Quando gira il mercato ?

 

  By: gianlini on Lunedì 19 Febbraio 2007 01:46

Our young couple, however, is left with a property tax to pay of a bit over 1.0%, adding back $4,250 or almost all the savings from the Federal income tax savings ---------- questo vuol dire che in US si paga un 1 % all'anno di ICI e nemmeno sul valore più o meno figurativo della rendita catastale? ho compreso bene questo passaggio?

1800 dollari di affitto o 419.000 di acquisto - gz  

  By: GZ on Lunedì 19 Febbraio 2007 01:32

per rendere la cosa più concreta, prendiamo un esempio da uno dei ^blog che leggo su questo tema#http://wallstreetexaminer.com/blogs/winter/?p=442#more-442^ che cita oggi un esempio di una bella casa con giardino e piscina in una zona che conoscevo intorno a Los Angeles che è in vendita a 419.000 dollari oppure in affitto a 1.795 al mese. Lasciamo perdere la fascia di reddito e di case bassa dove sono stati fatti mutui "tossici" prendiamo invece un caso normale. Il costo medio di una casa in California è oggi sui 320mila $ per cui questa casa costa un 25% in più della media. Per una coppia o single che guadagni un 25% più della media in california (diciamo 60.000 dollari l'anno lordi) ^se fai i conti vedi che conviene l'affitto oggi con questi numeri#http://wallstreetexaminer.com/blogs/winter/?p=442#more-442^ E' quando confronti il costo totale del mutuo immobiliare con annessi e connessi (tasse sugli immobili ad esempio) con l'affitto che capisci che i numeri non tornano Per cui chi aveva comprato questa casa e la offre ora tramite questo annuncio è in perdita, se l'affitta a questo prezzo ci rimette ora. A MENO CHE IL VALORE DELLA CASA CONTINUI A SALIRE almeno di un 8-10% annuo, è in perdita costante ogni anno. Perchè allora non la vende ? Probabilmente perchè teme di non ricevere il prezzo che lista nell'annuncio o forse è già in perdita se la vende a questo prezzo ed è per questo che offre anche l'affitto. Per cui a meno che tutto il mercato continui a salire e con lui anche la sua casa questo proprietario è nei guai e dovrà a un certo punto vendere per fermare l'emorragia e se come lui sono milioni di altri in questa situazione il mercato franerà ecc.. L'aumento del prezzo degli immobili (molto superiore a quello del reddito) non è stato altro che INFLAZIONE e come sempre l'inflazione all'inizio puà illudere un attimo e anche dare una sensazione di ricchezza, ma poi morde. Il motivo per cui non si è vista inflazione nei prezzi al consumo è che si è indotti i consumatori a indebitarsi per comprare casa facendoli sentire temporaneamente più ricchi perchè i prezzi sono saliti e in questo modo non ci sono state pressioni salariali (o casini politici). In realtà l'aumento dell'indebitamento immobiliare e al consumo e quello del petrolio erodevano il reddito reale. Negli anni '70 c'erano scioperi e la scala mobile negli anni 2000 c'è stato l'indebitamento del consumatore per compensarlo TEMPORANEAMENTE dell'inflazione

 

  By: gianlini on Domenica 18 Febbraio 2007 12:21

l'evidente differenza fra credito al consumo e credito alle imprese è che il secondo genera investimenti che generano poi ricchezza, il primo equivale sostanzialmente alla possibilità di anticipare una spesa (potendo quindi godere del bene acquistato in anticipo e per un tempo eventualmente maggiore, sia esso una casa, un TV LCD o una vacanza) e solo nella misura in cui alimenta nuovi investimenti si traduce anche in un aumento della ricchezza prodotta in tempi successivi (effetto che come suggeriscono le cifre è intorno ad un 1 dollaro di ricchezza per 10 dollari presi a prestito) I restanti 9 dollari corrispondono a beni prodotti e consumati ORA e che NON verranno prodotti e consumati POI se crediamo che l'economia degli ultimi 3-4 anni sia stata sostenuta da questo effetto, dobbiamo credere che quando la capacità di indebitarsi per consumare si esaurirà o semplicemente rallenterà si avrà una fase di contrazione anche in assenza di una contrazione dell'immobiliare si avrà per forza una contrazione della capacità di indebitarsi ulteriormente e dei consumi la parte invece che riguarda gli interessi è neutra ai fini della borsa, questi escono delle tasche dei consumatori per finire in quelle delle banche, quindi eventualmente per la borsa l'effetto è leggermente positivo la mia totale mancanza di nozioni di economia mi fa dire bestialità per caso?

 

  By: GZ on Domenica 18 Febbraio 2007 00:13

lo hanno appena rivisto in basso dell'1% questa settimana io scorro i titoli dell'aggiornamento giornaliero che fa l'economista di ^northerntrust Paul Kasriel#http://www.northerntrust.com/pws/jsp/display2.jsp?XML=pages/nt/0601/1138283678319_6.xml&TYPE=interior^ Anche senza leggere il commento, solo i titoli: " Worrisome" ..."Decline" .. ..."Ominous" (=molto preoccupante)... "signifcant decline".. "Soft.." "GDP revised down"..

 

  By: Moderator on Sabato 17 Febbraio 2007 23:57

Non voglio fare il piccolo economista , voglio solo avere più possibilità : guardando il grafico si potrebbe fare il sofista e dire che il gdp non dipendente dal mew sta costantemente crescendo dal 2002 ,e nel 2007 il gdp potrebbe assestarsi a 2,5 con la quota non dipendente dal mew salire all'1,5. Nel frattempo bisogna capire se gli utili , visto il costante aumento della produttività , riescono a mantenersi uguali o superiori. Se ci sono sintomi di crisi da debito, che poi diventerebbe anche crisi azionaria, possono sempre dar ossigeno con un calo dei tassi

Nelle favole alla fine il Lupo arriva - gz  

  By: GZ on Sabato 17 Febbraio 2007 23:37

Se uno segue la maggioranza, per la quale l'economia globale cresce bene anche nel 2007 e quella italiana pure, perchè la Cina è in boom, perchè tutta questa liquidità..., perchè gli utili sono alti ecc.. quando il mercato scende del -5% non deve vendere. E se scende del -10% magari deve comprare di più perchè se gli utili sono alti e la cina e la liquidità... e il mercato costa meno è un segnale di acquisto. Se uno invece pensa che stiamo andando in recessione in USA e Inghilterra con l'Europa a seguire ecc... interpreta gli stessi -5% o -10% come indicazioni che si scende di un -20% o -30% Se il mercato scende a zig-zag come nel 2001 che c'erano rimbalzi del 10% e ha perso alla fine lo stesso un -50% con questo criterio del grafico gli va male. Se il mercato invece è lineare sia a salire che scendere allora gli va bene, ma gli ultimi due anni sono stati particolari La maggioranza non considera che solo l'indebitamento del consumatore ha permesso di evitare una vera recessione nel 2001-2002 e poi addirittura di montare un boom prima immobiliare e di tutti i mercati finanziari. Dato che per 10 anni ha sentito parlare di questo indebitamento crescente ormai lo considera come l'" Al Lupo Al Lupo" della favola. In America però a differenza dell'Italia esiste il MEW "mortgage equity withdrawal" ("Estrarre soldi dalla casal") e questo fa sì che il lupo arrivi ora Dal 2001 le famiglie hanno preso 300-400 miliardi l'anno di debito di questo genere, oltre alle altre centinaia di mutui immobiliari e al consumo che esistano anche in Italia, e questo ha creato due terzi dell'aumento del PIL Americano (vedi sotto). Senza MEW la recessione del 2001-2002 sarebbe stata stile anni '70 e oggi saremmo di nuovo in recessione. E fino al 2001 le famiglie americane non prendevano soldi a prestito tramite la casa in questo modo Il MEW è possibile però solo se il valore delle case aumenta, per questo è esploso dal 2002. Dato che da agosto per la prima volta dal 1993 gli immobili hanno cominciato a calare è matematico che ci sarà una recessione I MEW, "mortgage equity withdrawal" ("Estrarre soldi dalla casa") sono uno schema piramidale di Ponzi in un certo senso. L'inflazione fa salire il valore delle case (che la stessa casa valga un 90% in più in 6 anni è solo inflazione) e la gente si indebita perchè le banche la illudono di essere più ricca, valutando che possa avere più credito sulla base del fato che la sua casa è salita di prezzo (NOTA "MEW" significa che se fai un mutuo sulla tua casa per 300 mila dollari e poi la casa sale e vale 400 mila chiami la banca e senza ipoteche questa sulla base dell'aumento (teorico) del valore dell'immobile ti accredita in conto ad esempio 50 mila dollari. Ovviamente la banca non è la befana e in questo modo tu "vendi un pezzo della tua casa", cioè ora la casa vale in teoria 400 mila ma tu ne possiedi 350 mila. Anzi se stai ancora pagando il mutuo a 30 anni a dire la verità non la possiedi ancora, hai versato 50 mila magari come pagamento iniziale e poi stai pagando le rate del primo anno e magari ne possiedi solo un 20% (50.000 + 10.000 di rate pagate / 300.000 del mutuo) Dato che però ti sei fatto dare 50mila $ sull'aumento teorico di valore di 100 mila in liquidi in realtà ne possiedi solo 10mila su 400 mila cioè un 2%. Se poi ora la casa scende di valore da 400.000 a 350.000 dollari tu hai debiti che ora eccedono il valore del mutuo (perchè ti sei fatto dare altri 50mila). Se poi il mutuo lo hai fatto negli ultimi 5 anni quando i tassi erano tra il 4 e il 5.5% e ora sono al 6.5% paghi di più e su una cifra maggiore )

 

  By: Moderator on Sabato 17 Febbraio 2007 21:32

mica volevo dar lezioni a nessuno. Poi non è neanche così facile entrare in un trend iniziato e uscire in uno terminato. E' più che altro un discorso sulla carta , nel senso che se uno esce perchè si è accontentato magari esce con un gain del 4% perchè a lui basta quello . Ma uscire in un caso come quello attuale lo si poteva fare anche 3 anni fa o 2 anni fa o 1 anno fa , una motivazione di appagamento personale la si trovava comunque e probabilmente si trovava anche uno scenario plausibile per l'uscita dal mercato. Il fatto è che nella realtà si dovrebbe riuscire a far meglio dei gestori , altrimenti tantovale dedicarsi ad altro, a meno che non sia un divertimento per il quale si paga il biglietto. Se uno immagina un crollo verticale , -20% in un giorno ,a breve, meglio uscire; ma se uno sta abbastanza davanti al computer e non immagina un crash tutto in un giorno , si esce con un pò di perdita ; non è che si deve chiamare il promotore e dopo 5 giorni ti vendono il fondo. certo il rischio /rendimento è elevato sulle azioni ma in base a quale dei due motivi 1)perchè uno ha già guadagnato abbastanza , o 2)perchè realmente il rischio è elevato? qualcuno ha la sua teoria , ma per uno "normale" che non ha sicurezze di quadri macro o di conoscenze dei fondamentali come Buffet ,il dilemma che leggo sul forum è se è giusto incrementare o uscire(o shortare)e mi pare sensato stare dentro pronto a uscire anche per correzioni. Fra elezioni Usa ,olimpiadi cinesi , voglia di uscire dalla deflazione del Giappone,appagamento finanziario dei paesi produttori di petrolio, pressione delle popolazioni non ancora agganciate dal progresso , banche centrali coordinate fra di loro ,potrebbe andare avanti ancora , anche se con correzioni.Certo se corregge e poi riparte è fisiolgico , ma così come sta succedendo riescono a far stare fuori dal gioco un sacco di gente "razionale"

 

  By: GZ on Sabato 17 Febbraio 2007 20:08

....crolli all'87 sono rari , in genere si fa a tempo a uscire con qualche perdita.Oggi con tutti i salvagente delle banche centrali un episodio come quello può capitare da qui a 5 anni.Uno intanto che fa, niente... --------------------- Se i mercati dovessero scendere di un -8% in europa e un -15%-20% nei paesi emergenti come è successo a maggio scorso molti direbbero che è una correzione, che il trend non è cambiato e che non c'è ragione di uscirne. Se scendono di un -15% da noi e un -30% in Asia invece a diranno di vendere che il trend è cambiato... Dal 1970 in poi c'è stata in media una crisi finanziaria ogni 4 anni. Non sono quasi mai state previste in anticipo, ma stranamente ogni 4 anni c'è sempre stata una crisi finanziaria Da quando si è rotto l'equilibrio degli anni '50 e '60 e si sono creati questi deficit crescenti, pubblici, di bilancia dei pagamenti e ora del consumatore ogni 4 anni c'è una crisi del sistema finanziario da qualche parte del mondo (anche quando l'economia reale continua a marciare come nel 1987 o 1997)

 

  By: andreax66 on Sabato 17 Febbraio 2007 18:18

Mi dispiace che pensi questo Norton. Mi dispace anche perché altri miei colleghi pensano la stessa cosa (tutti seguaci del TREND IS YOU FRIEND). Il mio non è ne orgoglio ne presunzione. In borsa non si sta per aver ragione, ma per guadagnare...questa è l'unica cosa che conta veramente, il resto è fluff! L'approccio al mercato è molto basato sul proprio carattere, sulla propria psiche. L'ho imparato a mie spese. Il miglior sistema del mondo può essere valido per te, ma non per me e viceversa. Io mi sento a disagio a stare con il gruppo. In generale, questo è anche il mio approccio alla vita. Credo che in questo mondo a stare nel gruppo ci sente più protetti, ma è più facile prendere fregature. Il ragionamento del contadino è quello che premia sempre. Se io entro nel 2002 è perché penso che in quel momento il rapporto rischio/rendimento è a mio favore, che non vuol dire assolutamente che avrò ragione. Se me ne stò fuori nel 2007 è perché penso che lo stesso rapporto è a mio sfavore, ma può essere che il Massimo o Norton di turno avranno ragione. A me interessa sopravvivere e possibilmente guadagnare nel mercato. Le situazioni estreme sono rare, ma non per questo non se ne deve tener conto (a tal proposito Nassim Taleb è una lettura doverosa, così come David Dreman). Ultima cosa! Scommettiamo che se domani la Fed abbassa i tassi qualche analista se ne esce con "...allora la situazione è peggiore di quanto si pensava". Le azioni mi piace comprarle quando gli altri le buttano via, mi sembra più semplice...vuoi metter comprare le Nokia a 11eur con un p/e di 25 ed un target price di 8eur per poi venderle a 16eur con un p/e di 14 ed un TP di 20. Ovviamente qualcuno mi verrà a spiegare che ho sbagliato perchè c'è il trend, l'eps, il contesto...bla,bla,bla, ma a me interessa solo aver guadagnato. Salve a tutti.

 

  By: tonaus on Sabato 17 Febbraio 2007 15:31

Ciao Massimo, come giudichi allora queste vendite record degli insider? Allego due post del forum che mi colpirono molto. Grazie e ciao

 

  By: corcas on Sabato 17 Febbraio 2007 15:19

Oh, finalmente una via di mezzo fra Massimo e GZ! Grazia Andreaxx, ti ripeto, trovo i tuoi interventi molto pacati e sempre adeguati. Se sei cash avrai fatto le ute valutazioni e, ti dirò, da qualche mese, tranne che per qualche intervento spot su pattern molto palesi, su equity lo sono anch'io. Fra oggi e domani cerco di intravedere dai grafici 'chi siamo e dove stiamo andando' e decido un pò. Mi farebbe piacere avere una tua eventuale valutazione della cosa, se vuoi anche via mail... Un saluto a tutti e buon weekend!

 

  By: Gano* on Sabato 17 Febbraio 2007 15:00

Sono d'accordo con Norton. Quando sei in un trend le probabilita' maggiori per il giorno stesso o il giorno dopo sono per una continuazione. Nel senso che le probabilita' che quel giorno specifico sia proprio un giorno di inversione sono molto basse. Conviene cosi' seguire il trend. Infatti i proverbi che sono l' espressione della saggezza popolare dicono che "trend is your friend". Le probabilita' poi di un vero e proprio crollo sono bassissime. Nel secolo scorso per es. me ne vengono in mente non piu' di tre...

E se si facesse un po' di sano trend following (prima del crash) ? - polipolio  

  By: Moderator on Sabato 17 Febbraio 2007 13:34

per applicare questa teoria dell'"accontentarsi" però il procedimento non è quello(a mio modesto parere). Il procedimento secondo me è: su un trend di valore 100 si entra in ritardo , quando i segnali lo danno come attivo , senza anticiparlo o azzeccarlo dall'inizio.e si perde 10/20 del trend. Uscire non prima , in vista di un calo , ma dopo quando il calo è iniziato e ci sono segni di inversione avvenuta : e si perde un altro 10/20 .si ha così un 60/80% Se uno esce a naso , cercando il timing esatto o cercando di anticiparlo , può azzeccarci ma se il trend continua come ora da 4 anni ci rimette. Il voler azzeccare o anticipare l'inversione è solo una specie di orgoglio personale ,una sfida a volte professionale , ma non ha niente dell'accontentarsi o del seguire un trend. Altro motivo deviante secondo me è l'uso dei derivati , che abituano alla pantografazione di movimenti di modesta o media entità , su tempi brevi , rendendo miopi sulla visione a medio-lungo .Mi sa che fanno scambiare movimenti del 3/4% per chissà che cosa. I crolli all'87 sono rari , in genere si fa a tempo a uscire con qualche perdita.Oggi con tutti i salvagente delle banche centrali un episodio come quello può capitare da qui a 5 anni.Uno intanto che fa, niente?

 

  By: andreax66 on Sabato 17 Febbraio 2007 12:08

Giusta osservazione, almeno in linea di principio. Personalmente preferisco comprare quando il rapporto rischio rendimento è a mio favore, o meglio quando le probabilità sono dalla mia parte. A mio giudizio oggi si può prendere un 4% risk free contro un ipotetico 10% in azioni (forse 20%??), ma a prezzo di quale rischio sostenuto? Se compro azioni e mi sbaglio, il prezzo che devo pagare è un -20% (credo). Se non compro e mi sbaglio, guadagno lo stesso ma, avendo già guadagnato nella parte più "facile" del rialzo (2003-2005) lascio volentieri quella che secondo me, nella migliore delle ipotesi, potrebbe essere il ruggito finale, a chi è più bravo di me. Questa è la mia storia in breve: -dentro fino a metà 1999 (ho perso il rialzone...e allora??) -dentro dalla primavera 2002 -fuori a fine 2005 -nel 2006 qualche trading e molto cash -oggi solo cash Ho scritto questo non per fare il presuntuoso ne tantomeno per fare polemica (non mi piace proprio). Io credo che la bontà di un metodo si giudichi nel corso di un ciclo borsistico, ma soprattutto è importante quello che si vuole dal mercato: le borse hanno fatto il 100%...io voglio il 120%...oppure mi accontento del 60%, ma con rischio minore. Ciao Massimo

 

  By: massimo on Sabato 17 Febbraio 2007 11:28

Per fare qualche battuta, Buffett dice : "Vendere i titoli quando si è guadagnato abbastanza è come tagliare i fiori e innaffiare le erbacce", quindi pensare in termini di massimi e minimi non è corretto, invece è corretto vedere se ancora guadagnano e se calssero è solo perché uno non ha capito che devono perdere e non perché erano sui massimi, quello è poi un fatto casuale.