri record di crescita devono avere provocato coliche renali a parecchia gente. A proposito di fake news. Si spera che una seria indagine accerti se il dossier pubblicato dal giornale della destra spagnola Abc sulla valigetta con 3,5 milioni di euro recapitata dal venezuelano Maduro a Casaleggio sr. nel 2010, otto mesi dopo la nascita dei 5 Stelle, sia autentico o – come fanno supporre alcuni errori marchiani – una patacca. Ma è interessante l’uso che ne han fatto i giornaloni e i loro siti (quelli sempre a caccia di fake news altrui). Tutti uniti su questa linea: forse il documento è falso, ma le simpatie del M5S per Caracas sono vere, dunque lo scandalo c’è comunque. Ora, è un po’ di tempo che il Venezuela elegge i suoi presidenti – prima il discutibile Chávez, poi il pessimo Maduro – senza chiedere il permesso agli Usa e ai loro leccapiedi sparsi per il mondo. Così due anni fa gli americani, non contenti dell’embargo che affama il Paese, patrocinarono il golpe del presidente dell’Assemblea nazionale Guaidó, poi fallito nel ridicolo. E tutti s’affrettarono a riconoscere il golpista contro il presidente legittimo, tranne il governo Conte (rimasto neutrale, grazie al M5S, ma sollecitando libere elezioni sotto controllo internazionale), quelli di Grecia, Bulgaria, Romania, Slovacchia, Irlanda, il Vaticano e, all’Europarlamento, M5S, sinistra Gue e Verdi. Nell’Italia alla rovescia dei nemici delle fake news che sparano fake news, mancava la comica (anzi la colica) finale: i tifosi del golpista che danno lezioni di democrazia a chi chiede libere elezioni.

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: hobi50 on Mercoledì 17 Giugno 2020 15:10

Una persona di buon senso dovrebbe augurarsi che i Magistrati si diano da fare per l'affair Fontana visto che è di soli due mesi fa,che concerne un Ente dello stato ( la Regione ),un appalto / non appalto  che è notoriamente lo sport nazionale , ...e,dopo,si dedichino all'affair Casaleggio ,che è di dieci anni fa e, riguarda ,un personaggio ,tale Gianroberto Caseggio, che allora non era niente di più di un imprenditore ,forse corrotto anche lui.

Comunque mi sembra strano che la magistratura non si butti a pesce sulla porcheria Fontana ...

Arriveranno ...arriveranno.

 

 

Hobi