Ritorniamo alla lira?

 

  By: MR on Mercoledì 19 Novembre 2014 22:03

L'onestà intellettuale è una virtù rara.

 

  By: lutrom on Mercoledì 19 Novembre 2014 21:33

Non posso documentare l'affermazione, quindi l'ho cancellata e chiedo scusa a tutti. ------------------- Bravo, così bisogna comportarsi, non come i pagliacci del forum che, se smascherati, scompaiono/scappano a gambe levate e poi ricompaiono in altre discussioni ad accusare, magari, Padre Pio di non credere a Gesù Cristo...

 

  By: muschio on Mercoledì 19 Novembre 2014 21:27

Non posso documentare l'affermazione, quindi l'ho cancellata e chiedo scusa a tutti.

gli insider dicono: estate 2015...? - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 19 Novembre 2014 21:16

Jacques Sapir, l'economista vicino alla LePen (ma ora bisogna dire "il più importante..." perchè ne stanno arrivando...) scrive ieri che, parlando con dei consiglieri economici del governo Renzi, sono ormai tutti molto pessimisti e stimano che, a meno di un improvviso voltafaccia della Germania, l'Italia uscità dall'Euro verso l'estate del 2015: #i# "...En fait des discussions avec des conseillers économiques du gouvernement Renzi montrent que ces derniers sont désormais très pessimistes quant à l’avenir économique du pays. Ils estiment que, sauf à connaître un tournant important dans la politique économique allemande cet hiver, ^l’Italie n’aura guère d’autre choix que de quitter l’Euro vers l’été 2015..."#http://russeurope.hypotheses.org/3036^#/i# 18 novembre Voi direte che Sapir è interessato a fare allarmismo perchè è con la LePen...Ok.. Voi direte che la valanga di articoli che il Foglio, il Giornale, Libero stanno mettendo fuori sui ^piani di prelievo forzoso che preparano per l'Italia#http://www.vincitorievinti.com/2014/11/il-prelievo-forzoso-potra-colpire-anche.html^ sono interessati a fare allarmismo. Ok.... Però c'è anche che gli economisti pro-Euro sono sempre più disperati, a giudicare dai ^piani cervellotici che sfornano ora a getto continuo#http://www.monetazione.it/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123571141#123571141^ per trovare un modo di far comprare i BTP alla BCE in qualunque modo possibile (vedi ^anche qui ad esempio#http://www.monetazione.it/forum/topicEconomia.php?topic_id=5796&reply_id=123571233^) E ogni giorno che passa adesso vedi articoli, sulla stampa finanziaria americana, inglese, tedesca (vedi ^DieWelt citato oggi#http://www.monetazione.it/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123571233#123571233^ in un altro post). Altri economisti noti su pubblicazion note che ne parlano questa settimana ad esempio: ^Italy’s Stagnation: The Need to Share the Pain", Dean Baker#http://www.insightweb.it/web/content/italy%E2%80%99s-stagnation-need-share-pain^, 16 novembre ^"Lira looks set for comeback"#http://www.theguardian.com/world/2014/nov/16/lira-looks-set-for-comeback/print^, Guardian, Sunday 16 November Trucco, tu che sei portato per le azioni pubbliche dimostrative che ne dici di mettere su un enorme Euro di legno, come l'enorme Lira di legno che fu bruciata in piazza a Bologna, e dargli fuoco per Natale ? ti becchi una denuncia ma tutta l'italia parla di te. (Io sto in campagna e confino con una strada di traffico, potrei allestirlo che si vede da chi passa e vediamo se viene il TG)

 

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2014 21:09

muschio, quaNdo hai tempo perchè non metti link per documentare cioè che dici ?...

 

  By: muschio on Mercoledì 19 Novembre 2014 21:03

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  By: muschio on Mercoledì 19 Novembre 2014 21:02

Io dico due cose semplici. 1) il crash probabilmente non ci sarà mai (almeno fino ad un evento tipo una guerra ecc.); se ci fosse un crash, che fine farebbe la capitalizzazione delle banche? e tutta la fatica fatta (l'unica cosa che effettivamente hanno fatto) per ricapitalizzarle? 2) l'euro è irreversibile (almeno fino ad eventi tipo guerra ecc.); chi avrebbe interesse affinché non ci fosse l'euro? Forse l'italia, la spagna, la grecia, MA questi qui che contano?? Niente.

 

  By: gianlini on Mercoledì 19 Novembre 2014 21:00

a questi livelli di cambio, io cercherei di comprare per almeno il 30 % del portafoglio titoli in yen

 

  By: SanTommaso on Mercoledì 19 Novembre 2014 20:55

E non rompete gli zebedei : ) Ha ragione Zibo. Dovete solo fermarvi un po' a pensare. Un conto a Londra ( o IBBroker andrebbe bene lo stesso). Metti tutto quello che hai in USD e GBP e se propio vuoi esagerare lo dividi tra tutte le maggiori valute. Se veramente l'itaglia esce dall'euro, in una notte guadagni almeno i 30 %. Ma anche il grande Gianlini, ha le sue ragioni. In questa situazione, la borsa italiana farebbe un gran balzo in su, ma non credo del 30 %. Sui BTP non ho propio idea.

 

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2014 20:53

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  By: Bullfin on Mercoledì 19 Novembre 2014 20:02

Si, si tranquilli che i crash ve li dice su internet e sui giornali mister X....ma questo sito è per gente seria o per polli da pennare....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2014 19:33

ho visto questo articolo sulla.... "finanza americana che si prepara a spolpare l'Italia per capodanno...che si stanno preparando...e colpiranno quando tutti sono a sciare..." non si cita la fonte dicendo solo che è un "..mister X...", ma se avesse ragione e tutto sommato è plausibile anche come tempistica allora vai short, compri un qualche strumento al ribasso, ETF, mini, put... nel 2000-2001 e nel 2008-2009 i mercati sono scesi qui in europa del -60% e rotti, forse seguono un ciclo di 8 anni e devi aspettare allora fino al 2016 oppure fino a settembre 2015 come dice Amstrong, ma a volte il ciclo non è regolare preciso... 1987 crash borse...1994 crash bonds...(chi lo ricorda?)...1998 crash Asia... 2000-2001 crash borse...2008-2009 crash borse... non è smpre regolare, ma diciamo che sette anni che tutto va bene di solito puoi contarci il top precedente fu marzo 2000 e poi quello a settembre 2007 in ogni caso, per cui mancherebbe poco all'anniversario, dicembre 2014.....Ok, forse marzo 2015 che si incastra in 14 anni esatti e 7 anni esatti dai due top precedenti... La previsione più logica comunque è che ci sia un crash dei bonds, reddito fisso e siamo al ventennale del crash del 1994 no ?

 

  By: antitrader on Mercoledì 19 Novembre 2014 19:24

Giova', la minaccia di uscire dal'euro non la puoi fare (*) a meno che non abbia gia' preparato il piano per uscire per davvero. Nel momento in cui fai la minaccia sei gia' con i tassi al 10% e quindi in default. Siccome il piano per uscire e' molto complicato e richiede tempo non puoi nemmeno farlo di nascosto, le notizie escono e creano sconquassi. Se fossi in renzi chiederei subito di elaborare un trattato per definire le procedure per chi volesse tornare alle divise nazionali, ma gia' questo provocherebbe fortissime turbolenze. (*) quello al max lo poteva fare il cav ma solo perche' dava per scontato che nessuno lo prendesse sul serio, oppure perche' immaginava di star conversando con alfano e larussa.

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 19 Novembre 2014 19:05

PS nello scenario sotto ipotizzato secondo me se hai un patrimonio non è necessario aprire e un conto a Londra per difendersi. Un conto a Londra serve se vuoi sfruttare l'opportunità e shortare per guadagnarci. Ma è chiaro che non puoi far e una scommessa del genere con tutto il patrimonio. Una parte consistente la devi piazzare su posizioni difensive. Se vuoi difenderti basta prendere anche in Italia dei fondi Monetari stando bene attenti al sottostante e alla società emittente. Preferire ovviamente società emittenti extra UE, vanno bene anche quelle inglesi e sottostante senza titoli di paesi sotto tiro.

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 19 Novembre 2014 18:54

Salve Dott. Zibordi. Ho sempre detto che la cosa migliore per noi sarebbe che sia la Germania ad uscire ma ho sempre anche detto che se non la si costringe in qualche modo lei non lo farà mai perchè ha tutto interesse a restare nell'euro. Proviamo ad applicare la teoria dei giochi Se la Germania venisse messa nelle condizione di dover scegliere se cacciare l'Italia dall'Euro o subire il QE (che è la situazione per cui lei potrebbe essere costretta ad uscire causa dissidi politici interni - la Merkel rischierebbe il posto secondo me - ) è chiaro che sceglierebbe quello che nellìimmediato per Lei è il male minore ovvero cercare di cacciare l'Italia meglio se solo l'Italia. Sperando che l'impalcatura Euro regga la botta e sia solo Italia Grecia e al massimo Spagna ad uscire. Alla peggio lo scenario di disfacimento totale dell'euro secondo me visto dal loro punto di vista è ancora un pochino meglio di una Germania con il Marco e il paesi del sud europa con una moneta comune debole. Questo perchè i tedeschi sanno che nel caso di disfacimento totale dell'euro ci potrebbe essere instabilità sociale e politica molto forte nei paesi deboli cosa che invece non ci sarebbe in Germania che si ritroverebbe quindi ancora avvantaggiata per un po'. E' chiaro che la strategia dei tedeschi già da un po' (almeno dal 2001) ma ora ancora di più che le cose si mettono peggio è "Beggar thy neighbour" Quindi è su questa base che stanno ragionando ed è in questa orttica che dobbiamo ragionare noi se volgiamo capire le loro prossime mosse. Poi a dar una mano potrebbero provvedere a breve gli USA che in questo frangente potrebbero anche avere degli interessi convergenti con i tedeschi nel farci fuori ma con lo scopo della disgregazione totale dell'euro (cosa che comunque per i tedeschi è meglio di un QE pesante) Riporto un articolo apparso un paio di giorni fa: ----------------------- Scrive Carlo Cambi: Se metteranno – e le metteranno – le mani nei vostri conti correnti sapete chi ringraziare: la finanza americana. Non è, peraltro, un mistero che a Wall Street temono la nascita di una vera unione bancaria europea. Se ci fosse la Bce potrebbe governare direttamente le ristrutturazioni bancarie ma soprattutto si spezzerebbe il legame incestuoso tra debito degli Stati e sistema bancario che è la vera ragione della stagnazione perdurante nell’Eurozona, ma che è anche la riserva di caccia dei Fondi speculativi. Sull’unione bancaria Mario Draghi si è molto speso, ma poco ha incassato. E – secondo il nostro interlocutore – la finanza americana che lo tiene al guinzaglio gli ha consigliato di stare buono perché sta per lanciare l’offensiva bis contro l’euro. La prova regina non c’è, ma se Soros scommette un miliardo di euro sul ribasso dell’indice di Milano, se Carl Icahn veterano di Wall Street mette nel mirino i fondi obbligazionari italiani qualcosa che si muove di certo c’è. La «porcata» sta nel fatto che negli stress test il peso dei derivati e in particolare dei Cds (credit default swap) è assai ridotto rispetto alla valutazione dei cosiddetti incagli (crediti in sofferenza o inesigibili) per cui paradossalmente le banche commerciali sono penalizzate rispetto alle banche finanziarie. Con un’aggiunta di non poco conto che ha salvato le Landsbank tedesche (i cui bilanci continuano a non tornare, ma non si può dire). Negli stress test sono stati pesati diversamente i titoli di Stato. Mentre le banche tedesche li valutano a scadenza, le banche italiane li detengono al prezzo corrente. Nel caso delle banche tedesche i titoli vanno a patrimonio migliorando il rapporto ricchezza posseduta/credito concesso, per le banche italiane il rischio Paese viene calcolato come una perdita. Perché accade? Stando a questo nostro interlocutore lo scenario è semplice e leggibilissimo. Basta considerare come Usa e Cina stiano in questi ultimi mesi tubando. La ragione starebbe in uno studio non troppo segreto che circola nei piani altissimi della finanza secondo il quale l’euro è ingombrante nell’ordine mondiale. E si sta per scatenare l’offensiva bis. A Wall Street aspettano solo il momento buono. La Germania lo sa e non si fida di Mario Draghi convinta che il capo della Bce voglia drenare ricchezza dagli Stati forti europei per poi sancire la fine della moneta unica e offrire un piatto ancora più ricco ai suoi referenti d’oltreoceano (in intesa con i cinesi). La posizione tedesca quindi è: il debito europeo non si potrà mai mettere in comune. E la Germania sta cercando di indurci a costruire trincee. Insomma il rigorismo tedesco ci darebbe una mano. L’ordine sarebbe: diventate più poveri, ma salvatevi altrimenti sarà la vostra fine e la fine dell’euro. Non a caso i tedeschi sono già pronti a riadottare il Marco anche se sarebbero costretti a una rivalutazione che penalizzerebbe il loro export proprio nel momento in cui anche la loro economia si sta incagliando. Questo è il momento in cui la finanza americana sta decidendo di lanciare l’offensiva. Ma prima ha bisogno di preparare il terreno. Gli stress test sarebbero serviti a costringere le banche a drenare quanta più ricchezza possibile per essere prede più grasse. Gli italiani e le imprese italiane sono pesci di un acquario e il denaro, la liquidità, è la loro acqua. Peccato che a questo acquario siano applicate due idrovore: il fisco e il sistema bancario che continuamente lo svuotano. Mario Draghi avrebbe il compito di versare acqua europea in questa vasca e al contempo di far girare al massimo (attraverso gli stress test) la pompa bancaria per risucchiarla mentre la richiesta di maggiori entrate fiscali servirebbe da aggregatore della ricchezza privata in modo da apparecchiare per i «grassi gatti» della finanza un buon piatto di pesce italiano morto per asfissia. Il pranzo dovrebbe essere servito tra Natale e Capodanno. È quello il momento in cui si scatenerà la nuova offensiva contro l’Italia con lo scopo da una parte di mettere le mani sullo stock di ricchezza privata degli italiani (la più alta del mondo) e in questa direzione vanno i continui inviti a mettere le patrimoniali e la misura di salvaguardia secondo la quale se le banche falliscono pagano i correntisti, e dall’altra di azzerare l’euro.