Christie, Sotheby - Investimento in Arte

 

  By: Gano* on Martedì 06 Febbraio 2007 10:25

Non me ne parlare... le seguivo ma non le avevo in portafoglio... :-(

 

  By: beppe on Lunedì 05 Febbraio 2007 23:42

grande Gano. ci sballo per te. Sei stato bravo, si capisce che la segui. Compreresti domani se fossi in me? Nel breve sembra proprio un buon titolo. Sono stato un pirla, scusa, e' solo che sono 6 anni che ci perdo soldi su stà maledetta finarte.... bep

 

  By: Gano* on Lunedì 05 Febbraio 2007 19:45

Beh, oggi ha fatto il +4,20%... ;-)

 

  By: beppe on Domenica 04 Febbraio 2007 12:19

a finarte do' sempre un'occhiata anch'io. Spero sempre che il mercato "cambi idea", invece non succede mai: e' sempre un trend al ribasso. A/D sempre giu' e obv che ogni tanto "si riprende" ma senza le conferme dell' A/D. Gano grazie per la segnalazione ma non e' il mio genere purtroppo. bep

 

  By: Gano* on Sabato 03 Febbraio 2007 20:52

Mi sembra che anche titoli come Finarte possano cominciare ad attraversare periodi interessanti...

Sotheby's - gz  

  By: GZ on Lunedì 22 Gennaio 2007 21:18

Sotheby's detta Bid come simbolo a NY è il modo più puro di ^investire sul tema "questo è il momento dei ricchi#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=6233&reply_id=0^ che diventano sempre più ricchi" perchè alle grandi aste ovviamente ci va il top 0.1% della distribuzione del reddito mondiale, con forte componente ora di russi, arabi e asiatici In effetti viene da pensare che avrebbe dovuto già salire ai livelli del 2000 di 48 dollari e che per ^BID#^ da qui ci sia un altro +20% in su dai 35 $ attuali le ultime notizie sono che ^ha aumentato le commissioni che fa pagare#http://online.barrons.com/article/SB116948728370083869.html?mod=googlenews_barrons^. Nel 2007 dovrebbe guadagnate circa 700 milioni di $ che si traducono in 2 dollari e qualcosa per azione, quindi costa solo 17 volte gli utili

 

  By: beppe on Lunedì 22 Gennaio 2007 21:10

Caro Zibo, quando vedo Bid e compagnia bella ai livelli odierni, sogno ad occhi aperti che Lei spacchi qualcosa nella stanza dove lavora visto le intuizioni geniali (completamente perse nel marasma dei futures etc etc) che Lei scriveva qui sotto negli ultimi due anni di cui non si e' fatto piu' niente. beppe

Poi sembra che uno scriva sul forum così per sport - gz  

  By: GZ on Venerdì 18 Novembre 2005 20:55

Poi sembra che uno scriva sul forum così per sport. Visto che quando leggi che un business come quello di ^Sotheby#^ delle aste di arte esplode come volumi e prezzi poi in borsa se ne accorgono ? Qui tutti hanno letto lo stesso pezzo, come me che l'ho segnalato qui sotto e si sono detti: " ehi... ma sai che ha ragione con Sotheby...", poi per due o tre giorni senza farsi notare cercavano di comprare e alla fine oggi c'è il via

Il Boom delle aste di arte - gz  

  By: GZ on Domenica 13 Novembre 2005 17:59

Le case di aste di arte stanno sfondando tutti i record con le ultime aste in Asia in particolare, Russia e in generale nel mondo ^da Picasso ai vasi cinesi Ming#http://news.ft.com/cms/s/9dd889b0-5320-11da-8d05-0000779e2340.html^ e i titoli ovviamente sono le due inglesi ^Christie#^ e ^Sothebys#^. Uno dei migliori blog di borsa, quello del gestore hedge Jeff Matthews a cui mi sono riferito altre volte riporta un affascinante ^resoconto della conference call di Sothebys questa settimana#http://jeffmatthewsisnotmakingthisup.blogspot.com/^ dove il CEO racconta i risultati strepitosi che stanno ottenendo ovunque superando anche i record del 1999-2000 (a Hong Kong un vaso da 15 milioni di dollari...). Le case di aste di arte sono titoli molto ciclici ovviamente, riflettono la ricchezza crescente dei miliardari ovunque e specialmente nel medio oriente, russia e cina a Asia in generale e in generale l'euforia di questo segmento del mercato. In questo campo le società europee hanno un enorme vantaggio competitivo per il semplice fatto che il 90% dell'arte, gioielleria, mobili, numismatica che viene tratta ha origine in Europa. Nel 1992 appena diplomato dal master mi è capitato di essere a Londra per alcuni mesi in una società che faceva consulenza di strategia per Christie e quello che ricordo è che hanno un enorme "leva" nel loro business, cioè i costi si adeguano lentamente (i prezzi a cui accumulano i pezzi d'arte) e se aumentano di colpo le quotazioni in asta invece i loro profitti si espandono velocemente.