By: LINK on Venerdì 15 Novembre 2013 15:04
Chiusera dax più alta di qualsiasi rosea previsione,e l'ascesa continua,nonostante.....
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5 SETTEMBRE 1929 - L’economista Roger Babson parlando a Wall Street lanciò un allarme: “Presto o tardi il crack arriverà. E quando arriverà sarà tremendo. Gli stabilimenti saranno chiusi, gli operai licenziati, il circolo vizioso diventerà inarrestabile.”
15 OTTOBRE - L’economista Irvin Fischer della Università di Harward, si ribellò a questa Cassandra: “Io invece prevedo che il mercato azionario sarà, entro pochi mesi, molto più alto di quanto non sia ora”. Charles Mitchell, presidente della National City Bank, ma anche direttore della Federal Reserve Bank di New York, confermò “La situazione industriale negli Stati Uniti é assolutamente solida, nulla può fermare il movimento positivo del mercato”
21 OTTOBRE – Si avvertono segni di nervosismo in Borsa. Si sono trattate 6 milioni di azioni e il continuo ribasso dei corsi inizia ad allarmare alcuni risparmiatori. Torna a parlare Fischer “E’ un bene ! ........................................................… il mercato finalmente si è scrollato di dosso la frangia lunatica degli speculatori”. (dimentica di dire che gli speculatori non sono i piccoli o medi risparmiatori, ma sono le stesse Banche. Come vedremo) Il Presidente Hoover subito dopo rassicurò che “le attività economiche fondamentali del paese, ossia la produzione e la distribuzione delle merci, sono su basi solide e prospere”. Ma non parlò di Borsa; si disse su pressioni esercitate sulla Casa Bianca da influenti banchieri. (fiutando la bufera, i banchieri vogliono avere il tempo di vendere). Altrettanto va scrivendo il New York Times, che invece nelle settimane precedenti aveva ospitato articoli pessimistici come quello relativo alle affermazioni di Roger Babson. Cambia bandiera, e il primo giorno del crollo il N.Y.T. rincuora i risparmiatori e gli operatori in Borsa, affermando “ Il mondo finanziario americano si sente sicuro nella consapevolezza che le più potenti banche del paese sono pronte a intervenire per impedire il panico ”.
Una curiosità, il Mitchel citato già sopra (della Federal Reserve, ed anche presidente della National City Bank) il “grande ottimista” quello che diceva “che nulla poteva fermare il mercato positivo” ci rimise fino all’ultimo centesimo; andò in rovina.
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