Arte moderna

 

  By: traderosca on Martedì 26 Luglio 2011 00:21

"Quando guardo un quadro devo sentire emozioni, non capire...." Spider,per taluni nel passato e nel presente quel grande capolavore di Munch che ho avuto l'onore di vederlo dal vivo è considerato "arte degenerativa" e non suscita proprio nessuna emozione.......e ne consegue tutta l'arte espressionista del 900......Zecchi è stato mal interpretato parzialmente.........

 

  By: giorgiofra on Martedì 26 Luglio 2011 00:17

Infatti, come ho già affermato, l'arte si può sentire e si può capire. La sensibilità all'arte è innata, o si ha o non si ha. E' per questo che anche persone senza alcuna istruzione sono spesso dotate della capacità di riconoscere in modo quasi istintivo un'opera d'arte. E' qualcosa che non si può spiegare, e riguarda la parte più profonda e antica della nostra coscienza. Naturalmente l'arte si può anche capire. In questo caso occorrono studio, esperienza, educazione. Esistono persone che capiscono l'arte, ma non la sentono. In questo caso entra in gioco la parte razionale della nostra coscienza. Diceva Benedetto Croce che l'arte è tutto ciò che noi consideriamo arte, il che vuol dire tutto e niente. Consiglio sempre ai miei clienti di mettersi in casa solo ciò che piace, a prescindere da tutto. La cosa importante è che l'opera ci trasmetta sensazioni piacevoli. Che si tratti di arte o meno non ha alcuna importanza.

 

  By: traderosca on Martedì 26 Luglio 2011 00:07

"Quando guardo un quadro io devo sentire emozioni, non capire." Cures,se non provi emozioni guardando un quadro oltretutto opere moderne che in buona parte stimolano emozioni rispetto a stili precedenti e le trovi leggendo una paesia che te devo dì........... Picasso Munch Pollok

 

  By: Gano* on Martedì 26 Luglio 2011 00:02

> Gano,ma cosa ho scritto?ho scritto che è una opera d'arte,ripeto la definizione > che cos'è un'opera d'arte. Certo Tradeoscar. Anche per me e' un' opera d' arte. Ma non capisco perche' tu ci abbia visto la presa per il cul...

 

  By: SpiderMars on Lunedì 25 Luglio 2011 23:58

Quando guardo un quadro devo sentire emozioni, non capire....

 

  By: Cures on Lunedì 25 Luglio 2011 23:30

"Scherzi a parte. Giorgiofra, io appartengo alla folta categoria di chi non capisce la cosiddetta arte astratta. A me sembra solo una provocazione culturale e concettuale mutuata dalla filosofia e dalla letteratura. Mentre posso accettare una provocazione culturale che esamina nuovi e inesplorati percorsi del pensiero, mi riesce difficile trasferire lo stesso percorso intellettuale alle arti visive e alla musica" Cures,perchè ti riesce difficile? --------------------------------- Difficile spiegarlo. Una poesia, ad esempio, dovrebbe trasmettere emozioni di qualche tipo agli ottusi come me senza necessita delle odiatissime note a piè di pagina con le quali qualche critico superfluo e noioso si sbrodola a spiegare che cosa ha inteso dire l’autore. Se per capirlo devo leggere quello che dice il critico, allora la poesia per me è inutile perché ha fallito nell’intento di trasmettermi delle emozioni. Almeno con me. Molti post fa presentai la fotografia del Trapezophoros perché l’avevo vista durante una ricognizione caotica e velocissima di Internet alla ricerca di tutt’altro. Mi è bastato un decimo di secondo per vederla, sorpassarla e fare il rewind alla sua ricerca. Mi aveva colpito in modo anomalo. Per questo lo ritenni eccezionale, stante l’ottusità artistica personale. E forse lo è anche per altri. Ritengo Dante troppo cerebrale mentre invece, almeno per me, uno Shakespeare trasmette le emozioni con una efficacia totale. Avevo una zia, povera, ignorante, ambiziosa , oppressa da una faticosissima vita in alta montagna e intelligentissima. L’efficacia delle frasi con le quali pennellava la vita le ho ritrovate soltanto nelle opere di Shakespeare. C’era qualcosa che li accomunava. Chi sa cosa è. L’articolo che hai postato che tenta di spiegare le opere di Kandinskij non mi trova d’accordo. Tentare di ridurre un quadro ad una musica scoordinata suonata su un tastiera di colori da un pianista che sta facendo una ricerca lo trovo incomprensibile Quando guardo un quadro io devo sentire emozioni, non capire.

 

  By: traderosca on Lunedì 25 Luglio 2011 23:01

"Quella macchina è un'opera d'arte....." Gano,ma cosa ho scritto?ho scritto che è una opera d'arte,ripeto la definizione che cos'è un'opera d'arte. L’arte non si definisce perché produce quadri e non automobili, ma perché produce qualcosa di migliore rispetto alla media.

 

  By: Gano* on Lunedì 25 Luglio 2011 22:25

Altra opera d'arte moderna, anche se forse non altrettanto un capolavoro come la precedente. Comunque bella. Diciamo come un bel Guttuso in confronto a uno stupefacente Picasso...

 

  By: Gano* on Lunedì 25 Luglio 2011 22:15

> Quella macchina è un'opera d'arte..... Tradeoscar, certo che e' un' opera d'arte. Ed e' un' opera d'arte moderna, bellissima. Un capolavoro. Non capisco perche' tu ci veda la presa per il cul.

 

  By: Olocrami on Lunedì 25 Luglio 2011 22:01

Le diverse forme con cui gli artisti, nel tempo, hanno rappresentato quest'idea di bellezza sono gli stili: gotico, barocco sono stili che esprimono un'idea di bellezza... __________________________________________________________________________________ Come molte altre definizioni stilistiche la parola gotico fu originariamente un termine spregiativo; fu infatti coniato da artisti italiani del rinascimento per denotare il tipo di architettura medievale che essi condannavano come barbara (insinuando erroneamente che questa architettura fosse stata creata dalle tribù gotiche che avevano distrutto l'arte classica dell'Impero Romano). Il termine “Barocco” si riferisce non tanto ad una precisa corrente artistica ma ad una concezione del mondo che caratterizza il periodo artistico e letterario che va dalla prima metà del XVII secolo alla seconda metà del XVIII secolo. Non si ha certezza dell’origine del termine “Barocco”, alcuni autori lo fanno derivare dal termine francese “baroque” (in spagnolo “barrueco” e in portoghese “barrôco”) che nel Seicento indicava una perla difettosa, di forma irregolare. Altri autori fanno derivare il termine dal sostantivo “Barocco”, usato dalla filosofia scolastica medioevale per designare un tipo di sillogismo solo apparentemente logico, ma sostanzialmente inconsistente. Per il resto condivido quando Zecchi dice "Nella stragrande maggioranza dei casi ci troviamo di fronte a provocazioni idiote, a gesti estetici volgari, assolutamente incapaci di rappresentare la degradazione e la dissoluzione formale... In realtà non hanno alcuna potenza dissacrante, non hanno nulla di nuovo: sono manierismi noiosi e patetici." E comunque io credo sia inutile far finta di non vedere il nichilismo come parte integrante della nostra epoca e di tutta la storia umana... penso piuttosto come alcune persone facciano fatica ad accettare e poi digerire il nuovo che avanza. Breivik docet

 

  By: giorgiofra on Lunedì 25 Luglio 2011 21:07

Gano, a mio parere l'auto dell'immagine è arte, perchè possiede i quattro requisiti indispensabili per definirsi tale: originalità, ricerca, coerenza e rappresentazione dello spirito del proprio tempo.

 

  By: SpiderMars on Lunedì 25 Luglio 2011 18:15

Lo scrivevo qualche giorno addietro l' Occidente ha smarrito il senso del Bellezza ------------------------------------------- Il Novecento è stato il secolo che più ha teorizzato il brutto nelle forme dell'arte e più ha tollerato il cattivo gusto nelle esperienze della vita quotidiana. È stata una teorizzazione alta, impegnata ai livelli più significativi della ricerca estetica: non si è trattato di una scelta casuale o imposta dagli eventi. Le grandi avanguardie artistiche dell'inizio del XX secolo videro nella bellezza non solo un obbiettivo polemico al quale contrapporsi, ma un principio che doveva essere negato per salvare l'arte stessa dalla decadenza. In quel tempo, questo progetto poteva trovare qualche giustificazione: l'accademismo estetico imperversava e dettava le sue leggi imbrigliando la creatività degli artisti e soffocando ogni idea di innovazione formale. Inoltre, l'idea stessa di bellezza era intesa in una prospettiva neoclassica, che rispondeva ai criteri. della perfezione, della simmetria e dell'ordine. Contro questa visione equilibrata del processo creativo che, appunto, aveva nella bellezza il suo riferimento estetico più significativo, combatterono gli artisti all'inizio del Novecento. La prima considerazione da fare è che quella neoclassica è una delle possibili forme con cui s'interpreta l'idea di bellezza. Più precisamente, il neoclassicismo è uno stile che interpreta un modo di concepire il bello come perfezione, simmetria e ordine. La bellezza, invece, è sempre stata un principio di costruzione, di progetto, un principio utopico con cui gli artisti hanno rappresentato il proprio modo di pensare il mondo. Un principio che non è mai stato né potrà mai essere dissolutivo o nichilista. Le diverse forme con cui gli artisti, nel tempo, hanno rappresentato quest'idea di bellezza sono gli stili: gotico, barocco sono stili che esprimono un'idea di bellezza. La bellezza, dunque, è, per così dire, sempre la stessa, sempre una forza di costruzione e di progetto, ma viene rappresentata storicamente con stili diversi. Il Novecento, con i suoi grandi artisti, ha dimenticato questo principio, quello della bellezza, che è sempre stato guida della civiltà occidentale, e ha ritenuto di demolire sistematicamente la bellezza giudicandola inutile, futile, effimera, negativa per il modo stesso di concepire l'arte. Ma l'abbandono del bello non significa, di per sé, la teorizzazione del brutto come principio estetico. Soprattutto di quell'idea di brutto che era stata teorizzata verso la metà dell'Ottocento da filosofi della scuola hegeliana corne il Rosenkranz, o dalla cultura francese che incominciava ad accogliere l'idea di grottesco, di deforme all'interno dell'espressione artistica. Il brutto, in questa prospettiva teorica, rifletteva le esigenze dell'artista di confrontarsi con quegli aspetti della vita che non posseggono soltanto immagini e forme gradevoli, rassicuranti, armoniche. Non è a quest'idea di brutto che guarda la nostra arte contemporanea Quest'idea, pealtro, è sempre stata presente nell'estetica occidentale, anche se non possedeva una base teorica così come si è sviluppata nella metà dell'Ottocento. Il brutto contemporaneo si può comprendere se lo confrontiamo con l'idea di bellezza prima descritta. Brutto è espressione di una volontà dissolutiva, distruttiva da parte dell'artista. Brutto diventa esplicita e chiara espressione del nichilismo contemporaneo. L'artista nell'esaltare la forma brutta non cerca di rappresentare il grottesco, il non armonico eccetera, ma l'impossibilità di esprimere un senso: qualunque senso, in cui credere, confrontarsi, schierarsi. Molta arte contemporanea teorizza questa impossibilità della costruzione del senso: non è affatto un compito semplice essere fedeli a questo processo dissolutivo della bellezza (intesa, appunto, come costruzione e progetto). Ci sono grandissimi artisti che si muovono in questa direzione: da Kandinskij a Pollock, per fare un esempio nelle arti visive. Ma la loro originalità e genialità è cosa rara. Nella stragrande maggioranza dei casi ci troviamo di fronte a provocazioni idiote, a gesti estetici volgari, assolutamente incapaci di rappresentare la degradazione e la dissoluzione formale. Insomma, se è complesso il lavoro dell'artista che cerca di esprimere bellezza, non meno complesso è quello di rappresentare il nichilismo, di esprimere il brutto. Spesso, in questi casi, ci troviamo di fronte a sperimentalismi che inneggiano al nuovo con gusto dissacratorio. In realtà non hanno alcuna potenza dissacrante, non hanno nulla di nuovo: sono manierismi noiosi e patetici. di Stefano Zecchi

 

  By: polipolio on Lunedì 25 Luglio 2011 17:33

Gian, Dio si nasconde dietro eventi umani e non 'costringe' nessuno a credere. Se noti anch'io ho usato il condizionale su fatti che se veri implicherebbero necessariamente il credere e comunque non accertati come eventi storici né accettati come tali da tutti. Sulla proclamazione di Maria come Teotokos (al concilio di Efeso, 431, mi ero confuso, correggo quanto scritto prima), e sulla sua venerazione antica, di moltissimo antecedente al medioevo (a Francesco e a Domenico in particolare), contrariamente a quanto ha scritto Muschio, invece c'è poco da discutere.

 

  By: gianlini on Lunedì 25 Luglio 2011 16:24

poli, grazie per avermi finalmente edotto sull'origine del nome Pilar (che io ho sempre trovato molto bello) finchè però non sia possibile ottenere risposte per eventi tutto sommato semplici (ad esempio su come Berlusconi abbia messo insieme i soldi con cui una quarantina di anni fa ha iniziato la sua fiorente attività), lasciami dubitare di apparizioni e vicende risalenti a 2000 anni fa......

 

  By: traderosca on Lunedì 25 Luglio 2011 15:59

"Secondo me ogni tanto parlate per sentito dire. Questa e' arte moderna o no? E vi sembra brutta?" va bene mi autobanno,non si può più discutere di trading,politica,economia,arte, che anzichè alimentare un dibattito costruttivo scaturiscono critiche e prese per il cul...... L’arte non si definisce perché produce quadri e non automobili, ma perché produce qualcosa di migliore rispetto alla media. Quella macchina è un'opera d'arte.....