By: lutrom on Martedì 21 Dicembre 2004 17:44
ad ogni modo non generalizziamo su 10 statali, la macchina Stato ce ne è uno che la fa funzionare e quell'uno farebbe gola alla + efficiente delle aziende
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Parole sante: scuole e uffici statali vanno avanti per quelle 1-2 persone su 10 che lavorano, e bene (e qualcun altro accettabile). Vorrei vedere se quelli che lavorano seriamente iniziassero a fare quello che fanno in molti, che tirano a campare! E considerate che lavorare seriamente nello stato (non dico sempre) ma spesso non serve: se per esempio sei un bravo docente (ho una certa esperienza del settore scuola), che fa il suo lavoro seriamente, dovrai sopporatare i richiami dei presidi perché tizio e caio (analfabeti!!) si sono lamentati della bocciatura e perché la scuola perde iscritti; ma il prof. lavativo che fa, non dico niente, ma poco non gli dirà niente nessuno, anche perché promuoverà tutti (che poi non sappiano nulla, non interessa, e che lo stato spenda milioni di euro per tener parcheggiata la gente, e chi se ne frega). I fessi che a casa preparano le lezioni per i ragazzi non avrnno i pomeriggi liberi per darsi ad un secondo lavoro (e guadagnare di più!!). Se sei professore di educaz. fisica o religione o assistente di laboratorio (che spesso soffrono di depressione perché non sanno come passare il tempo) e simili, non avrai compiti a casa da correggere, lezioni da rivedere, in compenso potrai presentare mille progetti (remunerati!!) a scuola, fare il doppio lavoro, frequentare i sindacati per vincere il concorso per presidi o altre cose simili. Se cercherai di abituare i ragazzi a non copiare le verifiche scritte (soprattutto per abituarli, se possibile, al lavoro serio da adulti) ti diranno che sei un fesso, presidi ( e colleghi) ti consiglieranno di far copiare per non bocciare (però quando un asino copiatore universitario medico ti uccide tuo figlio in ospedale, allora dirai: ma tutti questi somari chi li manda avanti!!!!????) Con questo non voglio dire che chi va bene a scuola poi nel mondo del lavoro sarà per forza sveglio, ma non credo che uno che ha sempre studiato pochissimo possa essere un bravo avvocato o medico o ingegnere. L'importante sarà però curare la forma, a scuola: progetti scritti bene, registri curati, progetti faraonici, giudizi curati nei dettagli e che richiedono più ore per prepararli rispetto alle ore che dedichi all'aggiornamento (anche perché oggi molti genitori sono diventati i difensori di viziatissimi figli che preferiranno studiare scienze delle cominicazioni e non certo fisica), ma se poi i ragazzi non impareranno nulla, fa niente, anzi fa meglio.
I risultati: l'Italia come livello di istruzione (lo dicono i rapporti OCSE) peggiora sempre più, i laureati in materie scientifiche (quelle difficili, ma che servono tanto per il progresso di un paese) sono sempre meno, perché non c'è (quasi) nessuno e niente che motiva, i bravi ricercatori costretti a stipendi da fame, università piene di baroni (quasi tutti i grandi -!!- docenti universitari hanno figli e nipoti e pronipoti geni e docenti universitari!): eppure è qui che si costruisce la ricchezza di un paese: su innovazione, qualità, ricerca, voglia di migliorare. Così spesso è la scuola, non credo che altri settori della pubblica amministrazione siano molto diversi. Una volta in ospedale facevo la fila in un ufficio, dove c'erano un paio di fessi che per 6 ore al giorno circa (senza quasi il tempo per andare in bagno) rispondevano ininterrottamente alle domande della gente: andate a dire a quei poveracci che gli statali non lavorano...