W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

 

  By: bearthatad on Sabato 27 Agosto 2011 00:07

OTM: VERI PARASSITI, userebbero l'extra gettito per altra spesa pubblica improduttiva, per favorire le cosche e le consorterie legate al gruppo che si trova al potere. non è una mia opinione, è quello che succede da anni in questo paese con la tassazione scandinava e i servizi dell'africa nera. ------------------ Ma come è difficile far capire a troppi italiani cerebrolenti che il vero problema è questo. Ogni tanto vedo che c'è qualcuno che ne è consapevole, ma far accettare in giro questo concetto è come combattere contro i mulini a vento. Probabilmente perché un po' tutti hanno qualche parente che gode di qualche pensione, indennità, privilegio, o che fa qualche finto lavoro imboscato ma ben retribuito, o che acchiappa una cassa integrazione e intanto lavora in nero... per cui in realtà A NESSUNO INTERESSA UNA SOCIETà DOVE TUTTI SONO ONESTI, ma solo una società dove da qualche parte ci sia qualcuno da spolpare maggiormente, per continuare a alimentare il proprio privilegio.

 

  By: SpiderMars on Venerdì 26 Agosto 2011 23:51

Aspetta e spera...! perchè forse con il referendum e la legge elettorale si aboliscono i Politicanti...? ma per favore...! quando c' erano le preferenze in Lista i Ladroni ce li metteva Defil i candidati ? oppure il Signor DiPietro, come gli altri che critica a parole non prende la doppia la tripla pensione per lui figli e amanti a seguito? e Scilipoti in lista dell' IDV chi ce la messo...? bisogna fare lo sciopero delle Urne altro che referendum abbiamo visto tutti i Referendum la fine che hanno fatto...! beato te Defil che ci credi...!

 

  By: defilstrok on Venerdì 26 Agosto 2011 23:27

Cominciate allora a mettere la vostra firma al referendum indetto dall'IdV per riformare il sistema elettorale. Occorrono 500.000 firme per il 30 settembre. Correte e fate proseliti! (Se non sapete dove andare a firmare mandate una mail ad info@italiadeivalori.it)

 

  By: lutrom on Venerdì 26 Agosto 2011 23:10

Hai centrato il problema, Esteban! Il problema che fai notare, purtroppo, in Italia è diffuso a tutti i livelli (in molti contesti).

 

  By: Esteban. on Venerdì 26 Agosto 2011 20:57

Tutto questo è possibile perchè chi governa non ci rimette di tasca propria .. Sarebbe da far pagare a cuffaro la pensione di questo tizio .. ed invece quì in Italia nessuno mai risponde, non vanno in galera ma hanno pure l'immunità vedi Berlusconi ... Come fanno a non approfittare e farsi gli affari propri ? E' dalle basi che và curato questo paese ... altre leggi su leggi aumentano solo i costi mantenendo gli sprechi. E la lega, il celebroleso, non vuole toccare quelle pensioni ? A calci in *** pure BOSSI !!!!

 

  By: Alexan on Venerdì 26 Agosto 2011 20:41

Dare del "maledetto ladro" a uno così è ancora troppo poco. Non auguro del male a nessuno, ma se schiattasse domani mattina sarebbe una manna dal cielo...

 

  By: OTM on Venerdì 26 Agosto 2011 20:30

questo va bene invece?? http://blog.libero.it/GARANCE/10549772.html certo, meglio concentrarsi sulla micro evasione, quella dell'idraulico o dell'imbianchino. ma davvero c'è qualuno convinto che se babbo statale estorcesse ancora più denaro ai propri sudditi la conseguenza sarebbe quella di poter abbassare le tasse(o ridurre il debito) per coloro che sono i più tartassati ( i dipendenti del settore privato)?? se c'è qualcuno che ancora crede a questa favoletta, a questo mantra che ogni parassita politico ripete come un disco rotto da sempre, sarebbe opportuno si facesse vedere da uno molto bravo i VERI PARASSITI, userebbero l'extra gettito per altra spesa pubblica improduttiva, per favorire le cosche e le consorterie legate al gruppo che si trova al potere. non è una mia opinione, è quello che succede da anni in questo paese con la tassazione scandinava e i servizi dell'africa nera. è proprio vero: "to have open eyes does not necessarily mean to see".

 

  By: manx on Giovedì 25 Agosto 2011 11:36

Ci sono titoli allarmistici che ogni famiglia dovrà pagare mille euro per la manovra , ma siamo indebitati di 30mila euro a testa , una famiglia di tre persone sono 90 mila euro . Ognuno pensa che sia indebitato solo l'altro . Di sostenibile e strutturale ci sono solo i tagli alla spesa pubblica : lo Stato ha ampi margini in ogni settore , i comuni e le regioni piangono sempre miseria , fanno finta di essere il tramite dei bisogni dei cittadini ma sono i più spreconi inetti e ladri di tutti. Solo la voce -acquisti di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni – è di 140 miliardi , e la voce -fondi perduti- è di 40 miliardi ( si sono perduti nelle loro tasche ). Tuttavia come una tantum , se venisse davvero ridotto il pubblico, ci starebbe anche una patrimoniale , tanto per sfrondare il valore assoluto del debito e “mimetizzarsi” con tutti gli altri paesi . Tassare i redditi in un paese ad elevata evasione finisce che davvero pagano i soliti . Quindi dato che chi evade un pochino solo , per campare , non ha gran patrimoni , mentre chi evade molto il patrimonio ce l'ha , tanto vale tassare la ricchezza e non il reddito dichiarato . Una patrimoniale progressiva , per esempio: 1% fino a 200 mila euro ( chi ha 20 mila paga 200 euro , chi ha 200 mila paga 2000 euro) 1,5% fino a 800 mila ( chi ha 250 mila paga 3750 , chi ha 800mila paga 12 mila ) 2% fino a 5milioni ( chi ha 5 milioni paga 100mila) 2,5% oltre 5 milioni ( chi ha 100 milioni paga 2,5 milioni) pagare 2,5 milioni è tanto ma se ne hai 100 ce la fai , te ne rimangono 97,5 Tanto se le cose buttano male , fra valori delle case, azioni, TdS, svalutazione , recessione, inflazione , alla fine ognuno pagherà di più della patrimoniale. Se si parte da debito/pil 98% associato a reale riduzione della spesa prospettica , arrivare pian piano al 70% non è difficile. Il fatto è che le spese statali non le taglieranno mai : se tagli qua si lamentano questi , se tagli là i comuni insorgono , se tagli là le regioni manifestano , se lo fai dall'altra parte insorgono i sindacati o sennò quelli in canottiera , con gran felicità dei politici di ogni colore , che hanno la scusa per avere comunque sempre le mani in pasta sul 52% del pil

 

  By: gianlini on Giovedì 25 Agosto 2011 10:12

a scanso di equivoci aggiungo che non rientro nella fascia dei redditi colpiti dall'eventuale addizionale, quindi non parlo "in conflitto di interessi"

 

  By: cicala on Giovedì 25 Agosto 2011 10:09

Buongiorno. Anni fa,eravamo ancora in lire,un notissimo giornalista "il giornalista",cosi dicevano e ancora dicono oggi,ora scomparso, in una intervista si lamentava perchè lo stato gli portava via la metà del suo miliardo e passa di reddito annuale per avere poi una "misera" pensione. Senza entrare in merito alle cifre, sulle quali si può anche discutere, due osservazioni: Personalmente certe affermazioni spero di non farle se non altro per non fare torto alle mie capacità (poche) di saper investire due-trecento milioni(lire)per la mia vecchiaia. Se questi sono stati e sono i "maestri del pensiero",per dirla come mangio, capisco perchè adesso "sembra"abbiamo qualche probblemino. Per racimolare la cifra sopra grosso modo mi ci vogliono 25 (venticinque) anni, beninteso a "pane e acqua". Non sommergetemi di improperi adesso ma le rendite finanziarie andrebbero tassate anche loro in modo progressivo,

 

  By: gianlini on Giovedì 25 Agosto 2011 10:06

Tuco, non stiamo parlando della proporzinoalità delle imposte, ma del 5 o 10 % in più che è previsto dalla manovra per i redditi più alti e dato che riguarda una sparuta minoranza di italiani (sono solo 400 mila quelli che dichiarano quel reddito lì) mentre al buco dello stato abbiamo contribuito più o meno tutti (prendi ad es. la sorella di Oscar che scopriamo essere in pensione dalla bella età di 39 anni) io la trovo profondamente iniqua mi lascia inoltre del tutto perplesso quanto agli effetti; a senso mi sembra impossibile che recuperi abbastanza soldi da far quadrare i conti

 

  By: Tuco on Giovedì 25 Agosto 2011 09:59

Gianlini, la ricchezza è un'entità a soglia. Ovvero oltre una certa quantità non da piu' grandi benefici al suo possessore ma anzi, può provocargli problemi. Dal mio punto di vista è giusto che chi ha superato questa soglia di ricchezza paghi piu' tasse in proporzione, rispetto a chi questa soglia non la ha raggiunta e non la raggiungerà mai. Mi pare una questione di semplice buonsenso.

SLAVA UKRAINII !

 

  By: gianlini on Giovedì 25 Agosto 2011 09:49

io che forse appartengo alla borghesia ma non credo di essere particolarmente "illuminato" quest'idea l'avevo espressa su questo forum già tempo fa "L’Ici rappresenta, infatti, una tassa necessaria ai Comuni per svolgere servizi fondamentali ai Cittadini, pienamente coerente con l’indirizzo “federalista” e particolarmente efficace nella riscossione poiché legata alle “cose”. Perché abolirla?" poi, che a pagare la manovra siano solo quei 400 mila italiani che dichiarano di guadagnare più di 90 mila euro mi sembra estremamente iniquo; non capisco, Zibordi, perchè pensarlo sia tanto scandaloso! strano però che qualcuno se ne preoccupi; anche dal punto di vista elettorale si tratta di scontentare un pugno di elettori

 

  By: GZ on Giovedì 25 Agosto 2011 05:15

la borghesia illuminata sulla manovra: togliamo la supertassa sopra i 90 mila visto che la pagheremmo noi .....mettiamo invece di nuovo l'ICI e aumentiamo l'IVA... e reprimiamo la "micro-evasione" fiscale, quella degli idraulici, di chi da ripetizioni, degli imbianchini.... Possibile che non ci sia un generale o anche colonnello dei carabinieri, anche in pensione, che prenda il potere e decida lui (poi fa un referendum per conferma...) tipo DeGaulle ? -------------------------- Lettera aperta a Governo e Parlamento sulla manovra Settantacinque manager, industriali e professionisti, tra cui alcuni soci de Linkiesta, scrivono una lettera aperta a Governo e Parlamento. Lettera aperta che potete firmare anche voi nei commenti e che vi invitiamo a diffondere su Facebook e Twitter. 24 agosto 2011 - 17:30 La manovra in discussione in questi giorni è un provvedimento segnato da un forte carattere di iniquità e da un potenziale recessivo, e appare del tutto insufficiente ad avviare a soluzione i problemi strutturali del Paese. In Italia si tassa troppo il lavoro e poco la rendita, in tutte le sue forme. Per tornare a crescere bisogna invertire completamente questa tendenza che è illiberale e va contro chi produce ricchezza. Molte proposte sarebbero da fare, specie sull’abbassamento dei costi dello Stato e sulla necessità di accelerare la realizzazione delle infrastrutture che possano favorire lo sviluppo economico del Paese (pensiamo solo, come esempio, al tema della banda larga e del wi-fi), ma riteniamo che in questo momento poche modifiche chiare si impongano da subito e senza indugi a questa manovra sul lato delle entrate fiscali. La manovra presenta senz’altro alcuni spunti positivi, a partire dalla tassazione al 20% delle rendite e dai provvedimenti per una maggiore flessibilità del lavoro che possono rivelarsi utili alla crescita e a una maggiore equità, purché accompagnati da adeguate rimodulazioni del welfare che supportino in particolare le generazioni più giovani. Riteniamo, invece, sbagliato e ingiusto il «contributo di solidarietà» (leggasi un aumento della tassazione) che deve essere tolto dalla manovra senza indugi, perché grava su una fascia di persone che già pagano molto, non solo nel confronto con altri Paesi industrializzati, ma anche rispetto alla qualità dei servizi, delle prestazioni e agli investimenti effettuati dallo Stato. Qualora le forze più responsabili non riescano in Parlamento a modificare questo ulteriore innalzamento della tassazione sul lavoro, invitiamo deputati e senatori a prendere quantomeno in esame l’esperienza inglese, inserendo per i redditi alti (per esempio, in Italia, con imponibile oltre i 300.000 euro annui) la possibilità di annullare gli aggravi di imposta previsti dalla manovra a fronte di investimenti nella creazione di nuove società o in fondi che investono nella creazione di nuove società (il cosiddetto venture capital). Bisogna tornare a mettere al centro dell’azione l’impresa e la crescita delle imprese e non la rendita. Riteniamo, inoltre, che si debbano prendere in considerazione i seguenti punti per offrire davvero un segnale significativo di serietà fiscale, tanto ai cittadini quanto ai mercati: Intensificazione della lotta all’evasione fiscale “micro”, che in termini aggregati rappresenta un fenomeno particolarmente esteso, attraverso il ripristino delle misure sulla tracciabilità degli assegni, un’ulteriore riduzione a mille euro delle transazioni in contante e l’introduzione dell’obbligo della moneta elettronica per le transazioni superiori a 300 euro, utilizzando eventualmente Poste Italiane e/o Banco Posta per dotare gratuitamente le persone più anziane e/o deboli di carte elettroniche di pagamento. Innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni per tutti, uomini e donne, essendo questo uno dei pochi provvedimenti di risanamento strutturale della finanza pubblica. Reintroduzione dell’Ici, con una forte deduzione sulle prime case non di pregio. L’Ici rappresenta, infatti, una tassa necessaria ai Comuni per svolgere servizi fondamentali ai Cittadini, pienamente coerente con l’indirizzo “federalista” e particolarmente efficace nella riscossione poiché legata alle “cose”. Perché abolirla? Innalzamento dell’Iva di un punto percentuale, vincolando il gettito aggiuntivo all’abbattimento del debito pubblico. In Germania questa misura è già stata adottata senza alcuna conseguenza sull’inflazione né sui consumi. Se siete d’accordo con questa lettera lasciate la Vostra firma per adesione e la Vostra mail nei commenti (Sarete ricontattati via mail prima dell’approvazione del commento). Distinti saluti. I firmatari Carlo Accornero, Giorgio Ambrogioni, Livia Amidani Aliberti, Anna Maria Artoni, Luciano Balbo, Alessandro Balp, Sylvia Bartyan, Orlando Barucci, Riccardo Battaglia, Piero Bendoni, Paolo Bertolino, Cosimo Bisiach, Fausto Boni, Giovanni Bovio, Salvatore Bragantini, Cesare Buzzi-Ferraris, Pia Maria Calabresi, Davide Canavesio, Amedeo Carassai, Cosimo Cardone, Valentina Carella, Gabrio Casati (nome collettivo degli autori del libro Luigini contro Contadini – il lato oscuro della Questione Settentrionale), Mario D’Urso, Rodolfo De Benedetti, Marco Farina, Pietro Fioruzzi, Fulvio Fornaro, Alessandro Fracassi, Andrea Francesconi, Marcello Giustiniani, Alessia Glaviano, Roberta Guaineri, Andrea Guerra, Federico Lalatta Costerbosa, Stefano Landi, Maurizio Lauri, Giovanni Lombardi, Maura Magioncalda, Massimo Malvestio, Francesco Manna, Riccardo Martinelli, Lorenzo Mauri, Maurizio Mauri, Vincenzo Melluso, Oronzo Gaetano Milone, Luca Moroni, Pietro Musolesi, Alberto Musy, Alberto Nanni, Gabriella Pagliani, Auro Palomba, Alessandro Pasquarelli, Chiara Passalenti, Francesco Perilli, Marco Pescarmona, Bruno Prevedello, Ugo Runci, Marco Samaja, Ottaviano Sanseverino, Giuseppe Scassellati, Corrado Sciolla, Alfredo Scotti, Massimiliano Sforzini, Jacopo Silva, Daniele Sottile, Maria Cristina Storchi, Filippo Szego, Andrea Tavecchio, Chicco Testa, Alberto Toffoletto, Pier Giuseppe Torrani, Stefano Venier, Guido Roberto Vitale, Nicola Vitale, Cristiana Vanda Zavoianu Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/lettera-aperta#ixzz1W0EorIpY

 

  By: Guallag on Venerdì 11 Marzo 2011 00:27

http://www.youtube.com/watch?v=M8SkNTgaUIA&feature=related