crollo del Nasdaq: i soldi sono finiti - gnavill ¶
By: Gmario on Venerdì 06 Luglio 2001 22:40
Esistono alcuni nudi fatti.Il fattore risparmio negativo delle famiglie americane.In calo dall'inizio degli anni '90 ha toccato livelli negativi nel 2000.The street .com ,giorni fà,titolava Chi mai comprerà azioni se non ha abbastanza soldi per farlo?Cosa molto ovvia e quindi ignorata.E i prezzi e i salari sono negli usa - rigidi verso il basso che nel resto del mondo ma sempre tempo per adeguamenti é necessario.E i dati sul PIL Usa anche se rivisti erano meglio delle aspettative per i maggiori consumi privati.E si torna al livello di indebitamento delle famiglie.Molto ,molto alto.Ora, non so davvero valutare l'impatto futuro sulle azioni.E credo che neppure alla Fed lo sappiano.Abbiamo fortunatamente non una cash economy come nel '29 ma un sistema basato sul credito e questo è un bene.E credo si dovrebbe ragionare anche con fondamentali macro, ogni tanto. Spesso si sbaglia ad analizzarli ma é bene riflettere su questi dati e non considerarli solo robetta da poco.E sopratutto i settori che hanno trainato al rialzo i mercati negli ultimi anni sono saturi.Tutti abbiamo almeno 1 cell. ( se non di +) e tutti i grossi gruppi finanziari hanno investito nel settore telefonia.Per la legge dei rendimenti decrescenti i loro margini scenderanno per effetto della guerra dei prezzi( come bene è documentato da WSJE per i produttori di PC)e i P/E di qs.settori è ancora troppo alto, quindi.Ma quali altri settori leader possiamo intravedere , nel breve o medio periodo? Nessuno direi.Nessuno stellare come la telefonia.Se i profitti sono meno del previsto i P/E allora scenderanno come effetto di un minore costo delle aziende.Può essere tutto troppo ovvio.Lo so.Ma allora ditemi se è solo, qs.crollo del Nasdaq,un'effetto ottico.No da 2 sedute non c'è uno schifoso cane che compera.Perchè non esiste neppure l'ombra di un rimbalzo intraday.Basta che guardiate barre a 15 minuti.E se si utilizza il modello IBES gli S&P500 sono overvalued di circa il 15%.In un mercato che vede profitti decresenti e meno vendite tutti vorrebbero comperare a sconto.Bel cambio di mentalità rispetto a 24 mesi fà.