By: julien3 on Lunedì 10 Settembre 2007 18:01
é ovvio che nel mercato globale del lavoro ognuno giochi le proprie carte. Ogni imprenditore pensa di sicuro a quello che pensate voi, almeno in Italia. Analogamente, anche il lavoratore vuole giocare le sue carte e giocarle al meglio, neanche il dipendente vuole fare il buon samaritano, è ovvio che vuole guadagnare il più possibile, valorizzando al massimo le proprie capacità.
Tu dici:"Si, se lo vuoi, te lo dico; non e' un segreto di stato.
Certo, non ci fai una bella figura", ed anche, "Bah se la vuoi per iscritto, posso anche farlo ma credo che non me lo chiederesti.", beh, vedi in altre nazioni, tanto osannate in genere dagli imprenditori italiani, come Bran bretagna o USA, il fatto è che, non sono io che te lo devo chiedere quanto mi darai, ma sei tu che lo dichiari apertamente al momento che decidi di fare assunzioni. Dichiari inoltre cosa è previsto che faccia per quello che mi dai, in proporzione ad ore di lavoro, reperibilità, staordinari, extra, prospettive di carriera, ecc... e poi sarò io a valutare se mi conviene oppure no lavorare per te oppure per l'azienda dall'altro lato della strada. Questo è il mercato del lavoro che si respira fuori dall'Italia! Questo fa inoltre si che anche le aziende si evolvono e solo in quelle migliori e che quindi offrono le migliori condizioni ci siano i migliori dipendenti...non sono forse le regole del mercato libero che tutti gli imprenditori cercano? In questo modo si incontrano la domanda e l'offerta alla pari. In Italia invece ( e specialmente al sud, siamo abituati ad avere già come target, il poter lavorare, quindi si accetta la qualsiasi, e mette gli imprenditori in una condizione di " benefattore" in ogni caso.
Aggiungo, il fatto che dici "Se capace e motivato, difficilmente perdera' l'impiego; non conosco ragioni valide per cui si decida di farne a meno proprio quando si comincia a trarre "profitto" dal suo lavoro." mi fa proprio pensare che tu non pensi affatto che potrebbe essere invece lui ad andarsene se tu non lo saprai ricompensare a dovere, se non gli darai un vero motivo, o meglio le giuste motivazioni per restare. Se è davvero capace e motivato, non solo non ha motivo di temere di perdere il tuo lavoro, anzi non lo pensa proprio, pensa a come portarsi avanti, ed una prospettiva del tipo che è l'azienda che fa un favore a lui a farlo lavorare lo infastidisce alquanto. Se invece vuoi gente ingamba e vuoi pagarla "solo" col contratto sidacale (tanto per parlare di sindacati) perchè è così che è previsto, perchè è così che anche ti conviene, beh, allora non lamentarti se poi questo giovane decide di andare a lavorare fuori dall'italia.
Julien