la Storia rivista

 

  By: XTOL on Mercoledì 25 Dicembre 2013 19:01

Non si può non essere criptici, perchè nessuno ha idea di come si configurerà il "salta tutto". Non ce l'ha hobi, nè io, nè nessun altro. Qui si tratta di stabilire da chi e come verrà pagato il fallimento delle socialdemocrazie (nessuna esclusa, noi siamo solo tra i primi a dover saltare) e la decisione su chi dovrà subire le perdite maggiori sarà un processo lungo, doloroso e presumo progressivamente più violento. Per ora a pagare è stata la classe media, ma siamo solo all'inizio. Buon natale all'europea:

 

  By: hobi50 on Mercoledì 25 Dicembre 2013 17:24

Non tanto tempo fa il Dott. Zibordi ha proposto un grafico dal quale si evince che negli ultimi 30 anni la quota di Pil andata in salari ha perso grosso modo il 6% % di Pil. Data la diversa propensione al consumo di questa quota di Pil in testa ai ricchi,si è avuta di conseguenza un calo continuo della domanda aggregata. Anche gli investimenti ,per quanto sopra,sono diminuiti acuendone ulteriormente il calo. Ma non solo. La saldatura della classe politica con i ricchi ha pure aumentato la logica predatoria nella spartizione della ricchezza . A questa situazione il potere economico ha reagito cercando di incrementare ARTIFICIALMENTE la domanda aggregata producendo una bolla dietro l'altra ( tesi L. Summer che è difficile non condividere). Purtroppo l'effetto negativo dello scoppio bolle è stato edulcorato con dosi sempre più massicce di debito(ogni volta non si è voluto addebitare perdite a chi si è trovato con il cerino in mano dopo aver fatto utili spaventosi prima) Conclusione. Dopo trent'anni di questo andazzo le economie sono intrinsecamente deboli, il sistema finanziario è più che mai instabile, l'ineguaglianza nella distribuzione dei redditi non è nell'agenda di nessuno tanto che il main stream giornalisico inneggia al QE che ha effetti distorsivi. Ergo salta tutto. Hobi

 

  By: Trucco on Mercoledì 25 Dicembre 2013 16:43

Hobi la sua aspettativa che il sistema debba SALTARE nella pratica in cosa si tradurrebbe? A volte e' così criptico.

 

  By: VincenzoS on Mercoledì 25 Dicembre 2013 11:57

x GZ Cosa significa innanzitutto che lo Stato è in "Deficit", visto che lo stato non ha alcun bilancio come le imprese ? Nessuno sembra mai volerlo notare, ma il bilancio dello stato non esiste, si indica come "bilancio" quello che in realtà è solo un budget (spese meno entrate). Ipotizziamo invece che lo stato abbia un bilancio, allora dove è che metti il suo patrimonio netto o capitale ? I bilanci come tutti sanno sono fatti così, a sinistra l'attivo e a destra il passivo + patrimonio netto (o capitale). Ma nel caso dello stato sarebbe il contrario, avresti un patrimonio negativo a sinistra, simmetrico e di importo identico ma con segno opposto al patrimonio netto del settore privato ! --------- Ma che accidente di confusione fa? Mette insieme il conto economico (entrate meno uscite) che è un bilancio di flussi in un determinato arco di tempo con il patrimonio, uno stock accumulato? E poi la sua dimostrazione contabile fa acqua da tutte le parti. Dimentichi che esiste lo stato, lo chiami Azienda Pippo, di cui sono azionisti tutti i cittadini e che fornisce un certo numero di servizi. Come essi vengano pagati dagli utenti è totalmente irrilevante. Che forse questa Azienda Pippo non dovrebbe avere un patrimonio e mantenere i bilanci in ordine? E laddove facesse utili li potrebbe utilizzare per incrementare il patrimonio (ad esempio costruendo una strada nuova) o distribuire dividendi ai suoi azionisti (diminuendo le tasse nello specifico). E' quando va in deficit, cioè in perdita, che si ritrova o nella necessità di indebitarsi o di cedere parte del patrimonio o, ed è quello che fa, di alzare i prezzi di vendita dei suoi servizi, nel caso specifico alzando le tasse e quindi sottraendo ricchezza ai cittadini, i suoi azionisti oppure inflazionando tramite emissione di nuova moneta da parte della banca centrale. Io penso che Lei non si renda proprio conto di quali idee pericolose mette in testa a chi la legge e crede acriticamente in ciò che le scrive. In ogni caso un Buon Natale

 

  By: hobi50 on Mercoledì 25 Dicembre 2013 05:04

A me bastano ,come al solito non molte righe ,per dimostrare le stupidaggini scritte dal Dott. Zibordi. La stupidaggine : "lo stato deve essere sempre in deficit". Dimostrazione. L'identità fondamentale accettata dagli MMTers è : Surplus del settore privato o risparmio netto = deficit pubblico + saldo delle partite correnti Quindi se il bilancio dello stato ed il saldo delle partite correnti sono in pareggio ,anche il settore privato è in pareggio il che significa che non registra,alla fine del periodo esaminato, ALCUN INCREMENTO DI ASSETS FINANZIARI. Probabilmente questo nella testa del Dott. Zibordi deve essere un disastro mentre è assolutamente normale a condizione si sappia che il saldo del settore privato ( famiglie ed imprese ) è DOPO i consumi e gli investimenti. Quindi mi si spieghi che male c'è che il settore privato,dopo aver fatto baccanali nei consumi ed aver fatto un'orgia di investimenti,non aggiunga alcun asset finanziario alla propria ricchezza ? Evidentemente questa situazione è addirittura ideale ! La conclusione corretta è ben altra. Anche se lo stato è in deficit ,il settore privato ne beneficia come incremento di assets finanziari (da cui si innesta il cosiddetto moltiplicatore keynesiano come manovra di politica economica). Ma a questo punto sorge la domanda primordiale che piace tanto a Vincenzo e Traderoscar (non che io non sia d'accordo ma è di una tale banalità ...che non mi va di ricordarla continuamente ). La qualità delle spese e degli investimenti dello stato condotti secondo logiche di natura politica e clientelare finanziate per giunta "out of thin air " . Hobi

LO STATO DEVE ESSERE SEMPRE IN DEFICIT - GZ  

  By: GZ on Martedì 24 Dicembre 2013 16:44

In un sistema in cui la moneta non ha nessun valore intrinseco e deve di conseguenza essere creata dal niente da qualcuno, LO STATO DEVE ESSERE SEMPRE IN DEFICIT. Questa proposizione è vera salvo il caso di un paese che abbia surplus con l'estero rilevante (diciamo un 5% del PIL annuale), come la Germania attualmente. In ogni altro caso lo stato dovrebbe essere sempre in deficit. Se un paese ha, più o meno, un pareggio di bilancia commerciale con l'estero, allora logicamente lo Stato deve essere in Deficit, altrimenti l'economia viene strangolata (come succede oggi in Spagna, Italia...) Questo fatto economico può essere dimostrato in modo empirico, guardando a dati di tutti i paesi degli ultimi 50 anni, in modo matematico con un modello flussi stock come quello di Lavoiee e Godley e in modo contabile, che è quello più chiaro. Ora lo dimostro tramite la contabilità. Facciamo prima due premesse: 1) in un sistema di moneta priva di valore intrinseco (non legata all'oro o ad altre materie prime o misure di valore intrinseco come può essere anche tot ore di lavoro) per forza di cose la moneta viene creata DAL NIENTE, giusto ? (se la moneta consiste solo di numeri scritti in fogli di carta o fogli elettronici ne segue logicamente che viene creata dal niente". E' un fatto ovvio, ma molti ragionano come se invece i soldi fossero oggetti che esistono in quantità limitata) 2) Dal punto 1) segue che ci sono solo due entità che possono creare allora moneta dal niente, le banche o lo stato (tramite banca centrale o riducendo le tasse e andando in deficit), giusto ? (famiglie e imprese a meno di essere falsari non possono) Da queste due premesse segue che sarebbe normale che lo stato fosse sempre in deficit. Dimostrazione. Cosa significa innanzitutto che lo Stato è in "Deficit", visto che lo stato non ha alcun bilancio come le imprese ? Nessuno sembra mai volerlo notare, ma il bilancio dello stato non esiste, si indica come "bilancio" quello che in realtà è solo un budget (spese meno entrate). Ipotizziamo invece che lo stato abbia un bilancio, allora dove è che metti il suo patrimonio netto o capitale ? I bilanci come tutti sanno sono fatti così, a sinistra l'attivo e a destra il passivo + patrimonio netto (o capitale). Ma nel caso dello stato sarebbe il contrario, avresti un patrimonio negativo a sinistra, simmetrico e di importo identico ma con segno opposto al patrimonio netto del settore privato ! Nell'esempio numero qui sotto hai che il patrimonio netto di famiglie, banche e imprese sommato è di 160 e vedi che vi corrisponde un patrimonio netto NEGATIVO dello stato, pure di 160. Hai nell'esempio che lo stato ha venduto 210 di titoli di stato per cui come passività avrà a destra nel bilancio 210, ma a sinistra, nell'attivo ? Mettiamo che abbia 40 in cassa da spendere al momento, di conseguenza per far quadrare il suo bilancio dovrà avere all'attivo, a sinistra, 210-40 = 170. Cosa rappresenta questo 170 ? Un patrimonio netto NEGATIVO. Nell'esempio poi hai anche la Banca Centrale, che ha 10 di patrimonio netto (a destra, al passivo, perchè ha un bilancio normale). Quindi 170 -10 = 160 patrimonio netto NEGATIVO del settore pubblico, che simmetrico al patrimonio netto del settore privato di 160. Questo è un modo contabile di dimostrare che LO STATO DEVE ESSERE SEMPRE IN DEFICIT. Contabilmente lo vedi perchè se metti assieme attivo e passivo di imprese, famiglie, banche, banca centrale e governo noti che SE LO STATO AVESSE UN BILANCIO COME UN IMPRESA AVREBBE UN PATRIMONIO (NETTO) NEGATIVO, uguale e simmetrico al patrimonio netto del settore privato. Conclusione: in un sistema di moneta priva di valore intrinseco (numeri su computer di banche) è normale e fisiologico che lo stato abbia un deficit (a meno che il paese abbia surplus esteri del 4-5% del PIL...)

 

  By: Moderatore on Martedì 24 Dicembre 2013 16:28

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  By: traderosca on Martedì 24 Dicembre 2013 16:24

Pascucci, possibile che i dibattiti tra voi pseudo economisti vertano sul debito si, debito no!!!e mai nessuno si soffermi a riflettere sulla qualità del debito!!!! Il debito pubblico come nelle aziende è doveroso se fatto per investimenti per il futuro e che vadano a buon fine per migliorare la situazione economica di una nazione e per il benessere di tutto il popolo.Se invece si fanno debiti per investimenti improduttivi e solo per il benessere di alcuni,l'azienda o lo stato saranno destinati all'inesorabile fallimento.Quindi spetta alla politica ed ai loro rappresentati indirizzare il debito sulla qualità degli investimenti,ricerca e sviluppo,ecc. Una casa come una nazione la si costruisce dalle fondamenta non dal tetto,e se le fondamenta sono marce(politici)è inutile spendere soldi e fare debiti,crollerebbe tutto.te capì

 

  By: pascucci on Martedì 24 Dicembre 2013 14:36

x Zibordi: scusami ma queste: "Nell’economia monetaria moderna lo stato deve per forza di cose essere in deficit. E che questo sia la norma lo conferma il fatto che il 99% dei paesi industriali ha oggi un debito pubblico e nell’ultimo secolo i paesi industriali hanno avuto deficit pubblici annuali circa il 95% del tempo." sono parole tue? ufficiali? no, vero?

 

  By: pascucci on Martedì 24 Dicembre 2013 14:25

> Però, Pascucci, scusa, ma oggi realisticamente, secondo te, quante sono le possibilità di riuscire, almeno, a ridurre fortemente l'egemonia delle grandi banche e dell'alta finanza?? Credo poche, guardando anche al passato ed alla mentalità della gente che ci circonda... • io credo che le possibilità di (eblablaecc..) siano proporzionali al numero, alla voglia, alla VOLONTA' e alle ENERGIE impiegate per NON chinarsi a (1) leccare il *** , (2) non studiare il problema, (3) mangiare gli avanzi del Re, (4) cercare di guadagnarci e (5) essere convinti che l'unico modo per tirare a campare sia quello dei punti 1->5 (è ricorsiva, la mia opinione!). tu no?

 

  By: lutrom on Martedì 24 Dicembre 2013 13:59

> Purtroppo siamo in un momento in cui potere politico e sistema finanziario hanno trovato una saldatura di interessi che è consentita dalla perdita di peso della componente LAVORO. • siamo? ora? SONO SECOLI CHE E' COSI, mnimominimo dal 1694! ------------------------ Pascucci, probabilmente nella storia dell'umanità evoluta è quasi sempre stato così: anche l'impero romano è caduto per questo motivo, non certo per l'arrivo di 4 barbari (non erano milioni e milioni, un impero sano li avrebbe respinti con facilità); infatti nell'impero della decadenza, al contrario dei tempi di Augusto, ormai la ricchezza stava quasi tutta nelle mani di pochi latifondisti, mentre i vecchi gloriosi cittadini romani (piccolo o minuscoli proprietari terrieri) erano ridotti al rango di schiavi(anche se teoricamente non era così: ed è lo stesso modo in cui ci sta riducendo oggi la finanza globale ed i loro servitori, i politici). E' vero, nell'impero romano non era finanza come oggi, ma la base dello strapotere dei latifondisti stava spesso proprio nel meccanismo debito-espropriazione: in pratica il contadino libero si indebitava e poi, non potendo pagare il suo debito, finiva per cedere le terre al latifondista. Sappiamo come andò a finire... Però, Pascucci, scusa, ma oggi realisticamente, secondo te, quante sono le possibilità di riuscire, almeno, a ridurre fortemente l'egemonia delle grandi banche e dell'alta finanza?? Credo poche, guardando anche al passato ed alla mentalità della gente che ci circonda...

 

  By: Tuco on Martedì 24 Dicembre 2013 11:30

Pienamente d'accordo con Mr. Hobi.

SLAVA UKRAINII !

 

  By: Tuco on Martedì 24 Dicembre 2013 11:28

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SLAVA UKRAINII !

 

  By: pascucci on Martedì 24 Dicembre 2013 09:18

le domande effettive sono poche, per chi ha coraggio di porsele: 1. QUANTO DURA UNA CARICA POLITICA? PIU' O MENO DI UNA "CARICA" DI BANCHIERE PRIVATO? 2. COSA OCCORRE AD UN POLITICO PER FARSI ELEGGERE (non mi dire "i voti" altrimenti piango!!)? 3. CHI E' CHE TUTTO PUO' STANDO NELL'OMBRA? 4. QUANTA MONETA PUO' RUBARE UN POLITICO NELLA SUA CARRIERA? 5. QUANTA MONETA PUO' RUBARE/FARTI INDEBITARE CHI CREA MONETA DAL NULLA?

 

  By: pascucci on Martedì 24 Dicembre 2013 09:08

> Anch'io sono molto critico sull'associazione a delinquere Politica/Banche ma mi guardo bene dal criticare la creazione di moneta endogena da parte del sistema bancario. • ed è questo che mi procura particolarmente schifo (ma tanto non mi legge, sicché..) > Sopporto per NECESSITA' di FUNZIONAMENTO del sistema la creazione di moneta esogena da parte della Banca Centrale • VIVA ROTHSCHILD, DOCETE MONDIALE DI PSICOLOGIA DEI TRADERS ("chi capirà il sistema lo sfrutterà, gli altri lo pagheranno")!! > ( tanto è vero che ne auspico la totale indipendenza dal potere centrale ),figuriamoci se voglio abolire l'unico momento in cui la creazione di moneta è funzionale al sistema economico ,cioè quello espletato dal sistema bancario. • brr!! > Purtroppo siamo in un momento in cui potere politico e sistema finanziario hanno trovato una saldatura di interessi che è consentita dalla perdita di peso della componente LAVORO. • siamo? ora? SONO SECOLI CHE E' COSI, mnimominimo dal 1694! > Il sistema economico funziona male e ,di conseguenza ,NON può funzionare bene il sistema bancario ( credetemi sulla parola ....) • CVD: la visione del mondo AL CONTRARIO!!