Musica

Beato lui, non avra' il piacere di vedere la merda che sta montando...

RIP grande GIGI PROIETTI

ciao enormità e grazie

Springsteen N1

Sempre grande il nostro Bruce

Molto colto ed interessante il riferimento di Gano.

Meno azzeccato il parallelo.

La nostra settima è il Lockdown, non certo il suo opposto......

Šostakovič , era di fede comunista,ma in contrasto con la politica di Stalin...

Geniali.

Šostakovič poteva essere borghese, ma Stalin doveva vincere la guerra.

Sono andato a rivedermi le condizioni politiche in cui fu scritta la settima sinfonia. Hai ragione... veramente sopraffino Gano. Si ma tu con Shostakovich stai dando perle ai porci... 

Di conseguenza sposto pure la mia osservazione...

Gano io adoro i compositori russi e Shostakovic ne è uno dei massimi esponenti. E' strana la faccenda degli spartiti inviati perchè lui non aveva un rapporto ottimo con Stalin e nel '42 c'era ancora lui. Con Stalin si apre il "realismo socialista" che condannava il pessimismo "borghese" a favore dell'ottimismo "rivoluzionario". Chi si opponeva al realismo socialista era accusato di formalismo, e le opere di Shostakovic furono accusate dal regime di puro formalismo piccolo borghese. Questo perché Shostakovic usava volutamente le dissonanze (che erano considerate decadenti e pessimistiche).

Io direi quelle geniali dissonanze...

Spostato nel thread musica.

Sono tornato... e vedo che i 4 quaquaraqua postano ancora la conta dei morti.

In Italia hanno proibito anche i concerti. A Leningrado assediata, sotto le bombe naziste, con la popolazione decimata ed affamata, Il 9 agosto 1942, venne eseguita la Prima della 7a Sinfonia di Šostakovič, composta sotto le cannonate del Reich, e gli spartiti inviati immediatamente dopo a Mosca in aereo, perché fosse subito ripetuta nella Sala delle Colonne della Casa delle Unioni Sindacali, e poi come microfilm negli USA dove fu eseguita dalla NBC Symphony Orchestra sotto la direzione di Arturo Toscanini. La sinfonia suonata dalla Filarmonica di Leningrado e diffusa in tutta la città con gli altoparlanti e la radio, raggiunse le linee tedesche. È composta da un Allegretto ("Tema dell'Invasione"), Moderato (poco allegretto "Memorie"), Adagio, Allegro non troppo.

I musicisti furono presi dagli ospedali e dalle linee del fronte. Alcuni arrivarono senza le gambe. Si racconta che Karl Eliasberg, Direttore d'Orchestra della Prima a Leningrado, trovò il batterista Žavdet Ajdarov in un obitorio, dove notò che le dita del musicista si muovevano leggermente. “Sì, è vivo! “ e fu portato alla Filarmonica.

Due soldati tedeschi che sentirono la musica dalle loro linee, rintracciarono molti anni più tardi Eliasberg (anche lui tedesco), e gli confessarono che "in quel momento capimmo che avevamo perso la guerra".

Vela ripropongo perché prendiate un po' di coraggio. Se la danno da qualche parte nelle vicinanze mi piacerebbe andare ad ascoltarla dal vivo. E penserò a voi e alla povera Italia,

Addio.

Mamma com'è brutta! ;-)