By: Andrea on Giovedì 25 Novembre 2004 16:51
Zibordi, nel mio post ho parlato di 60 minutes e Dan Rather.
Di "finalmente", Bruno Vespa e di O'Reilly.
Non ho parlato di CNN, ABC o NYT. O sbaglio?
La modalità "fiume in piena" potrà ottenere un certo effetto ma non è il sistema più preciso di rispondere a delle riflessioni/considerazioni altrui.
Per questo nei miei post cerco l'approccio opposto. Sennò è come ascoltare 10 voci contemporaneamente in altrettante lingue diverse. Un gran casino, tutto rumore e niente segnale.
In breve:
"60 minutes" ha ammesso l'errore, lo ripeto, nella puntata SUCCESSIVA. Ovvio che non andando in onda un'ora dopo ma la settimana appresso, per diversi giorni è mancato il follow up, per così dire. Ma c'è stato alla prima occasione. Se Lerner dicesse un'eresia al sabato sera, fino al sabato dopo non credo farebbero un'edizione straordinaria della sua trasmissione solo perché lui si potesse scusare.
La redazione della trasmissione e l'emittente, a mio avviso, sono incolpevoli. Non credo ci fosse un disegno di CBS contro Bush.
Dan Rather e alcuni collaboratori che hanno organizzato quel servizio lo sono, a mio parere. E infatti sono stati messi da parte o retrocessi. Chi subito, chi un paio di giorni fa (l'anzianità di servizio gli ha forse garantito qualche giorno in più, ma poi ha pagato).
Dan Rather è il più schierato, si dice, dei giornalisti americani. Senz'altro non nasconde certe opinioni. Ma il paragone con Vespa e Lerner è atroce. A Clinton, ad esempio, leccava il didietro in diretta ma mica si metteva a piangere perché riceveva una sua telefonata in studio... Sarà anche il più vergognoso dei giornalisti americani (opinione che non condivido) ma certi nostri italiani sono ancora saldamente in testa.
Infine, a dispetto di quel che pensa lei, sono al corrente delle buone abitudini delle testate più serie di controllare le fonti. E rilevo come, di fronte agli errori, si prendano provvedimenti. In CBS, perlomeno.
Chiedo a lei: Fox News dove la mettiamo?
Quante affermazioni smentite hanno fatto da quando sono saliti alla ribalta? E quante ammende pubbliche? E in quanti hanno perso il posto?
Serve un "finalmente" anche per loro allora?
Le segnalo che circa 3 anni orsono, comodamente spaparanzato in poltrona davanti alla TV via cavo, mi sono goduto Bill O'Reilly che sbranava in diretta Dan Rather. La ragione? L'appoggio incondizionato di quest'ultimo a Clinton, uno che si faceva fumare il sigaro in ufficio. Un pervertito. Uno che mente in televisione alla nazione e alla moglie.
Alla considerazione di Rather ("Tutti mentono qualche volta nella vita") il buon vecchio Bill O'Reilly ribatte che lui non mente. Mai. Che lui non è un pervertito così come non lo sono gli americani, così mal rappresentati da Clinton, quel porco.
Le chiedo: cosa dovrebbe fare O'Reilly adesso? Suicidarsi in diretta? Non sono telefonate fatte da me quelle le cui trascrizioni sono finite in tribunale perché a metà della notte si parlava di vibratori, docce ecc. a una persona non interessata e che chiedeva di darci un taglio.
E non sono neanche andato io in TV a dire che la mia redazione aveva raccolto prove indipendenti di WMD in Irak.
Tutto qui. Insomma, come lei festeggio quando qualcuno paga. Però rimango convinto che ne rimangono parecchi con dei conti in sospeso e forse sarebbe ora che, "finalmente", passassero anche loro alla cassa.
E mi convinco sempre più che per poter fare i moralisti, i bacchettoni, gli irreprensibili, i timorosi di Dio, ecc. bisogna davvero avere una vita senza ombre ... e verificare che dall'altra parte del telefono non ci sia un registratore acceso ...