By: bearthatad on Mercoledì 17 Marzo 2004 00:31
No, non è giusto. Ci sono due inesattezze.
La prima sta nel giudizio "molto diffuso". Come ho già avuto modo di dire, in giro, al bar, sul tram, dal barbiere, in coda alla posta, a dichiarare di essere orientati verso il centrodestra non si trova ASSOLUTAMENTE nessuno. Io direi che, a parte politici e giornalisti, siamo rimasti in quattro fuggiaschi ospitati dal "reazionario" Zibordi. E' un fenomeno molto grave: hai paura a dire quello che pensi se non sei nascosto dietro un nickname. Chiedersi il perchè. A voi non interessa immagino, tanto in questa situazione ci sono gli altri. Anche nel Ventennio capitava più o meno così. Allora era diventato difficile andare in giro sostenendo di essere di sinistra.
La seconda è la reale motivazione della mia scelta. Trovo che SB abbia il difetto di privilegiare la crescita del proprio patrimonio, trovo che la proprietà di alcune reti sia un pretesto perchè basta non guardarle, trovo che a sinistra manchi un leader di prestigio, trovo che a sinistra i capicorrente attuali siano tutti politici della prima repubblica, mediocri, esageratamente ipocriti, e malati in forma acuta di quel nichilismo che altrove serpeggia ma da noi dilaga.
Trovo che da nessuna delle due parti si trova il De Gasperi di cui avremmo bisogno, ma penso che (chiudendo gli occhi sui difetti suddetti) ai fini dello sviluppo, del benessere, del miglior futuro dell'Italia e dei suoi abitanti, Berlusconi ha più probabilità di ottenere risultati migliori.
La descrizione particolareggiata delle risultanze del lavoro dei giudici non sposta la questione. E' più grave che la sinistra non riesca a essere unita su ASSOLUTAMENTE NULLA (che non sia condannare Berlusconi) neanche sul terrorismo, e che Rutelli affermi che il terrore è colpa di Bush, capovolgendo la storia.
I reati finanziari sono una brutta cosa, ma qui c'è di peggio. Le nostre democrazie sono robuste, sembra impossibile che il nostro mondo possa disintegrarsi, tanto sembra solido e immutabile. Ma a forza di prenderlo a spallate, a forza di "bulleggiare" mazziando a destra e a sinistra i principi e i valori su cui si fonda il concetto di democrazia occidentale, io ho realmente paura che il sistema possa implodere. In questo senso sono reazionario: sono affezionato a questa democrazia occidentale, perchè non vedo di meglio in giro, e voglio conservarla più a lungo possibile.
Quando sento tanta sinistra che dice "le pensioni non si toccano", penso che per non scontentare i cinquantenni e non chieder loro di lavorare due o tre anni in più, si sta negando ai trenta quarantenni la possibilità di avere la pensione, perchè il sistema per allora sarà collassato. E il riconoscimento della collettività a chi ha lavorato una vità per me è uno dei caposaldi di questo sistema. Chi sembra difendere oggi le pensioni a parole, in realtà sta preparando la loro fine.
Quando sento che la colpa del terrorismo è nostra e che dovremmo disarmare noi stessi, penso che quando le armi le avranno solo gli altri di noi potrebbe restare poco.
Quando sento manifestazioni contro il nucleare, contro le centrali, contro tutto e tutti, ma vedo che chi vi partecipa non ha uno stile di vita conforme a quello che dice, penso che protestare sia diventato la tendenza. Ma vedo un autolesionismo idiota, che spinge a decisioni (o non decisioni) che danneggeranno sia chi protesta sia gli altri.
Non esiste un solo argomento della sinistra in cui non ci sia quella spinta all'autoannullamento, quel masochismo che finora ha potuto diventare "di tendenza" grazie a una grande riserva di forza e di grandezza che generazioni di occidentali hanno costruito col sudore della fronte. Non so quanto ci sia ancora da consumare, però.
Questo penso della sinistra. In alternativa c'è solo SB, per adesso. E i suoi conti correnti di cui allo stato attuale non me ne può fregare di meno.