By: specoletta on Mercoledì 30 Ottobre 2013 16:13
Propongo uno stralcio del noto guru Evangelista, questa volta mi trova d accordo almeno sull aspetto "psicologico" del mercato che chi manovra il tutto(c e' ancora qualcuno che pensa nn siano manovrati i mercati??!) conosce bene e ci marcia sopra, diciamo che è un po il paradosso del sito come varie chiamate short, più si alimenta il fuoco soffiando in basso e' più questo continuerà a salire, fino a quando tutti assieme si convinceranno di soffiare verso l unica direzione che pare possibile(long) ecco la sarà la volta buona che si invertirà il trend e tanti rimarranno bruciati..imho..
"Per la gioia degli investitori di tutto il mondo, lo S&P500 inanella un nuovo massimo storico, e vede ormai da vicino la soglia dei 1800 punti. Nell’ultimo anno, malgrado un rialzo spettacolare, soltanto 24 volte l’indice di Wall Street ha chiuso una seduta in misura superiore al +1%: una crescita soft, silenziosa, discreta, che ha fatto la fortuna del mercato Toro degli ultimi 4 anni e 7 mesi. Se il rialzo fosse stato devastante, con strappi violenti, i ribassisti avrebbero mangiato la foglia, il pubblico si sarebbe interessato, e questa straordinaria esperienza sarebbe finita con largo anticipo. Soltanto adesso, con una crescita del 166% (sic!) alle spalle, gli investitori rimasti alla finestra si mobilitano.
Era inevitabile che il bull market avrebbe mietuto vittime fra i detrattori della prima ora. David Rosenberg, celebrato ex strategist di Merrill Lynch e cinque anni ascoltato oracolo di una società di ricerca indipendente, è diventato rialzista con lo S&P a 1700 punti, essendo stato conclamatamente bearish da quanto lo S&P quotava 800 punti. Attirando su di se’ gli strali dei seguaci, alle prese con un doloroso caso di dissonanza cognitiva.
Ma il suo caso non è isolato: diversi Orsi stanno mestamente ripiegano, uscendo da una posizione scomoda con maggiore o minore eleganza. Difficile argomentare, ora, con un rialzo evidente a tutti, e di cui presto i non beneficiari chiederanno conto.
È inevitabile: questo bull market finirà non prima che gli scettici, i ribassisti e i catastrofisti capitoleranno, cimentandosi in una dolorosa e sofferta inversione “a U”, lasciando smarriti chi ha fornito loro credito. Dopo quasi cinque anni di rialzi, la posizione ribassista diventa sempre più dolorosa da sostenere. L'aspetto divertente è che quando la tesi del Toro diventerà consensuale, sarà oggetto di dileggio e sarcasmo chi professerà in solitudine la tesi opposta. È bene prepararsi per tempo."