W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

 

  By: Gano* on Mercoledì 07 Novembre 2007 19:02

Io non ho detto che questo sia "un bene". Non mi spingo cosi' in la' da fare considerazioni morali, specialmente quando il mio interesse e' di discutere di una situazione economico/finanziaria dal mero punto di vista utilitaristico. Anche perche' penso che della mia opinione etico-politica non freghi niente a nessuno. Dobbiamo pero' prendere atto di quello che succede nel mondo per le nostre strategie di investimento.

commercio globale - gz  

  By: GZ on Mercoledì 07 Novembre 2007 18:59

non è che qui si voglia essere di destra o di sinistra, secondo me dire come Gano e tanti conservatori americani che è un bene economicamente se i salari italiani e occidentali scendono grazie alla pressione degli immigrati al "libero commercio" con la Cina è assurdo perchè impoverisci il paese e lo spingi verso il degrado tipo sudamerica e alla fine ci rimettono tutti hai bisogno del contrario, di pagare bene la gente che lavora tipo Germania non di fare "arbitraggio"/ricatto tra i due miliardi del terzo mondo disposti a lavorare per 2 euro e qualche milione di italiani lavoratori dipendenti che ne risultano schiacciati il mantra di Wall Street e di tutti i gestori è che il commercio globale e il mercato globale aperto verso la Cina e India è un bene mentre il contrario, ma non lo sostiene veramente nessuno nemmeno rifondazione comunista che si interessa di zingari, delinquenti immigrati, ecologia elitaria, matrimoni gay e sussidi e degli operai italiani se ne sbatte ormai

 

  By: gianlini on Mercoledì 07 Novembre 2007 18:48

dopo questa storia dello studente finlandese che fa 8 morti al liceo viene davvero da pensare a quale sia il mondo in cui cresceranno i nostri figli internet è davvero devastante come impatto, e anche a saperlo "gestire" apre davvero delle porte sulla realtà che non sono mai appartenute alla crescita degli esseri umani tutto è a portata di mano, reale anche se irreale, contemporaneo anche se passato o addirittura futuro, vicino anche se a 24.000 km di distanza

 

  By: Fortunato on Mercoledì 07 Novembre 2007 18:10

"La concezione materialistica della Storia", egr. Zibordi per la serie delle cazzate totali; sono in Italia ancora si vuol dar credito a queste idiozie e le differenze si notano e si taccano con mano, a nostro sfavore ovviamente, secondo dopo secondo della nostra vita. Ma io continuo ad essere molto ottimista e a credere nella selezione divina che, spero e mi auguro, arrivi presto e per tutti questi imbecilli. E verrà! Fortunato

 

  By: Gano* on Mercoledì 07 Novembre 2007 17:12

Eheh! E non so nemmeno il cinese...! ;-)

 

  By: marco on Mercoledì 07 Novembre 2007 16:50

allora leggi di più tu che puoi...ma il russo non lo sai? hahaha scusa non ho resistito!

 

  By: Gano* on Mercoledì 07 Novembre 2007 16:42

(...) è imbottito di quelle approvate da D'Alema e Veltroni (vedi Gano ad esempio che non ne manca mezza) ------------------------------------------------------------------------------ E pensare che l' inglese lo so pure come l' italiano... ;-)

 

  By: GZ on Mercoledì 07 Novembre 2007 15:57

mi limito a riciclare in italiano roba che leggo in inglese che nessuno mai traduce e quindi legge in Italia e magari per questo sembra interessante ogni tanto Se entri alla Feltrinelli o qualunque altra libreria italiana trovi tradotti solo libri di storia, politica, società ed economica di matrice culturale progressista per cui chiunque legga libri in Italia anche se la sua esperienza pratica di vita lo spinge ad essere diffidente delle ricette stataliste, multiculturali, anti-americane di fatto in termini di NOZIONI e INTERPRETAZIONI di storia economia e politica è imbottito di quelle approvate da D'Alema e Veltroni (vedi Gano ad esempio che non ne manca mezza) la Mondadori di Berlusconi ad esempio ha curatori editoriali tutti di sinistra che traducono volendo sintetizzare e semplificare un attimo solo libri anti-americani e anti-occidentali e escludono tutti gli altri pro-occidentali da Robert Sutton a Paul Johnson a Martin Amis ai cinesi a Tom Darlymple, persino i due principali scrittori umoristi americani Dave Barry e P.J. O'Rourke che venderebbero molto bene non li traducono perchè sono di conservatori-libertari (titoli come "Give War a Chance" "Republican Party Reptile" li fanno ìnorridire) Il capolavoro di Togliatti e i suoi successori è stato di dedicarsi assiduamente agli intellettuali, professori, giornalisti, registi, scrittori, storici, curatori editoriali e di conquistare totalmente la cultura italiana per cui oggi anche giù fino ai libri di testo delle elementari ti insegano che i "bianchi" rovinato il mondo con il colonialismo e lo schiavismo quando è vero il contrario esatto questo vale per l'interpretazione economica delle grande depressione e la "scuola austriaca" di Mises, Hayek, Rothbard, Hazlitt che ha rilevanza per il mercato finanziario, per la storia della schiavitù, degli indiani e del nordamerica dove non è mai stato tradotto mezzo libro di Tom Sowell (tra l'altro un professore nero), per la storia della Russia o della Cina, di Clinton dove nessuno ha tradotto l'incredibile "The Secret Story of Bill Clinton" di Evans Pritchard, l'editor business del principale quotidiano inglese il Daily Telegragh, quello che qui citiamo spesso sui mercati per cui in Italia tutti anche di destra amano Clinton, un prodotto della "Dixie Mafia" con una carriera costellata di cadaversi sospetti ..ecc. ecc... ecc..

 

  By: hobi on Mercoledì 07 Novembre 2007 15:38

Nell'era di internet circolano molte informazioni,anche,ovviamente di natura finanziaria. Peccato che per lo più circolino quelle di scarso valore. Il "credit crunch" che sta affliggendo i mercati è frutto esclusivamente di informazioni che solo da poco hanno cominciato a circolare. Vediamo. Primo. C'era la convinzione che il sistema bancario facesse operazioni "sbagliate" secondo le normali "practices" solo perchè, dopo averle conevenientemente impacchettate ( CDO , CLO , ABS) se le toglieva dai bilanci rifilandole a vari enti finanziari. Da questo si pensava che i bilanci delle banche fossero esenti da questi " toxic waste". Balle ! Secondo. Mai prima di 1 mese fa si era parlato di valutazioni dei prodotti strutturati " mark to model". Quindi mai prima di un mesa fa chi guardava un bilancio poteva sospettare che molte poste fossero valorizzate a prezzi dubbi ... Terzo. I Siv. Nessuno ne sapeva nulla e quindi nessuno sapeva che c'erano alcune centinaia di miliardi di dollari di prodotti strutturati di lungo periodo finanziati da programmi di CP che hanno durata massima di 270 gg. Tutto ciò era assolutamente ignoto e solo ciò è la causa del credit crunch. Solo "il mercato" sapeva visto che valorizzava gli utili delle grandi banche americane con P/E tali da far seriamente dubitare della loro qualità . Io un anno fa le definivo dei giganteschi "hedge funds" non perchè sapessi nulla di quello che c'era sotto,ma perchè il mercato le prezzava malissimo. In compenso si è lungamente parlato a sproposito del pericolo dei derivati quando questi non c'entrano assolutamente nulla a meno di non confondere derivati con prodotti strutturati ... Hobi

 

  By: pescatore on Mercoledì 07 Novembre 2007 12:27

Caro Sig.Zibordi le sue analisi sono sempre lucide , puntualmente e tremendamente attuali,mi domando perchè non sia stato cercato dal governo come consulente,è vero in Svizzera hanno fatto entrare tanti Balcanici come manodopera a basso costo,ora che non sanno dove metterli per via della crisi li hanno posteggiati in AI che sarebbe Assicurazione Invalidità con una forte esplosione dei costi della stessa.Il problema del lavoro nero non esiste perché tali persone hanno un lavoro semiufficiale quali custodi di palazzi o altro. Ne deriva che da 10 anni a questa parte il tenore di vita risulta compromesso,furti,e quanto altro sono attuali e le autorità per non essere tacciate di razzismo lasciano correre.

 

  By: Mr.Fog on Martedì 06 Novembre 2007 23:48

Se tu al contrario fai immigrare in un periodo di stagnazione economica, in un sistema assistenziale, gente a basso livello di istruzione e abilità, di etnie estranee e lontane e religioni a volte ostili e in un atmosfera multiculturale in cui ti devi adattarea i loro usi... semplicemente distruggi una società -------------------------------------------- Io questa Giovanni me la sono stampata. E' COSI' PORACçà@#ia MISERIA...hai espresso in quattro righe cio' che non sono riuscito a spiegare in una discussione di 3 ore con amici.

adesso è tutto sbagliato - gz  

  By: GZ on Martedì 06 Novembre 2007 18:17

Gli immigrati a basso costo in un periodo di stagnazione economica e in un sistema di stato assistenziale e di etnia, religione e razza completamente diversa sono un elemento distruttivo In america che è l'unico esempio storico di immigrazione di successo hanno avuto una situazione totalmente diversa a) non c'era welfare ed assistenzialismo per cui quello che gli immigrati guadagnavano se lo tenevono loro, però poi per tuto il resto si arrangiavano per cui quando c'erano crisi tornavano a casa in massa, arrivavano nei periodi di boom e andavano via nei periodi di crisi, mentre ora arrivano a prescindere da come va l'economia e poi competono per avere il welfare e e le pensioni (nei paesi del nord-europa un 30% dei giovani musulmani sono disoccupati e prendono i sussidi... altro che contribuire a pagare le tasse) b) l'economia in America era in continua espansione e c'era lo spazio fisico c) contrariamente a quello che si pensa IN MEDIA gli immigrati in America avevano un livello di istruzione e abilità pari o superiore a quello della popolazione locale, ad esempio sono immigrati 20 milioni di tedeschi, olandesi, scandinavi che erano più istruiti dei coloni americani, 3 milioni di ebrei che erano parecchio istruiti anche quando erano poverissimi, gli italiani stessi arrivavano e sapevano fare il barbiere, il cuoco, il calzolaio, il fabbro, il sarto cosa che i nativi spesso non erano così bravi a fare d) infine anche se non sembra bello oggi ricordarlo fino al 1967 la legge vietava l'immigrazione di chi non fosse di razza bianca (un unica eccezione nel 1890 in california per cinesi e giapponesi abolita dopo 10 anni), cioè avrebbero potuto aprire le porte ai messicani e giamanicani sotto casa nell'800 invece di fare arrivare polacchi, ebrei ed italiani da 10mila km di distanza, ma per 200 anni se ne sono ben guardati f) ultimo, ma ovvio elemento all'epoca erano molto duri sulla criminalità e imponevano di integrarsi con le cattive Se tu al contrario invece come oggi in Europa fai immigrare in un periodo di stagnazione economica in un paese con una stato assistenziale gente a basso livello di istruzione e abilità, di etnie estranee e lontane e religioni a volte ostili e in un atmosfera multiculturale in cui ti devi adattare ai loro usi... semplicemente distruggi una società

 

  By: Gano* on Martedì 06 Novembre 2007 17:30

-------------------------------Gianlini------------------------------- ? nn capisco ---------------------------------------------------------------------- Perche' non capisci, Gianlini? Se la badanti o i manovali o gli operai stranieri in fabbrichetta trovano lavoro senza bisogno di farsi pagare di meno e senza per questo abbassare le medie dei salari (lo hai detto tu) significa che l' economia ha un grande bisogno di loro. Se l' economia invece non ha bisogno di loro, come dicono altri, allora la loro presenza contribuisce ad aumentare l' offerta di lavoratori e quindi a diminuire la pressione salariale. In ambedue i casi per le imprese la loro presenza mi sembra benvenuta.

 

  By: GZ on Martedì 06 Novembre 2007 11:01

il sistema dello stato "sociale" significa i) 22 milioni di pensioni pagate dallo stato che tolgono l'incentivo a lavorare a milioni di persone ii) stipendi netti bassi perchè il 50 o 60% di quello che paga la ditta o l'ente lo intasca lo stato e questi stipenti NETTI bassi tolgono l'incentivo a lavorare a milioni di persone ii) burocrazia e regole sempre più complicate che impediscono ad esempio a un pensionato di lavorare part-time, a donne che non lavorano di aprire un un nido di infanzia, a disoccupati di aprire una tavola calda perchè occorre 25 mila euro solo per il sistema di assorbimento dei fumi obbligatorio, rendono complicato checchè se ne dica assumere anche part-time.. il risultato è che su 30 o 34 milioni di italiani "indigeni" adulti e sani ne lavorano solo in 22.7 milioni, più forse un altro 1-2 milioni totalmente in nero Se riduci le tasse e contributi, le pensioni a 55 anni e la burocrazia avrai 30 milioni di italiani che lavorano e non hai bisogno di immigrati più di tanto, salvo per le escort russe che in effetti sono difficili da rimpiazzare

 

  By: Moderator on Martedì 06 Novembre 2007 10:50

in parte ce n'è bisogno , il fatto è che un afflusso così massiccio in così poco tempo è più simile ad un ' invasione che all'arrivo di manodopera per carenze . In più da noi c'è la mentalità integralista come quella di Ferrero e Bindi , uno che a Settembre incitava gli extracomunitari a scendere i piazza contro le leggi sul controllo dell'immigrazione ( un ministro ! ), l'altra che sostiene che il burqa è un segno di una cultura e va rispettato . Nessun tessuto sociale maturo come quello italiano , secolare , può reggere tre milioni di persone in grandissima parte entrate illegalmente , quasi tutte con lavoro inizialmente in nero , se poi ci aggiungi ministri che aizzano contro la legalità e inneggiano alle loro peggiori tradizioni. Poi magari come Fini ti dicono che noi non facciamo più figli e che loro almeno sopperiscono a questa mancanza. Come se fossimo delle vacche da latte che producono meno di un altra razza e che quindi vengono macellate. Ci saranno pure dei motivi perchè non si fanno figli : salari bassi , servizi scadenti , problemi abitativi , bamboccioni in casa fino a 35 anni perchè senza soldi, nessun aiuto alle famiglie e penosi contributi per i figli......ecc ecc. Sarà il caso di provvedere a questi problemi invece di accantonare la popolazione locale in crisi e sostituirla con manodopera clandestina che accetta qualsiasi condizione di lavoro.