La Moneta Elettronica di Stato (conti correnti presso il Tesoro che pagano interessi)

 

  By: Moderatore on Martedì 15 Luglio 2014 21:38

Il nuovo ministro delle finanze della Corea, tale Choi Kyung Hwan, preoccupato che l'economia possa rallentare e la disoccupazione salire ha indicato una politica fiscale espansiva. ^"Korea's new FM pledges aggressive policy"#http://www.ft.com/intl/fastft?siteedition=intl^ Quanto è la disoccupazione in Corea ? Il 3,6%, 9 punti percentuali meno che in Italia, Ma siccome nel 2013 era al 3,1% ed è un poco salita ora fanno una politica espansiva --- #i# ^"South Korea's jobless rate fell to 3.6 per cent in June", beating estimates at 3.7 per cent but still suggesting slack in the labour market. South Korea's jobless rate fell to 3.6 per cent in June, beating estimates at 3.7 per cent but still suggesting slack in the labour market. The June rate is the lowest since March but it's well above the 3.1 per cent average in 2013, according to data from Statistics Korea.#/i# ----

 

  By: shabib on Martedì 08 Luglio 2014 07:19

riaggacciamonci di piu' alla realta ', prendiamo coraggio per vedere la vera bolla che la piu' osannata delle banche autoreferenziali ha messo su , e cominciamo a pensare che puo' accadere ,oltre che distruggere e sbilanciare l'economia reale ... tra timori e complicita' la FED ha appoggiato un abominio che si vorra' far pagare ad altrui .... LA BOLLA DEI DERIVATI Postato il Lunedì, 07 luglio @ 21:39:15 BST di davide DI ATTILIO FOLLIERO umbvrei.blogspot.it Nessuno ne parla; nessun media a livello mondiale parla della bolla dei derivati. La bolla dei derivati sta crescendo e prima o poi esploderà. Secondo gli ultimi dati pubblicati da BIS, al 31 dicembre 2013 il valore nominale di tutti i contratti derivati del mondo ammontava a 710.182 miliardi di dollari, in aumento del 12% rispetto al dicembre anteriore. Il dato del 31 dicembre rappresenta il massimo storico, ossia il valore più alto mai raggiunto dai contratti derivati. Il PIL di tutti i paesi del mondo al 31 dicembre del 2013, secondo gli ultimi dati pubblicati dal FMI, era pari a 73.982 miliardi di dollari. L’ammontare dei derivati è quindi circa dieci volte il valore del PIL mondiale. Quindici anni prima, al 31 dicembre 1998, l’ammontare nominale di tutti i contratti derivati era 80.317 miliardi di dollari ed il PIL del mondo era 30.561 miliardi di dollari, pertanto i derivati erano 2,63 volte il valore del PIL mondiale. In questi ultimi quindici anni, mentre il PIL mondiale è cresciuto del 142%, con un tasso di crescita medio annuo del 9%, i derivati sono cresciuti del 784%, con un tasso di crescita medio annuo del 52%. DataDerivati (Mld Us$)PIL Mondo (Mld Us$)Derivati/PIL 31/12/199880.31730.5612,63 31/12/199988.20131.7582,78 31/12/200095.19932.7312,91 31/12/2001111.17832.5273,42 31/12/2002141.67933.8114,19 31/12/2003197.17737.9785,19 31/12/2004251.82342.7485,89 31/12/2005297.67046.2556,44 31/12/2006414.84550.0598,29 31/12/2007595.73856.44010,56 31/12/2008547.98361.8488,86 31/12/2009603.90058.62310,30 31/12/2010601.04664.0209,39 31/12/2011647.77770.8969,14 31/12/2012632.58272.1068,77 31/12/2013710.18273.9829,60 Variazione 15 anni784%142% Varriazione media annua52%9% Nota: Elaborazione Attilio Folliero su dati di fonte BIS e FMI I derivati oggi rappresentano 9,6 volte il valore del PIL mondiale, comuqnue inferiore al valore del 2007, quando equivalevano a 10,56 volte il valore del PIL mondiale. Perchè i derivati crescono? I derivati crescono quando diminuisce il tasso di guadagno nel settore produttivo; il capitale alla ricerca di maggiori tassi di guadagni finisce per essere investito nella speculazione. I derivati sono la principale espressione della speculazione. La situazione dei derivati è particolarmente drammatica negli Stati Uniti. Le banche commerciali USA, secondo le cifre ufficiali del Governo USA, sono esposte ai derivati, ossia a titoli spazzatura, per un valore complessivo di 237.023 miliardi di dollari. Le banche USA più esposte sono quattro: Jp Morgan, Citibank, Goldman Sachs e Bank of América. Queste quattro banche hanno titoli derivati pari a 219.798 miliardi di dollari, ossia quasi un terzo di tutti i contratti derivati esistenti nel mondo. Il patrimonio (Asset) di queste quattro banche al 31 dicembre 2013 ammontava a 4.831 miliardi di dollari, più del doppio del PIL italiano del 2013, che è stato pari a 2.071,96 miliardi di dollari; i contratti in derivati posseduti da queste quattro banche sempre al 31 dicembre del 2013 ammontavano a 219.798 miliardi di dollari, ossia 45 volte il valore del loro patrimonio! BancaDerivati (Mld US$)Asset (Mld US$)Derivati/Asset JPMORGAN CHASE BANK70.088,631.945,4736,03 CITIBANK62.247,701.346,7546,22 GOLDMAN SACHS48.611,68105,62460,27 BANK OF AMERICA38.850,901.433,7227,10 Totale 4 banche219.798,914.831,5545,49 Totale banche commerciali USA237.023,0613.057,0618,15 Nota: Elaborazione Attilio Folliero su dati di fonte Governo USA Se con la crisi del 2008 queste banche sono state salvate con un intervento massiccio di denaro pubblico da parte del Governo USA perchè troppo grandi per fallire, oggi che sono ancora più grandi e molto più esposte al rischio, per non fallire avrebbero bisogno di una quantità di denaro pubblico ancora più grande. Oggi, però la situazione non è la stessa del 2008 ed in caso di una grave crisi non ci sarebbe la possibilità di un ulteriore massivo intervento pubblico. Quando la bolla dei derivati esploderà non una, ma molte delle principali banche statunitensi saranno esposte al rischio fallimento. Il fallimento di più di una di queste grandi banche avrà ripercussioni a livello mondiale. Il mondo e particolarmente l’occidente, con USA ed Europa in testa, sono alla vigilia di una grande crisi economica che può esplodere da un momento all’altro. Se un terzo di tutti i contratti in derivati del mondo è detenuto da 4 banche USA significa che i tassi di guadagno stanno scendendo negli USA e quindi a rifugiarsi nella speculazione è proprio il capitale USA. L’analisi dell’andamento dei profitti delle imprese USA ci può indicare la tendenza per il futuro. Nel 2013 il profitto lordo delle imprese statunitensi è stato 2.102,1 miliardi di dollari, con un dividendo netto pari a 902 miliardi. Secondo i dati del I Trimestre, recentemente pubblicati dal BEA, si stima che il profitto loro per il 2014 sarà di 1.975,4 miliardi, quindi in diminuzione di ben 198,3 miliardi rispetto all’anno anteriore; anche le stime riguardanti i dividendi netti per l’anno in corso sono in diminuzione: 861,7 miliardi, quindi 87,1 miliardi meno rispetto all’anno anteriore. Cadono i profitti delle imprese e dunque il capitale USA da un lato continuerà a rifugiarsi in mercati e paesi che garantiscono maggiori tassi di guadagno, dall’altro lato tenderà maggiormente a rifugiarsi nella speculazione e per conseguenza l’aumento dei titoli derivati. Stiamo in pratica assistendo al tracollo degli Stati Uniti che da prima potenza economica nel giro di pochi lustri saranno superati da Cina, India ed altri paesi emergenti; probabilmente, come scriviamo da circa un decenio, gli USA cesseranno anche di esistere come stato unitario e si frantumeranno in vari stati, uno dei quali, la parte orientale (New York) è destinata ad unirsi economicamente e políticamente con una parte degli attuali stati che conformano l’Unione Europea. La Federal Reserve aveva annunciato di terminare con la stampa dei dollari e l’acquisto di titoli tossici, ma in realtà non potrà tirarsi indietro, soprattutto adesso che sta per esplodere la bolla dei derivati, per cui continuerà a stampare dollari. Insomma la situazione è talmente critica che è solo questione di tempo. Da un lato la bolla dei derivati e la continua immissione di dollari nel mercato (la stampa di dollari attraverso l’operazione chiamata “Alleggerimento quantitativo” o Quantitative easing o QE) e dall’altro lato l’abbandono del dollaro da parte di molti paesi per le transazioni internazionali, cosa che comporterà in un futuro ormai prossimo anche la riduzione delle riserve internazionali in dollari. L’alleggerimento quantitativo è una delle modalità con cui una banca centrale crea moneta e la immette nel sistema finanziario ed economico. Una banca centrale, in questo caso la Federal Reserve, la Banca centrale degli USA ha deciso di acquistare attività finanziarie dalle banche del sistema (azioni o titoli, anche tossici). In sostanza stampa i dollari e li trasferisce alle banche, definite troppo grandi per poter fallire. Il dollaro è anche la principale moneta delle riserve internazionali di tutti i paesi del mondo. Il giorno in cui cesserà di esserlo, tutti gli stati venderanno i dollari in loro possesso ed acquisteranno la nuova moneta o le nuove monete utilizzate per gli intercambi comemerciali. Queste due situazioni (stampa senza freni dei dollari e l’abbandono del dollaro come moneta di reserva internazionale) determineranno il tracollo del valore del dollaro e per conseguenza il tracollo economico degli Stati Uniti. Attilio Folliero Fonte: http://umbvrei.blogspot.it/ Link: http://umbvrei.blogspot.it/2014/07/la-bolla-dei-derivati.html 6.07.2014 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13609

 

  By: MR on Martedì 08 Luglio 2014 05:03

Ma come, Fusaro, l'allievo del fascista Preve? Non ci siamo proprio, bisogna essere dottrinalmente rigorosi. Per esempio, se la religione è l'oppio dei popoli, allora non bisognerebbe rompere le balle a chi critica il tossicomane argentino vestito da donna. Ma tanto ho capito che è inutile farle notare le sue aporie: uno che si vanta della propria ignoranza non lo merita.

 

  By: lmwillys on Martedì 08 Luglio 2014 04:28

Ma lei dice di essere ignorante, e se ne vanta pure, indi... ------- vabbé, non voglio perseguitarla, sarebbe cattiveria e io non sono cattivo oltre che tempo perso, continui ad illuminarci 'dottamente', io me ne fregherò dei suoi scritti http://www.youtube.com/watch?v=AGUdhex9MKU

 

  By: MR on Lunedì 07 Luglio 2014 19:18

Amo il Marx giovanile, meglio di quello del Capitale. E duceva tante cose. La invito a non limitarsi solo alle citazioni che trova su wikipedia o simili, e magari leggersi i suoi studiosi seri. Ma lei dice di essere ignorante, e se ne vanta pure, indi...

 

  By: lmwillys on Lunedì 07 Luglio 2014 17:10

non li contraddice .... ad esempio quando minkioneggia 'Marx auspicasse la scomparsa degli apparati coercitivi di classe dello Stato, non certo dell'idea stessa di Stato' lei legga Marx non chi parla di Marx ... definisca 'stato' si legga le opere filosofiche giovanili Marx dice «La classe lavoratrice sostituirà, nel corso del suo sviluppo, all'antica società civile una associazione che escluderà le classi e il loro antagonismo, e non vi sarà più potere politico propriamente detto, poiché il potere politico è precisamente il riassunto ufficiale dell'antagonismo nella società civile» miseria della filosofia, editori riuniti, pagina 146 non li contraddice, kazzo, l'estinzione dello stato è immanente nell'opera di Marx ahahahahahahahah

 

  By: MR on Lunedì 07 Luglio 2014 16:14

In questo caso sarei veramente strafico, dato che contrariamente a lei io non li contraddico. Purtroppo, non ho ancora la facoltà di conoscere un libro senza leggerlo. PS: andata bene la festa all'ambasciata americana?

 

  By: lmwillys on Lunedì 07 Luglio 2014 15:33

lei non ha letto una riga di Marx né di Negri che mi affibbia continuamente ... figurarsi di Keynes :-)

 

  By: MR on Lunedì 07 Luglio 2014 14:47

Molto interessante l'articolo postato dal Moderatore. E soprattutto centra il punto nodale: incrementare la domanda aggregata. Bravo questo Basciu.

 

  By: MR on Lunedì 07 Luglio 2014 14:40

Per rispondere seriamente avrebbe dovuto prima definire la politica, ovvero l'arte di governare una collettività comunque data, che quindi per definizione non cesserà mai di esistere, nemmeno nelle formulazioni più radicalmente anarchiche tipo Bakunin. Indi ha semplicemente detto una fesseria, un semplice slogan che non tiene nemmeno conto del cosiddetto "Comunismo" che tanto invoca (mentre in realtà sta solo citando Toni Negri, ed il fatto che non se ne renda nemmeno conto non è una scusante). Losurdo e LaGrassa sono per esempio d'accordo nel sostenere che Marx auspicasse la scomparsa degli apparati coercitivi di classe dello Stato, non certo dell'idea stessa di Stato, sciocchezza neoprimitivista a cui senza dubbio un idealista come lui, pur con tutti i difetti che gli possiamo attribuire, era immune. Infine, Keynes non mi risulta così otticentesco nelle sue idee, ma è ovvio che se si appoggiano idee deliranti come il reddito di cittadinanza queste sottigliezze possano sfuggire.

 

  By: lmwillys on Lunedì 07 Luglio 2014 12:52

Definisci "Abolire la politica" ciarlatano. ----- vedi decerebrato caprone ... io l'ho scritto su questi lidi migliaia di volte, sei arrivato di recente e ti sei perso un pò di puntate... sulla politica la penso alla weber, tocca rassegnarsi all'evidenza che raccoglie feccia votata al potere ... quindi essendo il sottoscritto sostenitore convinto del comunismo (identicamente il Beppe che lo ha più volte citato nell'ultima campagna elettorale) che prevede l'abolizione di ogni forma di governo di ogni divisione territoriale ecc. ecc. (e anche qui più che confusione non hai la minima idea quando ne parli) auspico nel più breve tempo possibile la realizzazione di strumenti condivisi di formazione delle decisioni collettive, ai vari livelli, dal minuscolo locale al planetario ... progetti e gente capace che ne discute da anni quanti ne vuoi, tanto per dire rimetto per la duemilionesima volta http://metagovernment.org/wiki/Active_projects su questi lidi si è parlato di liquid feedback, di pirati, ecc. ecc. in passato ... prima o poi ci si arriva capisco che per chi come te propaganda l'odio per il diverso siano discorsi da orticaria stimolare la domanda aggregata fino alla piena occupazione .... più che ottocentesco direi ASSURDO

IL Quantitative Easing NON è "fare la MMT" - Moderator  

  By: Moderator on Lunedì 07 Luglio 2014 10:40

da ^ReteMMT#http://www.retemmt.it/component/k2/item/274-rampini-parliamone^ Non è la prima volta che Federico Rampini, su Repubblica, cita la Modern Money Theory. Lo fa anche oggi, qui: ^LINK#http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2014/07/07/news/far_west-90887637/^. Purtroppo, come già accaduto in passato, nell’illustrare che cosa sia la MMT ne interpreta alcuni punti fondamentali in modo non corretto. Così(tra [ ] l’originale dell’articolo di F. Rampini): #i#[La MMT da` un ruolo dominante alla politica monetaria per trainare l’economia fuori dalla crisi]#/i# No. La MMT illustra come l’unica politica efficace in situzioni di crisi legate a carenza di domanda aggregata sia la politica fiscale, e non quella monetaria. La carenza di domanda aggregata deriva da deficit troppo bassi. Allora la domanda aggregata può essere ripristinata (fino al livello corrispondente alla piena ocupazione delle risorse materiali e dei lavoratori) dal monopolista della moneta (Governo che si avvale della Banca Centrale) ampliando il deficit con un taglio delle tasse (a spesa invariata), con un aumento della spesa pubblica (a tassazione invariata), o con un mix di taglio tasse + aumento spesa. Ciascuna di queste soluzioni amplia il deficit, quale delle tre adottare è semplicemente una scelta politica La politica monetaria NON modifica i deficit, non incide sulle quantità aggregate di domanda. È inefficace, quindi, nel ripristinare i livelli dei deficit necessari per il pieno impiego delle risorse. #i#[In un certo senso questa dottrina ha anticipato l’esperimento eccezionale del “quantitative easing”]#/i# Sì, il QE è la manifestazione che le Banche centrali non possono “terminare i numeri sui propri pc” con cui creano i “soldi”. Ma La Mosler Economics / MMT ha ripetutamente messo in luce che il QE non è “fare la MMT”. Anzi tutto per mano del fondatore Warren Mosler (che, per inciso, ha in “sign” nelle proprie mail la frase “Il QE è semplicemente un’altra tassa”, e poi in vari altri documenti pubblicati a più riprese. Si veda “^Il QE è una tassa sull’economia#http://www.retemmt.it/component/k2/item/139-il-qe-e-una-tassa-sull-economia^” di W. Mosler, pubblicato su www.retemmt.it, “^La moneta da sola non basta#https://copy.com/7ASzmSVpqojxPBt7^”, o “^Non è tutto oro l’Abenomics che luccica#http://www.retemmt.it/component/k2/item/273-non-e-tutto-oro-l-abenomics-che-luccica^”. [oltre 4.000 miliardi di dollari di liquidità creata, stampando moneta] Il QE NON è “stampare moneta”, non è “immettere liquidità”. Con il QE la BC acquisisce titoli di Stato e li scambia con riserve, che NON sono liquidità. Non sono “soldi che vengono spesi”, o “soldi che vengono prestati dalle banche” (che ^non possono “prestare le riserve#http://www.standardandpoors.com/spf/upload/Ratings_US/Repeat_After_Me_8_14_13.pdf^”, come la ^MMT evidenzia#http://www.economonitor.com/lrwray/2013/08/15/banks-dont-lend-reserves-who-knew-mmt-thats-who/^). La Bank Of England ha attuato anch’essa interventi di QE e il risultato (visibile) è che sono aumentate le riserve che le Banche obbligatoriamente detengono presso i suoi conti (V. immagine in allegato) In aggiunta, il QE rimuove dal settore privato il “reddito da interesse”, che non viene più percepito dai soggetti che cedono i Titoli di Stato alla Banca Centrale. Per cui di fatto rimuove liquidità, piuttosto che crearla. In questo senso è paragonabile a “una tassa in più”. (Su quali siano i reali effetti del QE sull’economia è necessario, per motivi di spazio, un intervento scritto a parte rispetto a questo) #i#[L’ultimo discorso della Yellen e` importante per il principio che stabilisce: la banca centrale deve evitare di far pagare all’intera popolazione gli errori dei banchieri]#/i# Principio condivisibile. Far pagare alla popolazione gli errori dei banchieri è, invece, ciò che ha fatto e farà l’UE e il sistema Eurozona. #i#[La Yellen in questo e` coerente con il suo predecessore Ben Bernanke che negli ultimi anni ha dato un’interpretazione progressista del mandato istituzionale della Fed: anzitutto perseguire la piena occupazione]#/i# Non riuscendo però ad ottenerla, per i motivi sopra indicati. Solo il Governo con politiche fiscali che ampliano i deficit può ottenere la piena occupazione, e sfortunatamente l’amministrazione Obama sta cercando di ridurre i deficit. #i#[In quanto alla Mmt: la Yellen non si occupa di teorie, ma certe convergenze sono evidenti]#/i# Come sopra: sì, è evidente che la Banca Centrale (che per il Governo è un foglio di calcolo) non può “finire i numeri”, come la MMT dimostra in lungo e in largo. Questo significa che fino a che ci sono risorse inutilizzate, uno Stato avrà sempre “i soldi” per impiegarle. Ma questo non avviene, né può avvenire, attraverso il Quantitative Easing. Concludendo: è positivo, è importante che Federico Rampini su Repubblica scriva contro l’austerity, e scriva della MMT. Ma è enormemente utile, per le finalità di benessere pubblico, che della MMT siano messi in luce in modo corretto i principi portanti, che sono molto più ampi, e diversi, dal semplice porre in essere gli interventi di Quantitive Easing. La MMT è la scuola economica che ha gli strumenti necessari per la massimizzazione del benessere collettivo possibile. Speriamo che Federico Rampini scriva ancora di MMT, partendo da quello che il fondatore della MMT, Warren Mosler, ha scritto in occasione del suo mese di docenza presso l’Università di Bergamo, a Marzo 2014. La vera MMT è qui: ^ME/MMT. La valuta come monopolio pubblico#http://www.retemmt.it/component/k2/item/250-me-mmt-la-valuta-come-monopolio-pubblico^ – di W. Mosler (2014). D.Basciu - ReteMMT

 

  By: MR on Lunedì 07 Luglio 2014 09:30

Definisci "Abolire la politica" ciarlatano.

 

  By: lmwillys on Lunedì 07 Luglio 2014 08:10

Ne so più di te ---- famme fa na risata fratello ... ahahahahahahahah Gano*, è la globalizzazione non l'Europa, i rapporti di cambio li decide il capitale globale che se ne fotte altamente degli interessi locali ... pure se esci dall'euro te rimane il bengalese a 20 dollari al mese, quanto credi di svalutare ? magari te esci e quello lo portano a 15 dollari ... tanto io e Beppe aboliremo il denaro, la proprietà privata, la politica, ecc. ecc. ... si, insomma, la schiavitù odierna ... ci vorrà al massimo un ventennio

 

  By: MR on Lunedì 07 Luglio 2014 07:57

Ne so più di te, caro ex missino (ed infatti ho appena postato un articolo di Steve Keen che sostanzialmente riprende il Circuito Monetario nella sua forma pura che qui mi si contestava), ma in effetti so molto di più di semantica: dire "Si ma" sovente vuol dire "No". Gate Keeper.