la kroll ha beccato il nero di d'alema e colaninno in brasile. - gz
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By: quarterback on Mercoledì 06 Giugno 2007 14:33
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Telecom Communications
dagospia di oggi :
come volevasi dimostrare .( rileggere i vecchi post) . la kroll ha beccato il nero di d'alema e colaninno in brasile. perchè in brasile? perchè la torta più grossa la fecero li comprando il portale di globo.com che non valeva nulla per una cifra stratosferica .
ma non ci voleva la kroll.. finiti i soldi dalla ex urss "i compagni che non sbagliano un colpo" si sono buttati in borsa. solo una magistratura omertosa e connivente ha potuto fare finta di non vedere una rete di finanziamento occulto enorme ,con imprenditori e banchieri prestanome a livello nazionale e internazionale.
poi si svegliano un mattino perchè gli hanno fatto sparire il comandante generale della gdf. se leggi repubblica sembra che Speciale sia il puparo della nuova p2 .Si ma i 50 mln a montecarlo di Consorte c' erano .Come c' è il resto del malloppo in brasile . di questo bonini e davanzo non scrivono .Speciale ha fatto per la prima volta il suo mestiere in un paese dove la legge si applicava soltanto al nemico. se le perquisizioni che hanno fatto alla fininvest le avessero fatte alle centinaia di cooperative marce con i loro fallimenti pilotati la storia di questo paese sarebbe diversa.
Interpellanza di taradash in parlamento
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, per sapere - premesso che:
il 14 luglio 2000 si è conclusa la transazione per l'acquisizione da parte di Brazil Telecom, - di cui, attraverso la società Solpart, la Telecom Italia è azionista di minoranza insieme alla società Opportunity che ne detiene la maggioranza, - del controllo della Crt una società brasiliana del gruppo spagnolo Telefonica per 800 milioni di dollari;
il 12 ottobre 2000, il presidente della Brazil Telecom, Henrique Neves, con una lettera al Presidente del consiglio di amministrazione della società brasiliana, Luìs Octàvio da Motta Verga, ha ufficialmente comunicato la decisione di avviare un'azione giudiziale contro la Telecom Italia per chiedere il risarcimento di 200 milioni di dollari in relazione alla vicenda che ha portato all'acquisizione da parte della Brazil Telecom del 32 per cento delle azioni della Crt;
nella lettera del presidente di Brazil Telecom, si afferma che i soci hanno pagato un prezzo superiore al valore effettivo per il controllo della Crt pari a circa 150-200 milioni di dollari e si imputa la responsabilità di tale esborso eccessivo ad uno dei soci della compagnia telefonica, specificando che «durante le negoziazioni, l'amministrazione della società (Brazil Telecom) è stata limitata nella discussione sul prezzo di acquisto a causa di un previo accordo firmato da uno dei soci della Solpart che accettò di pagare 850 milioni di dollari, a fronte, inoltre, di una minore quantità di garanzie»;
il 31 gennaio 2000, il consiglio di amministrazione della Brazil Telecom aveva deliberato di fissare come tetto massimo per l'acquisizione del controllo della
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Crt la cifra di 600-750 milioni di dollari e di formalizzare alla società spagnola un'offerta iniziale 730 milioni di dollari;
a seguito del rifiuto di tale cifra da parte di Telefonica, nonostante fosse stata costituita una commissione incaricata di svolgere le trattative, composta dai rappresentanti delle due società, Brazil Telecom e Telefonica, appunto, al fine di raggiungere un accordo, nel mese di febbraio 2000, quando ancora le trattative erano in corso, la Telecom Italia informò la società Opportunity della conclusione del negoziato per la cifra di 850 milioni di dollari;
la Telecom Italia non aveva mai informato né la Brazil Telecom, né il socio Opportunity dell'autonomo svolgimento di trattative separate e non era mai stata investita dal consiglio di amministrazione della prima del compito di negoziare alcun prezzo, né tantomeno di raggiungere accordi per una cifra ben al di sopra di quella massima fissata dal consiglio di amministrazione;
in un memorandum trasmesso da Opportunity al Ministro per le comunicazioni brasiliano, si legge che «l'accordo concluso da Telecom Italia con Telefonica era completamente a favore del venditore, lasciando Brazil Telecom completamente priva di garanzie. Una situazione assolutamente unica in una transazione di questo genere». Nel memorandum si precisa altresì che «Opportunity non era contraria ad un innalzamento del prezzo ma voleva che tale prezzo finale riflettesse una transazione equa per Brazil Telecom, pertanto concordò di innalzare il tetto massimo fino alla cifra di 850 milioni di dollari al fine di garantire maggiore margini di flessibilità alla commissione incaricata di svolgere le trattative»;
Opportunity denuncia in tale documento che «durante tutto il periodo delle trattative era chiaro che Telecom Italia non agisse per garantire al meglio gli interessi di Brazil Telecom e dei suoi azionisti; infatti, mantenne per tutto il tempo una posizione inflessibile, difendendo il prezzo di 850 milioni di dollari»;
il maggior esborso di danaro determinato dal comportamento tenuto da Telecom Italia nel corso delle trattative, incidendo negativamente sugli interessi degli azionisti, tra i quali anche il Ministero del tesoro, non solo denuncia una condotta contraria ai principi che devono regolare le relazioni societarie, ma induce a ritenere la ricorrenza di un danno erariale che rischia di essere ulteriormente aggravato dall'avvio dell'azione giudiziale annunziata dal presidente di Brazil Telecom;
alcuni organi di stampa italiani (cfr. Panorama, 7 dicembre 2000, pagina 64) hanno annunciato l'acquisto per 810 milioni di dollari, da parte di Telecom Italia, con un esborso ritenuto da molti operatori del settore eccessivo, del 30 per cento delle azioni di Globo.com, un portale brasiliano facente capo ad un grande gruppo editoriale e televisivo, nonostante che il socio di Telecom, Opportunity, avesse offerto al partner, con un investimento molto più contenuto, di partecipare all'acquisto di Ig.com, portale creato dalla stessa società brasiliana, e che nella classifica curata dalla Media Matrix sui siti più visitati risulta meglio piazzato Globo.com -:
se il ministro interpellato sia a conoscenza della vicenda relativa all'acquisto della Crt ed in particolare del comportamento tenuto da Telecom Italia nella fase delle trattative svolte in maniera autonoma e senza alcuna autorizzazione da parte del consiglio di amministrazione della Brazil Telecom;
se non ritenga opportuno verificare la regolarità del comportamento di Telecom Italia, considerando l'indubbio vantaggio accordato a Telefonica e considerando i rilievi del presidente della Brazil Telecom sul maggior esborso che il comportamento di Telecom Italia avrebbe comportato nella determinazione del prezzo finale per la conclusione della negoziazione;
quali provvedimenti intenda adottare al fine di perseguire, nell'ambito di propria competenza, gli eventuali responsabili di un'operazione che ha leso gli interessi degli azionisti di Telecom Italia, tra i quali an
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che il ministero del tesoro, considerando altresì che l'azione giudiziale annunciata dal presidente della Brazil Telecom per il risarcimento dei danni potrebbe determinare ulteriori oneri che graverebbero sul bilancio della società italiana;
se non ritenga opportuno assumere ogni iniziativa necessaria per garantire che la politica aziendale di Telecom Italia in Brasile risulti conforme sia alle norme del diritto societario sia ai principi di buona fede e di perseguimento degli scopi statutari nel rispetto degli interessi degli azionisti.
(2-02768)«Taradash».