By: VincenzoS on Lunedì 10 Febbraio 2014 09:04
x Robom1
Meriterebbe, in questa parentesi, anche una piccola riflessione sulla politica energetica italiana che ha visto, successivamente al referendum, allo spegnimento delle centrali atomiche in italia guardacaso nel 1990.
-----------
Non piccola, ma invero santa riflessione che dovrebbero fare tutti gli sproloquiatori di moneta sovrana, euro, debito, credito, banche, BTP e quant'altro.
I problemi dell'economia reale nacono dall'economia reale, non dalla finanza. Se fosse solo un problema finanziario la crisi, dopo poco, si risolverebbe, una volta fatti gli aggiustamenti necessari.
Quando i problemi sono reali i magheggi finanziari non servono a nulla. Al massimo si può dire che i problemi reali vengono amplificati dalla finanza, strumento di guerra moderno che ha sostituito cannoni e fucili, perché quando le cose vanno male scatta l'istinto di sopravvivenza, "homo homini lupus".
Finché c'era Caorso in funzione e Montalto in cstruzione chi ci vendeva petrolio e gas sapeva che avevamo un'alternativa, anche perché in fatto di tecnologia nucleare non eravamo secondi a nessuno. Ci si dovrebbe ricordare infatti che il nucleare civile è frutto dell'ingegno italiano e l'Italia fu uno dei primi paesi europei a costruire centrali nucleari. Come si legge su wikipedia, la centrale di Latina, che all'epoca della costruzione era la più potente in Europa, ha operato con 24 anni con fattore medio di disponibilità del 76 %.
Poi noi allocchi italiani abbiamo pensato di consegnarci mani e piedi ai produttori di petrolio e gas. E siccome poi ci sono magistrati sempre in agguato, se puta caso si passa una mazzetta a qualche membro di famiglia reale o simil-reale per avere un contratto più vantaggioso, allora apriti cielo.
E stiamo a parlare di sovranità monetaria quando siamo schiavi energetici?