By: giorgiofra on Mercoledì 20 Novembre 2013 20:33
Aleff, la situazione è molto, ma molto peggiore di quel che i numeri ufficiali vogliono far credere. Dalle mie parti siamo ad un calo medio del 30%. Nel mio settore, quello dell'arredo, siamo oltre il 70% in meno.
E non è questione di non aver fatto ricerca o sviluppo ( vedi il mio catalogo ), ma la questione è che la gente non ha più soldi.
Se dagli stipendi togli le bollette, le tasse, le spese dell'auto ed il necessario per mangiare, non resta quasi nulla, e quel poco che resta si spende per divertirsi, come accade sempre in tempo di guerra.
Non esiste settore che non soffra. La gran parte delle aziende è praticamente fallita, anche se molti non chiudono semplicemente perchè tanto, una volta nella *** , non cambia molto chiudere o restare aperti. Direi, anzi, che quelli che chiudono sono proprio quelli che hanno meno debiti, e riescono ad uscire dalle sabbie mobili puliti.
Ma per quelli che sono oberati da debiti che mai riusciranno a pagare, chiudere non ha più senso. Il numero di commercianti ed artigiani che non paga più niente è impressionante. D'altronde, uno cosa dovrebbe fare? La possibilità di trovare un lavoro come dipendente è praticamente nulla. Se non lavori puoi anche crepare, perchè non esiste walfare per le partite iva. Allora lavori cercando di prendere almeno l'indispensabile per sopravvivere, fregandone totalmente dell'agenzia delle entrate, della finanza e di equitalia. Lavori in nero, e non ti nascondi neanche.
Io sto guadagnando una media di 500 euro al mese lorde, e se non avessi lo stipendio di mia moglie ed i figli che sono autonomi a quest'ora sarei già in galera, perchè mi avrebbero arrestato per rapina.
Alloro penso a tutti quelli che non hanno la fortuna di avere un ulteriore reddito sicuro, almeno per ora, e che non hanno davvero i soldi per fare la spesa, e mi prende l'angoscia.
Le insolvenze sono diventate la regola. Se faccio un piccolo lavoro di 200 euro debbo accettare di essere pagato 50 euro al mese, o, come spesso accade, accettare il baratto. Se non cado totalmente in depressione è solo perchè tutti, e dico tutti, i miei colleghi sono nella *** totale.
Mi sento ogni giorno con un mio amico di Pescara, che dovrebbe essere una città sicuramente più ricca e dinamica di quella nella quale io vivo. Ebbene, la catastrofe si tocca con mano. E le cose non sono migliori nelle Marche o in Veneto. Ed allora penso che non è possibile che tutti gli imprenditori siano all'improvviso diventati incapaci. Sono invece convinto che la causa di tutto questo disastro sia la mancanza di soldi. E fin quando non si metteranno soldi nelle tasche della gente, non se ne uscirà.
Per uscire da questa situazione occorre un vero e proprio shock, con immissione di moneta nell'ordine di almeno 200 miliardi nel sistema economico. E non mi si venga a dire che esploderebbe l'inflazione o che non possiamo indebitarci perchè mi vedrei costretto a mandare a fare in Kulo chi lo sostiene. Stiamo assistendo un una costante diminuzione della massa monetaria, che dura già da diversi anni. E questa diminuzione continuerà, non fosse altro che per il fatto che buona parte degli interessi che paghiamo finiscono all'estero. Se si continua a togliere moneta tutto si fermerà.
E comunque, come ho già più volte sostenuto, la botta arriverà ai primi di dicembre, quando ci si accorgerà che le entrate tributarie saranno molto inferiori al previsto. La cosa assurda, ed il segno che il collasso sarà inevitabile, è che allora il governo cercherà altre entrate, fingendo di non capire che tutto lo spremibile è stato spremuto, Il rischio vero è che inizi la predazione dei depositi bancari.
In questo caso, se gli italiani dovessero accettare passivamente anche questo esproprio, vorrà dire che davvero siamo un popolo di m erda.