Quando gira il mercato ?

 

  By: gianlini on Mercoledì 14 Febbraio 2007 22:58

massimo dici che rialzi dei tassi sono impossibili non è vero sono sempre possibili ma questo Bernanke semplicemente non li vuole fare preferisce regalare soldi ad arabi, russi, messicani e venezuelani che dare una smorzata al rialzo della liquidità andate a vedervi il grafico dell'indice messicano dal 2003 ad oggi...è semplicemente spaventoso

 

  By: fabrizio maiocco on Mercoledì 14 Febbraio 2007 22:57

I dati macro, in questa fase, non servono a nulla. Il mercato saliva anche ad otobre quando rallentamento, inflazione e bolla immobiliare facevano presagire uno storno. Qui è tutta liquidità. Che prima o poi, nel prossimo futuro, avrà una stretta per un motivo qualsiasi e allora arriverà lo storno (non il bear market). In quel caso i mercati scenderanno anche se i P/E saranno bassi. ---------------------------------------------------- direi concetti un pò confusi.

 

  By: massimo on Mercoledì 14 Febbraio 2007 22:54

Stock: E-Mini Nasdaq

Penso che le statistiche possono aiutare nei momenti "normali", cioè anche se nel 2003 e 2004 il mercato aveva p/e bassi secondo la media storica, non essendoci novità, alla fine la sottovalutazione dei titoli azionari americani non è venuta fuori con rialzi sostanziosi. Gli utili però sono continuati a crescere e come dicono sempre i fondamentalisti, nel lungo termine gli utili vanno a far salire le quotazioni. OGGI abbiamo però la goccia che fa traboccare il vaso delle novità che è iniziato a riempirsi a fine estate 2006 con una decisa ripresa dell'incremento della massa monetaria, e con la fermata dei rialzi dei tassi, cioè due novità che non accadevano da anni e entrambe positive per le quotazioni, infatti il mercato che era calato per la curva dei tassi andata negativa e anticipava un recessione, con queste due novità è tornato sui massimi, facendo pensare agli statistici che la festa era finita. Il calo delle meterie prima però già lasciava presagire che l'inflazione sbandierata dalla FED era un bluff e i rialzi dei tassi erano IMPOSSIBILI, ORA sapendo per certo dagli ultimi dati trimestrali che l'inflazione è ai minimi da uqasi mezzo secolo e Barnake che oggi capitola confermandolo esplcitamente, tradotto significa cali dei tassi in arrivo, magari anche nel secondo semestre dell'anno, ma la borsa comncerà a scontarlo SUBITO, IMMEDIATAMENTE e quindi ora le statistiche NON HANNO più alcun peso e quanto accaduto in passato in questo perodo dell'anno non ha senzo come non lo ebbe con l'attacco all'IRAQ nel 2003 quando la borsa salì forte proprio a partire da FEBBRAIO e oggi con queste abbondanti novità di possibili cali dei tassi in presenza di crescita economica siamo nella stessa identica fattispecia quando nel febbriao 2003 la borsa salì scontando la ricostruzione in IRAQ, quindi salirà subito e forte per mesi a partire da SUBITO. Ho scritto per anni su questo forum e non non ci avevo più scritto da diversi anni, oggi ho ripreso proprio perché ritengo il momento eccezionale e volevo far sapere che un rally delle azioni USA sta partendo, ciao MASSIMO PEPPE

 

  By: omero on Mercoledì 14 Febbraio 2007 22:49

Mi corrego. Il breakout sul semstrale non c'é stato per nessun indice importante. Per ^NYA il livello di breakout é verso i 9440. Per il DAX 6955. Per l'Ibex 14890. Ho calcolato questi livelli con l'ACD sul semestrale di Mark Fisher. Il livello di breakout (A point) est 15-20 * range giornaliero più in alto rispetto al massimo delle prime due settimane (opening range sul semstrale) Provo a postare qualche grafico più tardi.

 

  By: defilstrok on Mercoledì 14 Febbraio 2007 22:48

"Quando pubblico ed analisti invocano come UNICA ragione per una correzione la durata eccessiva del rialzo, tutto questo e' molto Toro" ------------------------------------- Hai ragione Gano. Ma appellarsi solo a questo mi pare fragilino. Io resto dell'avviso che si possa andare avanti ancora, ma se credete che dopo una salita ininterrotta si possa continuare a salire senza conseguenze vi sbagliate. Che ragione c'è di rischiare un carry trade a questi livelli di yen e franco, o tutte le diavolerie finanziarie discusse in queste settimane per lucrare un 5% l'anno quando si guadagna in borsa la stessa percentuale in qualche settimana? Siamo su guadagni medi del 6% in neanche un mese e mezzo (con punte assurde in Vietnam o Cina) che, se è vero che i mercati stanno partendo solo ora, equivalgono a un 40-50% annuo. Ci credete? E' possibile? E com'è che nessuno si è accorto che 'sti indici erano a sconto un anno fa quando erano ancora più sottovalutati e il denaro costava un po' di meno? No. Secondo me stiamo assistendo al tritacarne finale. Si stanno scrollando le pulci di dosso e potranno farlo ancora, ma arriverà il redde rationem. E come scriveva qualcuno qua sotto, siamo arrivati su dei livelli dove si va avanti perché se si fermano crollano. Nulla più. Tutto questo alla vigilia delle scadenze tecniche. P.S.: riguardo a Draghi, okkio! è stato deriso quando è entrato in maniera massiccia in sole due o tre sedute sul pound, ma c'ha azzeccato. Perciò non mi farei impressionare eccessivamente da questo strappo che, in ogni caso, non ha rotto le resistenze dinamiche:

 

  By: gastone on Mercoledì 14 Febbraio 2007 22:48

a chi rimane il cerino?????????????????

 

  By: giuseppe cuneo on Mercoledì 14 Febbraio 2007 22:38

I dati macro, in questa fase, non servono a nulla. Il mercato saliva anche ad otobre quando rallentamento, inflazione e bolla immobiliare facevano presagire uno storno. Qui è tutta liquidità. Che prima o poi, nel prossimo futuro, avrà una stretta per un motivo qualsiasi e allora arriverà lo storno (non il bear market). In quel caso i mercati scenderanno anche se i P/E saranno bassi.

 

  By: Gano* on Mercoledì 14 Febbraio 2007 22:13

Quando pubblico ed analisti invocano come UNICA ragione per una correzione la durata eccessiva del rialzo, tutto questo e' molto Toro.

 

  By: gastone on Mercoledì 14 Febbraio 2007 22:09

vabbeh sale a febbraio sale a marzo sale ad aprile sale a maggio sale a settembre sale a ottobre sale a novembre sale a dicembre sale a gennaio sale a febbraio sale a marzo sale ad aprile sale a maggio sale a settembre sale a ottobre sale a novembre sale a dicembre sale a gennaio sale a febbraio sale a marzo sale ad aprile sale a maggio sale a settembre sale a ottobre sale a novembre sale a dicembre sale a gennaio sale praticamente sale sempre........ c'hanno spaccato le oo

 

  By: gastone on Mercoledì 14 Febbraio 2007 21:58

certo che a livello statistico salire pure a febbraio e come vedere l'acqua salire in discesa mah

 

  By: massimo on Mercoledì 14 Febbraio 2007 21:53

Stock: E-Mini Nasdaq

Volevo rispondere alla domanda che da il titolo a questa discussione: ADESSO, perchè il mercato è sottovalutato rispetto alla media storica dei P7E dal 2003 e perché sempre dal 2003 la percentuale media degli utili delle aziende è al rcord storico di differenza in più rispetto ai titoli di Stato USA e la riposta è che ADESSO il mercato farà un forte rally, perché da mesi è ripreso l'incremento della massa monetaria e finora si era frenati solo dalle parole di Barnake sull'inflazione, che recentemente ha mostrato però tutta la sua debolezza, fino a costringerlo oggi s dire che non ci sono più pericoli di inflazione, che tradotto significa crescita senza inflazione, e ciò unito alla sottovalutazione sopra esposta fa di questo il miglior mercato possibile per un rally forte e deciso dei prezzi al rialzo e visto che il PIL USA è per il 90% servizi e che il nasdaq è rimasto indietro è il mercato che più di tutti deve esplodere, ciao Massimo PEPPE

 

  By: giuseppe cuneo on Mercoledì 14 Febbraio 2007 21:32

Infatti , su Arcucci ho una pessima opinione (lo vedevo su future su telelugano). Il fatto che abbia le stesse idee di Zibordi mi inqieta assai. Su DD penso sia "il lato oscuro" della nostra coscienza. Il fatto che sia long o short è ininfluente; gli schiaffi o le prese per i fondelli che ci tira possono farci riflettere. Se non tra short indici e long Yen oltre a continuare a perdere soldi ci crogioliano nel dolore. PS non per fare le solite critiche ma Zibordi un long intraday quando Bernanke ha dtto che l'inflazione è in calo poteva darlo, o no ? Opure un commento nel'attuale situazione. Io,poi, penso che da trader di razza un bel long sugli indici alle 16,05 ,lui, l'ha messo

 

  By: Gano* on Mercoledì 14 Febbraio 2007 21:27

Mi viene un po' da ridere a leggere quell' articolo... C'e' una cosa che molti analisti (e non) faticano a capire: i mercati e le economie non sono e (e non devono trovarsi) in equilibrio stabile. Sono come un monociclo guidato da un esperto acrobata. Finche' hanno dinamismo ed inseguono il baricentro che sfugge loro in continuazione non cadono, e questo e' sorprendente! Non solo, maggiore e' la velocita' piu' sopportano buche, dossi e asperita' (*). Quando invece sono costretti a fermarsi o anche a rallentare, come per cercare un equilibrio piu' stabile, ecco allora che cascano! Paradossale, si direbbe... eppure a pensarci bene non e' cosi' strano. Cosi', gli anni settanta, quando il mondo era piu' ingessato nello stallo della Guerra Fredda, fu il periodo in cui i mercati fecero peggio. Oggi invece siamo in un periodo di estremo dinamismo, per cui pensare ad un prossimo futuro 550/600 dell’indice SP mi sembra un po' una fola... (*) E' il dinamismo nel cambiamento e nello sviluppo del mondo di oggi che permette gli eccessi di liquidita', gli apprezzamenti degli assets, i trade imbalance, i deficit pubblici, i debiti familiari e tutte quelle altre cose che osserviamo oggi e che fanno rizzare i capelli a buona parte del pubblico e degli investitori. Se qualcuno di voi e' stato a Shangai, Bombay, Bangkok o Jakarta trent' anni fa, quindici, dieci, cinque e l' anno scorso forse capira' cosa significa cambiamento. Ma non solo il Terzo Mondo "storico" e' in fase di mutazione. Anche tutto l' ex Impero Sovietico, da Budapest a Vladivostock. Insomma, finche' la giostra gira...

 

  By: Paolo Sentiment on Mercoledì 14 Febbraio 2007 21:09

Leggo Arcucci dal 2001 circa mese più mese meno, era catastrofista gia a quel tempo e per un anno ebbe ragione. Ha insistito con le sue teorie sul dollaro, sull'indebitamento e sulla sopravalutazione del mercato azionario e bla...bla.....fino ad oggi. Alla lunga arriverà una crisi epocale nel 2007 nel 2008.... ma quanto ti sei perso nel frattempo in termini di rendimento sull'azionario leggendo quanto segue??? Almeno Zibordi a quel tempo diceva di cominciare a comprare.... Lettera Finanziaria del Novembre 2002 Quando rifletto su ciò che negli ultimi 5 o 6 anni ho previsto e su ciò che non ho saputo prevedere in borsa, e soprattutto in quella di New York, provo un sentimento misto di gioia e di rimpianto. In realtà poche gioie per quello che ho capito in anticipo e molti rimpianti per quello che sono andato vicino a capire, ma mi è sfuggito nel suo complesso e, invece, avrei dovuto comprendere perché era lì a portata di mano. Ho capito che lo straordinario rialzo dei prezzi, in essere dal 1995, avrebbe subìto una prima fermata verso la fine di luglio 1998. Andai in televisione a dirlo e ben presto l’indice Standard & Poor’s (SP) che valeva 1200 cominciò a flettere sensibilmente. Ma non capii che quella discesa era soltanto la spalla sinistra di un movimento assai lungo e complesso. Nell’ottobre 1998, quando si toccò il livello di 930 dell’indice, non compresi invece che a partire da quel punto ci si stava di nuovo e fortemente muovendo verso l’alto per formare la testa di questa configurazione e rimasi sorpreso dall’effervescenza del nuovo rialzo dei prezzi. Così non intuii che si sarebbe andati anche nettamente al di sopra di 1200 come invece avvenne nel corso dell’anno 1999 fino a giungere ad una data, l’aprile 2000, che io determinai (seconda previsione giusta) come il massimo di un movimento pluriennale (a 1530 dello SP). Avendo di nuovo interpretato correttamente il mercato a partire da allora (ma quanto rimpianto per non essermi raccapezzato nel movimento rialzista 930-1530) percepii che il mercato sarebbe crollato, ma non individuai la sua prossima stazione di arrivo e cioè 930. Pensai ad una flessione da 1530 a 1100 fino all’estate 2001 e poi un doppio massimo verso 1400, per dicembre 2001. Così in giugno, luglio e agosto 2001 anticipai che ci sarebbe stato un minimo intorno a 1100 anche perché pensavo appunto ad una seconda ondata di rialzo (quella che chiamai “La seconda inondazione del Nilo”, vedi Lettera Finanziaria dicembre 2001). In realtà il 21 settembre 2001 il mercato scese di nuovo a 930 come nell’ottobre 1998 formando una bellissima testa e una perfetta linea del collo. A quel punto compresi che avremmo avuto una nuova svolta e previdi una salita fino al 10 dicembre 2001. In questa parte del movimento il mercato mi diede ragione, anche se, chissà perché? io continuai a pensare ad una sorta di doppio massimo, il che contraddiceva la formazione di una spalla destra. Quando il mercato, dopo una fase di lateralità in dicembre, a partire da gennaio imboccò la strada del ribasso, pensai di avere ragione ad aspettarmi la rottura di 930 e la susseguente accentuazione della caduta. In realtà il mercato azionario di New York rimase, fra alti e bassi, vicino ai livelli massimi della spalla destra per tre mesi e cioè fino al 21 di marzo e da lì iniziò una discesa molto netta che ha portato il movimento a confermare quello che fin dall’inizio si poteva intuire (quanto rimpianto!) e cioè che la borsa di New York stava completando un enorme “Testa e Spalle Top”. La conferma è avvenuta con la rottura della linea del collo a 930 alla metà di luglio. Da quel momento i giochi sono fatti: si può prevedere con assoluta (?) sicurezza che il mercato è diretto a circa 550/600 e cioè 930 meno l’altezza della testa in percentuale. Ciò che è avvenuto dopo la rottura della linea del collo è di semplice interpretazione e lo avevo previsto. Come spesso accade il mercato ha dovuto ritornare a “testare” la linea del collo e anche a romperla leggermente e ciò è avvenuto in agosto allorché il 22 di quel mese lo SP è salito fino a 965. La nuova flessione dei corsi conferma ancora una volta l’affidabilità della previsione connessa con il “Testa e Spalle Top”. Come ancora molto spesso avviene, il mercato potrebbe ora ritentare di nuovo di avvicinarsi o magari di superare una seconda volta la linea del collo (900-980), ma ormai, che faccia o no questo secondo ritest, la mia previsione è che esso è condannato a scendere fino nei dintorni di 550/600 dell’indice SP. In conclusione: le mie previsioni giuste sono state: 1) il massimo di luglio 1998 2) il massimo di aprile 2000 3) il massimo di dicembre 2001 4) la forte caduta dalla primavera 2000 fino a luglio 2001. 5) il rialzo 21 settembre 2001-dicembre 2001 6) la nuova caduta dopo marzo 2002 7) il fatto che, rotta la linea del collo a 930 (con caduta fino a 773 il 24 luglio 2002), si sarebbe andati a ritestare tale linea e non bisognava diventare ancora più ribassisti, ma aspettare, un rimbalzo. I miei errori sono stati: 1) non aver capito che dopo la caduta luglio 1998-ottobre 1998, si sarebbe avuto un formidabile rialzo di prezzi per la formazione della testa. 2) non aver capito che la caduta dopo l’aprile 2000 avrebbe portato il mercato a fare una linea del collo a 930. 3) avere atteso un minimo intorno a 1100 in luglio/agosto 2001 invece che 930 nel settembre 2001. 4) avere atteso una sorta di doppio massimo in dicembre 2001 invece che la formazione della spalla destra intorno a 1200. 5) avere avuto alcune altre incertezze sul fatto che nel momento di discesa (dopo dicembre 2001 e soprattutto dopo marzo 2002) si andasse a rompere il livello di 930 (queste esitazioni sono state imperdonabili). A questo punto la situazione è chiara su tutta l’area. Per quanto il mercato possa fare degli scotimenti nell’area 773-930 ancora rompendo i livelli in parola in su e in giù, la configurazione “Testa e Spalle Top” è perfetta, completa ed evidente. Non c’è più margine di incertezza: non si possono più prendere quegli abbagli che ho riconosciuto di avere presi e che ovviamente sono facili da riconoscere seppure con il senno di poi. Ora la previsione è univoca, non farla sarebbe colpevole e se, come credo, risulterà esatta genererebbe un altro e ancora più grave motivo di rimpianto. Quindi la facciamo: il mercato di New York non è soltanto in un bear market primario, è anche diretto, sia pure tra alti e bassi, verso l’area di SP 550/600. Nel caso fosse errata, il rimpianto di averla sbagliata sarebbe grandissimo. Non dimentichiamo che la previsione annunciata e verificata per un analista è tutto. Se sbaglia vuol dire che il suo metodo di analisi è errato. Prof. Francesco Arcucci

 

  By: Esteban on Mercoledì 14 Febbraio 2007 20:54

Beh .. dai ... Non arriviamo a questi livelli ... Non penso che qui nel sito diate troppa importanza a ciò che scrive DD, cioè che seguiate ciò che fa .... In fin dei conti fa i propri affari ... mica vi ordina il dottore di seguirlo e dargli retta. Di ciò che dice e fa ... nessuno , sa veramente com'è la realtà ... E per ciò che posso dire , non è che altri magari non fanno lo stesso gioco (dico forse ...), chi può dirlo ? Zibordi è forse chi prende + pietre ma almeno dice chiaramente come la vede (uno si regola). In realtà è solamente dai post che vengono inseriti che puoi determinare se una persona è coerente o meno, ed in base a questi decidere ... se è + - affidabile , se ci mette "del suo" dicendo chiaramente come la vede in buona fede o se gli è indifferente ... Personalmente ciò che credo posto , ma cerco di evitare di aggiungere incertezza al già grande "bordello" che stiamo osservando (pure perchè , magari una mia idea, ne fa sorgere altre a chi è + ferrato - tutto fa brodo ?). Più che altro vedo che non si segue una linea guida ... tipo una trend line , ed è per questo che si cambia spesso opinione ... Voglio dire , sì è vero che cambiano continuamente notizie ... ma di sicuro "loro" le idee chiare le hanno, hanno la loro trendline da seguire ... Mentre noi uno schema generale proprio NO ! Investiamo alla giornata ... e seguiamo ( la massa ? ). In questo , forse , DD, ha certamente le idee + chiare , sfronzoli a parte ... Per Lui si va Long (da un pezzo) e per ora è l'unico che lo ha sempre detto (merito al merito) poi se è vero o no sono affari Suoi. Nonostante Draghi dica che le borse son pompate e che le notizie chiariscano sufficentemente lo stato inverosimile nel quale si trovano i Mercati. Per ciò che vedo siamo vicini a importanti livelli di massimo (graficamente sugli indici), ho postato alcuni grafici , ma non ho avuto particolari critiche (a parte FOG) ... Questo mi fa pensare,o Voi avete le idee ben + chiare delle mie ... ed allora non ha senso tutta l'incertezza che leggo, oppure che pure Voi andate senza Trendline ... Ed in questa situazione DD risulta il + Affidabile ... a conti fatti.