By: traderh on Giovedì 13 Settembre 2001 01:15
Alcuni stralci da un articolo dell'economista Hernan Cortes Douglas pubblicato nel '97 da Friedberg Mercantile Group
<< "Some years, like some poets and politicians and some lovely ladies, are singled out for fame". Così disse l'economista John Kenneth Galbraith. Il 1929 è stato chiaramente uno di questi anni. Il 1997 ne sarà un' altro ? Un collasso di Wall Street, anticipante una contrazione virulenta come la Grande Depressione, è uno scenario altamente probabile. Questo articolo non vuole convincere ma avvertire. La storia insegna comunque che gli avvertimenti in un clima di euforia giungono in genere ad orecchie che non vogliono sentire. La maggioranza trova innumerevoli ragioni per scartare gli argomenti basati sulle lezioni del passato. La storia è comunque implacabile con quelli che ignorano le sue lezioni.
Tutti i crolli delle borse arrivano inprevisti dalla maggior parte delle persone, specialmente dagli economisti. Questa è la prima lezione della storia.
"In pochi mesi mi aspetto di vedere il mercato azionario molto più alto di oggi." Queste parole furono pronunciate da Irving Fisher, insigne e famoso economista americano, Professore di Economia alla Yale University (un vero genio), 14 giorni prima del crollo del giovedì nero del 29 ottobre 1929. Fisher perse 140 milioni di dollari (al valore di oggi). (da biografia del fratello Irving Norton Fisher)............... John Mainard Keynes, il più famoso economista Britannico, che fece fortune nei mercati finanziari per se stesso e per la Cambridge University, perse 1 milione di pounds (al valore di oggi) nel crollo (da biografia del Professor Skidelski). . . . . . . . . . >>
La storia dice questo. Come dice anche che usare i cicli per fare previsioni può essere dannoso quasi quanto essere toro in un mercato orso.