Patologia della perdita di borsa - gldm

 

  By: GZ on Mercoledì 17 Settembre 2003 15:48

Il concentrare una bordata di acquisti sui titoli principali o sull'indice negli ultimi 20-30 minuti a NY è un fenomeno che succede nei giorni in cui il mercato è neutrale o positivo, il 15 era negativo a un ora dalla chiusura In un posto in cui si scambiano 3-4 MILIARDI DI AZIONI al giorno come il NYSE e il Nasdaq nessuna istituzione riesce a manipolare e far girare in su un mercato negativo (o viceversa far cedere un mercato positivo) per cui se devi comprare titoli per un cliente e vuoi fare vedere che lo fai a un prezzo medio più basso di quello di chiusura hai bisogno di un mercato perlomeno neutro per dare la tua "spinta" finale

 

  By: gianlini on Martedì 16 Settembre 2003 00:25

come sempre, sembra che Echelon spii proprio tutti, anche lei Zibordi, che ha scritto questo articoletto sulla forza degli ultimi 20 minuti del mercato.... ed ecco che paff!!!! tutto al contrario oggi

e qui è dove esci dal "Trade della chiusura di NY" - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Settembre 2003 17:49

Ok, il mercato americano è aperto da 15 minuti e qui uno chiude il piccolo short messo un IN CHIUSURA VENERDI sulla base del fenomeno che ho descritto nei post precedenti (mi riferisco al commento : "...es io venerdì sera in chiusura di NY ho venduto SHORT qualche future per ricomprarlo lunedì mattina o domenica sera in apertura perchè è uno dei due modi di sfruttare questo fenomeno e....") Ovvio che una rondine non fa primavera, ma perlomeno oltre a illustrare questo fenomeno di chiusura artificialmente pompata in alto ho mostrato oggi come tirarne fuori qualche soldo in pratica

piccola manipolazione, nelle giornate incerte e senza trend - gz  

  By: GZ on Lunedì 15 Settembre 2003 02:10

Veramente questo grafico dimostrerebbe proprio che il fenomeno di cui parlavo esiste, perchè è solo un effetto TEMPORANEO, non un trend di acquisto delle istituzioni e anzi maschera spesso la debolezza del mercato Ho detto che lo puoi sfruttare comprando per mezzora o un ora diciamo verso le 21:30 oppure vendendo short in chiusura e ricomprando il giorno dopo in apertura più in basso), ma non significa assolutamente che le istituzioni stiano comprando durante la giornata e quindi il mercato salirà ad es io venerdì sera in chiusura di NY ho venduto SHORT qualche future per ricomprarlo lunedì mattina o domenica sera in apertura perchè è uno dei due modi di sfruttare questo fenomeno e ripeto che riguarda solo chi vuole scremare qualche punto veloce E' solo un anomalia se vogliamo nel funzionamento degli acquisti e delle vendite a NY che fa sì che in chiusura ci sia una piccola manipolazione da parte dei brokers che SPINGE UN POCO IN SU il prezzo finale nell'ultima mezzora ANCHE IN PRESENZA DI MERCATO INCERTO O DI VOLUMI MEDI PIU' IN VENDITA CHE IN ACQUISTO (come appunto mostrano i grafici di Gavelli) Anche quando c'è "distribuzione" (cioè che in media si sta vendendo), questa piccola manipolazione, nelle giornate incerte e senza trend, crea un rimbalzino finale

 

  By: Paolo Gavelli on Lunedì 15 Settembre 2003 00:37

premessa: non finirò mai di ringraziare gz per gli spunti che dà in questo forum - anche quest'ultimo è utilissimo. volevo però mettere in guardia sulla possibilità di tradare in quest'ottica nei prossimi gg: un po' perchè le cose cambiano sempre, e un po' sulla base dei grafici che allego (microsoft e intel - ultimi 5 gg - prezzi - movimenti PARZIALI dell'attività degli istituzionali); sembrerebbe che in chiusura comincino ad arrivare ordini in vendita ribadisco: non è un segnale da prendere alla lettera, solo una pulce nel'orecchio 2ali

 

  By: gianlini on Lunedì 15 Settembre 2003 00:12

Quindi i grossi ordini sono in acquisto e i piccoli in vendita? perchè questo discorso deve valere solo in un senso? Allianz non potrebbe passare l'ordine di vendere 200 milioni di azioni, anzichè acquistare?

il fenomeno della "spinta finale" a NY - gz  

  By: GZ on Domenica 14 Settembre 2003 19:07

A proposito del fenomeno (spiegato nel post precedente qui sotto da John Succo) per cui da un anno o due c'è la tendenza a salire sul finale della borsa americana, avete visto venerdì sera cosa è successo ? Vale la pena di riprendere il discorso perchè si tratta di un "sistema" e in pratica funziona così : sull'indice e i titoli maggiori americani nei giorni "normali", non troppo negativi o troppo positivi, puoi comprare nell'ultima mezzora e uscire in chiusura oppure vendere short in chiusura e ricomprare il giorno dopo in apertura. Il fenomeno che sfrutti è il seguente: quando il mercato non ha una direzione netta e non è troppo liquido come era venerdì sera le varie Lehman, Goldman, Bear Sterns, Morgan che devono eseguire i mega ordini per conto di grossi clienti istiuzionali come le assicurazioni o i fondi concentrano un grosso ordine di acquisto negli ultimi 10-20 minuti per spingere sul il prezzo di chiusura dei titoli per cui hanno l'incarico di comprare. Ad es Goldman Sachs riceve dalla mega assicurazione Allianz l'incarico di comprarle 200 milioni di dollari di azioni americane nella giornata di venerdì. Goldman come broker deve mostrare al cliente di essere in grado di eseguirgli il mega ordine al prezzo migliore e in questo modo può ricevere anche un extra di performance oltre alla commissione fissa, che negli ultimi due anni continua a calare. Goldman quindi venerdì aspetta a comprare nella prima parte della giornata e comincia gradualmente nella seconda parte e poi, se vede che il mercato non è troppo debole, lancia un ordine finale grosso per gli ultimi 40 o 50 milioni di dollari negli ultimi minuti per tirare sul il prezzo di chiusura dei titoli che sta comprando. In questo modo IL PREZZO MEDIO di acquisto per il clienti risulta INFERIORE a quello di chiusura e vengono pagati un % di incentivo per il lavoro, perchè hanno mostrato che sono stati capaci di far pagare al cliente meno del prezzo di chiusura. Allianz voleva che gli comprassero 200 milioni di azioni venerdì e se Goldman Sachs le fa vedere che gliele hanno prese a un prezzo MEDIO INFERIORE A QUELLO DELLA CHIUSURA delle 22 le viene pagato un extra per il "risparmio" che avrebbbe guadagnato per il cliente. E come fa Goldman a mettere a creare questo "risparmio" ? Compra in in modo graduale i 3/4 del totale dei pezzi per cui ha la commissione e solo nella seconda parte della giornata e poi negli ultimi minuti "da una spinta" per tirare su il prezzo di chisura finale e farlo risultare più alto dei suoi prezzi medi di acquisto e con grossi quantitativi un ordine finale improvviso può far fare un +1 o +2% al titolo nel finale. Spesso finito l'effetto del'ordine finale di Goldman in chiusura il giorno dopo il titolo ritorna giù per cui il cliente in base al prezzo di apertura del giorno dopo non ha risparmiato. Ma Goldman Sachs aveva l'incarico di eseguire l'ordine venerdì "al meglio" e viene premiata in base alla differenza tra prezzo medio di acquisto e prezzo di chiusura di venerdì. Una volta questo fenomeno era meno evidente per le ragioni indicate da Succo (le commissioni fisse erano più alte e bastavano a Goldman senza dover inventare questi trucchi). Ad ogni modo chi ora ne sia cosciente e stia a seguire fino alle 22 può sfruttare questo fenomeno per strappare un poco di soldi anche lui nel finale al rialzo oppure con uno short alle 22 da chiudere il giorno dopo in apertura

 

  By: GZ on Lunedì 25 Agosto 2003 03:19

Per chi fa trading intraday ecco una ottima spiegazione di John Succo (vedi resume sotto) del perchè negli ultimi anni il mercato usa tenda a rimbalzare (in termini relativi ovviamente, rimbalzare rispetto al resto della giornata) nell'ultima mezzora. Questo pezzo spiega veramente come funzionano gli ordini in borsa in america, il ruolo dei market makers, delle commissioni sempre più basse, del "program trading" computerizzato spinto dalla ricerca di commissioni sempre più basse da parte degli istituzionali. In sostanza i grandi broker che eseguono ordini di miliardi per conto di grandi fondi e fondi pensione hanno interesse a alzare il "prezzo medio" di acquisto e quindi a concentrare l'ordine nell'ultima mezzora, ma occorre leggere tutto ------------------Why does the market rally into the close?----------------------www.minyanville.com Several Minyans have asked why the market seems to rally into the close of trading almost every day. The story is a rather long one (but I will try to make it short) and it (surprise) has to do with brokers making money. In the 80’s and 90’s broker-dealers were paid anywhere from 10 cents to 15 cents a share to execute stocks. At those commission levels it made economic sense for them to run a capital intensive business called “block trading” where they provided liquidity on large orders. For example, a large buy order if brought straight to the floor would have difficulty getting done in a short period of time and may simply result in driving the stock price up with only a small execution for the customer. So the broker would “facilitate’ the trade: sell the stock to the buyer and put the short stock into inventory. Over time “real” sellers (other large institutions as opposed to floor traders or specialists) would want to sell the stock and the inventory would be liquidated. Over many stocks and over much time at these commission levels both sides were served: the institutions were able to complete orders and the broker-dealers made money. Enter the consultants. Over many studies they determined that the investors in the funds were not being served by the high commission rates. The great push (this is even before the advent of high technology) for lower commission rates was on. As rates dropped first to 5 cents and then even lower it no longer made economic sense for broker-dealers to commit capital to facilitate trades. The funds paid lower commissions, but had greater and greater difficulty in executing trades: what they saved in commissions was more than offset in execution cost (price paid). A further step was developed as an attempt by both sides to improve the process: the program trade. This involves grouping together many executions and having the broker-dealer execute the “program” over the course of the day. Because of the great many shares in these programs, the broker, it was felt, would become more aggressive on commission and execution. A methodology was developed as the benchmark called Value Weighted Average Price or “VWAP”. The theory was that the best execution would be realized if these large orders were diluted over the course of the day: the fund would realize better liquidity and at the same time pay less in commissions. The broker is paid a nominal commission of 1 to 2 cents per share and then encouraged to spread the orders out over the course of the day by splitting (usually 40% to the broker) any improvement over the trade weighted average price of the day with the investor. For example, if at the end of the day the trade weighted price (take each price times the volume at that price divided by the shares traded that day) was $50 and the execution price was $49.75, the customer will pay the broker dealer an extra 10 cents a share ($.25 x 40%). It is obvious that the broker dealer is greatly incented to beat the VWAP and they have figured out how to maximize this. When they get a large order, especially one where the amount is larger than a good percentage of the average daily volume (this allows them to control price), they buy a little in the morning and throughout the day, but save a good portion of the trade for the end. This statistically gives them the best chance of driving up the price of the stock at high volume, creating a higher VWAP than would otherwise be the case: the higher the VWAP, the greater the chance for the spread over actual execution. When money is coming into the market, most if not all of these VWAP programs are buy programs. This is why you see buying in the morning, then a stall, and then buying into the close. There is no outfoxing the fox. -------------------------------------------------------------------------------- John Succo graduated from Indiana University with a graduate degree in finance concentrating in option pricing theory in 1984. He worked at Morgan Stanley from 1984 to 1992 where he was influential in the growth and expansion of the institutional equity derivatives market. As a principal and head of index and structured product trading, he helped develop dispersion methodology in trading and managing derivative risks, which greatly increased the liquidity and consequently the application of derivative products in asset-liability management. In 1992 he became Managing Director in charge of global equity derivative trading at Paine Webber Inc. In 1996 he joined Lehman Brothers and ran derivative trading until 1998. He then joined Alpha Investments of New York heading risk management and as a director of the Investment Management Committee, managing internal and external capital investing in hedge funds. In 2001 he jointly founded Victus Capital, a multi-strategy hedge fund where he manages overall risk and a portfolio concentrating in volatility extraction by opportunistically trading derivative instruments.

 

  By: gldm on Giovedì 19 Giugno 2003 23:23

ha esattamente fotografato il mio percorso ( dai CW ai derivati ) e la mia operatività!

se lo tratti come un lavoro a ore - gz  

  By: GZ on Giovedì 19 Giugno 2003 15:54

comunque anche nel caso peggiore, se uno passa dai CW ai derivati, usa una piattaforma che non fa perdere neanche un tick di esecuzione e paga il minimo di commissioni anche solo con 5-6mila euro (meglio 15-20 ovviamente) può mettersi lì al mattino e darsi un obiettivo di 3-400 euro al giorno con mini-S&P o Eurostoxx giocando oscillazioni che durano 2-3 ore questo non era possibile fino a un paio di anni fa, ma ora con la tecnologia occorre veramente poco per tornare in gioco c'è l'intervista in "market wizard" a Tony Saliba che comprando opzioni era andato quasi a zero e stava per tornare a lavorare fino a quando gli si è accesa una lampadina e ha pensato che se lo tratti come un lavoro a ore in cui ogni 4 ore devi fare tot punti ne poteva venire fuori e ha ricominciato cercando i 300 dollari al giorno

 

  By: michelino di notredame on Giovedì 19 Giugno 2003 15:28

ciao Paolo :)

 

  By: Paolo Gavelli on Giovedì 19 Giugno 2003 15:24

Acc, Mich, se sparisci, mi spiace proprio. 2ali

 

  By: michelino di notredame on Giovedì 19 Giugno 2003 15:11

Michelino, mi spiace per l'azzeramento... ------------------------------------------------------------ be', nessun problema. ero un tipo alla cuccia anche prima, magari guadagnavo molto ma spendevo quasi niente, e poi massimo andavo a mangiare da burghy, non da vissani. adesso posso comprare meno libri, questo e' vero, questo sì che mi rompe. ma pazienza. in borsa mi sono divertito molto, davvero molto. e anche fare un salto su Cobraf e leggerla ha fatto parte del divertimento (oltre ad essere stato, in diverse occasioni, piu' che utile, ma questo si capisce). insomma, le auguro buonissima fortuna. sincerely, come dicono gli americani... michelino

 

  By: Leofab on Lunedì 16 Giugno 2003 01:32

E' vero quello che dice Zibordi . Anche se ogni giorno è storia a sè. Quindi non sapendo il futuro non sappiamo nenanche cosa potrà accadere questa volta. Anch'io fui fregato all 'inizio del rialzo del 1996. Non a quello del 1993, forse più massificato; infatti non durò che fino al maggio del 94. Poi le cose per Milano andarono male. Ma allora le borse non erano così globalizzate: gli Usa infatti continuarono l'ascesa in forma ridotta, ma la continuarono.

Se non segui la maggioranza ti fai male - GZ  

  By: GZ on Lunedì 16 Giugno 2003 01:15

----------------------------------- ............che ieri infatti ho chiuso su directa e il tipo vedendo lo sprofondo non mi ha contato i bolli per pieta', così mi ha lasciato 50 euro, non so se mi spiego.... ----------------------------- Michelino, mi spiace per l'azzeramento, è successo a quasi tutti coi derivati. Ricordo ad es nel 1996 quando gli S&P dopo due anni incerti avevano fatto un +20% improvviso dai minimi di ottobre 1995. Sui 520 pensai che ci sarebbe stata una fase di "digestione" e che occorreva ora che il mercato "facesse una pausa". Non ero negativo, pensavo che il mercato avesso corso troppo e che non sarebbe sceso, ma rimasto un poco fermo per cui vendere opzioni era l'ideale. Vendetti sia delle put che delle call come posizione da tenere per un mese o due e un poco più di call perchè erano più "ricche" di premio. L'S&P invece ogni dieci giorni strappava di nuovo in su e allora cercavo di comprare un future per proteggermi, poi uscivo dal future con un piccolo utile e lasciavo la call short come posizione ribassista. Morale: l'S&P arrivò a 570-580 senza mai tornare indietro di più di un 3% e il conto arrivò a zero. Chi ha visto solo il mercato orso del 2000-2003 pensa che ci si faccia male solo tenendo posizioni al rialzo, chi ha cominciato prima invece ha ancora ben impresso come sia pericoloso non vedere un toro che comincia a caricare a testa bassa. E non è vero il falso buon senso del: ".. ora il mercato ha corso troppo e deve fare una pausa..." perchè non è una maratona che ti manca l'ossigeno, sono emozioni di paura e di avidità che si diffondono per imitazione nella folla e man mano si surriscaldano. Probabilmente seguire di più una stupida media mobile cura i 3/4 di questi problemi, ma è difficile farlo perchè è solo una media aritmetica di quello che sta facendo la maggioranza. Il fatto è che gli individui indipendenti che vanno contro la massa qui non vincono (è un occasione per ricordarlo in primis a me stesso che appena mi distraggo tendo a dimenticarlo) (Molti sembrano perplessi ora perchè l'S&P 500 che con l'Iraq sembrava in crisi a 700 è tornato su a quota 1.000. Chi lo ha visto salire giorno per giorno negli anni passati sa che "la Bestia"(the beast) come dicono in inglese, ha travolto molta gente salendo da quota 400 nel 1995 a oggi. E non facendo mai le pause quando "dovrebbe")