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Lo spettacolo va pagato alla fine - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Marzo 2005 03:29

Sordi, Tognazzi, Gassman e Totò non ci sono più, ma ce la caviamo lo stesso. 1) ^Totti colpito #http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/esteri/iraq45/totmag/totmag.html^ dalle parole della Giuliana Sgrena e i rapitori colpiti dalla maglietta di Totti ("...Uno dei due guardiani - si legge nel racconto della Sgrena - ^il più religioso, è venuto da me esterrefatto#http://www.calciomercato.com/modules.php?name=News&file=article&sid=82259^, sia perchè la tv mostrava i miei ritratti appesi nelle città europee, e sia per Totti. Sì, Totti. Lui si è dichiarato tifoso della Roma ed era rimasto sconcertato che il suo giocatore preferito fosse sceso in campo con la scritta 'liberate Giuliana' sulla maglietta"....) E pensare che tanta gente ha paura di questi tifosi romanisti a Baghdad. In questa banda c'erano i romanisti, ma poi ci sono milanisti, interisti e Zarqawi è juventino, se fate caso lo si vede solo in nero e un poco di bianco nei video dove agita il coltellaccio. Se alla domenica Totti, Ronaldo, Adriano... indossassero scritte tipo: "non sventrate la gente con le bombe" o " non sgozzate gli ostaggi" nessuno avrebbe più da temere da loro. Si potrebbe anche allargare l'esperimento per risolvere altri focolai di violenza nel mondo. 2) Quando ti rapiscono in Iraq ti incavoli un poco all'inizio anche se poi alla fine sei trattata sempre bene: ("...Sgrena in un'intervista ad Al Jazeera: "I sequestratori mi hanno trattato bene; mi hanno fornito i medicinali che mi servivano anche se restare chiusa per un mese in una stanza non è facile"....solo all'inizio non capivo ed ero molto incavolata con loro.... ") 3) Comunque se incavolarsi e mostrare Totti in TV con la scritta sulla maglietta non bastasse, si concorda con i rapitori una piccola recita di un bel pianto in video, come ha spiegato ora di aver fatto la Giuliana: ("...Sgrena: stavo molto meglio che nel video, dice in intervista... (ANSA) - PARIGI, 7 MAR - Erano i sequestratori di Giuliana Sgrena a volere la 'drammatizzazione fino in fondo' nei rapporti con i mezzi di informazione. Parlando del video diffuso il 16 febbraio, Sgrena dichiara: 'Questa drammatizzazione e' stata voluta da loro. In realta', io stavo molto meglio di quanto dessi a vedere..." 4) Basta solo che appaiano in TV i calciatori con la scritta sulla maglia (e magari che quei pirla in Italia sgancino un piccolo finanziamento di ^5 milioni di euro#http://www.ilriformista.it/documenti/testofree.aspx?id_doc=39035^ alla banda dei romanisti così religiosi). Con le Simone ci eravamo fermati stando ai rumor a un finanziamento di 2 milioni, per la Giuliana si parla da 3 a 6 milioni, ma bisogna tenere conto che ci ha messo anche la recitazione del pianto in video. 5) E nel finale si va via a gran velocità, allegri e quasi si fa un incidente per la velocità "... abbiamo quasi perso il controllo dell'auto nel passare sotto una tangenziale dove era pieno di pozzanghere.. abbiamo tutti riso, è stato liberatorio.. perdere controllo dell'auto a Baghdad e e finire in incidente d'auto dopo tutta questa storia sarebbe stato una cosa incredibile...."

 

  By: gianlini on Martedì 08 Marzo 2005 02:06

per chi amasse l'humour un po' stantio, consiglio la lettura dell'intervista riportata sul sito del corriere alla sgrena..... due chicche su tutte Quali erano le sue sensazioni nei loro confronti? «Non mi sono mai sentita una loro nemica. Non era facile, la mia era una posizione di sottomissione. Ma ho cercato di capirli, attraverso le frasi che scambiavamo». C’è chi la accusa già di essere antiamericana. «Non è un reato. Il dibattito su questi temi viene fatto da gente che a Bagdad non ha messo piede. Io sfido chiunque ad andare a vedere quel che succede in Iraq e a non essere poi antiamericano».

 

  By: carlog on Domenica 06 Marzo 2005 21:06

caro mio, le strumentalizzazioni non hanno mai fine la Sgrena ha detto che i rapitori gli hanno detto che i fondamentalisti gli avevano detto che gli americani dicevano che la volevano morta a parte tutte 'ste chiacchere da bar/convento/caserma e' evidente, grande come una casa, agli occhi dei piu' che quella bella donna della Sgrena se ne doveva stare a casa a fare il soffritto (o imparare a farlo) ma a questa dabbenaggine tipicamente femminile si aggiunge la maldestrezza tipicamente maschile e tipicamente di certi servissi segreti italiani che non sanno nemmeno parlare in inglese

 

  By: gianlini on Domenica 06 Marzo 2005 14:48

di fronte alla tragica morte dell'agente del sismi a gran voce si leva lo slogan "lasciamo l'iraq" bene! proporrei che al prossimo morto a NApoli, gli stessi proclamino "lasciamo Napoli" in molti quartieri lo stato non è l'Okkupante??? e allora che ci sia coerenza, diamine!! lasciamo napoli ai camorristi, erigiamo un bel muro tutt'attorno e che si gestiscano da soli!

 

  By: GZ on Giovedì 03 Marzo 2005 12:56

a proposito, finalmente la magistratura si è decisa a muoversi ! Leggo ora : ^"...Blitz Contro il Clan Di Silvio #http://www.audionews.it/notizia.asp?id=107569^ - AudioNews 54 minuti fa."

 

  By: polipolio on Giovedì 03 Marzo 2005 10:07

Non so perché, ma proprio in questo momento mi fulmina il ricordo di Petrolini...

 

  By: carlog on Giovedì 03 Marzo 2005 04:55

Humm ... vedila cosi' mister X per costruire il nuovo, bisogna prima distruggere il vecchio lasciamolo fare a questa manica di brav'uomini volenterosi del Polo che poi la sinistra ricostruira' l'Italia piu' bella e piu' fiorente che pria ... (notare pria ... fanno sempre effetto le parole auliche)

 

  By: XTOL on Martedì 01 Marzo 2005 21:28

sia fatto silenzio, davanti a cotanta dirittura morale: "Il sen. Cesare Previti ritiene ingiusto che, per colpa dell’annunciata legge sulla prescrizione, egli venga privato del diritto alla assoluzione, così cancellando l’ingiustizia della condanna. Da cittadino autorevole, l’imputato Previti, ha chiesto al Presidente del Senato, Prof. Marcello Pera, di rinviare l’approvazione della legge sulla prescrizione a dopo la conclusione del suo processo, per non essere privato della possibilità d’ottenere giustizia. Il Prof. Marcello Pera ha dovuto rispondere che, purtroppo, pur comprendendo la nobiltà della richiesta (e forse memore delle prescrizioni subite da Berlusconi e Andreotti), non è però in suo potere, bloccare il corso dell’approvazione della legge, sicché il cittadino-imputato-condannato (in primo grado) Cesare Previti, potrebbe essere costretto a subire siffatta ulteriore ingiustizia: la prescrizione. La vicenda non può non indurre a riflessione tutti i cittadini per il possibile nuovo torto che una maggioranza forcaiola, starebbe perpetrando ai danni di un possibile innocente. Ci siamo però chiesti: possibile mai, con tutti gli avvocati e consiglieri giuridici che ci sono in giro, che nessuno abbia fatto presente al Prof. Marcello Pera che l’imputato ha il diritto di rinunziare alla prescrizione (art. 157 del codice penale, come modificato dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 275 del 1990), pretendendo invece una sentenza (sia essa di assoluzione o di condanna) che ignori la prescrizione? C’era proprio bisogno di scomodare lo Stato, il Parlamento, le Istituzioni, il lavoro già programmato e in calendario, per dare una risposta tranquillizzante da parte del Prof. Marcello Pera al Sen. Cesare Previti? Sarebbe bastato che dicesse (anche con una telefonata): “collega, non si crucci, la soluzione c’è, basta esercitare il diritto di rinunzia alla prescrizione, ma non mi chieda di fermare i lavori parlamentari”. Senonché, il Giornale, ha titolato “L’avversario spiazzato”, scrivendo “il grande antipatico ha spiazzato tutti gli amici ma soprattutto i nemici”. Il sottosegretario alla giustizia Vietti ha proclamato “con la lettera di Previti, ecco, con questa lettera finisce la solita sceneggiata che in questa legislatura ha accompagnato tutte le riforme”. Il sen. Schifani ha, con la solita mesta superiorità intellettuale, annunciato “sconfitta la sinistra!”. Il vice presidente del Consiglio Follini, da uomo di Stato ha dato un gran bell’esempio, dichiarando “ho votato questa legge con l’entusiasmo prossimo allo zero. L’ ho fatto per spirito di coalizione”. La qualcosa induce a pensare che deve esserci un particolare interesse, per approvare ciò che si ritenga cagionevole per la giustizia e i cittadini. Qualcuno potrebbe ritenere che questa sia ipocrisia spinta, un farsesco minuetto. Ma quando mai: questa è autentica e sublime arte rinascimentale."

 

  By: carlog on Giovedì 24 Febbraio 2005 01:58

Diavolo d'un Berlusconi, non sono milanista ma stasera il Milan ha giocato alla grande Mi viene in mente la proposta di uno scheramento parlamentare trasversale di fede milanista (che probabilmente include anche Bertinozzi) di garantire, al di la' delle limitazioni imposte dalla legge sul conflitto d'interessi, la presidenza del Milan a Silvio. E' quasi come quando D'Alema diceva che Mediaset era una grande impresa Europea ed un patrimonio culturale nazionale ... ma che caz

 

  By: GZ on Giovedì 24 Febbraio 2005 01:30

la persistenza è una qualità sempre da ammirare, che sia applicata agli investimenti di borsa o a setacciare ogni passata azione degli ultimi 25 anni di berlusconi silvio

 

  By: gianlini on Mercoledì 23 Febbraio 2005 23:57

svengo dal dolore dopo aver letto di cotante nefandezze compiute dal nostro presidente del consiglio

 

  By: mistral04 on Mercoledì 23 Febbraio 2005 19:53

L'avvocato Mills: nel '94 a casa di Berlusconi «Fondi Mediaset, ecco il patto segreto» Secondo il legale inglese, «la richiesta era di creare società per dare parte del patrimonio ai figli» http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/02_Febbraio/23/mediaset.shtml MILANO - Procura di Milano, domenica 18 luglio 2004. I pm dell’inchiesta Mediaset interrogano in via riservatissima un grande avvocato inglese, David Mackenzie Mills, marito del ministro Tessa Jowell del governo Blair e parente del procuratore capo di Londra. I magistrati, Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo, mostrano a Mills il documento-chiave di tutta l’indagine: la prova scritta, secondo i pm, che Silvio Berlusconi e i suoi figli Marina e Piersilvio, invece di pagare le tasse sui profitti delle loro tv, avrebbero direttamente incamerato almeno 280 milioni di euro, nascosti sui conti segreti di una sistema di società fiduciarie («trust»). Il documento, depositato solo ora con l’avviso di chiusura dell’inchiesta notificato ai difensori, descrive la catena di controllo delle due più ricche società-cassaforte: Accent e Timor, poi ribattezzate Century One e Universal One. Mentre i pm lo informano che non è più testimone, ma indagato, l’avvocato Mills sbianca. E poi vuota il sacco: «I beneficiari economici delle società Accent e Timor erano rispettivamente Marina e Piersilvio Berlusconi, come è scritto chiaramente nel documento. I nuovi nomi Century One e Universal One ci sono stati suggeriti da persone della Fininvest, a memoria Candia Camaggi, perché si volevano nomi che avessero a che fare con il mondo del cinema». Queste due sigle sono alla base dell’impero televisivo di Berlusconi: sono le società off-shore che hanno venduto alla Fininvest i diritti di trasmissione dell’enorme magazzino di film americani poi ereditati da Mediaset con la quotazione in borsa. Proprio la manager svizzera Candia Camaggi (moglie di Giancarlo Foscale, primo cugino di Berlusconi) aveva raccontato a pm di Tangentopoli, fin dal ’94, che quelle due società sarebbero appartenute a «ex dirigenti delle major». A sentir lei, insomma, erano le grandi case cinematografiche statunitensi a imporre quelle due intermediarie off-shore. Da allora tutti i difensori hanno ripetuto la stessa versione: «Sono società del tutto estranee a Fininvest e Mediaset». Di fronte al documento intitolato «Proposed Holding Structure», invece, l’avvocato Mills mette a verbale tutta un’altra storia: «Io sapevo che Livio Gironi (il tesoriere della Fininvest, ndr ) era direttamente legato a Silvio Berlusconi, che era l’uomo che amministrava il patrimonio personale. Ho avuto conferma di questo fatto in un incontro per me importante, avvenuto a Milano in quella che credo fosse la casa di Berlusconi: era una villa con un bellissimo giardino e una biblioteca a due piani, in legno... Fu in quell’occasione che Gironi mi disse che bisognava fare un’operazione: lo scopo fondamentale era destinare una parte del patrimonio privato di Silvio Berlusconi ai figli del suo primo matrimonio. L’idea era costruire due veicoli societari che dovevano fare trading (intermediazione) sui diritti e quindi ottenere profitti, che si voleva fossero destinati a Marina e Piersilvio». «Il documento l’ho scritto io - confessa Mills - con le indicazioni che mi ha dato Gironi: fu lui a dirmi che la cosa doveva restare assolutamente riservata e quindi era necessaria una banca fuori d’Italia. Fu sempre Gironi a sottolineare che i figli sarebbero stati i beneficiari, ma la gestione pratica doveva essere sempre soggetta al consenso di Silvio Berlusconi, che nel documento viene denominato "X". Il punto 5 serve a spiegare in modo semplice cosa sia un "trust": era necessario perché Berlusconi comprendesse anche l’aspetto legale. Ovviamente nella famiglia hanno fatto le loro valutazioni e poi Vanoni (manager ora indagato, ndr ) mi ha riferito alcune modificazioni. Prima di tutto il documento non sarebbe stato firmato da Silvio Berlusconi ma dai due figli, che così avrebbero assunto il doppio ruolo di costituente ("settlor") e di beneficiario. Inoltre si voleva legare la possibilità di compiere atti di disposizione al consenso di alcune persone di fiducia di Silvio Berlusconi: intendo dire Gironi, Foscale e Confalonieri, che rappresentavano la volontà di Berlusconi». Secondo Mills, dunque, Marina e Piersilvio avrebbero ricevuto in regalo le due società-forziere con i profitti esentasse degli anni ’90, ma per prelevare i soldi dovevano chiedere il permesso allo zio o ai più fedeli collaboratori di papà: padroni sì, ma sempre sotto mister X. Paolo Biondani 23 febbraio 2005

ci siamo messi a fare anche i bitumi adesso - gianlini  

  By: gianlini on Domenica 20 Febbraio 2005 12:21

Ieri sera ero a cena con degli amici. Tutti impiegati in società industriali. I quali lamentavano, l'uno la chiusura dell'officina (cioè dello stabilimento, gli uffici li hanno tenuti momentaneamente, spostano tutto in cina e india), l'altro la chiusura di una delle due sedi distaccate (prov. di Vicenza) e il fatto "ci siamo messi a fare anche i bitumi adesso, ma non è che abbiamo un grande know how...", il terzo che lavora per una multinazionale con sede centrale in Belgio, che "quest'anno non hanno assegnato neanche un euro in budget per investimenti in nuove attrezzature e impianti all'Italia, solo il minimo indispensabile per garantire sicurezza e che non chiudiamo se arriva la ASL". Stamattina mi telefona un'amica, fa uno stage di tre mesi in Svizzera con cui vive tranquillamente (ma in Svizzera, purtroppo...), era venuta a Milano a fare un colloquio con una famosa agenzia di pubblicità speranzosa di aver trovato quell'occasione che cercava ormai da qualche tempo: risultato : proposta : stage di 6 mesi a 235 euro al mese (avete letto bene), poi forse un bel contratto a progetto di un anno, "la cifra sarà sicuramente superiore ...." (e 'te credo!!!!) la componente di psicologia del declino in tutto questo è evidente.....nessuno ora più spendere un euro che non sia strasicuro di recuperare.....

ha perso o guadagnato e quanto ? - gz  

  By: GZ on Domenica 20 Febbraio 2005 01:32

...troppi argomenti trattati ? sì, ma alla fine delle varie considerazioni di contorno poi io ad esempio suggerisco ogni giorno delle compra-vendite e teniamo il conto ogni giorno di quanto perdono e guadagnano.... il Forum sarebbe la parte free... anche in quello ci sono dei portafogli con dei numeri e percentuali suggeriti da altri... e incoraggiamo tutti quelli che scrivono a "quantificare" ogni tanto le loro idee con suggerimenti che noi provvediamo poi ad aggiornare come prezzo e % quello che lei scrive è appunto un altro esempio di piacevole conversazione, come altri che si vedono qui (per chi sia interessato al lato finanziario del mondo ovviamente) e queste chiacchere possono ingenerare confusione lei ha comprato titoli ? quali e con che peso sul portafoglio ? ha perso o guadagnato e quanto ? questi dati aiutano a focalizzare la discussione .... voglio dire che occorre ogni tanto anche fare dei conti e mettere fuori dei NUMERI.... questo non è forse l'unico, ma sicuramente un posto in cui si fa uno sforzo per ^dare un rendiconto delle perdite e guadagni delle idee suggerite##http://www.cobraf.com/Portafoglio/Custom/SaldiPortfolio.php^^ Di simpatiche e piacevoli chiacchere finanziarie siamo tutti pieni, ho comprato B&F e M&F sabato e hanno ormai 100 pagine ciascuno con gli inserti vari e solo per commentare l'ultima settimana di borsa peccato che alla fine tutta la stampa finanziaria italiana sia piena di pubblicità di fondi, gestioni, private banking, consulenze o report e vigliacco se uno ti scrive semplicemente: " dal 1998 o 1999 l'insieme delle nostre raccomandazioni o gestioni ha guadagnato/perso l'X%... intervistano gestori ed esperti dal corriere economia a CFN TV a Borsa e Finanza e ha mai visto che chiedano: "..scusi, tutte queste cose che dice ora... sono molto interessanti, ma ad esempio lei un anno fa cosa aveva suggerito ?.... ha poi avuto ragione o torto ?... negli ultimi 5 anni quanto ha reso a chi le ha dato retta ?..."

 

  By: Zen lento on Sabato 19 Febbraio 2005 16:17

Una rettifica... il minimo in oggetto e' del 1977/78, me ne scuso :(