Conversione volontaria azioni IFIL risparmio

Sì, non convertire (ifil) - Kurtinaitis  

  By: Kurtinaitis on Mercoledì 07 Maggio 2003 11:31

In questo caso può essere interessante riportare l'art.24 dello statuto, disponibile al sito www.ifil.it: _________________________________________________ Articolo 24 - RIPARTIZIONE DEGLI UTILI L'utile netto, dedotte le eventuali perdite di precedenti esercizi, sarà così ripartito: - il 5% alla riserva legale fino a quando non sarà raggiunto un quinto del capitale sociale; - la rimanenza alle azioni, quale dividendo, salvo diversa deliberazione dell'assemblea, tenuto conto che alle azioni di risparmio spetterà un dividendo preferenziale cumulabile ai sensi di legge, in misura pari all'8,27% del loro valore nominale ed un maggior dividendo rispetto alle azioni ordinarie in misura pari al 2,07% dello stesso loro valore nominale. Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore alla misura sopra indicata, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi. In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie e/o delle azioni di risparmio, il dividendo preferenziale e il maggior dividendo rispetto alle azioni ordinarie spettanti alle azioni di risparmio saranno automaticamente incrementati in misura tale da risultare pari a, rispettivamente, l'8,52% e al 2,32%. ______________________________________________ In sostanza c'è un bel privilegio sul dividendo in caso di utile da distribuire, soprattutto tenendo conto che il valore nominale delle azioni è di 1 euro. L'8.27%, anche paragonato al prezzo di borsa di 2.2 euro, resta pur sempre un 3.76% circa. Insomma penso che a favore della decisione di non convertire ci siano delle motivazioni piuttosto consistenti.

 

  By: polipolio on Mercoledì 07 Maggio 2003 02:19

Mah, non sono un superesperto, ma visto che nessuno risponde... 1. Nessuno ti toglierà mai le tue ifil R. senza il tuo consenso (eventualmente estorto) 2. nel caso di distribuzione del dividendo rimangono i noti privilegi 3. quando i titoli escono dai mercati regolamentati di solito vanno su quello che una volta era il 3^ mercato. Per intenderci una roba dove chi svolge una funzione equivalente a quella di MM fa il bello e il cattivo tempo molto più che coi CW. 4. ciò di cui sub 3 non succede dalla sera alla mattina e credo che cmq. Borsa spa chiederebbe un'opa residuale. Ringrazio in anticipo chi correggerà (io ad es. penso a lu.luke, che, da fine giurista, avrà un'opinione molto meglio fondata)

IFIL risparmio: conversione 20 a 17 !? - banshee  

  By: banshee on Martedì 06 Maggio 2003 13:58

Il 29 aprile scorso è partita la conversione volontaria delle azioni Ifil risparmio in azioni ordinarie, e si concluderà il prossimo 12 maggio. La conversione è volontaria, e viene fatta con un rapporto di 17 azioni ordinarie ogni 20 azioni di risparmio. Ho segnalato le azioni Ifil risparmio quasi un anno fà, e le ho inserite nel mio portafoglio del forum, mantenendole finora. A chi avesse seguito tale segnalazione, o a chi semplicemente avesse il titolo in portafoglio, suggerisco di non partecipare alla conversione, tenendosi le proprie azioni di risparmio. Non capisco infatti il motivo per cui dovrei dargli 20 delle mie azioni per riceverne in cambio solo 17. Si tratta delle stesse azioni, stessa società, stesso patrimonio netto e stesse prospettive. E non vedo perchè il fatto che le azioni di risparmio abbiano delle limitazioni in ordine ai diritti di voto debba comportare uno sconto rispetto alle ordinarie, visto che il controllo è blindato. Anzi, a mio parere, le risparmio dovrebbero quotare a premio rispetto alle ordinarie, per motivi squisitamente patrimoniali. Quest'anno la società non ha distribuito dividendi. E nel caso delle azioni di risparmio, c'è la possibilità di cumulare quello non distribuito quest'anno con quello eventuale dell'anno prossimo. Cosa che non avverrà per le ordinarie. Si ricordi che il valore nominale delle azioni Ifil è di 1 euro, e le azioni di risparmio hanno diritto ad un dividendo minimo pari al 5% del valore nominale (mi pare). Dividendo, ripeto, cumulabile per due anni, ove un anno non venisse distribuito (com'è appena accaduto). Credo che parecchia gente non parteciperà alla conversione, e perciò penso che alla fine rimarranno in giro abbastanza azioni di risparmio, che continueranno ad essere quotate. Nel caso però che al termine del periodo di conversione ne rimanessero talmente poche da non assicurare un adeguato numero di scambi a giudizio della Borsa italiana, quest'ultima potrebbe disporre la revoca di tale tipologia di azioni dalle quotazioni. Purtroppo, non so in tal caso quale sarebbe la procedura, e vorrei pregare chi lo sapesse (non so perchè, ma mi viene in mente Panarea ;-) di intervenire, facendocene partecipi. E lo ringrazio in anticipo.