By: lutrom on Mercoledì 10 Dicembre 2014 23:19
Pablo, lasciali perdere, questi sono dei dogmatici, loro la penseranno sempre così accada quel che accada, non hanno la flessibilità di cambiare idea.
E' verissimo infatti che quasi l'unica libertà nostra è quella di poter scegliere da quale medico andare, dove acquistare, da quale architetto farci fare la casa ed è vero anche che lo stato spesso più che dare libertà te la toglie (a favore dei soliti magnoni nullafacenti), ma è anche vero che lasciare libertà totale al mercato porta inevitabilmente ad alcuni che accumulano immense ricchezze, che poi creano rendite di posizione, per cui un controllo ci vuole sempre. Il problema è che poi i regolatori statali spesso finiscono non per inibire chi ha un potere immenso (multinazionali, megabanche d'affari, ecc., insomma tutti gli amici di anti, per intenderci...), ma finiscono per inibire e riempire di lacci e laccetti i poveri cristi, il pizzicagnolo, ecc. Però ogni tanto, causa pressioni popolari o malcontento e miseria crescente, i regolatori statali devono prendere qualche provvedimento anche contro i pesci grossi, e così la baracca può rimettersi in moto...
Altro dogma è credere che la liquidità sia troppa, che si stampino troppi soldi, ecc., per cui se dici che bisogna stampare denaro, ti prendono per cretino, dicono che credi ai rettiliani, ecc.: però coloro che dicono che c'è troppa liquidità non vogliono rendersi conto che questa liquidità (spesso in eccesso) c'è, eccome se c'è, ma sono quasi tutti soldi vanno a finire a chi già ne ha tanti, ai plurimiliardari, ai grandi speculatori, alle multinazionali, ecc., invece i poveri cristi vedono i loro conti scendere sempre più: e per questo c'è la deflazione, proprio perché chi ha immense quantità di denaro non può spendere tutto, tiene molti soldi nei mercati finanziari e quindi ciò permette ai somari di dire che ci sono troppi soldi in giro (sì, certo, in giro nelle borse, ma non al mercato rionale!! Purtroppo però qui c'è gente che dice che i libri ti rovinano e che uno non vede la realtà, ma non si rendono conto che loro la realtà certe volte non sanno neanche dove stia di casa: infatti qui nelle mie zone vedo che ci sono persone che iniziano a fare lavori per altri in cambio di altri lavori, in pratica anche un somaro nota che a livello basso manca proprio liquidità, si sta tornando al baratto!!!!
Ma tanto, caro Pablo, questo è tutto tempo perso. Più passano gli anni e più capisco questa parabola seguente, quella di Lazzaro e del ricco epulone (il punto su cui vorrei mettere l'accento è il seguente: "Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi" -PURTROPPO ANCHE SU QUESTO FORUM ED IN GIRO C'è TANTA GENTE CHE NON SAREBBE PERSUASA NEANCHE DA UN MORTO RESUSCITATO'-).
« C'era un uomo ricco, che era vestito di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi. » (Luca 16,19-31)